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Autore: Kalencair    06/11/2010    3 recensioni
"Un dannato rumore di pioggia perforava i miei pensieri, costringendomi ad aprire gli occhi. La realtà. Totalmente alla pari di un incubo. Non fu solo il rumore di pioggia a svegliarmi, ma anche la tremenda sensazione che qualcosa di brutto sarebbe successo presto. Molto presto. (...) Mi alzai lentamente senza svegliare la mezzosangue e Weasley femmina, per uscire da questa fottutissima tenda da campeggio. Si, stava piovendo, scrosciando. Mi lasciai inzuppare fino all'osso dall'acqua fredda di questo posto sperduto. E fu in questo preciso istante che li vedi. Sette figure incappucciate comparvero al limitare della radura, provenienti dalla foresta. Erano venuti per noi. Per Lui." La battaglia tra bene e male è conclusa e Voldemort è morto. Gli studenti si trovano a dover riaffrontare il settimo anno; ma allora perchè i mangiamorte sono misteriosamente ricomparsi? Perchè non si fermano? Qual'è il loro obiettivo? Chi ne è a capo?
[Avvertimento in più: Bad language]
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Vi autorizzo ad uccidermi ç__ç Sono in ritardo esorbitanteee Dx Hm, non posso continuare così, temo proprio che dovrò spostare l'aggiornamento ogni 3 settimane... Io cerco comunque di scriverlo per ogni 2, ma dato che so già che sarà un'impresa ardua in questo periodo e capiterebbe senza dubbio altre volte di essere ritardataria, meglio togliervi subito le speranze xD Beh, meglio vedere un aggiornamento prima del previsto, che uno in ritardo, no? D8 ... Ok fucilatemi XD Comunque per cercare di farmi perdonare, anzichè le solite 7'000 parole circa, questo ne ha 10'400 e qualcosa: un sig. Capitolo anche per le robine che ci sono dentro ù_ù
Il resto in fondo, buona lettura :3 (Sono su un pc scarso, quindi mi fa le bizze coi codici come l'altra volta =_= Se la scritta è troppo piccola per voi, premete (Ctrl)+(+) oppure sopra dove dice di ingrandire il carattere. Nel caso facciate la prima opzione, quando avete finito di leggere fate (Ctrl)+(-) )->(Se troppo grande va fatto il contrario)




Un fastidiosissimo candore mi investe.
Un momento, i miei occhi sono ancora chiusi; se la luce del sole è già così intensa da farsi sentire oltre le palpebre abbassate significa che è come minimo metà mattina, ergo ho dormito molto...
O almeno più di quanto io non faccia abitualmente.

Strano.
Poi se aggiungiamo lo stress psicologico accumulato, ecco il mix perfetto per una notte insonne.
E invece nessun segno di spossatezza. All'esterno.
Dentro invece cado a pezzi, ma sono dettagli.
...Non lo so, credo di avere gli occhi cementati perchè proprio non vogliono saperne di spalancarsi.
Ma probabilmente sono io che non ho per niente voglia di dare il via a questa giornata che si prospetta infernale.
Hm, infernale? Inferno.. fiamme...Caldo... Fa caldo. Ho molto caldo.
A dire la verità ora che ci faccio caso sono sudata. E il mio cuore sta battendo all'impazzata.
C'è un qualcosa che mi sfugge, un particolare che non riesco a cogliere.
Come un'inquietudine la cui causa è annebbiata. Perchè sono piuttosto certa che non si tratti solo dello svolgimento della cerimonia che ci sarà oggi...
...Hmf che nervi quando senti di aver dimenticato qualcosa di importante e avere il ronzio della sua presenza per tutti gli anfratti del cervello fino al tormento.
Per quanto mi riguarda trovo che la scarsa memoria dell'essere umano sia una delle sue più irritanti limitazioni. Ma guardiamo il lato positivo: c'è sempre qualcuno messo peggio di te.
Si, mi sento in grado di affermare che Neville Paciock stia molto più giù di me da questo punto di vista.
...No, anche se guardiamo tutte le altre caratteristiche. Beh è da sempre nota la mia stimabile modestia.
Mah, suppongo di non poter continuare a fare la rincoglionita che parla da sola a letto la domenica mattina.
Anche se mi farebbe sentire estremamente realizzata.
Uh, giusto. Io teoricamente non dovrei essere sola. Eppure non avverto la sua presenza di fianco...
Non è che per caso è fuggito? Se si, ha fatto bene.
Raccogliendo tutte le mie forze sollevo lievemente una palpebra per controllare la situazione.
Oddio, che fatica. Mi sento l'esatto opposto di... Come diamine si chiama quel tizio?
Herculo? Boh qualcosa del genere... Ah, no aspetta, Hercules? Bah, ma chi se ne fotte.
Prima ancora che la mia pupilla addormentata metta a fuoco l'ambiente, una voce non del tutto fluida, ancora un po' impastata dal sonno, mi fa sussultare.
Ok, sussultare molto piano. ... Ecco, diciamo piuttosto che sono troppo stanca per farlo.
Hm, speravo non incominciasse a torturarmi già da ora.
"Theo mi aveva detto che parli nel sonno.." è una specie di tono lamentoso. Non c'è bisogno di specificare a chi appartenga, vero?
Tuttavia c'è qualcosa che non torna. Perchè la macchia gialla dei suoi capelli, che riesco a distinguere anche con la vista appannata, è sul pavimento?
No, non sul pavimento... Sembra una specie di materasso.
Piano piano il mio corpo inizia a sentire la soffice superficie del letto sotto si sè.
Hm, di questo passo il brutto vizio di liberarmi delle coperte mentre dormo non lo abbandonerò mai.
Infatti esse non mi stanno coprendo: le sento dalla parte opposta, vicino ai miei piedi.
Aspetta, aspetta, aspetta. Com'è possibile che io abbia la testa sul cuscino... e la mano sinistra pure? Voglio dire, il braccio è teso, non piegato. E non credo che i guanciali siano di tre metri ognuno.
Uh oh. Apro anche l'altro occhio, ora che è tornato fra noi, e la situazione mi appare decisamente più limpida di prima.
Sono sdraiata trasversalmente sul letto doppio; uguale: ho obbligato Draco a sloggiare durante la notte.
Ed infatti eccolo lì a crogiolarsi su quell'altro materasso (da lui materializzato, suppongo).
E' voltato a pancia in su e con un braccio si copre gli occhi.
Ah, ma che cos'è che ha detto? L'ho già dimenticato.
"Hm?" Non mi spreco nemmeno ad aprire la bocca, tanto non può comunque essere una cosa intelligente essendo uscita dalla sua boccaccia a quest'ora.
Sbuffa pesantemente, poi aspetta un minuto prima di riprendere fiato e parlare in modo strascicato come è il passo di Weasley solitamente.
"Sturati le orecchie, non ripeterò ancora." Ehi datti una calmata bello. "Sapevo che parli nel sonno perchè me l'ha riferito Theo, ma non pensavo così tanto. E che cazzo, dormire con te di fianco è impossibile". Una sorta di smorfia segue la frase.
Si, benissimo, non esiste un incantesimo che mi possa aiutare? Preferibilmente ci terrei a non sputtanarmi da sola.
E Nott deve stare zitto o dovrà chiamarsi Thea.
"Ah non preoccuparti, non avrai più questo problema, te lo assicuro." leggermente sarcastica. Ancora un po' e nemmeno io capisco ciò che dico. Temo proprio che dovrò darmi una svegliata come si deve.
"Non è solo questione del parlare, nonostante tu abbia frignato come Potter."
