Libri > Il diario del vampiro
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Autore: Amy In Wonderland    03/11/2010    11 recensioni
Damon ha messo in chiaro i suoi sentimenti con Bonnie: non prova niente per lei.
così, dopo un anno, la strega è quasi indifferente al bel vampiro che è ancora in lotta contro il fratello per Elena.
ma, nel frattempo, arriverà in città un nuovo "cattivo ragazzo", vampiro anche lui, che si unisce al gruppo e punta le sue attenzioni su Bonnie.
Bonnie ricambierà il nuovo arrivato? ma sopratutto, Damon come reagirà?
ovviamente è una Donnie!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2 IL NUOVO ARRIVATO.
 
La mattina seguente Bonnie aveva quasi spaccato la sveglia, tanta era l’irritazione, per poi riaddormentarsi e svegliarsi terribilmente in ritardo.
Si potrebbe definire un record la velocità in cui si preparò decentemente, bevve un caffè e arrivò al bar, ma il ritardo di almeno dieci minuti non poteva mancare al primo giorno di lavoro di Bonnie McCullough!
Il bar era molto carino, stile osteria vecchi tempi, un pub sofisticato in sostanza e molto popolare in Fell’s Church: Bonnie si ricordava di esserci andata spesso con Elena e Meredith ai tempi del liceo. Come le sembravano lontani quei tempi, quando la loro vita non era ancora sconvolta da vampiri, streghe, kitsune e altri eventi paranormali. Quando i fratelli Salvatore non erano entrati nella loro vita.
La rossa entrò velocemente nel bar e andò dritta a scusarsi con il capo.
<< Scusi per il ritardo, giuro che non succederà mai…>>, Bonnie doveva aver sfoderato inconsapevolmente i suoi classici occhi da cucciolo che intenerivano tutti e a cui nessuno solitamente resisteva, poiché il capo la interruppe dicendo: << Ma figuriamoci! Dopotutto sei una giovane e i giovani sono sempre in ritardo, no? >>.
Il suo capo si chiamava Craig ed era un amabile vecchietto sempre sorridente e comprensivo. In poco più di un’ora Bonnie ci si affezionò, tanto era spassoso quel barista.
Craig era stato un barista sin dalla sua adolescenza. Era sposato con una spagnola, Miriam, e non aveva esitato a farle vedere una marea di foto di quella bellissima signora. Aiutò Bonnie inizialmente e fu comprensivo per la sua goffaggine scherzando e rassicurandola ad ogni piatto rotto.
Infatti, mettere Bonnie a fare la cameriera era come mettere un rinoceronte in una cristalleria: un disastro. Bonnie pensò che se il capo non fosse stato Craig sarebbe stata licenziata immediatamente, tanti erano i piatti rotti da lei.
La mattinata passò in fretta, tra tazze rotte e tra brocche di coccio ridotte in mille pezzettini.
Durante l’ora di pranzo il pub si riempì e Bonnie ebbe tempo di fare pratica con il “porta e riporta piatti dai tavoli alla cucina”: a incoraggiarla c’era sempre il caldo sorriso di Craig alla cassa.
Verso le due Bonnie aveva preso dimestichezza con quel mestiere - dopotutto non era la prima volta che faceva la cameriera - e non faceva più cadere per terra niente, o almeno così pensava prima della sua ennesima gaffe.
In effetti, non si può dire che fece cadere per terra qualcosa, semplicemente versò tutto.. da un’altra parte.
Bonnie stava portando bicchieri con vari alcolici ad un tavolo dall’altra parte del grosso pub, quando inciampo su qualcosa e cadde, ma non sentì mai il pavimento.
Infatti cadde direttamente su un cliente, insieme al resto dei bicchieri, ovviamente.
<<  Oddio, m-mi scusi… i-io… >> , le risate di Craig accompagnavano in sottofondo la sua frase (se si poteva definire tale): si divertiva a vedere le gaffe della ragazza, un divertimento innocente che faceva ridere anche Bonnie.
Ma la frase che sentì dopo non la fece ridere per niente.
<<  Sai, ragazzina, il mestiere della cameriera non è facile: perché non lo lasci fare a qualcun altro che non sia… TU? >>. La voce era di un ragazzo della sua età, probabilmente, una voce vellutata e molto bella. Pronunciò quella frase con precisione, senza biascicare e senza nascondere un tono irritato e furioso, che le ricordava in modo impressionante Damon.
“ Okay, Bonnie repira. Brava così: ispira ed espira, ispira ed espira. E ora affronta! “. Bonnie alzò la testa e ciò che trovò la paralizzò completamente.
Davanti a lei c’era un ragazzo, sulla ventina, a cui l’aggettivo divino non donava affatto, poiché lo gratificava troppo poco: era meraviglioso!
Aveva i capelli biondo platino e gli occhi… gli occhi erano… stupendi! Aveva gli occhi dell’azzurro più chiaro che avesse mai visto, molto diverso da quello di Elena, e intorno all’iride vi era un spessa circonferenza di un blu scuro, molto intenso. Quei due occhi erano magnetici e catturarono Bonnie tanto da non farle ammirare il resto:
le labbra sottili erano contorte in una smorfia arrabbiata che pian piano, alla vista della rossa, si rilassarono diventando serie. Il corpo… era perfetto! Addominali, pettorali … eh già, non mancava proprio niente, era tutto scolpito come fosse un Ercole greco.
<< Ehm… i-io… Mi scusi!! Sono davvero spiacente! >> il tono della ragazza era una vera e propria supplica e Bonnie era convinta di essere arrossita poiché si sentì un calore molto famigliare sulle guance… da quanto è che non arrossiva?
