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Autore: Clovely    03/11/2010    5 recensioni
Gli occhi di Elena sono azzurri come il cielo. Quelli di Damon neri come la notte. E come si dice, gli occhi sono lo specchio dell'anima... Elena e Damon sono tanto diversi, ma nel profondo, sono molto simili. Una fan fiction su questi personaggi, e su una storia d'amore per niente sempilce, ostacolata da vampiri millenari e legami indissolubili. Tra amore e odio, la mia storia sul malvagio vampiro Damon, e la bellissima umana Elena. Vi prego, leggete e commentate!
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Lighe&Darkness cap 14

Light and Darkness

Capitolo 14

Elena non fu in grado di ricordare come finì nel letto nel quale si trovava in quel momento. I ricordi della sera prima era annebbiati e confusi.
Tutto ciò che si ricordava erano i capelli rosso fuoco della ragazza di nome Kassy. Anche Stefan era stato in grado di prendere alla sprovvista Damon. Kassy a quanto pareva, era la sua compagna, da moltissimi anni ormai. Ma nulla di più era stato detto.
Stefan fece gentilmente notare che Elena aveva un’aria davvero stravolta, e le  consigliò di andare a riposarsi. La ragazza non obiettò. La sua testa stava di sicuro per esplodere, e non avrebbe retto un’altra notizia.
Improvvisamente tutto quel viaggio le parve una stupidata, una cosa assurda, insensata, ma poi si ricordò perché erano li. Questo bastò a riportarla alla realtà.
Si tirò a sedere, puntellandosi sui gomiti e socchiudendo gli occhi alla debole luce del mattino. Le pareva strano pensare che si trovasse a Firenze. In Italia.
Si chiese dove fosse Damon, avrebbe dovuto parlarci, chiarire. Forse era stato lui a metterla a letto, la notte precedente. Elena non lo ricordava.
«Oh, ti sei svegliata finalmente.»
Elena sobbalzò, volgendo gli occhi verso la porta, che ora era socchiusa. Kassy si sporgeva verso l’interno, come se non sapesse se entrare o no. Si mordicchiò un labbro, ma poi fece un altro passo, aprendo di più la porta e restando sulla soglia. Elena deglutì, non era sicura di potersi fidare di quella ragazza. O meglio, di quella vampira.
«Il tuo ragazzo ha detto di dirti che è uscito, con Stefan. Per indagare. Mi ha già raccontato tutto.»
Elena fece per parlare, per chiedere qualcosa, ma Kassy la interruppe. «Mentre tu dormivi. Sai, avrei voluto aiutarli, ma mi hanno obbligata a restare qui. Per farti da guardia!» La sua voce era immersa di sarcasmo, come se la proposta dei fratelli fosse indecente. Ma in realtà non sopportava di essere lasciata da parte, pensò Elena.
«Se ti va di alzarti, possiamo andare a fare un giro.»
«Fare... un giro?»
«Sì. Se per milady non è troppo rischioso. Devi sapere che mi hanno vietato di uscire, ma suppongo che se tu vieni con me, il divieto si annulli.»
Elena annuì, non aveva realmente voglia di uscire, si sentiva ancora scombussolata dall’orario e la testa le pulsava ancora un poco, ma non avrebbe dato a quella ragazza dai capelli di fuoco alcuna soddisfazione.
Le ci volle poco per prepararsi, si infilò vestiti puliti, si pettinò i capelli e mangiò una brioche prima di uscire con Kassy, inspirando l’aria mattutina.
«Allora,» disse Kassy mentre si lasciavano alle spalle villa Salvatore.«Dimmi qualcosa di te. Ti chiami Elena, sei identica a Katherine, e un mucchio di vampiri pazzi da la caccia a te e al fratello di Stefan. Giusto?»
Elena non potè fare a meno di ridere. «E’ la storia della mia vita.»
Anche Kassy, suo malgrado, sorrise.
«Dimmi qualcosa di te, invece.»
Le due ragazze si fermarono in attesa che il semaforo pedonale diventasse verde. Kassy si strinse nelle spalle. «Non c’è molto da dire. Quando Stefan fuggì da Firenze, mi offrii di accompagnarlo. Ero una schiava nella villa, qualche secolo fa. Poi venni trasformata in vampiro, nessuno se ne accorse, chi bada ad una schiava? Ma conoscevo entrambi i fratelli Salvatore, anche se Damon non si ricorda di me. Ho sempre apprezzato Stefan.» Nella sua voce si poteva udire un tono affettuoso quando parlava di Stefan. Elena si chiese se assumeva lo stesso tono quando parlava di Damon. Poi si rese conto che non aveva mai avuto l’occasione di parlare di Damon in modo positivo. I suoi amici l’odiavano.
«E poi basta. Io e Stefan abbiamo girato l’Europa. Non è stato facile, Stefan era distrutto in quel periodo. Lo è stato per parecchi anni. E poi siamo tornati a Firenze. E poi siete arrivati voi.»
Elena guardò la strada davanti a se, sentendosi più sveglia ogni passo che muoveva. «Hanno scoperto qualcosa di nuovo, Damon e Stefan? Sui vampiri?»
Kassy scosse la testa. «Te l’ho detto, sono usciti questa mattina. Stop, entriamo qui.»
“Qui” aveva l’aria di trattarsi di un locale, o di un bar. Elena desiderò immensamente poter essere con Damon, a casa. 

