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Autore: manubibi    05/11/2010    8 recensioni
Una storia vissuta insieme, raccontata a piccoli frammenti. Il destino li unisce, ma può anche dividerli. "Raccolta" di flashfic riguardanti una vicenda RDJude di un universo parallelo. [Comprende anche appendice con versione alternativa dell'ultimo capitolo]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Se n'era andato un mese dopo. Aveva avuto il doppio del tempo che gli era stato diagnosticato. Di notte, mentre le emergenze entravano in corsia, fra urla e grida concitate delle infermiere (sembrava ci fosse stato un brutto incidente in metropolitana) Jude era morto nel sonno.

Robert aveva passato ogni giorno lì al suo fianco, fissandolo costantemente preoccupato come se avesse potuto morire da un momento all'altro lì, sotto i suoi occhi.

La mattina dopo, prima di uscire per andare in ospedale, ignaro si era trovato sua madre davanti, aprendo la porta. Era in lacrime e lui capì subito. Rimase a fissarla qualche secondo, incredulo e sconcertato, impallidendo prima di sentire un vuoto enorme, forse infinito, fra la gola e la bocca dello stomaco. Abbracciò la donna, stringendola forte, carezzandole la schiena mentre cercava in ogni modo di trattenere le lacrime. Doveva consolarla quando sentiva di non averne la forza.

Era rientrato in casa ed allora sì, una volta solo, si lasciò andare. L'impotenza era insopportabile, perciò finì per distruggere tutto in casa, tutto. Rovesciò gli oggetti, ne lanciò altri contro le finestre. Distrusse tutto, compresi i loro ricordi, le foto, tutte tranne una che si salvò perché sepolta in un cassetto. Molte ore dopo si trovò seduto al centro del salotto devastato, stringendo fra le dita quella foto che li ritraeva abbracciati e sorridenti ad un Hard Rock Café, con un sosia di Freddie Mercury. 

Rimase a fissarla a lungo, finché non si addormentò proprio lì, sul pavimento, stretta al petto. Quando si svegliò trovò tutto distrutto e impiegò qualche secondo a capire cosa fosse successo. 

Il funerale sarebbe stato tre giorni dopo; all'inizio aveva pensato di non andarci, era convinto che non ce l'avrebbe fatta, poi la sorella di Jude lo chiamò. Gli disse che avrebbe dovuto esserci, almeno per salutarlo, dato che non ne aveva avuto modo.

Capì che era giusto. Lui conosceva Jude meglio di chiunque altro e sapeva che l'avrebbe voluto, che non avrebbe dovuto abbandonarlo.

Ma una volta lì non riuscì a parlare, non sapeva cosa dire.

E poi Jude sapeva già tutto.

Aveva fatto testamento ed aveva insistito fino alla resa per dare i soldi a Robert, ma lui era rimasto fermo nel rifiutarli, dicendo che la casa era abbastanza e che la sua famiglia ne avrebbe avuto sicuramente bisogno più di lui.

"Testardo come sempre, eh?".

Fino alla fine, gli aveva risposto. Jude l'aveva guardato intensamente, gli aveva carezzato una guancia e non aveva più toccato l'argomento.

Lo straziava rimanere a casa, ma quello era l'unico luogo dove poteva sentirsi al sicuro.

Sentiva ovunque il suo odore, questo lo feriva e lo rassicurava ogni volta.

Stava passeggiando fuori per Londra dopo il lavoro, trafitto dall'aria fredda, quando il lettore musicale riprodusse una canzone: la loro canzone.

 

Highway run, into the midnight sun

wheels go round and round, you're on my mind.

Restless heart sleep alone tonight,

sending all my love along the wire.

 

Si fermò, in mezzo al marciapiede, il cuore che batteva forte.

Avevano anche una canzone, già. I Journey erano il suo gruppo preferito e Jude ci si era affezionato, scegliando quella come canzone che rappresentasse il loro rapporto. Già, alla fine si erano scoperti entrambi dei romantici esagerati!

Sorrise e sentì il magone salire su per la gola. Deglutì per respingerlo, guardò in alto.

Mi vuoi dire qualcosa?

