Ed eccomi qua, come promesso, con il seguito di There's Just Too Much That Time Cannot Erase!

Spero vi piaccia e spero di ritrovare coloro che mi seguivano nella storia precedente.

Vi lascio il primo capitolo, ditemi che ne pensate :)

Bacioni,

Ale

Nota: chi mi seguiva sa già che mi piaceva postare spesso, mi spiace ma probabilmente qui sarò un pò più lenta del solito.

Vida Vida

1. Il piccolo problema di James

James,

ho visto la casa ma non mi piaceva.

Ho preso un altro appuntamento per questo pomeriggio, ti farò sapere.

Baci,

Lily

James Potter lanciò la lettera appena lasciata dal gufo e si accasciò esausto sul tavolo.

“basta!” mormorò disperato “non mi sposo più!”

Erano riuniti a casa di Sirius, o meglio, a casa di Alphard Black, dove ormai lui e Maya vivevano insieme stabilmente.

“Dai Ramoso!” esclamò Peter “non essere melodrammatico!”

“Melodrammatico?!? Melodrammatico?!? Quest’estate Lily avrà visto decine e decine di case! Non gliene è andata bene nessuna! Questa è troppo isolata, questa troppo in centro, questa troppo piccola, questa troppo grande. Dice che la casa in cui dovremo creare la nostra famiglia deve essere perfetta e quindi è incontentabile! Tra due mesi ci sposiamo e ancora non sappiamo dove andare!”

Infatti, il matrimonio era stato fissato per il 31 Ottobre, il giorno di Halloween.

Le amiche della ragazza avevano arricciato il naso per quella data, che era tutto fuorchè una data di gioia visto che si festeggiavano i morti, però lei aveva obiettato dicendo che adorava quel giorno e voleva che il suo matrimonio si festeggiasse così.

James aveva poi proposto di sposarsi a casa dei suoi genitori, nella speranza che il tempo di fine ottobre avesse retto, poiché il giardino intorno alla tenuta era enorme.

Avevano invitato buona parte dei loro compagni di scuola, tutto l’Ordine della Fenice, tutti i parenti e gli amici di famiglia.

Lily aveva invitato sua sorella e suo marito, ma lei aveva rimandato indietro la partecipazione dicendo che non ci teneva a presenziare a festa di stramboidi.

Aveva poi pensato molto prima di invitare Severus Piton, ma poi aveva rinunciato, temendo di ricevere un rifiuto come con Petunia.

“Jamie, non hai pensato alla vecchia casa di tuo nonno a Godric’s Hollow? Quella dove andavamo noi quattro d’estate…” disse Remus alzando gli occhi dal libro che stava leggendo “…magari è un po’ da sistemare, ma forse le piacerà…”

Gli occhi del ragazzo parvero illuminarsi.

Prese un pezzo di pergamena e scribacchiò velocemente la risposta, per poi affidarla al gufo che attendeva appollaiato sul davanzale della finestra.

“ragazzi…” continuò Peter, smettendo finalmente di mangiare il gelato che aveva portato ma che si stava finendo da solo “…ci pensate che l’anno scorso in questo momento stavamo andando ad Hogwarts?!?”

Era infatti il primo settembre e, da qualche parte nelle campagne, l’Espresso per Hogwarts stava portando a scuola un gruppo di esagitati ragazzini.

“Chi saranno i nuovi Malandrini secondo voi?” chiese ancora.

“Nessuno può eguagliarci Coda!” esclamò indignato Sirius.

Tante cose erano cambiate quell’estate.

Sirius e Maya erano infatti andati a vivere insieme nella vecchia casa di Alphard Black appena fuori da Ottery St. Catchpole.

Maya aveva dovuto sopportare la sfuriata di suo padre, che non accettava il fatto che lei andasse a vivere con un ragazzo a nemmeno 18 anni.

Mentre Maya era miracolosamente riuscita a trovare un posto di lavoro alla Gringott, cosa estremamente strana visto che raramente i folletti si fidavano dei maghi, Sirius si preparava a cominciare l’accademia Auror con James e con Frank e Alice Paciock che, nel frattempo, si erano sposati.

Lily poi viveva con James a casa Potter, almeno finchè non avessero trovato la casa giusta.

Lavora a Diagon Alley, in una sezione distaccata del San Mungo dove si elaboravano e testavano le pozioni da somministrare ai pazienti.

Remus e Peter dividevano un appartamentino in affitto sopra la gelateria di Florian Fortebraccio, dove Coda aveva trovato lavoro.

Per Remus poi, era stato estremamente difficile trovare un impiego, a causa della sua licantropia.

Alla fine però, il problema era stato risolto, ancora una volta, da Silente.

La vecchia bibliotecaria di Hogwarts, infatti, era pronta ad andare in pensione e ad essere sostituita da una certa Madama Pince.

Ma la nuova bibliotecaria pretendeva un inventario completo di tutti i libri presenti a scuola, cosa che la vecchia responsabile non aveva mai fatto, poiché conosceva quasi tutti i volumi a memoria.

Ma essendo anziana, dubitava di riuscire a fare tutto da sola, così aveva chiesto a Silente un aiuto.

Sapendo dei problemi di Remus e della sua passione per i libri, il preside aveva offerto immediatamente al ragazzo quel lavoro che, anche se provvisorio, era pur sempre meglio di niente.

Durante l’estate avevano partecipato a molte riunioni dell’Ordine e avevano conosciuto anche tutti gli altri membri.

C’erano i fratelli Prewett, Gideon e Fabian.

Molly e Arthur Weasley,  di cui avevano conosciuto anche i figli.

Amelia Bones, il cui fratello Edgar era morto insieme a Emmeline Vance e a Dorcas Meadowes quell’estate, uccisi da Voldemort in persona.

L’Auror Alastor Moody, il miglior Auror che James avesse mai conosciuto insieme a suo padre.

Aberforth Silente e Elphias Doge, rispettivamente fratello ed ex compagno di scuola di Albus.

Infine Dedalus Lux, Marlene McKinnon, Sturgis Podmore e, naturalmente, Hagrid, la McGranitt e Charlus Potter.

Non c’erano state molte battaglie ma Voldemort, incredibilmente, aveva scoperto tutti coloro che facevano parte dell’Ordine e li stava cercando per ucciderli, uno ad uno.

Negli anni precendenti, difficilmente si erano scoperti i membri o i loro nascondigli, tanto che i Mangiamorte riuscivano a colpirli solo quando si scontravano nelle battaglie.

Quell’anno, Silente stesso avanzò l’ipotesi che tra loro si nascondesse una spia del Signore Oscuro.

Da quel giorno in poi, la scintilla del sospetto si era accesa tra loro.

Un ennesimo gufo era arrivato a risvegliare i quattro Malandrini dai loro pensieri.

Era, ovviamente, ancora di Lily.

Grazie tesoro!!

Non vedo l’ora di vederla! Ci andiamo oggi vero? Ho disdetto l’incontro con l’agente immobiliare!

Grazie, grazie, grazie!

Ti amo!

“è pazza…” pensò James leggendola “…questo matrimonio l’ha fatta diventare pazza…”