Uscirono dal bar almeno un’ora dopo. Kassy conosceva quasi tutti, li. Ma non si era presa la briga di presentare Elena, così la ragazza aveva passato un buon quarto d’ora in bagno, parlando al cellulare con Bonnie e Meredith. Le ragazze erano felicissime di sentirla, non si lamentarono nemmeno dell’orario. Le fecero un interrogatorio degno di un investigatore, ma Elena rispose a tutte le domande, e promise loro informazioni giornaliere. Le salutò assicurandosi che le salutassero anche Matt.
In situazioni normali, Elena sarebbe stata indignata dal comportamento di Kassy, ma quella non era una situazione normale, anzi, gli sguardi delle persone presenti nel locale la irritavano e basta. Voleva vedere Damon, nessun’altro.
Mentre camminavano per tornare alla villa, Kassy prese la parola. «Spero che non ti sia annoiata.»
«Sinceramente, sì. Spero non ti dispiaccia.»
Kassy rise. «Sei una ragazzina perspicace per dare una risposta del genere ad un vampiro.»
«Cerchi di spaventarmi?»
«Non particolarmente.»
Rimasero in silenzio per un po, mentre Elena seguiva la rossa tra scorciatoie a lei sconosciute. Si chiese se fosse stata troppo sfrontata con lei, ma a Elena non importava, non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da quella sconosciuta.
Sconosciuta. Era proprio così. Un pensiero si fece largo nella sua testa. Un brutto presentimento. Stava seguendo una sconosciuta in scorciatoie mai percorse. Le strade erano vuote.
Kassy si fermò all’improvviso. Elena la imitò, il cuore le saltò in gola. Era certa di non essere simpatica alla ragazza, ma... l’avrebbe davvero attaccata? Bè, allora sarebbe stata pronta.
Ma non accadde.
«Hai sentito?»
Elena non fece in tempo a rispondere. Qualcosa piombò tra di loro, un ombra nera, che spinse via Kassy.
«Corri!» Sentì gridare. Ed Elena lo fece. Era in un vicolo stretto, che dava sul retro di alcune ville. C’erano molte aiuole che spuntavano verso la strada. Corse, fino a quando ne vide una, sembrava un po secca, i rami sporgenti erano spogli. Senza pensare ad altro si fiondò verso quella, evitando allo stesso tempo l’ombra che si fiondò su di lei. Afferrò un ramo e tirò.
Sentì le schegge ferirle i palmi, ma le ignorò, continuò a tirare e torcere, fino a quando il ramo non si strappò.
Si voltò, l’adrenalina a mille. Era stufa di quelle situazioni. Non ne poteva davvero più. Era giunto il momento di farsi valere.
L’ombra era li, davanti a lei, e avanzava veloce, il viso coperto da un cappuccio nero. Quando fu abbastanza vicina Elena attaccò, riuscendo a colpire il suo avversario al braccio. Continuò ad infierire, fino a quando l’ombra non afferrò il ramo, cercando di strapparglielo via.
Ma in quel momento Kassy lo afferrò per le spalle, sollevandolo senza sforzo e buttandolo lontano. Il vampiro si rialzò... e corse via, veloce com’era arrivato.
Elena aveva il fiatone e i palmi graffiati. Lasciò cadere il ramo mentre Kassy si sistemava i vestiti e i capelli leggermente scompigliati dal precedente schianto.
Sembrava agitata.
«Muoviamoci. Dobbiamo andare a casa. Subito.» Prese Elena per un braccio trascinandola senza che lei potesse fare obiezioni.