Sapeva che c'era qualcosa sotto, lo sentiva nelle mani, nelle orecchie, nello stomaco.

 

Through space and time, always another show,

Wondering where I am, lost without you.

And being apart ain't easy on this love affair

Two strangers learn to fall in love again.

I get the joy of rediscovering you,

Oh girl you stand by me.

I'm forever yours, faithfully.

 

Rimase lì immobile, ansimando lievemente, troppo scioccato dall'ondata di ricordi che lo stava sommergendo.

Improvvisamente la sua mancanza si fece sentire in tutta la sua forza. Avrebbe voluto disperatamente poterlo toccare, potergli dire che stava ascoltando quella canzone e vederlo sorridere intenerito di rimando; avrebbe voluto cantarla con lui e poi baciarlo lì, in mezzo alla strada, stringerlo forte e sussurrargli quellle parole all'orecchio: "I'm forever yours, faithfully", per rassicurarlo. Jude aveva sempre avuto bisogno di essere rassicurato, protetto e guidato. Era come se per certi versi non fosse mai cresciuto. A lui non dava fastidio, essendo forte poteva sostenerlo e spingerlo nella direzione giusta. Solo che ora non sapeva più quale fosse.

Jude non c'era più. Lo pensò con mente improvvisamente lucida.

Tutto l'amore del mondo non l'avrebbe riportato indietro.

Tutte le lacrime che poteva versare, tutta la rabbia che poteva covare non sarebbero servite a niente.

Si guardò intorno, sentendosi come un bambino che ha perso di vista la mamma, pieno d'angoscia. 

Quella città non gli apparteneva più. Sentì il bisogno di tornare a New York, ricominciare in qualche modo. Non ne aveva alcuna voglia, eppure una settimana dopo si era già risistemato nella vecchia casa. Aveva trovato un nuovo lavoro che lo stimolava creativamente; ma non lo dimenticava, non avrebbe mai potuto.

Dopo qualche mese iniziò a vedere la faccenda in modo differente, accettandone la scomparsa. Si guardava attorno e vedeva un pò ovunque piccoli segni di Jude, che lui c'era ancora, in qualche modo. Sentiva il suo odore, così a caso, mentre camminava o lavorava. Lo sentiva sussurrare le risposte ai propri problemi, quando in realtà si immedesimava e pensava a cos'avrebbe fatto se fosse stato in lui. Sentiva costantemente il suo abbraccio.

Continuando a camminare vide due bambini, uno moro ed uno castano, bisticciare per un giocattolo. Li guardò e si riconobbe, riconobbe sé stesso e Jude nelle loro abitudini da adulti, si rese conto che dopotutto, insieme, non erano mai del tutto cresciuti.

E lui, in qualche modo, era lì con lui, non l'aveva mai lasciato solo.

 

 

[Premetto che questo è il finale "negativo", ma ne sto scrivendo un altro in "positivo", dato che credo questo mi porterà molto odio da parte vostre ç_ç è che mi piaceva l'idea di far morire Jude, sarebbe stato più realistico. E comunque, vedete, non è poi così disperato come finale, no? :D Premetto anche che questo non mi è venuto come volevo, l'avrei voluto più intenso. L'idea all'inizio di questo capitolo, poi, me l'aveva data Federica (ormai la conoscete tutte, è WhereIsMyMind :DDD), sarebbe stata di far tornare Jude sotto forma di fantasma, o una cosa del genere, ma poi ho pensato di farlo essere presente in modo più sottile eppure quasi tangibile.

Non so se possa esservi piaciuto, io non ne sono onestamente del tutto soddisfatta. Però ci ho provato! Penso non mi sia venuto abbastanza angst perché l'ho scritto in treno, subito dopo aver letto dell'avventura di Barbara alla prémière di Due Date, cosa che mi ha fatto venire voglia di sognare ancora. Insomma, ero troppo di buonumore per scrivere qualcosa di davvero triste XD ma a voi non dispiace, vero?