Vuole farmi scazzare di prima mattina? No perchè è sulla buona strada.
"Più che altro ti rigiravi in continuazione, e la cosa è piuttosto seccante. Mi hai pure tirato un pugno sulla schiena." scocciato fa schioccare la lingua sul palato.
Ehi ma che cavolo si aspettava? Che dormissi tranquillamente sapendo quello che succederà oggi?
"Sinceramente non me ne può fregare di meno che il tuo pallore venga deviato da un misero livido." sbotto irritata prima di tirarmi su in posizione seduta con uno sforzo sovraumano.
Come la pianta dei miei piedi tocca il pavimento, di nuovo Malfoy parla.
Anzi, prima toglie il braccio da quella posizione, tanto per guardarmi male. Uh, quello è un accenno di occhiaie? Ma potrei sbagliarmi, come ho detto è così pallido di suo..
"Quella deviata sei tu. Manesca e deviata." Conclude contrariato.
Ancora? Se non mi dice "manesca" una volta al giorno non è contento.
Quel suo tono mi da molto fastidio. Certo, perchè secondo lui basta descrivere una persona con quei due aggettivi ed ecco Erinn. Sono solo questo.
Molto probabilmente sto pompando la cosa più di quanto non sia, ma sapere che per tutt'oggi dovrò armarmi di più pazienza del solito me la fa perdere completamente sin da subito.
"Va bene, io sono così, sono cosà, sono tutto quel cazzo che vuoi, ma è sempre facile giudicare gli altri. Guarda anche te stesso ogni tanto, non guasterebbe." mi esce più acido di quanto voglia, ma alla fine è stato lui a provocarmi. Poteva stare zitto e non l'ha fatto, peggio per lui.
Mi alzo in piedi decisa a rifugiarmi nel bagno: non so neanche dire quanti passi faccia perchè la mia mente ora arriva solo al numero tre.
...Perchè dopo l'uno c'è il tre vero?
Dopo aver afferrato a caso i vestiti da mettermi, arrivo al mio obiettivo.
Sosto qualche istante davanti alla porta riflettendo se infierire o meno.
Si, lo farò. Come sempre.
"Iniziare dai tuoi difetti sarebbe il punto di partenza ideale." Tace: significa che ci vuole qualcosa di più.
Quindi ritento. "Non dovrebbe essere difficile per te individuarne qualcuno: ne hai così tanti.." e detto questo entro nel bagno bianco chiudendomi la porta alle spalle.
Rimango ferma con le pupille puntate nel vuoto.
Manesca, deviata e velonosa.
Lui mi ha rotto le palle, ma io ho esagerato, lo riconosco.
A parte Blaise, non mi comporto poi così male con gli altri del gruppo.
Ma non capisco perchè non riesco a fare la stessa cosa con Draco.
Cioè, non ci riesco, punto.
Mi ha tremendamente colpito vederlo piangere, non voglio che se ne vada con quello schizzato del padre, ma nonostante questo ogni fottuta volta che mi lancia frecciatine, anche di poco conto, non ce la faccio, rispondo sempre e costantentemente troppo duramente.
Cambio molto spesso atteggiamento nei suoi confronti, e, come se non lo sapessi, una vocina (quale la mia coscienza) continua a ripetermi nella testa "valvola di sfogo sbagliata, Rin".
E grazie al cazzo!
Sono sveglia da una decina di minuti scarsi e mi sono già rovinata la giornata. Davvero strepitoso.
...
Nah, niente da fare: qui ci vuole una bella doccia gelata.
Esatto, mi piace calda alla sera e fredda la mattina.
E poi è l'unica cosa che mi può aiutare a tenere gli occhi aperti senza crollare di nuovo.
Appoggio il cambio, mi libero dei vestiti; mi infilo nella doccia e, questa volta controllando prima prudentemente la temperatura dell'acqua, apro il getto.
Come prevedibile ecco la pelle d'oca: lo stesso effetto che farebbe una secchiata d'acqua quando ancora sei nel letto.
Tre minuti molto sofferti e metto fine allo strazio. Che brividi ragazzi.
Forse ho adottato una tecnica un po' brusca per risvegliarmi per bene, ma in mancanza d'altro...
Velocemente mi asciugo e mi vesto.
Non ho nemmeno guardato l'ora prima di alzarmi, dove diavolo ho la testa?
... E ho ancora quella sensazione di stare dimenticando qualcosa.
Dannazione, giuro che scoppio!
Raccatto da terra tutte le cose che ci ho lasciato, facendole levitare di fianco a me (bisognerà pur utilizzare la magia per qualcosa tsk) e spalanco la porta dalla quale prima sono entrata.
Woh oh, sorpresa delle sorprese ecco appoggiato allo stipite a braccia incrociate mister Malfoy junior.
Minchia, che forza di volontà se si tira su così velocemente dallo stato comatoso nel quale era prima.
Ignorandolo, metto a posto le mie cose sotto lo sguardo attento della sua figura statica.
E come al solito la cosa mi rompe non poco.
"Ripeto il concetto di ieri sera:" rompo il ghiaccio che si è formato "niente di meglio da fare che fissarmi?" arriccio il naso mentre mi volto nella sua direzione.
Sul suo volto non cambia una virgola.
Sul mio invece si alza una sopracciglia.
"Partiti col piede sbagliato oggi, non credi?" chiede d'un tratto, in risposta.
Oddio, Draco che cerca di riappacificarsi con qualcuno: questa me la devo segnare.
lo guardo circospetta. Dove sta la fregatura?
La cosa più ovvia che potrei pensare è che ha deciso di non contribuire a rendermi la giornata ancora peggiore.
Ma insomma, non mi convince. Voglio vederci chiaro.
"Senza dubbio" commento semistizzita riferendomi al fatto che il primo a rompere le uova nel paniere è stato lui.
...Perchè è stato lui vero? Le mie facoltà cognitive sono al momento assai basse.
Di nuovo piomba il silenzio.
Certamente non vorrà far cadere qui l'argomento.
Studia la mia espressione, quindi mi appresto a mantenerla il più fredda possibile per impedirglielo.
Poi, quando ha deciso che è il momento opportuno, prosegue con quello che aveva in mente di dirmi già prima che io mettessi piede fuori dal bagno.
"Hai ragione, ho molti difetti." voce contemporaneamente pacata e seria.
...Dove vuole arrivare ammettendolo?
"Sai perchè non mi ha minimamente toccato quello che hai detto con il solo scopo di ferirmi?" il tono è abbastanza neutro, ma...
Santo Salzar, detto così sembro un mostro...
Peccato sia la realtà.
Faccio una smorfia abbassando lo sguardo, bugiarda: "Io non l'ho detto con lo scopo di.." e vengo interrotta.
"Lo sai?" insiste.
Odio chi mi interrompe, cazzo, lo sa!
Lo fulmino.
"No, non lo so ok?!" alzo la voce perchè la sua apparente calma mi snerva.
Lui rimane nella più completa tranquillità. "Trovo che più difetti si hanno, più si è umani; meno difetti si hanno, meno si è umani. Direttamente proporzionale insomma."
...Occacchio. Un ragionamento che fila davvero.
Un ragionamento che non posso contrastare.
Ha schifosamente ragione. Ed io schifosamente torto.
Faccio ribrezzo: sono viscida e meschina da capo a piedi.
Rimango immobile senza fiatare.
Molto meglio stare zitti che sparare minchiate, credetemi, l'ho imparato a mie spese.
La mia mente si arrovella alla ricerca di qualcosa di intelligente con cui rispondere, ma smette di elaborare quando il riconosciuto ghigno si fa strada sul suo viso.
