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Autore: Ronald_Weasley92    06/11/2010    4 recensioni
La trama è sviluppata,o meglio si sviluppa,a partire da un mese dopo la caduta di Voldemort.
Aggiungerò altri capitoli prossimamente...
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il, trio, protagonista, Luna, Lovegood, Ron, Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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    Capitolo 1
                                     I dubbi di Ron

Quando il signor Weasley entrò in casa,tutti furono felici.Era appena ritornato dal Ministero,di mattina,e tutti,riuniti al tavolo,aspettavano ansiosi di sentire le ultime novità.
Era passato un mese dalla caduta del regime di Voldemort.Il Ministero,passato sotto la guida di Kingsley,era adesso qualcosa di nuovo,estremamente promettente.
Ron,seduto nell'angolo più lontano da capotavola,osservava suo padre sedersi,con sua madre che gli stava togliendo il mantello da viaggio,con George che sembrava molto euforico,alla vista di suo padre.
Hermione e Ginny erano in cucina e stavano preparando la colazione,mentre Ron,pensieroso,gettava lo sguardo da suo padre a Percy,come se volesse analizzarli attentamente.
"Allora ragazzi,calma"-esordì il Signor Weasley a George e Percy-"la novità è una sola".
Ron si alzò e avanzò a tratti verso George.Ma suo fratello,in quel momento,sembrava avere orecchio solo per ciò che stava per dire il padre.
"Ebbene,il Ministero ha ricostruito il negozio,ragazzi!"-urlò a gran voce il signor Weasley.
George divenne l'esempio vivente della felicità.Ron non ebbe tempo di dire nulla che si ritrovò le braccia al collo del fratello.
"Hai capito,fratellino!Ci ridanno il negozio"!
La signora Weasley era quasi commossa,ma  represse subito quel pensiero.Hermione e Ginny in cucina non erano proprio una vera sicurezza,a giudicare dall'incendio provocato da Ginny la settimana prima.
"Ma è fantastico!-Disse Hermione.
"Si,bravo!-Urlò Ginny con la sua voce tonante.
L'abbraccio di George stava soffocando Ron,che si trovò costretto a fargli segno di staccarsi un po'.
"Ehi...-rispose Ron al fratello-ti capisco"...
Non era del tutto felice,però vedere George così contento era strano.In un mese non aveva parlato per tutto il tempo.Ora sembrava quasi innaturale quella scena.Solo Percy,che si sarebbe forse aspettato qualche promozione del padre al Ministero,era un pò deluso,ma Ron riuscì a vedere oltre la spalla di George che,in fondo,anche lui era soddisfatto.
George si staccò da Ron e salì le scale con una velocità impressionante.Ron pensò che,appresa la notizia,stesse andando a preparare altri scherzi e oggetti da vendere.Ne aveva ancora parecchi,mai finiti nelle mani dei mangiamorte.
Ron,tanto per fare qualcosa,cominciò a girovagare per casa.
Naturalmente,si diresse subito in cucina,ma se ne pentì subito:la madre l'avrebbe messo attorno alle cibarie,quindi,appena intraviste le figure di Hermione e di sua sorella,si mise in punta di piedi per sgusciare via.Ma qualcosa lo bloccò.
"Sai,no,non so...devo ancora completare la mia istruzione...ho perso un anno"
Rimase lì.Era stata Hermione a parlare.
"Hermione...anch'io devo...anche se in fondo siamo passati tutti quest'anno-le rispose la voce di Ginny.
"Quindi completeremo assieme-rispose Hermione-non poteva esserci una soluzione migliore!Lo dirò a Harry e Ron".
Ron si sentì sprofondare.Che cosa aveva in mente Hermione?Ripetere l'anno?Si rispose da solo di sì,era logico che lei volesse completare il programma.
Ma lui no.Non voleva,assolutamente.Il solo pensiero di tornare a Hogwarts,dopo tutto ciò che era accaduto,lo trafiggeva come un pugnale.Meditava sul da farsi,se decidere di entrare in cucina e dirle come la pensava,oppure se rimanere lì ad ascoltare.Ma non ebbe tanto tempo di riflettere.Una voce lo fece sobbalzare.
"Ronald"!
"Chi?-rispose Ron-Ah,mamma!
"Che fai"...non gingillarti qui intorno...vai a svegliare Harry,ora!
Ron aveva le orecchie rosse.Cercando di imitare il suo solito tono non concordante,rispose:"Si..va bene...uff..."
