buona sera o buon giorno o buon pomeriggio!! tutto bene?? in queste sere mi va d'inventare e di scrivere scemenze quindi spero che questa mia interpretazione dei fatti, non scritta dalla mitica J.K. Rowling, riuscirà a farvi sorridere!!

IL RITROVAMENTO E LA VERA STORIA DELLA CICATRICE

Il dolce russare di Vernon Dursley riempiva  la stanza di un'atmosfera sobria, tranquilla e rilassata. Petunia Evans, ora conosciuta come signora Dursley, sua moglie dall'aria cavallina, bionda e con un collo molto lungo, (più di una volta al liceo l'avevano chiamata griraffa), si svegliò giusto in tempo per spegere la sveglia che stava per suonare. Si alzò cercando di non spostare le coperte che ricoprivano l'enorme corpo senza collo del marito. Lo guardò con affetto e si accins ad asciugari un pò di saliva che gli colava dala bocca. Indossò le pantofole di stoffa rosa, la vestagia di pizzo bianca e andò dal suo amato figliolo Dudley. Didino Dursley russava tranquillo nella culla in cui ci entrava a stento. Si girò, (con un pò di difficotà), verso destra e la culla rischiò di rovesciarsi. Petunia corse, rimise la culla in una posizione normale e mise dei libri per evitare che accadesse nuovamente. Il bambino con un gruginto tornò in un sonno profondo. Petunia Dursley sorrise e andò in bagno per pettinarsi i corti capelli biondi. Dopo essersi aggiustata, scese le scale con attenzione per non svegliare la sua famiglia. Dopo aver aggiustato l'angolo del tappeto posto alla fine delle scale, andò in cucina. Ammirò la perfezione della sua casa e moto lentamente, pregustando i programmi della giornata, andò a versare un pò d'acqua in un bricco per farsi un leggero tè. Mentre guardava l'acqua bollire ricordò del giorno precedente e degli strani discorsi di suo martito riguardo ai Potter. Petunia iniziò a ricordare le espressioni di suo marito e su cosa poteva aver scatenato in lui i pensieri sui Potter. Nauralmente non sapeva ciò che avrebbe trovato fuori casa...  Petunià guardò fuori dalla finestra mentre riponeva la tazza di tè ne lavandino e le dava una breve sciacquata. Era una giornata grigia, poi il suo sguardo si posò sul muro e non riuscì a trattenere un gridolino...! Si girò di scatt verso l'orologio e poi corse verso una busta di plastica lasciata in un  angolo della cucina. petunia Dursley era agitata siccome fra 5 minuti sarebbe arrivato il lattaio e lei non aveva messo le bottiglie fuori! Prese le bottiglie, corse verso la porta inciampando nel tappeto, aprì la porta e... le bottiglie e caddero di mano andandosi a rompere sua testa di quel bambino lasciato sullo zerbino della porta. Il bambino scoppiò a piangere ma e i sangue iniziò a colargli dalla fronte. Petnuina non sapeva che quel bambino era suo nipote, pensando alle riconpense portò il bambino a casa e gli asciugò la fronte con un fazzoletto. Purtroppo le bottiglie avevano lasciato una cicatrice sul piccolo che probabilmente non se ne sarebbe andata facilmente. Poi Petunia vide il biglietto caduto sul pavimento lasciando il bambino sul divano. Dopo aver letto a lettera guardò con paura e ribbrezzo il bambino che ancora sanguinava. Zia Petunia poi si accinse ad aggiustare il tappeto e ad accogliere il lattaio.

ehi lo so non era divertentissima ma mi è venutà così... recensite! anche due parole! baciiii murmulera