Si sta per prendere la rivincita, ed io non posso farci niente.
"Quindi" si scosta dalla parete per sedersi sul punto del letto più vicino a me "te lo dico sinceramente:" il suo orgoglio si moltiplica ad ogni parola, no, sillaba, che dice...
"Sei molto umana" termina a metà tra il divertito e il gongolante.
Lo fisso negli occhi.
Un "Fottiti" mi esce sibilato di rimando.
Qualsiasi serpe tu prenda in considerazione, quella, trovandosi alle strette, farà ricorso agli insulti più comuni.
Sempre e comunque.
Perchè quando si capisce di avere perso, sono i più efficaci con i quali esprimere ciò che pensi dell'altra persona.
"Grazie, anche tu" sogghigna soddisfatto della vittoria.
Gli scocco un'ultima occhiata omicida, poi mi volto per prendere le scarpe; mi siedo di fianco a lui per infilarmele.
Si perchè fino a prova contraria questa è la mia parte di letto, quindi è lui che dovrebbe sloggiare.
Una scarpa è a posto. Afferro l'altra.
Ma prima di fare altro trovo doveroso avvertirlo che potrebbe farsi male nel caso non si spostasse immediatamente.
"Quando hai intenzione di cambiarti? Non ho tutto il tempo" lo guardo di traverso con la coda dell'occhio.
Non ci posso fare niente, di sicuro dal mio tono si capisce che mi sono legata al dito ciò che ha detto prima.
No, anzi, non mi importa di quello che ha detto, è solo il fatto che odio perdere sul piano morale.
...Perchè cavolo continua a fissarmi in quel modo?! Si vede lontano un chilometro che è indeciso se dirmi qualcosa o meno, quindi che si dia una mossa!
Sbuffo terminando di allacciarmi anche l'altra scarpa.
...Adesso rimango immobile, voglio vedere quanto si diverte a osservarmi anche così.
Hm..No, non è divertito ora che lo noto. E' piuttosto serio.
Soliti sbalzi d'umore.
Cerco di contrastarlo ricambiando lo sguardo.
Ma è piuttosto dura rimanere impassibile; potrei ridergli in faccia: dovrebbe spazzolarsi quei capelli.
"Mi hai sentito?" domando rimanendo scostante il più possibile. Chi si deve sturare le orecchie qui è lui, non io.
"C'è qualcosa che dovrei sapere?" ... ... ... Ma che razza di domande fa? E' impazzito?
Cioè, è serio da matti.
Sinceramente proprio non capisco perchè sia saltato fuori così.
...
Oddio, c'è un'unica possibilità.
Che cacchio ho detto mentre dormivo?
Il cuore riprende a battere più veloce del normale, come quando ero appena sveglia.
Quella cosa che non riesco a focalizzare, la sento più vicina che mai ma... proprio non riesco a ricordarmi.
Fanculo, sempre a me succedono.
Tra l'altro è risaputo come i suoi occhi non mi aiutino di certo a concentrarmi.
Un paio di minuti.
"Perchè me lo chiedi?" ho un groppo in gola che quasi mi ha impedito di usare la frase interrogativa.
Imperterrito non distoglie l'attenzione dal mio viso, anzi, assume un'espressione appena più concentrata.
Ah, forse vuole capire se fingo. Beh, sarò deludente, ma sul serio non ci capisco un'acca.
All'improvviso allunga il braccio e mi posa una mano sulla fronte, senza che la concentrazione di prima lo abbandoni.
"Che diavolo stai facendo?" adesso si che sono stranita.
Qualcuno mi spiega gentilmente che gli prende!?
Alza una sopracciglia perso nelle sue considerazioni, poi ritira la mano; di nuovo torna a scrutarmi.
Ok, ne ho le scatole piene.
"La smetti di comportarti così!? Mi dai i nervi, rispondi, non iniziare un discorso e poi startene lì come un cretino a guardarmi!" lo attacco innervosita alzandomi in piedi.
"Controllavo se hai la febbre" risponde indifferente al mio scatto d'ira.
...Ah ma certo, mi controllava la temperatura povero caro, non faceva niente di male. Ma gli sembra normale!?
Bah, mi sento tanto sfottuta..
Sbuffo. "Senti o mi dici che succede immediatamente, oppure esco e vado per i cazzi miei, perchè oggi ho la luna storta." ad occhi chiusi mi massaggio la fronte.
Esatto, mi sono alzata male, decisamente male. E continuerà anche peggio.
Sta zitto; di conseguenza muovo un passo in direzione della porta che da sul corridoio del piano. Piuttosto che perdere tempo con lui preferisco cercare Helen.
"Hai fatto un incubo vero?" cinque misere parole, di cui la quarta mi fa tornare in mente ogni cosa.
Mi stoppo istantaneamente.
Occazzo. Si che ho fatto un incubo.
Ecco perchè quando mi sono svegliata ero in quello stato, ecco perchè mi agitavo così tanto.
Ecco perchè anche ora non posso fare a meno che respirare velocemente per stare al passo con i battiti del mio cuore, sempre più veloci.
Non era un semplice incubo. Era un incubo che ne dava inizio ad uno più grande.
Ho un brutto presentimento.
...Presentimento o timore? Spesso quando si ha paura le due cose si confondono.
Se quello che ho sognato si avverasse?
Non sono così forte interiormente. Posso sembrarlo, posso convincere tutti che è così, arrivo quasi a farlo credere a me stessa, ma è una balla.
E di questo l'unico che sembra essersene accorto è Draco: non perchè sia particolarmente acuto su questo genere di cose, ma perchè anche lui è così.
Non so cosa rimarrà di me dopo oggi, ma sicuramente qualcosa che non mi assomiglia per come sono ora.
Non ce la posso fare.
Questa notte ho visto parecchie cose, una più irrazionale e spaventosa dell'altra.
Molte di queste non capisco nemmeno come possano essere a me collegate.
Ho visto combattimenti assurdi, ho visto gli alberi sfrecciarmi di fianco in una corsa a perdifiato, luoghi che nemmeno so dove si possano trovare, ho visto dolore, mio e di molti altri... ho visto la morte, di nuovo.
A cosa serve aver lottato fino ad ora se quello che mi aspetta è ancora peggio di tutto il resto?
...Ma in fondo è solo uno stupido incubo, perchè dargli così tanto peso?
Non sono la Cooman, non faccio predizioni, tuttavia non riesco a mantenere la calma sapendo che, stando al sogno, oggi mio padre non se ne starà con le mani in mano.
Sono troppo stanca. Vengo sfiancata continuamente da qualche nuovo problema, e lui ne approfitterà.
"...Cos'ho detto nel sonno?" la voce mi esce strana, come se avessi la gola secca e bruciante.
Lo prende come un "si" alla sua precedente domanda.
"Continuavi a dire cose riferendoti a "quello". Non ho capito di cosa si tratti, ma so per certo che non vuoi farlo sapere a qualcuno."
Si esatto, a te. E possibilmente nemmeno a Daph, Pansy, Blaise e Theo.
Lo sento alzarsi dal letto ed afferrare qualcosa, probabilmente i vestiti con cui cambiarsi.
Ma anzichè dirigersi verso il bagno, mi prende una spalla e mi gira verso di lui.
Come se avessi bisogno di più freddo, le sue iridi ghiacciate mi guardano nuovamente.
Apparentemente io sto facendo lo stesso, ma la realtà è che la mia mente si sta ancora soffermando su quelle immagini confuse dell'incubo.
"Voglio solo dirti una cosa." la serietà è il suo forte. "Mi diverte provocarti ed osservare le tue reazioni. Lo faccio da molto più tempo di quanto tu non ti renda conto."