<< Non importa. Non fa niente… >> si sporse a leggere il cartellino che Bonnie aveva attaccato, tramite una spilletta, al grembiule << Bonnie? >>. Suonò quasi una domanda, ma riferita a se stesso. La sua voce divenne meravigliata e il ragazzo guardò, con uno strano sguardo interessato, la rossa, soffermandosi su ogni suo particolare: sembrava quasi che la stesse mangiando con gli occhi. Alzò un fino sopracciglio biondo scuro e uno strano luccichio in quei meravigliosi occhi fu seguito da un sorriso compiaciuto: sembrava… contento? Divertito? Quel ragazzo è indecifrabile peggio di… Bonnie sbarrò gli occhi e si affrettò a riprendere i cocci dei bicchieri. Si alzò di scatto senza degnare di uno sguardo lo sconosciuto e si avviò verso Craig che ancora se la rideva. Improvvisamente sentì la voce vellutata alle spalle, in lontananza: << Ragazzina, almeno per riparare al danno che ne dici di servirmi… sono qui da almeno mezz’ora >>. Bonnie arrossì, se possibile, ancora di più.
Alzò gli occhi al cielo e chiese aiuto con lo sguardo a Craig che la incitò ad andare. << Questi tipi di incontri avvengono sempre nel nostro mestiere, Cara >> le gridò, frase che divertì al quanto il giovane sconosciuto che sbottò in una rumorosa e cristallina risata: ma quanto era bella quella risata? Craig si aggiunse allo straniero e si mise a ridere.
<< Basta! Smettetela voi due! >> sbottò Bonnie irritata, facendoli ridere ancora di più.
Iniziava davvero ad infuriarsi. Si voltò di scatto e andò dritta verso il ragazzo ma, rivolgendogli un’occhiataccia e alzando la testa con aria offesa, lo superò e prese l’ordine al tavolo dietro di lui. Questo gestò sembrò indispettire molto il ragazzo – “e brava Bonnie”, la sua coscienza fiera di lei? Wow, doveva incontrarlo più spesso quel tipo se gli faceva questo effetto! – . questo infatti, appena Bonnie gli passò accanto per andare alla cassa, la afferrò bruscamente per il polso, torcendolo in modo che Bonnie si inginocchiasse e si ritrovasse con i gomiti e il libretto delle ordinazioni sul tavolo, quasi come se si fosse inginocchiata per sentire meglio cosa ordinava.
Bonnie sgranò gli occhi da cerbiatto: era molto sorpresa, da chiunque un gesto del genere sarebbe stato violento e aggressivo, ma quel ragazzo fece tutto con la massima gentilezza e delicatezza tanto che Craig pensò che Bonnie si fosse inginocchiata di sua spontanea volontà.
Così la strega si ritrovò a pochi centimetri del viso del ragazzo: il novanta per cento del suo sangue era concentrato sulle guance e scorreva alla velocità della luce e il cuore… a quel ritmo non avrebbe dovuto già essere morta d’infarto?
Doveva avere un’espressione molto buffa poiché il ragazzo sbottò nuovamente a ridere, cosa che irritò ancora di più Bonnie che socchiuse irata gli occhi in un’espressione minacciosa.
<< Cosa. Ordina. Signore? >>, sputò quella domanda con odio, pronunciando lentamente ogni parola come se fosse una minaccia di morte.
Il ragazzo, spavaldo, le lasciò il polso e incrociò entrambe le braccia dietro alla nuca. Poi il suo sorriso sghembo e i suoi occhi strafottenti mutarono in una falsissima espressione confusa e innocente, quasi volesse dire “Ma cosa ti ho fatto per farti arrabbiare così?”. Questo cambiamento di espressione irritò profondamente Bonnie che, non sapendo come sfogare la sua rabbia omicida, strappò il foglio del block note e lo strinse con un’energia che pensava di non possedere nel suo fragile corpo. Ovviamente, la cosa divertì ancora di più lo sconosciuto che non riuscì a trattenere l’espressione innocente e tornò alla sua faccia strafottente.
<< Mmm, vediamo… io prenderò… >> gli scoccò un’occhiata divertita << dell’acqua. >>.
Dell’acqua?! Tutto qui? Bonnie esterrefatta si rialzò dal tavolo e andò verso la cassa quando il ragazzo la richiamò e fu costretta a tornare indietro.
<< Anzi, ho cambiato idea, voglio una birra! >>, la guardava divertito. Bonnie si rigirò verso la cassa ma “il signorino” la fece girare di nuovo verso di lui chiamandola, la cosa iniziava davvero a farla impazzire.
<< Una Birra? Ma che mi salta in mente?! Io sono allergico alla birra! >> “allergico alla birra?!”, << prendo dell’acqua e basta! >>. Ma lo faceva apposta o cosa?
Ripetendosi la scena un’altra decina di volte, la rossa constatò che sì, lo faceva apposta.
Fortunatamente mangiò in silenzio, lasciandola lavorare.
<< Scintille, eh Bonnie? Dicesi colpo di fulmine. C’era della chimica fra di voi! >> disse Craig malizioso, riferendosi a quanto accaduto.
<< Ma quale chimica Craig! Quello lì mi molestava! >> a questa frase oltre a Craig, anche lo sconosciuto sbottò a ridere convulsamente. Possibile avesse sentito? No, l’aveva sussurrato ed erano molto lontani, nessuno potrebbe averlo sentito! “Nessun… umano” precisò una vocina nella sua testa, facendole venire un dubbio. Ma non ci rimase molto a pensare poiché arrivò il diretto interessato alla cassa per pagare.
<< Quindi.., >> disse con aria professionale la strega << Un’acqua e… >>
<< basta >> concluse il ragazzo divertito.
Bonnie lo guardò esterrefatta, l’aveva fatta andare talmente tante volte avanti e indietro che credeva di avergli servito un pranzo pari a quello matrimoniale.
<< Ci hai messo due ore a bere un… bicchiere d’acqua?! >> domandò stupita.
Lui rise con uno dei più luminosi sorrisi che chiunque possa sfoderare e se ne andò… lasciando il portafoglio!
Bonnie prese il portafoglio nero, lucido e di pelle. corse all’uscita ma quando entrò nel parcheggio il ragazzo era scomparso.
“Sbaglio o ha lasciato apposta il portafoglio?”. Bonnie appezzò quel pensiero e rientrò nel pub.
 
