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Autore: essie    06/11/2010    14 recensioni
-Bella, lui è mio fratello Edward. Ed, lei è Isabella, ma preferisce essere chiamata Bella- ci presentò Alice, incoraggiata dalla mia espressione.
Le offrii la mano abbozzando un sorriso, lei la strinse. Appena la sua pelle sfiorò la mia una scossa mi percorse il corpo, sconvolgendomi. Dai suoi occhi capii che l'aveva avvertita anche lei.
-Bella...- sussurrai tra me e me. Finalmente conoscevo il suo nome... non potevo credere alla fortuna che mi era capitata!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Non devi chiedermi scusa

 

-Ed, ma dove vai?-

-In biblioteca, Alice- risposi paziente alla mia sorellina.

-Ma ci vai tutti i giorni! E dai, tra poco c'è una festa!- mi implorò facendo gli occhi da cucciolo abbandonato.

Seee, io a una festa?!

-Scordatelo, sorellina- risi e mi diressi in biblioteca.

Certo, mica ci andavo per studiare! C'era un motivo ben preciso...

Entrai nella vasta sala, e subito la vidi: era seduta nella sua solita postazione, con una gonna nera corta e una camicetta bianca...cazzo, sembrava una dea...

I miei occhi incrociarono per un millesimo di secondo i suoi, di un profondo, intenso, marrone cioccolato. Assolutamente sublime.

Mi fece un piccolo sorriso e riprese a guardare annoiata il computer che aveva davanti mentre io mi sedevo prendendo un libro a caso dalla borsa dei libri.

Subito alcuni ragazzi le si avvicinarono, la vidi aggrottare le sopracciglia e dire qualcosa. Strinsi i pugni...ok, ero geloso. Da morire. E' che non riuscivo a trovare il cazzo di coraggio per andare da lei e chiederle qualcosa, qualunque cosa. Eppure non ero timido, dai! Solo con lei certi comportamenti prendevano possesso di me! Non sapevo neanche il suo nome...

Scosse la testa con aria di scuse, i ragazzi sembravano parecchio abbattuti; lei fece un gran sorriso, pochi secondi dopo se ne andarono. Tornai a respirare.

Non sapevo niente di lei. Era un mese esatto che andavo regolarmente in biblioteca, tutte le sere, solo per vederla. La ammiravo da lontano, sognando il momento in cui avrei preso coraggio e le sarei andato a parlare, la sognavo persino di notte! Certo, i miei sogni su di lei, la mia piccola dea, non erano del tutto casti, ma tralasciamo...

Alle 22.00, orario di chiusura, mi alzai riponendo il libro che avevo fatto finta di leggere nella borsa. Me la misi in spalla e uscii.

Mi parve di vederla alzare gli occhi, improvvisamente tristi, su di me mentre me ne andavo... sogna, Edward, sogna!

 

Era un pomeriggio di maggio, che tra l'altro era il mio mese preferito, ed io me ne stavo tranquillo all'ombra di un faggio ad osservare distrattamente i riflessi che la luce del sole gettava sul grande lago, poco lontano da me. Ok, sono un tipo abbastanza romantico... ma che ci posso fare??

Alcune ragazze dall'altro lato del lago si erano tolte le scarpe e avevano immerso i piedi nelle acque calde del lago, ridendo e scherzando. Un paio, mi accorsi, ammiccavano verso di me, ma feci finta di non vederle.

-Ehi, Ed- sentii una voce dietro di me.

-Ciao, Jazz. Come va?- chiesi al mio migliore amico, nonchè ragazzo di mia sorella.

-Tutto bene, e te? In questo periodo ti vedo perso-

-No, no, tranquillo- cercai di convincerlo.

-Beh, ti volevo chiedere una cosa...- tentennò un pò.

-Cosa?- dissi incuriosito.

-Ecco... Alice ha un'amica...-

-No, Jazz, scordatelo!- lo interruppi arrabbiato.

Erano settimane che Alice cercava di farmi conoscere questa sua amica, diceva che era perfetta per me. Ma io volevo solo LEI, non mi interessavano le altre.

-Edward, ascoltami: Isabella è una ragazza splendida, dentro e fuori... insomma, perchè non darle una possibilità?- insistè testardo.

-Perchè non so neanche chi è, non l'ho mai vista!-

-Dai, Ed! Ci saremo anche io e Alice con voi... e poi se non ti piace la lasci perdere! E' innamorata di te dalla prima volta che ti ha visto!-

-Pure?!-

Mi guardò sconfitto.

-Ok- accettai arrabbiato, non sapevo dire di no ad un amico. -Ma se non mi piace me ne vado, e Alice me la pagherà-

-Grazie, Ed!- disse felice alzandosi. -Stasera, davanti alla biblioteca... verso le 8, d'accordo?-

-Sì, sì. Ci vediamo- mormorai, incazzato con me stesso. Avrei perso una serata con LEI, non l'avrei potuta ammirare, che cavolo!

 

Mi preparai per la serata sbuffando, infilandomi un jeans scuro e una t-shirt bianca con scollo a V. I miei capelli ramati erano perennemente spettinati, non provai neanche a sistemarli. Misi le scarpe e fui pronto.

Mi diressi davanti alla biblioteca con qualche minuto di ritardo, ma non me ne preoccupai più di tanto. C'erano solo Alice e Jazz ad aspettarmi.

-Bè?- dissi inarcando le sopracciglia quando fui davanti a loro.