...Certo, sono il giullare di corte.
Non ho voglia di sentire altre stronzate, e so già che reagirei molto male ora come ora, quindi cerco di allontanarmi per uscire; ma non riesco: appena ci provo la sua mano rafforza la presa impedendomelo.
Corruga la fronte severo, riferito al mio tentativo di fuga; "Detto questo, trovo pressochè impossibile non notare come tu ti tenga molte cose dentro."
Bravo, bingo, tombola, touchè. Che cazzo vuoi ora?
E poi, voglio dire, parla l'altro...
"Non venirmi a parlare di chi si tiene dentro tutto, sei proprio la persona sbagliata per fare certi discorsi." lo interrompo.
"E invece.." senza riuscire a mantenere i miei occhi nei suoi, eccoli girarsi verso la parete. Voglio concludere il prima possibile questa conversazione, spero che almeno in questo modo lo capisca.
Si blocca, preso di contropiede.
"Guardami." mi ordina appena infastidito dopo poco.
Oh, scusa se in questo momento ignoro il bon-ton, ma non è roba per me.
Non faccio una piega.
"...Ho detto di guardarmi porca puttana, sono serio e voglio fartelo capire, ma comportandoti così non me lo permetti!" No, non lo ha urlato, ma ha comunque alzato la voce facendomi sobbalzare e stringendo di più la mano sulla mia spalla; un po' mi fa male ma che me ne importa?
Le volte in cui l'ho visto fare così si possono contare sulle dita di una mano, ragion per cui decido di dargli una possibilità.
Riluttante muovo quindi il capo nella sua direzione.
Rilassa i muscoli e mi lascia andare, dando sollievo alla mia povera articolazione.
Respira profondamente una volta, poi ricomincia da dove aveva lasciato.
"...E invece sono la persona più adatta, perchè so che vuol dire dover tenere segreto qualcosa e non poterne fare parola nemmeno con i propri migliori amici." l'espressione decisa e contratta; non gli farà di certo piacere ricordare quello che ha passato. E quello che ancora passerà.
"Per questo ti dico che se tu avessi bisogno, io proverò a capire ciò che mi dirai, perchè avrei voluto che qualcuno l'avesse fatto per me."
...Lasciarmi condizionare da un tono di voce, in questo caso fermo e convinto, è la cosa più sbagliata che io possa fare.
E quindi, com'è piuttosto ovvio, succede.
Si, mi lascio condizionare. Voglio potermi fidare.
Mi sono rotta di dover sempre pensare alle conseguenze: quello che ha detto è vero, e questo al momento mi basterebbe, se non fosse per una cosa...
"...E se non ci riesci a capire?" ribatto a bassa voce. "Ho bisogno di tutti voi più di quanto non dimostri, ma se non riusciste a fare quello che dici, cosa credi succederebbe?"
Com'è logico che sia, rimane in un silenzio pieno di sottintesi, e si limita a scrutarmi.
Eh, lo sapevo.
"La sai la risposta, ed è il motivo per cui non dirò un bel niente." concludo amaramente.
Perchè, guardiamo in faccia alla realtà: se lui mi avesse detto che gli avevano ordinato di uccidere Silente durante lo svolgimento della missione stessa, e non alla fine della guerra come è stato, come avrei reagito?
Allora non sarei stata in grado di aiutarlo, mi sarei spaventata, lo avrei allontanato. Come una stupida.
E non voglio che ora succeda con me.
"Finchè non ci provi non lo puoi sapere." tenta di convincermi. Ma crede sul serio che io sia disposta a rischiare di perdere lui e gli altri in questo modo?
Si è già dimenticato quella stupida promessa che abbiamo fatto tutti noi al terzo anno? Eppure ha usato quella stessa identica frase...
Beh, io me lo ricordo molto bene...

"Cosa scegli Blaise, obbligo o verità?"
"Theo, saresti capace di farmi correre in mutande per tutta Hogwarts, quindi... Verità." risponde risoluto sdraiato sul divano della comune.
"Bene, dunque... C'è qualcuna che ti interessa? Ovviamente voglio il nome" ghigna soddisfatto il moro dalla poltrona di fronte.
Il ragazzo interpellato quasi si strozza. "No... nessuna." balbetta.
"Draco dacci dentro con il veritaserum preso a Pozioni, mi sa che non la racconta giusta." dà una gomitata complice all'amico.
"Bambini..." commenta Daph annoiata.
"Draco Lucius Malfoy! Posa subito quella boccetta! Questa è violazione di privacy!" strepita Zabini alzandosi in piedi sul divano per sfuggire al biondo.
"Andiamo Blaise, se hai detto la verità non hai nulla da temere" ribatte quello sadico, ed evidentemente sapendo che ha mentito.
Una risatina di pansy accompagna il tutto.
"Ho detto di no! Non vi fidate?" inarca una sopracciglia.
"Se fossi meno schizofrenico magari avresti più credibilità, non credi?" imito la sua voce quando mi ha detto la stessa cosa durante il battibecco di oggi a colazione.
Dolce vendetta.
Mi guarda in tralice. "Ce l'hai ancora per stamattina?" chiede corrugando la fronte.
Prendendolo di sorpresa, dato che si era distratto, Draco gli afferra le braccia; cosa abbastanza inutile dato che scivola sulla pelle del divano, per trascinare per terra anche Blaise in un enorme tonfo che ha attirato l'attenzione di tutta la comune.
"Vi siete fatti male?" azzarda Pansy sporgendosi leggermente dalla sua posizione.
Mi alzo da dov'ero seduta, mi avvicino a ciò che rimane di loro, e tolgo di mano il Veritaserum a Malfoy, che mi lancia un'occhiata contrariata.
"Certo che ce l'ho ancora con te. Io non dimentico nè perdono." mi esibisco in una linguaccia dall'alto al basso, andando poi a porgere la pozione a Daphne.
Il moro si scrolla di dosso l'artefice della caduta, rimanendo però a terra. "Uh, cattiva" ridacchia mezzo-tossendo.
"Non sai quanto." sibilo.
"E' una minaccia?" chiede sempre più divertito.
"Esatto." rispondo secca ed irritata;
"Occhio che ti sta sfidando" alimenta le fiamme Draco, sussurrando queste parole a Zabini; ma Daphne ci ferma prima che la cosa sfoci in un altro litigio.
"Piantatela." rotea gli occhi, abituata a vedere scene come questa tutti i giorni. "E' solo uno stupido gioco" fa evanescere la fiala con il siero; "non ne vale la pena."
"T-tu non sai che abbiamo passato per averla!" si lamenta Nott osservando sparire l'oggetto.
Pansy scoppia in una risata, inspiegata agli occhi di chiunque non la conosca. Infatti sono certa si riferisse al doppio senso nella frase di Theo.
Ghigno divertita tornando a sedere al mio posto, mentre anche Daph si lascia andare una smorfia divertita.
Blaise e Draco si girano verso colui che li ha appena ridicolizzati davanti a ben tre ragazze, con sguardo eloquente che lancia il messaggio "chiudi quella bocca". Poi decidono di alzarsi dal pavimento.
"Propongo un patto" inizia il primo, tastandosi alcune costole con un'espressione segnata dal dolore in modo eccessivo per una caduta di un metro.
Cinque sopracciglia si alzano contemporaneamente nella sua direzione.
"Che c'è?!"
Draco si porta una mano a coprire la faccia.
"Ma state zitti che è meglio, è un'idea geniale, ve lo assicuro." ghigna trionfante.
"Me lo immagino..." commento sarcastica a bassa voce.