Si allontanò a grandi passi da lì,mentre il Signor Weasley diceva:
"Harry dov'è?Deve sapere anche lui la novità!"
"Ron sta andando di sopra a svegliarlo"-gli rispose Molly sulla soglia della cucina.
Si ritrovò fin troppo presto sul pianerottolo dell'ultimo piano.Non aveva mangiato,ma svegliare prima Harry era una buona idea.Aprì con cautela la porta ed entrò.La stanza era buia,con la finestra chiusa,da cui entrava un leggero spiraglio di luce,che terminava proprio sulla branda di Harry.Ron non sapeva se fosse sveglio o fingesse,ma la soluzione più ovvia era a portata di mano.
Camminando a passo felpato,gli si accovacciò accanto.Estrasse dalla tasca la bacchetta di Minus e pronunciò:
"Lumos Maxima"!
La stanza fu illuminata a giorno.Harry sussultò e sbattè la testa contro il muro.
Ron si piegò in due dalle risate.Harry si accorse solo allora che c'era una figura sul pavimento,e cominciò a imprecare.
"Non è stato divertente,Ron-cominciò Harry-non ci trovo niente da ridere".
Ron si rialzò a fatica e andò alla finestra.La aprì e poi pronunciò:"NOX".
"Accio Occhiali"-disse Harry.Quelli arrivarono sfrecciando su per i capelli di Ron e gli si inforcarono proprio sugli occhi.
"Dai,alzati.È ritornato papà,ha una bella novità!
Harry lo guardò strano.
"Che novità"?-domandò alzandosi dalla branda.
Ron era indeciso.Avrebbe dovuto combattere con la tentazione di poter spettegolare sulla pazzia di Hermione,oppure doveva dire prima l'importante?Decise in fretta:era meglio prima l'essenziale.
"Sai...il negozio di scherzi è stato ricostruito!"
Harry rimase a bocca aperta.
"Ma...ma...congratulazioni"!-gli rispose-Finalmente George potrà ricominciare!"
Ron ebbe un brivido.Poi,superato quel momento,disse:"Eh già".
Harry si stava vestendo.Ma Ron aveva capito che Harry notava il suo tono.
"Cosa c'è Ron?-domandò Harry-Non sei contento"?
Ron avanzò per la stanza,senza dire una parola.Mise i pugni sul suo letto,a capo chino.Era giunto il momento.
"Hermione".
"Hermione"?-disse Harry-è...successo qualcosa?
"No"-rispose Ron,sempre di spalle-"Il fatto è che..."
Ron si zittì per qualche minuto.Stava aspettando che Harry capisse in anticipo,ma siccome quest'ultimo proprio non diceva una parola,Ron si decise.
"Hermione vuole ripetere l'anno"-buttò lì,dopo qualche secondo di silenzio,voltandosi subito.
Harry rimase di sasso.
"E tu...ti preoccupi per questo?-Harry era chiaramente offeso."Mi hai fatto preoccupare,credevo fosse successo qualcosa tra te e lei"!
"No...niente di tutto ciò".
Harry percorse la stanza e si mise a trafugare nel comodino.
E...allora...-diceva,mentre cercava qualcosa-dov'è il problema,scusa?
Ron cominciò a camminare in tondo.I suoi nervi stavano per scoppiare.
"Lei vuole farci tornare,vuole che torniamo anche io e te!"-Urlò con rabbia".
Si pentì subito di aver gridato.Harry si era voltato e lo scrutava con uno sguardo che lo fece vergognare.Si sentì imbarazzato.
"Scusa...non volevo...il fatto è che io non voglio tornare a Hogwarts"!
Notò che Harry aveva appena preso dal comodino la sua bacchetta.
"Senti...-cominciò Harry-capisco.Parleremo con lei.In fondo potrebbe essere una buona idea...-
"No-Ron lo interruppe-non lo è".
Non riusciva a guardare in faccia ad Harry.Si sentiva uno schifo e depresso al tempo stesso.
"Harry...mamma ti sta aspettando"-gli disse-Io rimango un po' qui,devo controllare una cosa".
Superò Harry e sedette sul letto.Mentre si rigirava le mani,come per controllare che fossero pulite,si ricordò.
Harry-lo chiamò-se puoi,fai salire Hermione.Devo dirle un paio di cosette.
Harry era sulla soglia della porta.Si bloccò e voltò lentamente il capo.
"Ron...-Harry era preoccupato-cosa vuoi fare?
