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Autore: Miyu Orwell    15/11/2005    3 recensioni
<< Amo questo cielo sempre grigio, non si ha bisogno di pensare. L’azzurro e le stelle sgomentano. Ci sentiamo a casa, qui, e Dio non ci vede. Il sole, la sua spia, non osa arrampicarsi fin quassù >>

Stéphane Mallarmé
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.

I love this grey sky

<< Amo questo cielo sempre grigio, non si ha bisogno di pensare. L’azzurro e le stelle sgomentano. Ci sentiamo a casa, qui, e Dio non ci vede. Il sole, la sua spia, non osa arrampicarsi fin quassù >>

Stéphane Mallarmé


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Amo questo cielo, basso, cupo, grigio… e adoro il suo canto, così disperato e al contempo euforico; così triste e spumeggiante insieme.
Oh sì, io desidero questo, perché è solo in questi momenti che posso veramente sentirmi libero, non soggiogato da quello sguardo di ghiaccio, non costretto da una maschera di freddezza e non consumato da un falso odio ribollente.
Ora ci sono solo io, posso spalancare le mie ali senza timori, sia che esse siano angeliche, sia che siano diaboliche, esse mi permettono di volare e nessuno può fermarmi… NESSUNO! Né Dio, né tanto meno Satana… poiché le loro maledette spie, il sole e la luna, non si arrischiano a seguirmi, non qui, non sotto questo cielo… non osano farlo e, per questo, io rido di loro, rido con tutte le mie forze perché è l’unica cosa che posso fare.
Ma le risate si consumano presto, troppo presto per i miei gusti… e con le prime gocce di pioggia scendono anche le mie lacrime.
Non riesco a capire perché piango. Forse sono felice o forse sono triste… o forse sto solo soffrendo.
Non lo so… solo, sento il bisogno di farlo, perché se non mi sfogo ora, potrei rovinare tutto: rischierei di crollare davanti a loro e questo non me lo posso permettere, non ora.

Oh, sì, ne sono convinto: manca poco. Così poco! E tutto questo avrà fine. Se lui riuscisse a vincere, io… io potrei liberarmi per sempre da queste maledette catene che mi costringono a Lucifero.
Se lui vincesse, potrei dirgli tutto, potrei essere me stesso, potrei smettere di fingere di odiarlo, potrei…
Oh, ma cosa importa cosa potrei fare? Perché mi devo illudere prima del tempo? A quest’ora lui potrebbe essere morto, per quel che ne so… e quel maledetto bastardo che devo chiamare Padre ne sarebbe dannatamente contento!

Oh, Harry… ti prego, dimmi che sei ancora vivo. Non puoi morire.. non puoi dargliela vinta, devi ammazzare quel lurido bastardo mezzosangue megalomane! Non puoi farti battere da quel viscido serpente di Tu-Sai-Chi. Tu sei molto più forte di lui.. tu sei DIVERSO da lui, è questo che conta veramente, è questo il tuo potere.
Lui soggioga gli altri perché lo seguano… tu non ne hai bisogno. Basta un tuo sorriso, una tua parola… e tutti ti ammirano e ti amano.

Proprio come me.

Sembra così strano, ma è la pura realtà: sono perdutamente innamorato di te. Non posso farci niente, Harry, è successo… e io ne sono contento. Così contento come mai sono stato nella mia intera vita. Non mi importa di come potrebbero guardarmi o dirmi tutti gli altri: conti solo tu.
Per questo, non morire.
Se lassù c’è veramente una qualche Divinità, che ascolti la mia preghiera: salvalo.
Lui ha il diritto di essere felice, lui che ha sofferto così tanto, lui che non è riuscito a vivere veramente… concedigli la vittoria e la felicità che si merita.

Chiudo gli occhi, il viso rivolto al cielo, le mani chiuse a pugno, il corpo tremante per il freddo e per gli ultimi singhiozzi di quelle lacrime che hanno smesso di scendere.
Quando riapro gli occhi, mi soffermo a fissare la pioggia cadere a grande velocità, ma proprio in quel momento, vedo qualcosa di strano, qualcosa che prima non avevo notato: c’è qualcuno, distante da me alcuni metri… abbastanza lontano da non farmi riuscire a capire di chi si tratta.
Mi avvicino lentamente, la mano infilata in tasca per prendere la bacchetta e le gocce di pioggia che mi scorrono lungo tutto il corpo.