Un'occhiataccia rivolta a me, poi prosegue: "Precisamente, immaginatelo. Se ci fosse un modo per poter credere tranquillamente a ciò che ognuno di noi dice... Senza dubbi, senza sospetti. Non sarebbe tutto più facile?"
Tutti lo guardiamo perplessi.
In risposta lui sale in piedi sul tavolino due metri più avanti.
"Ripetete dopo di me." inizia più ad alta voce.
"Tu sei matto.." questo è Draco.
"Non mi metto in ridicolo davanti a tutti" sbuffa Daphne.
"Io prometto.." continua con tono solenne senza badare a ciò che diciamo, incitandoci con un segno della testa a fare come dice.
"Io prometto" ci giriamo verso Nott, che ha dato ascolto a quel rincoglionito.
Silenzio durante il quale ci guardiamo l'un l'altro.
"...Io prometto" si aggrega Pansy, sempre pro a queste stronzate.
Ma siamo tutti fuori?
"Prometto di non tradire la fiducia del gruppo" il ragazzo termina la prima frase gasandosi per l'approvazione trovata.
Nott e Pans ripetono la stessa cosa più convinti rispetto a prima.
Imploro con lo sguardo Daph di mettere fine a questa sciocchezza: sappiamo tutti che non durerà mai una cosa del genere!
Ma quella anzichè appoggiarmi, se ne esce con un "Prometto di non tradire la fiducia del mio gruppo", anche se abbastanza strascicato.
Rimanendo per metà a bocca aperta mi volto verso il biondo, indignata, e a quanto pare, dalla faccia che fa, la pensa come me.
"Prometto di non tradire la fiducia del gruppo e di riporla sempre in ciascun elemento che faccia parte di esso." Non lo facevo così colto Zabini... Che paroloni.
Quei tre cos'hanno bevuto per ripetere tutte queste minchiate?
Draco li guarda sempre più stranito ed orripilato.
"Lo sai che non funzionerà mai" sbuffo cercando di smontare l'entusiasmo a Blaise.
"Finchè non ci provi non lo puoi sapere" risponde lui con un sorriso troppo grande per i miei gusti.

E io l'ho fatto. Ho fatto quella stupida promessa, come pure Draco.
Ma col tempo ho iniziato a crederci.
Prima di infrangerla.
Mi dispiace ma non sono riuscita a credere a Blaise quando sosteneva di non aver fatto niente con la Vane. Ho rotto il patto; quindi, che io accusi Malfoy di aver dimenticato la cosa, sarebbe proprio una bastardata.
Apro la bocca per dire qualcosa, ma nemmeno io stessa so esattamente cosa. Probabilmente è solo che vorrei trovare un modo per convincerlo a mettersi il cuore in pace, che tanto non dirò niente.
Sto quasi boccheggiando alla ricerca di qualcosa di sensato da dire, quando un rumore fastidioso, quasi come una forchetta che stride su un piatto, mi smonta le orecchie.
Pure la sua faccia muta: alza uno zigomo involontariamente, come quando si addenta un limone e si sente il suo sapore aspro e acidulo.
Se non fosse che ho il morale sotto la suola delle scarpe probabilmente mi farebbe scompisciare dalle risate.
Alle sue spalle vedo un'ombra agitarsi alla finestra.
Oh, è solo un gufo.
... Ma non è mio.
Sembra molto quello di... No, che centra, non può essere.
Scarto Malfoy avvicinandomi alla finestra, aprendola e facendo entrare la civetta marrone scuro insieme a una piccola brezza mattutina.
Lo sento mandare un'occhiata all'animale, poi si dirige in bagno, col cambio in mano.
Riporto l'attenzione sul rapace notturno.
Non ha lettere nel becco, nessuna pergamena.
Il suo piumaggio dalle sfumature autunnali sono sicura di averlo già visto... E spero di sbagliarmi.
Quando i miei occhi cadono sugli artigli, noto un bigliettino arrotolato e legato da un laccetto verde alla sua zampa destra.
Ah, ecco dov'era. Non si spedisce un gufo senza niente da riferire... A meno che non sia un messaggio minatorio.
Beh, devo approfittare del fatto che il biondo è in bagno, così se è qualcosa di spiacevole non lo verrà a sapere.
Cercando di non far male alla zampa del messaggero, sciolgo il piccolo nodo e afferro il biglietto, portandolo davanti agli occhi ancora ben arrotolato.
Se fosse per me nemmeno lo leggerei, ma se ho davvero riconosciuto chi è il proprietario della civetta, significa che nonostante sarebbe meglio non farlo, lo dovrò fare lo stesso.
Il tempo stringe, rimarrò da sola ancora per poco.
E va bene, su. Lo apro.
Il delicato rumore di pergamena srotolata cura il mio udito dal precedente suono. O meglio, rumore.
...
Non è possibile, lo sapevo. Avevo visto giusto, il gufo è di Blaise.
Non è un messaggio particolarmente elaborato o lungo. E' dannatamente semplice.

"
Complimenti, divertitevi"
...E' in momenti come questo che mi verrebbe voglia si distruggere ogni cosa.
Lui non sa il motivo per cui sono qui.
Lui non sa che io non volevo mi seguisse.
Lui NON sa che dicendo così mi fa male.
Non si deve permettere di giudicarmi senza sapere un emerito cazzo.
Quindi può fare a meno di sfottere, perchè se iniziassi io potrei dirgli tante di quelle cose che solo a sentirle mi manderebbero ad Azkaban.
E poi, non ho dimenticato quello che ha fatto. O per meglio dire, detto, al fanclub "Draco-non-la-paga.-Gli-altri-si.".
Mi viene il vomito a pensarci. E una rabbia tremenda solo a vedere quella scrittura, immaginandomi lui mentre la scriveva, le sue emozioni, i suoi pensieri. Totalmente sbagliati.
La porta del bagno si apre, e ne esce Draco in tenuta giornaliera; vedendo la mia espressione pensierosa, cerca di vedere da un paio di metri più in là a chi appartiene il biglietto.
"Chi è?" chiede pieno di curiosità.
Con un impulso di rabbia accartoccio il messaggio e lo lancio furiosa fuori dalla finestra.
"Nessuno" rispondo stringendo i denti. Questa mia reazione non è certamente passata inosservata.
Beh, vorrei davvero che fosse come ho detto.
Per farlo concentrare su altro e non farlo riflettere su chi potesse essere il mittente, apro subito la bocca e dico la prima cosa non idiota che mi venga in mente.
"Non ho fame. Se tu ne hai giù in sala c'è da mangiare." spiego cercando di apparire poco turbata.
Mi guarda di sottecchi, sospettoso.
Infine mi risponde "...No, non ne ho." continuando a perlustrare i miei lineamenti cercando di capire qualcosa in questa storia.
Alzo le spalle. "Come vuoi. Scendo a fare un giro: voglio vedere se trovo mia cugina." Mi dirigo verso la porta.
"Ti accompagno." dice prima di raggiungermi e chiudere la camera una volta che entrambi ne siamo usciti.
Hmf, non ho neanche la forza di ribattere.
Insomma. Stupido, stupido, stupido Blaise.
Deve piantarla, non ne posso più. Non ha mai avuto una fissazione del genere verso Draco o Theo, quindi non vedo perchè dovrebbe farlo ora e scassarmi le balle in questa maniera.
Sceso il gran numero di scale, non vedendo nessuno in casa tranne i domestici, mi avvio verso il cortile.
Qui regna un sole intenso e caldo, contrastato dal venticello fresco. Il verde dell'erba fa male agli occhi per quanto è lucente e gli spruzzi delle fontane si vedono scintillare anche se distanti.