Ron,che nel frattempo si era steso sul letto,gli rispose:
"Harry...tranquillo.Non parleremo di scuola.O almeno ci proverò".
"Va bene"-gli disse Harry-"a dopo".
Ron vide la sua figura scomparire dietro la porta che si stava trascinando stancamente.Era lì,ansante,a fissare il soffitto.Non poteva accettare tutto questo.Hogwarts...ritornare ad Hogwarts...non voleva,ma forse non poteva neanche.Che senso aveva ritornare?Meritava un po' di tranquillità,quella tranquillità che per un anno intero non aveva potuto godersi,ma che in fondo,ripensò,neanche Harry e Hermione avevano potuto.Ma tutti non avevano potuto.Perchè allora frignare?No,si ridisse,non era frignare,era così e basta.
Prese dalla tasca il deluminatore.Quell'oggetto,così scintillante,così prodigioso...fu preso dal violento desiderio di distruggerlo.Ma non era colpa del deluminatore...grazie a Silente era riuscito a ritrovare i suoi amici,e ora perchè distruggerlo?Poteva sempre servirgli.
Cos'avrebbe fatto se non fosse tornato ad Hogwarts,allora,non lo sapeva neanche lui.Voleva la pace,solo la pace.Avrebbe poi deciso in seguito.
Era passata circa un'ora da quando Harry aveva chiuso la porta della stanza.Hermione ancora non era lì.Ron pensò che Harry se lo fosse dimenticato,oppure che Hermione,saputo della "convocazione in camera" di Ron,avesse capito tutto.
Poi ci fu un rumore alla porta.Qualcuno aveva bussato.
"È permesso"?-disse la voce di Hermione-"Ron,ci sei"?
"Entra"-gridò Ron.
Hermione aprì la porta quel tanto che basta,entrando e poi la richiuse subito.
"Scusa Ron...,ma giù è arrivato Kingsley,siamo stati trattenuti...Harry sta ancora parlando con lui".
"Oh,va bene"-disse Ron mettendosi a sedere sul materasso-"non fa niente".
Hermione era ancora in piedi.
"Siediti"-le fece cenno Ron gentilmente.
Le orecchie di Ron divennero dello stesso colore dei suoi capelli,ma non era per la vicinanza di Hermione,forse lei sapeva cosa stava per dire.
"Beh"...-esordì Hermione,fissando il pavimento-cosa c'è di importante?"Harry mi ha detto che era urgente".
"Oh,niente"-rispose Ron,visibilmente imbarazzato."Volevo solo...vederti un po'."È da due ore che sei in cucina".
Gli ardeva il fuoco in viso.Cominciò a sudare,Hermione l'aveva sicuramente notato,ma lui non voleva pensarci.
"Ronald".
Hermione aveva alzato il capo.Ora lo fissava negli occhi.A Ron quello sguardo incutè un timore strano.
"Cos'è che devi dirmi"?-domandò preoccupata-"Ha a che fare con Hogwarts"?
Ron scrutò per un attimo i suoi capelli boccolosi,prima di ritornare a fissarla,ormai messo alle strette.
Sospirò."Sì.È Hogwarts".
Hermione si avvicinò ancor di più,quasi appiccicata.Il suo naso era a praticamente a pochi centimetri da quello di Ron.
"Ho capito,Ron.Non mi importa se tu hai origliato o meno,dimmi solo una cosa".
Ron abbassò gli occhi,non voleva sostenere quell'esame così turbativo.
"Cioè"?
"Dimmi che ritorni"-disse Hermione con un tono supplicante.
Si alzò e si affacciò alla finestra.Pensò che Hermione fosse davvero la persona più straordinaria che avesse mai conosciuto,se aveva smosso la sua ferma convinzione di qualche minuto prima.
"Io...ti prego Hermione-frignò-"dammi il tempo di pensarci".
Respirava l'aria di quella bella giornata di inizio giugno.Voleva avere la mente libera,ma non aveva un pensatoio.Poi si sentì stringere nelle spalle.
"Grazie,Ron".
Hermione gli si era avvicinata e gli era accanto.
"Harry ha già deciso-gli disse-lui verrà.
"Oh...-rispose Ron-"allora ci penserò bene".
Fece una risatina.Hermione anche non potè fare a meno di ridere,e Ron ricordò ciò che a volte dimenticava:dopo sette anni,dopo tanti sciocchi litigi,dopo un bacio in guerra,capì,ma lo aveva capito molti anni prima:bisognava solo comprenderla.
  
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