La sera finalmente arrivò e per sera si intende mezzanotte passata.
<< Cara… >>, Craig, << Ti dispiace finire di mettere a posto e chiudere il bar? Sono molto stanco, ti lascio la chiave sul bancone. Tanto ne ho una copia! Riportala domani!>>.
“Fantastico…” pensò la rossa, tuttavia Craig era così buono che non poté fare altro che sorridere gentilmente e rispondere con un << Ma certo signor Craig! >>. Il vecchino le donò un altro sorriso amabile e uscì dal pub.
Bonnie passò un’ora a ripulire il pub. Mentre era intenta a riporre una bottiglia di Jack Daniel’s nella credenza della cucina sentì un “Crack”.
“Okay, Bonnie. Sei sola, a notte fonda, nel buio, quindi quel Crack non promette niente di buono.”
 Guardò la bottiglia che aveva ancora in mano e la afferrò per utilizzarla come “arma impropria”. Restò, immobile, in ascolto per cinque minuti, quando decise che non c’era niente di strano e si diede della stupida. Si rigirò per continuare l’azione interrotta, quando una voce alle spalle, familiare e terribilmente vicina, le sussurrò : << Non pensavo che, oltre ad essere un’incapace, fossi anche una pessima ladra! >>.
Inutile dire che Bonnie, come suo solito, ebbe un infarto e lasciò la bottiglia cadere, afferrata con uno scatto fulmineo dal “signorino”.
Bonnie si girò infuriata verso il ragazzo, che guardava assorto la bottiglia appena afferrata. Poi, mentre gliela porse: << Un consiglio per la prossima volta che rubi qualcosa: cerca di non lasciarlo in così bella vista >>. Ovviamente alludeva al suo portafoglio che si trovava sul banco della cassa.
<< Primo non te l’ho rubato >>, afferrò aggressivamente la bottiglia di Jack Daniel’s, << Secondo tu lo hai lasciato alla cassa apposta! >>.
Il ragazzo sgranò gli occhi a questa affermazione e con aria innocente disse:
<< Non so di cosa tu stia parlando! >>, al seguito un’immancabile risata.
“Ma cos’hanno tutti a Fell’s Church? Sono tutti così felici che ridono ogni tre secondi?”, Bonnie era una furia.
Ma essendo una persona dolce, in poco, questa scemò e lasciò posto alla curiosità. La rossa guardò il ragazzo che nel frattempo si era seduto sulla sedia proprio davanti a lei.
<< Chi sei? >> domandò semplicemente.
<< La cosa più meravigliosa che tu potrai mai vedere nel globo terrestre >> rispose lui con un sorriso furbo. Eccolo, ci mancava un altro “signor modestia” nella vita di Bonnie!
La rossa sorrise, ma dietro a quel sorriso stava progettando un omicidio. Quel ragazzo le faceva davvero saltare i nervi. Così prese uno straccio sporco di detersivo, che si trovava vicino a lei, e tentò invano di sbatterglielo in faccia.
Infatti, il signorino, con uno scatto repentino, bloccò l’attacco a sorpresa della ragazza, con un volto abbastanza basito.
“Vampiro”, quella vocina nella sua testa la prese talmente alla sprovvista che domandò a se stessa ad alta voce: << Vampiro?! >>.
Vide il ragazzo guardarla sconcertato e chiederle: << Vampiro? Oh, andiamo, lo so che qui siete tutti così superstiziosi… ma tu sei troppo per credere a simili sciocchezze! >>, Bonnie si sbagliava o aveva messo un accento malizioso su “troppo”?
Lei, che era ovviamente arrossita, gli rispose: << Sono abbastanza sicura che esistano, credimi. >>, non riuscì a trattenere un tono ironico.
Il ragazzo rise, << Oh, beh, ti credo strana ragazzina! >>.
Quanto odiava il termine “ragazzina”! la faceva sentire così… debole ed inutile.
Perciò tentò un altro colpo a sorpresa, impossibile da parare, eppure il ragazzo ci riuscì.
“Vampiro” ridisse la vocina. << No! >> esclamò piatta, ad alta voce, Bonnie: cercava di imporre alla sua testa di smetterla per un secondo con quelle vocine che ultimamente sentiva… a volte la ragazza pensava di stare impazzendo.
<< Fammi indovinare… Vampiro? >>, chiese divertito il ragazzo.
Bonnie, rossa come un peperone, annuì in silenzio.
“Strano che non ti creda matta” pensò, posando finalmente la bottiglia sul davanzale. Quando si girò, ritrovò il volto del ragazzo a pochissimi centimetri dal suo.
I suoi occhi erano incatenati a quei due splendidi brillanti azzurri, il cuore batteva all’impazzita… che cosa succedeva? quell’effetto era in grado di provocarglielo solo Damon!
<< Sai, Penso che… >> sussurrò il giovane sfiorandole la spalla destra e puntando il suo sguardo in un preciso punto sulla fronte di Bonnie; si stava avvicinando alle labbra della ragazza… << … Ti denuncerò per furto. >>, dicendo questo le diede una piccola spinta. La ragazza, che stava in punta di piedi per la tensione, perse l’equilibrio e cadde di sedere a terra, con le gambe stese e aperte e gli occhi sgranati per la sorpresa.
Il ragazzo sbottò in una fragorosa risata, dopodiché si avvicinò e la sollevò senza nessuno sforzo per metterla seduta sul bancone della cassa.
Le prese la mano, sfiorandola con le labbra gelide ( un classico bacia-mano fatto con eleganza ) e mormorò un “con permesso”. Dopo averle lasciato la mano e ripreso il portafoglio dal bancone, uscì dal pub, lasciando Bonnie immobile e sconcertata. Aveva i nervi a fior di pelle e si sentiva umiliata, ma non riusciva a muoversi, ancora scossa dalle emozioni che quel ragazzo le aveva provocato.
Dopo una ventina di minuti, quando stava per chiudere il bar, Bonnie si accorse di non avere più il suo anello di opale.
Lo cercò ovunque senza successo.
“Eppure ce l’avevo fino a…”, in un attimo capì che fine aveva fatto:
il ragazzo, facendole il bacia-mano, le aveva sfilato l’anello senza che lei se ne accorgesse.
“Miserabile!”, Bonnie chiuse rabbiosamente il pub e andò a casa in collera come non lo era mai stata in vita sua.
 