Il cielo limpido non porta più nessuna traccia del maltempo di ieri sera, e raccoglie solamente qualche raro ciuffo bianco che sembra dissolversi in modo gradiente.
Il canto degli uccelli poi fa credere che questo sia un posto da favola... Ma non è affatto così.
Inspiro profondamente a pieni polmoni, come se fosse l'ultima volta.
Perchè da adesso in avanti non potrò più respirare: dovrò guardarmi le spalle, prestare attenzione ad ogni cosa, dire le cose giuste...
I miei piedi iniziano a muoversi quasi senza il mio consenso. Vorrei rimanere su quella porta senza uscirne, impedire che il tempo scorra e mi porti verso il declino.
E con "declino" non intendo la vecchiaia.
Senza accorgermene ho preso il sentiero che va esattamente dalla parte opposta a dove ci sarà la cerimonia; non ci voglio andare prima del tempo, ma se davvero ho una possibilità di vedere Helen prima, è là che devo andare.
Diavolo, i miei arti non rispondono, non riesco a fare dietrofront.
Con gli occhi fissi sul bianco accecante della stradina, mentre mi concentro per riprendere il controllo di me stessa, un braccio si appoggia sulle mie spalle.
Adesso vorrei sapere: Malfoy c'è o ci fa?
Gli lancio un'occhiata che è tutto un programma, con tanto di sopracciglio inarcato.
Quello, apparentemente calmo e rilassato, non si volta a guardarmi: continua a fissare la strada davanti a sè, ma avverte lo stesso il mio movimento.
"Evita di fare quella faccia o salta la copertura." lo dice a bassa voce, ma il suo timbro di voce gli permette di essere chiaro e deciso anche così facendo.
"Mi prendi per il culo? Chi vuoi che veda, sono tutti dalla parte opposta del giardino" controbatto, avversa alla sua serentà.
Andiamo, non c'è anima viva!
I suoi giochini del cavolo oggi se li può scordare, non gli darò corda.
"Errato" dice facendosi sentire davvero poco, prima che una voce giunga dalle nostre spalle.
"Ehi Rin" Uh, cavolo aveva ragione lui.
Bah, io non me ne ero accorta solo perchè stavo pensando, ecco tutto.
...A giudicare dalla voce maschile e giovanile, non posso che pensare che sia un altro di quei rompicazzo.
"Fanculo" sussurro tra me e me per sfogarmi.
Quando io e Draco ci voltiamo, vedo la figura di Doug Turson venirci incontro.
Merda, merda, merda. Io questo qui lo conosco. Non è come Oliver; voglio dire: prima dei miei undici anni non ho mai frequentato scuole babbane, ci mancherebbe.
Avevo un insegnante "privato", per così dire. Non insegnava solo a me, ma anche a Doug e ad altri, spesso figli di amici di parenti o direttamente imparentati con la sottoscritta.
In poche parole durante la mia infanzia lo vedevo e gli parlavo spesso.
E... forse vi sorprenderà sapere che a questo ragazzo dai capelli castani, a spazzola, e dagli occhi simili ai miei, ho dato il mio primo bacio in assoluto.
No, in realtà è stato lui a darmelo. Ma era solo a stampo, d'altronde avevamo undici anni, eravamo ancora assai piccoletti.
La cosa è andata così. Lui non è venuto ad Hogwarts, è andato in un'altra scuola; così, dato che gli piacevo, ha fatto quella stronzata prima che io partissi per il mio primo anno da Serpeverde e lui per il suo (ancora non so il nome di dove abbia studiato lui).
La cosa è finita lì, nel senso che da allora l'ho visto solo paio di volte, nell'estate tra il quarto e il quinto anno. Ci siamo solo parlati, e nessuno dei due ha ritirato in ballo la cosa.
Che motivo ce ne sarebbe stato? Io non provavo assolutamente niente per lui, e per lui sarà stata la stessa cosa immagino.
"Doug" saluto esibendo un piccolissimo e falsissimo sorriso.
"Sono un paio d'anni che non ci si vede ormai... Come te la passi ad Hogwarts?" volto assai solare.
Hm ad Hogwarts una meraviglia, qui uno schifo.
"Non male..." santo Salazar che bugiarda che sono. Scommetto che Draco starà pensando la stessa cosa.
"Alti e bassi. Tu?" chiedo con falso interesse.
Non me ne frega una mazza, ma essendo qualcuno che conosco meglio degli altri devo cercare di mandarlo via con le buone.
O almeno diciamo che sarebbe giusto.
"Piuttosto bene a dire il vero. La guerra non ha riguardato la mia scuola, in termini geografici, quindi abbiamo svolto l'anno regolarmente senza bisogno di ripeterlo. Insomma ho terminato tutti gli esami che c'erano da un paio di mesi e ora aiuto mio padre con gli affari." conclude abbastanza orgogliosamente.
Si, affari che di certo non ti porteranno a me caro.
"Intendi che gli unici pirla che devono ripetere l'anno siamo noi?" sbuffo in modo sarcastico.
Forse sono fin troppo gentile con lui.
Ridacchia a voce alta "Eheh temo proprio di si".
Ma che simpatico.
Noto come i suoi occhi ora rimbalzino da me, a Malfoy e al suo braccio. Che palle, facciamo presentazione veloce per favore.
"Hm" mi schiarisco un po' la voce; "Lui è Draco Malfoy..." quasi lo sento dirmi < non sputtanarci, non sputtanarci >.
"Sta con me." termino mordendomi poi la lingua.
Ma guardate cosa mi tocca dire...
Il biondo alza un angolo della bocca a mo' di saluto.
Turson lo studia senza darlo troppo a vedere, poi alza una mano aperta dicendogli forte "Batti cinque fratello" con aria spavalda e scherzosa.
... Ora, se qualcuno gli facesse così a scuola, lui gli tirerebbe un pugno in faccia, borbottando "idioti" seguito dal nome della casa, a meno che non si tratti della nostra; in quel caso si limiterebbe a "idiota".
Nonostante questo, si presta a fare come dice Doug, con il suo solito ghigno.
Ovviamente inserendolo nella sua lista nera e pensando a come meglio umiliarlo non appena lo rivedrà.
Il rumore di schiaffo che produce il loro gesto mi ricorda tanto che vorrei darne uno a Zabini.
Me lo annoto mentalmente tra le cose da fare per quando finirà quest'incubo e sarò di nuovo nella mia vera camera, a scuola.
"Bene.." il ragazzo castano sposta il peso sulla gamba sinistra "Devo andare, ho promesso di dare una mano con i preparativi" con il pollice indica dietro di sè.
"Mi ha fatto piacere rivederti. Al massimo ci becchiamo dopo, ciao" mi fa l'occhiolino per poi voltarsi e camminare spedito nella direzione opposta.
Ecco. Stava andando così bene, perchè deve fare queste uscite?!
"Non ci contare" è il commento di Draco quando è abbastanza lontano. E io sono totalmente d'accordo.
Beh, mi ha fatto uno strano effetto. In questi due anni è cambiato abbastanza e... devo dire che...
Oddio secondo me ho qualche problema mentale, perchè il suo comportamento mi ricorda quello di Blaise.
Ma mentre di quest'ultimo so esattamente ogni sfumatura di umore possibile (sempre scherzoso, vivace, sfoga i suoi istinti bambineschi facendo scherzi di ogni sorta ai suoi nemici, quando è giù non riesce a nasconderlo, e quando si incazza parla in modo gelido, per poi scoppiare spesso urlando insulti, e alla fine è quasi sempre lui che si scusa), di Doug conosco solo il lato che lascia allo scoperto.