«Oh, non gli piacerà questa storia.»
Kassy era preoccupata. «Però devo ammettere che hai dei riflessi pronti. Ti avevo sottovalutata, biondina.»
Elena, ancora in preda ad una scarica di adrenalina, sorrise.
Pochi minuti dopo varcarono la soglia di villa Salvatore e non appena aprirono il portone d’ingesso, i due Salvatore furono loro di fronte.
«Dove accidenti eri andata Kassy!» Esclamò Stefan, mentre la ragazza lasciava il braccio di Elena, scostandosi. «Mi sembrava di averti detto di stare a casa!»
A Elena non importava nulla di loro due, i suoi occhi erano incrociati con quelli di Damon, immersi in una profonda comunicazione senza parole.
«Cosa ti è successo?» Sussurrò Damon, prendendola delicatamente per i polsi. «Sanguini.» Disse voltandole le mani, in modo che i graffi fossero visibili.
«No, non è nulla... è che...»
«Un vampiro ci ha attaccate.» Disse Kassy. La reazione di Stefan fu del tutto isterica. Damon roteò gli occhi, trascinando dentro Elena. «E’ meglio se ti sciacqui.» La condusse senza parlare in bagno, dove aprì l’acqua del rubinetto, aspettando che Elena lavasse via il sangue rimasto.
«Avete scoperto qualcosa?»
Damon scosse la testa. «Un buco nell’acqua.» Disse chiudendo il rubinetto. «Tu piuttosto. Accidenti, siamo arrivati solo ieri! Ah, sappi che da ora in poi non resterai più sola, non con lei.»
«Meglio, io voglio stare con te.»
Elena abbracciò Damon, osservandolo con attenzione. Finalmente era con lui, era tutto ciò che desiderava da quando erano arrivati.
«Ti prometto che arriverò fino in fondo a questa faccenda, principessa.» Damon le prese le mani, passando i pollici sui palmi, dove i graffi oramai non sanguinavano più. Nascosta sotto la sua tranquillità Elena vi scorgeva l’ira e la voglia di staccare la testa all’aggressore. Per quanto il pensiero potesse essere macabro, Elena si ritrovò a sorridere. Voleva dire che Damon ci teneva davvero a lei.
«Damon. Posso farti una domanda?» Il vampiro annuì. «Perché non avevi detto a Stefan di me?»
Damon si strinse nelle spalle, con fare innocente.
«Sei stato meschino!»
«Ma io sono meschino, Elena. E cattivo, anche.»
La ragazza liberò i polsi dalla presa di Damon. «Ma resta pur sempre tuo fratello, che tu lo voglia o no!»
«Questo purtroppo lo so già.» Rispose lui cercando di mantenere la calma.
«Come puoi parlare così! A volte non ti capisco, Damon.»
«Non litigherò con te a causa sua.» Damon mosse un passo verso Elena.
«Nessuno ti ha chiesto di litigare, solo di spiegare.» Elena fece un passo indietro.
«Non c’è nulla che tu non sappia già.» Un altro passo avanti.
«So solo che avete litigato secoli fa per una donna. Secoli, Damon!» Elena urtò il lavandino.
«Lo scorrere del tempo è diverso per noi. E poi sto solo mantenendo la mia promessa.»
«Sei incredibile.» Damon oramai era vicinissimo, il suo sorriso beffardo comparve sulle sue labbra.
«Lo so.»
A quel punto nessuno dei due riuscì a resistere all’altro; le braccia di Damon cinsero Elena, mentre quelle della ragazza gli circondarono il collo, le dita intrecciate ai neri capelli di lui.