 
*Spazio autrice*
E rieccomi qui a rompere ^^
Okay, non sono per niente convinta del nuovo capitolo, ma spero vi piaccia lo stesso! Come avete visto è entrato in scena il nuovo Bad Boy, un personaggio inventato.
Allora, fatemi spiegare alcune cose:
  1. Avrete di certo notato che Bonnie in questo capitolo prova sentimenti che nell’opera originale è difficile che provi: rabbia e irritazione. Ovviamente ho dovuto cambiare in alcuni particolari il personaggio perché lo voglio un pochino più spavaldo. State tranquille, con Damon e gli altri resterà come nel libro, ma con il nuovo personaggio usciranno lati di lei che solitamente non emergono. Comunque sono un po’ preoccupata di essermi distaccata troppo dal personaggio originale! Ditemi voi, rimedierò in caso ^^ in ogni caso considerate anche che il personaggio di Bonnie durante l’opera originale si è rafforzato molto e soprattutto, dopo un anno come quello che vi ho descritto nel prologo, per diventare indifferente a Damon deve pur essere cambiata almeno un pochino. In ogni caso ditemi se vi piace il cambiamento o se lascio perdere XD
  2. Il nuovo personaggio assomiglia molto a Damon, anche se è più infantile e ride sempre. In questo caso sono stata un po’ obbligata (insomma, Damon è la perfezione e qualcuno per tenergli testa gli deve assomigliare!). Il nuovo ragazzo si evolverà durante la storia e penso di farlo diventare meno irritante (che dite? Oppure lo lascio così? Vi piace come new entry?). ma attenzione, questo cela un segreto che per ovvi motivi non anticipo e il perché ride sempre lo capirete a breve XD
 Fatemi sapere che ne pensate!
Damon penso che lo introdurrò nel prossimo capitolo e sarà ancora così freddo!
Intanto, rispondo alle sei INASPETTATE recensioni (ma così mi fate piangere XD):
 sissa39 [Contatta]: Grazie mille!! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo XD
 