"Rin" mi chiama con con tono sospettoso Malfoy.
"Che c'è?" sbuffo voltandomi e tornando a camminare, mentre sento il suo braccio scivolare via.
Si dev'essere fermato.
Boh, faccia quello che vuole, io non lo farò: ho bisogno di smaltire questo agglomerato di pensieri.
"Che aspetto ha tua cugina?" prosegue con lo stesso tono.
... Questa è una strana domanda.
Senza fermarmi continuo a muovere un passo dopo l'altro, lentamente, fino a quando una foglia ancora verde cade sulla mia spalla.
Placidamente arresto per qualche istante il mio andare e me la tolgo di dosso, osservandola scendere aggraziatamente sul terreno.
L'immagine di Hel (notare bene, io uso una sola "L") mi compare vivida nella mente; ma c'è un'elemento inverosimile nella mia visione: sorride.
"Arriva circa alle mie spalle, due o tre centimetri in più; ha la pelle molto chiara, i capelli lisci fino alle spalle con.."
"Con la frangia?" domanda prima che io finisca la frase.
Ok, che succede?
Non userebbe un legilimens per questa stupidata, quindi ci dev'essere un altro motivo per cui sa che aspetto ha.
Mi giro con la fronte corrugata, vedendo come lui sia rimasto fermo esattamente dove poco fa abbiamo parlato con Doug.
Il suo sguardo si perde in quella direzione, ma ecco che sentendomi tacere volta la testa verso di me.
"Si.. con la frangia." rispondo a voce bassa, incuriosita da come lui lo sappia.
Accenna un sorrisetto e solleva una mano indicando qualcosa verso a dove sta la casa.
Il mio cuore perde un battito. Torno a passo svelto di fianco a lui.
Controllo dov'è che esattamente sta indicando.
Il respiro accelera, sento l'adrenalina salire e pervadermi.
"Che cazzo stai aspettando? Vai,forza, le gambe le hai, usale" mi incita Draco aggrottando le sopracciglia vedendomi immobile. "Io rimango qui" mi informa.
Senza nemmeno più ascoltarlo torno a camminare in direzione della costruzione; accelero. Ancora, sempre più svelta.
Su Rin, cos'è che ti ha appena detto Draco? Le gambe le hai, usale.
Quasi inconsciamente mi metto a correre; il frusciare dell'erba mi da l'idea della velocità, è piacevole, come pure l'aria che si infrange sul mio viso.
Tutto quello che sento, non riesco a trattenerlo.
Voglio raggiungerla.
Lei ha bisogno di me. Ora.
A vederla lì, davanti alla porta, malinconica, spaventata...
Non avrei mai voluto che la sua infanzia fosse rubata come la mia o quella di Malfoy. I pensieri di sua madre prima di morire... Non posso non cercare di immaginarmeli.
L'ha tenuta lontanto per anni, anni di sacrifici, paura, solitudine. La sola ragione per cui andava avanti era il suo obiettivo: proteggere sua figlia. Ma sapere che anche se la stava proteggendo, la stava privando di altri elementi. Non avrebbe avuto famiglia.
Avrebbe dovuto nascondersi al suo stesso sangue.
Ma nonostante tutto sarebbe stata libera. Con qualcuno a fianco che le voleva un amore sincero, senza menzogne, che si sarebbe presa cura di lei.
E tutto sfumò. Avrà ripensato alla sua bambina, a come avrebbe sofferto, a come sarebbe stata sola quando lei non ci sarebbe più stata... e in un lampo di luce verde, con questi ultimi e terribili pensieri, abbandonò questo mondo; il suo spirito tormentato si è aggiunto a quello di molti altri.
Vorrei che potesse avere un'altra occasione, ma non sarà così.
Non voglio che sua madre abbia fatto tutto per niente.
Ci sarò io per lei.
Sono felice perchè saprò di esserci stata, felice di poter essere la sua spalla su cui piangere, qualcuno da cui rifugiarsi. Farò il possibile per rassicurarla e calmarla. Lo giuro.
Se un giorno la mia anima sarà colma di dolore fino all'orlo, pur di assorbire anche il suo, farò spazio dentro di essa.
Ma l'altra metà di me è distrutta e tormentata, perchè sa che nonostante le starò vicino, il male che subirà oggi non potrò farlo mio, liberandola.
Non sarò io che riuscirò ad evitare che le sue urla oggi invadano l'aria, non sarò io che potrò eliminare le cicatrici e le ferite che il suo cuore riceverà oggi. Nessuno potrà farlo.
Qualcuno dice che lo scorrere dei minuti, delle ore, dei secondi... aiuti, facendoti dimenticare.
Ma per lei, per me... Non sarà così.
Con tutti gli assassini che ci sono nel mondo, il tempo è il più abile. E al contempo il più ambiguo.
Decide lui se guarirti o se aumentare le tue pene. Indifferentemente da quello che ciascuno vorrebbe.
Oh, si è accorta di me. Sorride lievemente, piena di sincerità.
Si notano le occhiaie sul suo viso dolce, e gli occhi le si stanno arrossando.
Appena le sono di fronte, alla distanza di un passo, mi fermo di colpo.
Guardo le sue iridi chiare e mi sento male, perchè non voglio che la loro luce si spenga. Ma succederà.
La abbraccio con forza, la stringo a me più che posso.
"Rin.." la sua voce tremante e tremendamente triste muta subito in singhiozzi.
Sento le sue lacrime calde scivolarmi sul petto, perchè ha la testa nell'incavo del mio collo.
Il suo piccolo corpo scosso da sussulti causati dal pianto silenzioso.
"Ci sono Hel. Non ti lascio." le do un bacio affettuoso sulla testa, mentre il suo pianto aumenta.
"Non ti preoccupare, ci sono io. Ci sarò sempre." le dico dolcemente per rassicurarla.
Ora non si trattiene più, il suo piangere non è più privo di suono.
Mi fa un male atroce vederla così, è una cosa che non posso sopportare.
Si lascia andare, totalmente, non si regge nemmeno più sulle gambe; si appoggia completamente a me.
Le accarezzo i capelli mentre, ancora tenendola stretta, mi metto in ginocchio sull'erba cullandola nel movimento insieme a me.
"Ho paura.. Tanta. Sono solo una.." un singhiozzo interrompe la sua voce già tremolante "solo una stupidissima undicenne!" conclude tutto d'un fiato scoppiando di nuovo in lacrime.
"Shh. Lo so che ne hai. Ma vedi, come mi disse qualcuno a cui tengo molto, la paura non è altro che il riflesso della bontà dell'animo."
E' stato Blaise a dirmelo. E aggiunse anche queste parole:


"Chi non ha paura è un ingenuo, e tu non lo sei. Chi non ha paura, è perchè non ha niente da perdere, niente a cui tiene, nessuno che tiene a lui. Chi non ha paura è e rimarrà per tutta la vita solo."

"La differenza tra una persona priva di ogni timore e una persona coraggiosa
è che la prima ha una forza interiore natural incontrastabile, ma finirà per perderla, perchè è sola;

mentre chi è coraggioso ha molte paure, ma trova la forza di affrontarle grazie alle persone che l'appoggiano. Io sono e sarò sempre tra queste, te lo prometto."



"La differenza tra una persona priva di ogni timore e una persona coraggiosa

è che la prima ha una forza interiore naturale incontrastabile, ma finirà per perderla, perchè è sola;
mentre chi è coraggioso ha molte paure, ma trova la forza di affrontarle
grazie alle persone che l'appoggiano.
Io sono e sarò sempre tra queste, te lo prometto."