<< Chi sei? >> chiedo, restando ancora un po’ lontano. Noto che la persona indossa un mantello nero, con il cappuccio tirato a coprirgli la testa.
Non ricevendo risposta, provo ad avvicinarmi ancora un poco, la bacchetta stretta tra le mie mani pronta per essere usata.

Ormai sono abbastanza vicino da poter vedere in faccia l’uomo (perché ho capito che è un uomo e non una donna), se solo questa non fosse in parte coperta dal cappuccio, a causa dell’inclinazione in avanti della testa. Come se mi avesse letto nel pensiero, un attimo dopo, il volto dell’uomo si solleva di scatto e io mi ritrovo a fissare due splendidi occhi del colore dello smeraldo più brillante.

Harry

<< Sì >> sussurra Harry, con voce roca, rispondendo al mio pensiero.
Io indietreggio di scatto, spaventato, sperando con tutto il mio cuore che lui non abbia realmente letto nella mia mente, ma che, piuttosto, sia stata la mia espressione a tradirmi.

Vedo che sorride lievemente divertito. Decisamente la mia espressione facciale NON mi ha tradito…

<< Cosa… >> inizio, ma mi sento mancare la voce. Dopo essermi schiarito la gola, riprovo. << Cosa ci fai qui? Credevo ti avessero c-catturato >> Mi prendo a sberle mentalmente per aver osato balbettare. Decisamente non è da me… tutta colpa di Potter!
<< È così, infatti >> mi risponde, mentre il sorriso che prima aleggiava sulle sue labbra scompare, come se mai fosse esistito.
<< E allora perché sei qui? Come cavolo hai fatto a scappare?? >> chiedo, con una punta di esasperazione.
<< Secondo te? >> mi chiedi. Prima ancora che io possa provare a rispondere, però, alzi una mano verso di me, mostrandomela: è completamente sporca di sangue.
Non credevo possibile che la vista del sangue… di QUEL sangue potesse non farmi alcun effetto. Eppure è così. Ho guardato la sua mano, puntandole contro la mia bacchetta.
Un attimo dopo, la sua mano destra era di nuovo perfettamente pulita, stretta nella mia.
<< Adesso è come prima >> gli dico.

Lui si fissa la mano con sguardo un po’ perso e un po’ triste. Poi mi guarda e io riesco a vedere le lacrime che stanno minacciando di cadere dai suoi occhi.
Veloce, lo tiro verso di me, passandogli poi un braccio intorno al corpo scosso dai singhiozzi.
Dopodiché con l’altra mano, gli sollevo lievemente il mento, per poterlo guardare negli occhi.

Adesso piangi pure, Harry… ma sappi che dopo voglio rivedere il tuo sorriso che, insieme ai tuoi occhi, è ciò che amo di più di te.

Lui mi guarda, singhiozzando. Solo in quel momento, mi accorgo che ha le guance rosse e, per questo, sorrido, mentre lui socchiude gli occhi, appoggiando la sua fronte alla mia con un lungo sospiro.

Ti amo

Chissà se ha letto anche questo…

<< Non ho bisogno di leggerti nella mente… mi basta guardarti in faccia per capire a cosa stai pensando, Draco. Comunque anche io ti amo >> mi dici, prima di posare le tua labbra sulle mie.

Non riesco a dire assolutamente nulla… ma ho giusto un pensiero che si fa strada nella mia mente: ...maledetto di un Potter!



Fine



Ok, devo avvisarvi... l'ho scritta in venti minuti ._. E l'ho riletta due volte -///- perciò ci possono essere errori e scemate in giro. Scusatemi.

Mi rendo conto che sono passati circa due mesi dall'ultima volta che ho postato qualcosa... ma spero di riprendermi... anche se questa storia è stata una follia del momento... ._.
Spero di ricevere qualche commento... anche solo per augurarmi buona fortuna per domani: ho una verifica di fisica che mi ispira veramente poco -_-" mah, speriamo!

Un bacio

Miyu

ps: ditemi la verità: ho sbagliato a scrivere anche il titolo? ç.ç

  
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