Le labbra si sfiorarono, prima in un bacio delicato, interrotto immediatamente, per diventare ardente e passionale, dettato dal desiderio. I sentimenti di Elena parvero risvegliarsi, guidati da Damon. Non si era resa conto che erano passati giorni ormai, da quando lei e Damon non si baciavano in questo modo.
«Damon!» Dei passi concitati di fermarono proprio sulla soglia della porta. Qualcuno si schiarì la voce e bussò.
Elena si sentì arrossire, mentre cercava di riprendere contegno, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. Damon invece, per niente imbarazzato, lasciò trapelare tutta la sia irritazione, che come un pugnale scagliato raggiunse il fratello, immobile sul ciglio della porta.
«Abbiamo delle novità.» Sussurrò, mentre Kassy spuntava da dietro di lui.
«Perfetto.» Disse Damon con sarcasmo. «Sei arrivato proprio nel momento più adatto. Dimmi.»
«Sarebbe meglio andare in salotto.» Fece notare Kassy.
Così pochi istanti dopo erano tutti e quattro seduti su due antichi divani, uno di fronte all’altro.
«Quali sono queste novità?»
«Ho mostrato a Kassy le immagini di quel Jonathan, quelle che mi hai mostrato ieri sera.»
Damon si fece attento, poggiò i gomiti sulle ginocchia, sporgendosi in avanti. «Ebbene?»
«L’ha riconosciuto.»
Elena sgranò gli occhi, mentre il silenzio calava sui quattro. Se Kassy l’aveva riconosciuto, voleva dire che lei e Damon avevano seguito la pista giusto, poiché Kassy e Stefan avevano girato tutta l’Europa.
«Proprio così. E lo avreste fatto anche voi, visto che lui viveva qui, assieme a noi. Lavorava nelle cucine.»
Elena guardò Damon. Un lampo passò attraverso i suoi occhi neri, illuminandoli. Balzò in piedi. «Lo sapevo! Sapevo di averlo già visto!»
«Ma non finisce qui!» Esclamò Kassy. «Se non mi sbaglio, credo di averlo visto, qui, a Firenze. L’anno scorso. Ma credevo di essermi sbagliata. Nessuno era sopravvissuto, quella notte.»
«E se lui era qui a Firenze, può voler dire che abitava nei paraggi, magari non da solo.»
Damon si sedette, guardando Elena. «Il vampiro che avete incontrato oggi. Era uomo o donna?»
Elena scosse la testa. «Non lo so, aveva il viso coperto. Non l’ho visto.»
Entrambi guardarono Kassy, che scosse il capo sconsolata.
«Di sicuro c’è una connessione. Tra tutti questi vampiri. Elena, abbiamo seguito la traccia giusta. Firenze, la risposta si trova qui! Dobbiamo solo ritrovare quel vampiro.»
«O vampira.» Precisò Stefan.
«Potrebbe non essere solo. Ce ne sono altri.»
«Sì, ma perchè Jonathan? Cosa potrebbero volere questi vampiri da voi?»
Nessuno seppe rispondere. Di certo Damon avrebbe dovuto scavare nel suo passato, ritornare in quella villa, parecchi anni prima. C’era qualcosa che avrebbe potuto avere fatto a quei vampiri?
Damon si alzò di nuovo.
«Non lo so. So solo che la caccia è iniziata.» Negli occhi di Damon passò una scintilla. Diceva pericolo. Il cacciatore era pronto a cacciare la sua preda. E Damon non si sarebbe fermato di fronte a nulla.
«La domanda è... sarete con noi?»
Stefan e Kassy si alzarono. Gli occhi verdi del ragazzo erano tormentati, come sempre, ma la sua voce era decisa. «Sì.»
«Bene.» Damon sorrise. «Che la caccia abbia inizio.»

