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Autore: orkaluka    03/11/2010    3 recensioni
Dal capitolo 1:
"Ripenso a quella volta in cui, interrotto un collegamento, avevano riacceso le telecamere intanto che io stavo bevendo un sorso d’acqua. Ovviamente non avevo pensato di ingoiare il mio sorso, no, da brava picciona* quale sono, l’ho sputacchiata in giro strozzandomi con essa e tossendo come se avessi dovuto sputare i polmoni per terra. Il tempo di riprendermi e il collegamento era ripartito."
Se pensate che le vostre gaffe siano le peggiori del mondo, è solo perché non avete ancora sentito quelle di miss Piiigeon.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ancora seduta sulla sedia del telegiornale, quest’ultimo è appena concluso. Sospiro di sollievo, e dopo aver passato mezz’ora a sorridere posso finalmente disperarmi anche fuori dai miei pensieri. Mi metto una mano sulla fronte e appoggio il gomito alla scrivania, purtroppo prendo male le misure e il gomito finisce a colpire una mia gamba, ovviamente faccio finta di niente (purtroppo sento comunque le risate dei miei cari collaboratori). Mi alzo in piedi e mi avvio per scendere dalla pedana rialzata del telegiornale, ma prendo una curva stretta e il mio fianco va a sbattere contro lo spigolo della scrivania, in più la cara scrivania mi fa barcollare verso l’esterno (Che mi sia dimenticata di non essere un fantasma?) e se c’è una cosa che ho imparato è che, sulle scarpe a suola bassa quando ti pare di cadere puoi anche riprenderti all’ultimo, ma con le scarpe tacco dieci cadi e basta. Il mio tacco è di ben undici centimetri, e ovviamente non posso fare altro che rovinare a terra picchiando violentemente un ginocchio (vi rendete conto che a causa del blu il prossimo telegiornale lo dovrò presentare in pantaloni?). Questa volta le risate scoppiano violente e io non ne posso più (ma perché capitano tutte a me?) mi alzo in piedi troppo velocemente e quasi cado di nuovo a terra. “Miss Piiigeon, è sicura di stare bene?” Annuisco e mi avvio verso la caffetteria. Stranamente arrivo indenne a destinazione, se non si conta il fatto che ho preso una porta in faccia appena uscita dalla sala telegiornale. Prendo un caffè doppio (non ho mai preso un caffè doppio e forse tra poco capirete perché). Mi siedo a sorseggiarlo con gusto, subito sento entrare in circolo la caffeina e una botta di energia mi risveglia. La caffetteria nel frattempo si è riempita, io sto al mio posto e attendo, paziente, che il tempo per la mia pausa finisca. Mi alzo malvolentieri dalla sedia (per altro l’unica rotta di tutta la stanza) e mi avvio verso il lavoro che mi attende. Improvvisamente sento una musichetta che si accende e una voce che subito dopo strilla “è l’ora dei Teletubbies*! È l’ora dei Teletubbies!” Il silenzio cala improvviso nella sala e ora si sente solo la sigla dei Teletubbies, a massimo volume, che fuoriesce dal mio cellulare. Voglio morire, a me una botola, voglio sparire vi prego! Il mio cervello valuta le possibilità, potrei andarmene e fare finta di niente, ma allora tutti si accorgerebbero che era la mia suoneria,… . Osservo le persone che mi circondano per un momento e mi accorgo che, tanto sanno già di chi è la suoneria perché tutti mi fissano. Intanto che la sigla pronuncia le sue ultime parole (Teletubbies! Teletubbies! Tante coccole) io rispondo. Le prime parole che dico mi escono spontanee dalla bocca “Io. Ti. Uccido!” Sento la mia sorellina ridere dall’altra parte del telefono. “Ed dai mi sembrava uno scherzo divertente!” Involontariamente un urlo mi sfugge dalla bocca “DIVERTENTE?!” Sento anche i miei fratelli sganasciarsi dalle risate. “Ora devo andare, però dopo mi richiamate ok?” “Si sorellona” rispondono in coro tutti quanti. Osservo la sala gremita di colleghi che mi osservano divertiti, per fortuna qualcuno mi distrae dalla scena raccapricciante chiedendomi “è lei miss Piiigeon?” Quanto odio quel nomignolo “Si. Sono io. Chi mi cerca?” Il ragazzino di appena quindici anni che è incaricato di portare messaggi mi risponde “Il capo.”

Corro verso l’ufficio del capo svignandomela dalla sala caffetteria e busso alla sua porta (e questa volta non metaforicamente). La profonda voce del capo mi dice che posso entrare e di sedermi. Le prime domande che mi fa sono di circostanza e io rispondo meccanicamente senza neanche pensare alle risposte (ovviamente anche il sorriso da paralisi facciale è tornato). Poi il capo cambia tono di voce, diviene più grave. “Theresa, non voglio fare giri di parole per questa cosa, quindi arriviamo subito al punto…” In quel preciso istante una voce squillante urla “Teletubbies! Teletubbies!” No, vi prego non dite niente, per scavare una buca nel terreno basto io. Quando credi che tutto va bene, è solo perché i Teletubbies non hanno ancora cominciato a cantare.

 

 

Note generali

*I Teletubbies sono quattro personaggi di una serie televisiva per bambini che guardavo da piccolo

 

Note dell’autore

Va bene lo ammetto, mi sono affezionato a miss Piiigeon e non posso più non pensare a lei. Ora partirò per un po’ di giorni in vacanza e non potrò pubblicare, i miei pensieri però non smetteranno di viaggiare al passo delle mie storie, appena torno prometto che pubblico un capitolo per ogni storia non conclusa. Ora devo andare, ma vi prego recensite! Quando torno leggo tutte le recensioni.

                                                                                                              A presto Luka

  
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