Vediamo se con il finale alternativo riesco meglio :) (socia: "cominci già a fare i director's cut?" LOL)

Il capitolo non lo considero abbastanza riuscito da dedicarlo a qualcuno, però lo faccio, e di nuovo lo dedico a WhereIsMyMind (che dici, è venuto abbastanza malinconico?) e a Shadowolf (mi sa che ti sarebbe piaciuto più angst, eh? ç.ç Come canzone volevo usarci Don't Stop Believing, ma stavo ascoltando Faithfully, perciò...e poi mi sembra adatta. Mi fa tanto RP *__________* si, ma noi non uccideremo mai né Rob né Jude ù.ù anche se la scena dell'ospedale me la sono immaginata anche in termini di roleplay e mi è piaciuto troooooppo. Sì, sono un pò fissata con l'angst ò.ò s'è visto? :D LOL).

Ah, a chi può interessare...sul mio LiveJournal ho postato un 102 parole di drabble che qui non ho il coraggio di postare da quant'è stupida e inutile, ma se vi va di compatirmi potere perdere sti 20 secondi su http://manubibi.livejournal.com

Ecco, spam finito, passiamo alle risposte alle recensioni (che comunque mi commuovono ogni volta di più, cioè, io non so più come ringraziarvi *__________* con qualche fic sto restituendo il favore, anche se le mie recensioni stanno facendo altamente schifo ò.ò):

 

 barbydowney: comincio con la sfilza di "scusa" °A° ho fatto piangere un pò di gente, vedo...eh, quella canzone è LA DEPRIMENZA.


laurarom89: Mi spiace! :( se ti consola ho pianto anch'io scrivendolo!


Ilaria 1993: *tenta di fuggire* Purtroppo no, è tutto vero...però ripeto, magari il finale alternativo ti piace di più :D lo sto già scrivendo ed effettivamente mi sta piacendo di più. E si, i pallini sono il countdown XD per il prossimo capitolo ne metto di nuovo uno, mi pare giusto XD


Haarp_C: anche per te un "mi dispiace" ed un biscottino consolatorio ç_ç si, anche per me è difficile piangere leggendo!


Barlowen: Effettivamente Rob...anche lui viene dalla mia esperienza. Non nel senso che stavo morendo, ma che le persone che stavano attorno a me, specialmente mamma e papà, hanno fatto di tutto per essere con me ogni giorno, loro si facevano un'ora di macchina di andata e una per il ritorno ogni santo giorno...mi spiace deluderti con questo capitolo :( spero che quello alternativo ti piacerà di più!


aXce: lo spin-off lo sto già pensando, sarebbe una fic analoga a questa con i missing moments XD Grazie comunque! :DDD


BlackCobra: Effettivamente il mio piano malefico era precisamente di fare il massimo del fluff per poi metterci dell'angst brutale. Eh, lo so, sono una brutta persona. *piange e si butta dalla finestra*. *risorge* sappi che ho avuto paura di te però °A° *fugge*


_Bina90_: ...oh, cavolo. Mi dispiace. Sapevo che morte, malattia e cose del genere sono argomenti delicati, solo speravo non toccassero nessuno :( mi spiace tantissimo se ti ho fatto tornare in mente brutti ricordi...che poi credici o no ma non ci ho pensato al fatto che la stavo scrivendo il giorno dei Mort .-. però ti ringrazio della recensione, mi hai fatto pensare. E il prossimo capitolo lo dedicherò anche a te :)


CheNeSo_: Guarda, appena ho letto della gente che ho virtualmente ucciso col capitolo precedente, mi sono sentita in colpa D: mi spiace! E mi fa piacere che ti sia piaciuta :DDD 


KinkyFucker: Tranquilla :) è bello che sei tornata a casa! Comunque esatto, hai capito tutto, il mio obiettivo era riassumere una relazione in poche scene, in pochi quadri, ecco. Mi fa piacere esserci riuscita! 

 

 SeptemberRain: credimi, mi fa piacere non avere un'altra donnina sulla coscienza *O* grazie mille, comunque! *saltella, poi corre a consolarti*

 

 

Ecco. Ci vediamo al prossimo ultimo capitolo! :DDD Poi mi direte quale vi è piaciuto di più. ;^j <<< le faccine che si imparano dal twitter di Jim Carrey .-. ]

   
 
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