 

Note d’autore
Salve lettori e lettrici! Come state? Avete passato un buon Halloween?? Io sì! *-*
Bando alle ciance, chiedo scusa per il ritardo, ma la scuola è davvero uno stress in terza liceo! Non ti da respiro! Ed io per scrivere ho bisogno di essere rilassata, quindi...
Vabbè, spero vi sia piaciuto il nuovo capitolo! Penso sia giusto fare un punto della situazione.
Finalmente Damon ed Elena arrivano a Firenze, e la nostra eroina ha subito un incontro ravvicinato con un/a vampiro/a! E poi c’è questa Kassy... ci si potrà fidare di lei? Sappiamo che è stata con Stefan per molti anni... ma per ora solo questo...
Stefan non ha ancora avuto molto spazio, di lui sappiamo solo che c’è qualcosa che lo tortura dall’interno, e che a differenza dei libri, decide di restare in Europa.
Mentre Damon... ritornerà ad essere il vampiro/cacciatore senza scrupoli?? E chi lo sa!
Allora spero di non avervi annoiati, e spero di riuscire a postare presto un nuovo capitolo!!!

Ringraziamenti:

- Razieletta_95:  grazie mille per i commenti!!!! *-* sei troppo gentile!!! So che la ripresa di questo capitolo è un po muffa... però spero di averti chiarito qualche dubbio sulla new entry! (che tra parentesi non sapevo come chiamare!! O.o) ti chiedo scusa per il ritardo, ma questo ponte dei morti mi ha dato tempo di scrivere, e poi oggi ho preso pure due votuzzi bellini, quindi ho aggiornato!! ^^ Spero continuerai ha seguire questa lunghiiiiissima storia!!! :) grazie mille ancora!!! Bacio!!!

- Leuviah_Utopia: grazie per la recensione!!! :) e non ti preoccupare se non hai recensito gli altri capitoli, mi rendo conto che sono tanti e lunghi, anzi, ti ringrazio per aver recensito questo!!! Sono felice che ti sia piaciuta la storia, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!!! ;) ancora grazie mille!!!
- Smirina: grazie, grazie, grazie!!!! Siete tutte troppo genitli!!! Povero Stefan, lo sto forse dipingendo un po troppo tonto??? Ahahah!! Vabbè, credo avrà più spazio nei prossimi capitoli, ma don't worry, Damon è Damon! ù.ù ahah! Grazie ancora! Baci!!!
-  _Ericuzza_ bè che dire, imploro perdono!!!! xD a parte gli scherzi, grazie per la recensione!!! Spero che aggiornerai presto la tua fantastica ff!!! Tanti baci!!!! :)
- ila_D:  benotrnata!!!!!! :) non preoccuparti, ti capisco, la scuola è una brutta bestia... ehh... ma sono felice che sei passata a dare un'occhiata alla mia storia!!! ^^ ahaha povero Stefan, direi che non ti piace eh???  Mi farò prestare una anello magico da Jeremy per non farmi ammazzare dal tuo paletto allora!!! xD Spero di non averti delusa con questo nuovo capitolo, magari verrà spiegato qualcosa di più su questa Kassy... intanto non resta che attendere!!!! xD Grazie  ancora per la recensione!!! Baci!!!! :)
   
 
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