Capitolo XVIII
Per questa fase fu necessario compiere lavoro di squadra: fin da subito Kojiro aveva mostrato di essere profondamente contrario a lasciare che suo fratello facesse una scena del genere senza la controfigura; per cui…
“Sentì la porta spalancarsi e, allo stesso tempo, qualcosa lo spinse giù per le scale, facendolo rotolare, sbattere e cadere a terra, intontito.”
Maki…
“Timmy cercò di rialzarsi in piedi, ma il gufo in argento, sulla cima del bastone di Thomas, lo colpì in pieno nella schiena, facendolo prepotentemente tornare a terra prono”
Genzo…
“Il bastone lo colpì una seconda, terza e quarta volta.
Tsubasa…
-STOP!-
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-Sei stato bravo Timmy, davvero. Sono fiero di te.-
-M…mi sp…spiace…-
Jeff cercò di riprendere un po’ di forze, delle lacrime erano sfuggite al suo controllo ed avevano bagnato la sua faccia; le spazzò via, alzandosi in piedi e cercando di essere il più delicato possibile, sollevando il ragazzo e tenendolo stretto a se, nonostante l’età Timmy si rivelò leggero, forse anche perché stava montando la furia all’interno del vecchio corpo di Turner.
-Non ti preoccupare ragazzo: ora ti porto da Mark.-
-STOP!-
L’applauso ai due attori fu generale, e lo stesso Kojiro si trattenne dallo strozzare la povera regista.
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Mary era scattata in piedi e, in lacrime, si gettò addosso al fratello e gli tirò un potente schiaffo, scioccandolo e ammutolendo gli altri presenti, le lacrime adesso iniziavano a bruciarle gli occhi, facendoglieli diventare rosso fuoco, così com’era dello stesso colore il suo sdegno.
-Come puoi dire una cosa del genere a Jeff? Lui ci ha cresciuti, lui ci ha protetto e dato una casa ed è sempre lui che vi ha dato un lavoro. Ingrato! Sei solo un ingrato!
Credi davvero che tu avresti fatto la differenza?! Rispondimi se ne hai il coraggio!-
-STOP! Buona!-
-Che male!-
-Scusami!!-
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Era ovvio che la scena strappa budella dei fratelli Hyuga attirasse tutto il pubblico possibile e immaginabile: la sala dove era stata allestita la scena fu sommersa di attori e tecnici, e la regista pregò persino in aramaico perché non ci fossero intoppi, praticamente non si riusciva a passare!
Il silenzio, però, fu esemplare: nessuno fiato per tutto il tempo, e le varie coppie (Tsubasa e Sanae, Jun e Yayoi, Yuzo e Mamoru, Hajime e Teppi eccetera…) si strinsero fra loro, chi in modo più dimostrativo chi in modo più riservato.
Alla fine, allo “STOP!”, l’applauso durò cinque lunghi minuti.
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Però era così vicina, così maledettamente vicina, ne sentiva il profumo fin dentro il cuore, e i suoi occhi tornarono su quelli della Lady.
…no, non poteva: il suo egoismo non poteva chiedere anche questo alla donna davanti a lui. L’avrebbe fatta solo soffrire, così com’era successo a Timmy. Non poteva, non poteva proprio.
Lentamente, troppo lentamente l’uomo lasciò la presa sulle sue mani, e il suo sguardo si allontanò da quello di Maki, voltandosi invece sulle scale e iniziando a risalirle per raggiungere i suoi familiare.
-STOP! Buona!-
-Baciala Kojiro!!-
Lo avrebbe fatto anche senza il suggerimento di Shingo.
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