 
 valin [Contatta]: Ciao!! Grazie e spero che ti piacerà come continuo!
 
 jenny cullen [Contatta]: ahah, ci credi che sono i motivi per cui ho scritto questa ff? insomma, mi ero un po’ stufata che Bonnie andasse dietro a Damon come un cagnolino (e non parliamo di Mutt -.-). Insomma, deve essere una donna indipendente XD
 
gabriellasalvatore[Contatta]: ed ecco qui l’incontro. In quanto a Damon sì, è stato davvero un B*******, con la B magliuscola XD fammi sapere che ne pensi di quella schifezza là sopra XD
 
 
franklyn [Contatta]: Sono contenta che ti piaccia e spero che ti piacerà anche questo capitolo! Come ho detto sopra, purtroppo Bonnie è cambiata un pochino per i motivi che ho detto. In quanto a Damon anche io  noto che molte volte lo fanno troppo sdolcinato. Spero di non cadere nello stesso errore e fammene accorgere in tal caso!
 
 
 BritinLover [Contatta]: ciao! Grazie mille della recensione. Spero di non deluderti con questo capitolo e con il leggero cambiamento della streghetta!! Terrò molto presente i tuoi consigli e dimmi se trovi qualcosa che non va nel continuo della mia storia! In quanto a Damon spero di riuscire a rimanere fedele al vero personaggio, anche se comunque alcuni momenti sarà un po’ dolce con Bonnie ma senza esagerare… e vabbò stiamo a vedere come continuerò XD poi non consideriamo che la stessa Smith si è distaccata dal Damon originale negli ultimi libri (dove Damon = cagnolino di Elena XD).
 
   
 
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