-E' in ritardo, ha avuto in contrattempo- fece Alice guardandosi in giro preoccupata.

-Magari non viene- replicai speranzoso, beccandomi un'occhiataccia da mia sorella.

-Mi ringrazierai, Ed. Eccome se mi ringrazierai...- ghignò in tono da saputella.

-Sese- risposi irritato guardandola in cagnesco.

-Ehi, calmi- intervenne Jasper esasperato.

E poi...

-Scusate il ritardo- disse una voce femminile, dolce e melodiosa, alle mie spalle.

-Non preoccuparti, Bella! Anche Edward è arrivato in ritardo- ecco, ora Alice cercava pure di mettermi in cattiva luce... non che mi importasse, naturalmente.

-Bella, sei meravigliosa- si complimentò Jazz.

Sbuffando mi girai... NOOO, NON POSSO CREDERCI!!!! Spalancai la bocca, gli occhi presto mi sarebbero rotolati via!

LEI era qui, davanti a me, con un sorriso incerto sulle labbra morbide e piene, coperta solo da un vestito nero corto che le metteva in risalto le forme, anche se non ne aveva bisogno: sarebbe stata perfetta anche con un mucchio di stracci. Non era meravigliosa... era molto di più.

Gli occhi le risplendevano più del solito, mentre la fissavo le sue guance si imporporarono di un rossore delizioso. Beh, probabilemente il modo in cui la guardavo non era esattamente educato... ma chissene! Avevo il mio angelo a pochi centimentri di distanza, non mi sarei privato della sua eterea visione!

-Bella, lui è mio fratello Edward. Ed, lei è Isabella, ma preferisce essere chiamata Bella- ci presentò Alice, incoraggiata dalla mia espressione.

Le offrii la mano abbozzando un sorriso, lei la strinse. Appena la sua pelle sfiorò la mia una scossa mi percorse il corpo, sconvolgendomi. Dai suoi occhi capii che l'aveva avvertita anche lei.

-Bella...- sussurrai tra me e me. Finalmente conoscevo il suo nome... non potevo credere alla fortuna che mi era capitata!!

-Sì?-

Alzai gli occhi su Bella, mi aveva sentito.

-Niente, scusa-

-Bene, noi andiamo!- esclamò mia sorella con un sorriso malizioso.

-Andate?- ripetè la mia dea confusa. -Credevo sareste rimasti-

Non voleva restare da sola con me??

-Ehm sì... io e Jazz abbiamo un impegno importantissimo, scusateci!-

Detto questo corsero via ridacchiando mentre io scuotevo la testa.

-Scusa- dissi io.

-Per cosa?- domandò curiosa e interdetta.

-Per ciò che sto per fare-

Mi avvicinai a lei e lentamente, con delicatezza, passai le mie braccia attorno al suo corpo esile stringendola a me. Dopo qualche secondo, in cui probabilmente era troppo stupita per muoversi, sentii le sue braccia circondarmi il collo, immersi il viso nei suoi capelli castani e boccolosi, dal profumo unico, sperando che il tempo si fermasse.

Non esisteva momento più perfetto di quello.

-Non devi chiedermi scusa- bisbigliò, il viso immerso nel mio collo. Il suo respiro caldo mi fece venire i brividi, brividi di felicità.

-Non sai per quanto tempo ho desiderato farlo... Bella- confessai stringendola di più contro di me.

-Sai, è dalla prima volta che ti ho visto che volevo parlarti, ma non trovavo il coraggio- mormorò a sua volta.

-Siamo stati due stupidi- conclusi io staccandomi e sorridendo a quello splendido angelo.

Era tutto così naturale, con lei... che scemo che ero stato!!

-Che ne dici di una passeggiata?- propose prendendomi la mano.

Beh... con lei sarei andato pure in capo al mondo.

 

-Che storia strana- commentò la piccola Nessie avvicinandosi all'albero con gli altri.

-Secondo me è romantica...- replicò Allison con un gran sorriso.

-Io sposerò Nessie!- dichiarò Jacob prendendo un regalo.

Allison lo guardò male, Robert guardò male Allison, Haylie guardò male Robert, Cedric guardò male Haylie.

-Piccoli, calmi!- rise Jasper rivolto ai bambini che si scambiavano occhiatacce.

-Papà, io voglio sposare Rob!- si lamentò Haylie.

-Potrete sposare chi vorrete, ma solo quando sarete più grandi- spiegò Rosalie sorridendo serena.

-Domani andiamo in biblioteca, mamma?- disse Cedric a Bella.

Ridemmo tutti spensierati.

-Ti ho già ringraziato per quell'appuntamento, Alice?- domandai a mia sorella stringendo forte la mano di mia moglie.

-Almeno un milione di volte, Ed! Ma è sempre un piacere sentirtelo dire-

Emmett sghignazzò e Rosalie appoggiò la testa sulla sua spalla. Osservammo i nostri bambini cercare i regali sotto l'albero di Natale e scartarli entusiasti.

Io e Bella ci eravamo sposati dieci anni fa, adesso avevamo tutti e due trent'anni esatti. Per primo era arrivato il piccolo Robbie, poi Cedric... infine Nessie, la tanto sperata femminuccia!

-Sono così felice, amore...- sussurrò Bella lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia. Il suo volto meraviglioso esprimeva solo pura e semplice felicità.

-Anch'io, tesoro. Anch'io-

 

 

 

 

   
 
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