Petunia

Quella sala d'attesa non gli era mai parsa così stretta fino a quel momento. Le pareti così dannatamente bianche lo soffocavano, mentre quella calca di gente gli dava alla testa.

Era agitato, molto agitato. E sì, soprattutto ansioso.

Sua moglie era dentro la sala parto da più di sei ore ormai e nessuno si era premurato di dirgli qualcosa.

« Signor Evans? »

Robert balzò in piedi all'istante, mentre una giovane infermiera – un'ostetrica, a giudicare dal camice blu – gli sorrideva comprensiva.

« Sua moglie ha appena partorito, la sta aspettando nella sala di degenza »

Tutta l'ansia accumulata in quelle ore svanì, mentre iniziava a nascere un urgente desiderio di conoscere sua figlia. O suo figlio, ma ormai erano mesi che sentiva che il suo bambino sarebbe stato una femmina.

Istinto paterno, forse.

Qualche istante più tardi, Robert era paralizzato sull'uscio della porta, lo sguardo completamente offuscato alla vista di sua moglie con in mano un piccolo fagottino che continuava a piangere disperatamente.

« Bob! » esclamò lei, gli occhi accesi da una scintilla di pura gioia.

Sorridendo, l'uomo si avvicinò al letto.

Ed eccolo là: un batuffolino rosa, con qualche ciocca chiara sulla testa, il visino rosso per il pianto.

« E' bellissima » mormorò piano, incapace di dire altro.

Genderline Evans percepì la grande emozione del marito e gli porse la bimba.

« Vuoi prenderla in braccio? » gli domandò dolcemente.

In un primo momento, Robert pensò che fosse davvero una pessima idea. Insomma, non aveva mai tenuto in braccio un bambino così piccolo, aveva paura di potergli fare del male inavvertitamente.

Ma quando se la trovò fra le braccia, sua moglie sapeva essere convincente delle volte, capì che tutto il mondo non aveva avuto senso fino a quel momento.

Sentiva il desiderio di urlare al mondo della sua nascita, voleva che tutti sapessero della felicità che stava provando.

« Petunia » mormorò, cullandola.

Mai nome gli sembrò più adeguato. Vi era riversato l'amore incondizionato che provavano per lei e che non poteva che essere urlato ai quattro venti.

La piccola smise quasi all'istante di piangere, beandosi delle oscillazioni che il suo papà stava compiendo solo per lei.

Genderline li guardava con le lacrime agli occhi, commossa.

« Benvenuta, piccola Petunia » aggiunse, riprendendola fra le sue braccia, senza smettere di guardarla.

ANGOLO AUTRICE:

Salve a tutti! Lo so, con tutte quelle fic che ho da portare avanti mi metto a scriverne di altre?!?

Si, sono una persona orribile X_______X

MA ora che la scuola ha deciso finalmente di darmi tregua(Deus gratia), mi sono organizzata per scrivere i nuovi capitoli di tutte le storie che sto scrivendo! In più è in arrivo una raccolta basata su di una Big Damn Table Sirius/Petunia, di cui questa shot in particolare inizialmente doveva farne parte... Ma poi ho cambiato totalmente idea per l'argomento, e non avevo cuore di cancellarla XD 

Se volete saperne di più sul perchè una Sirius/Petunia [strano a dirsi, lo so anche io che l'ho ideata :S], ma dopo il successo che questa coppia ha avuto dopo la mia breve ficcy "Per Favore, Lily!", ho deciso di approfondire meglio la sua nascita e le sue istanze (questa parola mi ricorda tanto la mia prof di filo, non fa che ripeterla :S)

I Hope you Enjoy it ^^

PUBBLICITA'!

qui trovate la mia breve What if...? dove invece di Lily, Petunia è una strega. Netuarlmente Lily/James :D (Completata)
qui invece una fanfic idiota sul video Ehi Mela! XD
qui una serie di Drabble, scritte con l'ipod in riproduzione casuale.
qui la mia songfic sul giorno del matrimonio di Lily e James.
qui la mia Long sulla Nuova Generazione, naturalmente Lily/Scorpius! (Capitolo sette in fase di scrittura, come sempre in ritardo)
qui invece, la mia serie di SongFic "La purissima Casata dei Cromwell", Sirius/Nuovo personaggio :D (Da perfezionare la quarta songific ^^)
qui, la mia oneshot Lily/Scorpius, un piccolo sguardo sui loro momenti di vita quotidiana <3