Sono una stupida, perchè lascio che una lacrima cada sulla mia guancia.
Blaise non l'ha fatto. Non lo sta facendo.
Mi ferisce in continuazione, e io non intendo fare come lui ha fatto con me.
Io rispetterò ciò che ho appena detto a mia cugina.
Sento le sue mani stringersi a pugni sulla mia schiena e si lega a me più forte.
"Ti voglio bene." tira su col naso.
Non è stupendo quando qualcuno pronuncia queste parole rivolte a te? Non è sconvolgente quanto poche parole possano far sentire magnificamente?
Chiudo gli occhi sussurrando "Dio, anche io te ne voglio, non sai quanto".
Chi di voi avrebbe mai creduto che io potessi essere così "sdolcinata"? Nessuno vero?
Ma vi devo informare che io sono così con le persone che dimostrano di meritarselo.
E vi posso assicurare che non esiste nessuno che merita affetto più di Helen.
"Rin, che stai facendo?!" la voce roca e tonante di mio padre mi urla contro rompendo il semisilenzio; si sta avvicinando, e deve aver visto che la sto consolando.
No, no, no. Sono stufa, non ce la faccio più.
Sento di dovergli dire qualcosa, quello che penso di lui.
Ecco, anche ora ho paura, perchè il sentimento di odio che provo è talmente profondo da spaventarmi.
Apro gli occhi di colpo per guardare la sua faccia, riflesso di malvagità, senza muovermi di un millimetro .
I suoi occhi fanno scintille, ogni riga del suo viso trasmette minacciosità.
"Faccio quello che è giusto." sibilo cercando di trattenermi finchè mi lascerà abbracciare Hel.
A proposito, la sento tremare un poco...
Spalanca le palpebre incredulo e ostile ai massimi livelli.
"Tu non sai cos'è giusto. Smettila di fare l'adulta, sei solo una bambina viziata!" mi attacca con quel suo tono detestabile. "Lasciala stare, lei ha da fare, deve prepararsi."
Certo, ora che non c'è Malfoy può dirmi quello che vuole, perchè la sua figura non ne risente.
La collera ribolle dentro di me, e temo che mia cugina si spaventi a sentirmi così arrabbiata.
Non mi ha mai vista fare quello che sto per fare, non mi ha mai vista dire quello che sto per dire.
E potrebbe allontanarla da me. Questo NON deve assolutamente succedere.
Lascio la ragazzina, le cui lacrime tornano a scendere copiose sul viso.
Alzandomi in piedi mi metto davanti a lei, a fronteggiare mio padre, che dista tre metri al massimo.
E' solo un pezzo di merda senza sentimenti.
"Ti sembro una bambina?! Una bambina viziata?! Ti do una notizia: sono grande abbastanza per capire che voi avete reso la mia vita un inferno. E io NON ti permetterò di fare la stessa cosa con lei!" Le buone maniere le mando a fanculo. Sto per implodere, lo sento.
Le mie mani fremono per afferrare la bacchetta e scagliargli contro una fattura; ma devo stare attenta, è un mago potente, e cambia strategia di combattimento in continuazione.
Le urla hanno attirato l'attenzione di mia madre, e ora scandalizzata dalle mie parole sta accorrendo trafelata.
L'uomo iroso che mi sta di fronte afferra la bacchetta e la punta verso di me, furioso come pochi l'hanno visto. "Non ti permettere!"
L'unica ragione per cui non lo imito è che mia madre cerca di intervenire: "Robert! Per l'amor del cielo abbassa la bacchetta! E' tua figlia!" strepita ad alta voce agitata.
No, non lo sono.
Quello stringe i denti per poi tornare a urlare: "Stai zitta! Non dirmi cosa devo fare!"
La donna si spaventa a sentirlo parlare così, ma non indietreggia. "Portala via" le ordina mentre mi guarda ancora con disprezzo.
Hel sta osservando la scena piuttosto stupita, terrorizzata e confusa. Mia madre decide che è meglio obbedire al marito e, dopo un momento di esitazione, le si avvicina frettolosa facendola alzare da terra.
Le prende una mano e cerca di trascinarla via; i suoi occhi pieni di preghiere che mi guardano per un'ultima volta prima di sparire dalla mia vista sono gli stessi che mi danno ancora più carica per controbattere.
Ridacchio isterica e sarcastica "Dai colpiscimi. Non aspetti altro da quando sono nata, stronzo!" urlo ancora più forte di prima.
Sto mandando a quel paese tutto, lo so.
"Sei solo una piccola ed immatura sciocca: se ti colpissi finirebbe tutto in un secondo. Ma non te la caverai così facilmente. Hai ragione, sei l'opposto del figlio che desideravo, non capisco proprio cos'ho sbagliato con te!" è come se parlasse utilizzando ruggiti, data l'intensità della voce. "Tuttavia mi servi ancora, non posso lasciare che ti allontani da noi." finisce sibilando sadico.
QUESTO è mio padre.
I suoi occhi saettano verso qualcosa oltre le mie spalle; le sue labbra si piegano in un ghigno.
E' un tentativo di distrarmi? Se spera che mi volti si sbaglia. Non devo distogliere lo sguardo da lui per nessuna ragione.
"Tanto per incominciare, il tuo fidanzato deve sparire. Non avresti dovuto portarlo con te, e lo sapevi bene. Diciamo che appena ti avrà raggiunta avrà delle belle sorprese. Avevo già meditato un piano di riserva, ma credo che quello che farò ora sarà molto più interessante" rimango scioccata da quanto la sua faccia trasmetta la sua follia.
Draco sta venendo qui?
Occazzo, ha sentito?

"Io rimango qui"

...Di sicuro ha visto.
Deve tornare indietro, stare lontano. Mio padre non deve avere l'occasione per... per fare qualsiasi cosa abbia in mente.
La paura che sento ora è diversa da quella di prima.
Mi fagocita, fa tremare le mani.
Cosa cazzo gli vuole fare?!
Quello stramaledetto incubo... comincio a pensare che fosse davvero una premonizione.
Voglio urlare, voglio urlare, dannazione voglio urlare con tutta la forza che ho!
"Brutto bastardo, provaci e sei morto!" mi lancio nella sua direzione estraendo la bacchetta, ma qualcuno mi afferra da sotto le ascelle da dietro, trattenendomi.
Ti prego, fa che non sia lui!
"Rin! Rin smettila!" la sua voce mi dice decisa queste parole; sento la sua bocca accostata al mio orecchio.
E' esattamente come temevo.
Devo allontanarlo prima che sia troppo tardi, o lo perderò.
Mi dimeno, ma riesce a trattenermi.
"Lasciami porca puttana, vattene via!" urlo rivolta a Draco, trattenendo le lacrime che minacciano di scendermi a causa dell frustrazione.
"
Scordatelo. Non ti lascerò fare una pazzia del genere!" risponde cercando di immobilizzarmi.
Stupido, non capisci niente! Devi sparire, ora!
"Troppo tardi" interviene mio padre facendo il bravuomo.
Mi fermo, senza che Malfoy mi lasci andare.
No, no, no! E' troppo tardi, io arrivo SEMPRE troppo tardi!
E' finita.
Draco guarda mio padre serio, senza capire a cosa si riferisce. Non glielo chiede, ma vuole saperlo.
Robert Feine abbassa la bacchetta, passandosela da una mano all'altra con fare arrogante.
"Sei il suo ragazzo no? Quindi ti avrà detto che un anno e mezzo fa circa è stata con due ragazzi contemporaneamente..Che ne pensi?" ghigno maligno e assolutamente privo di un qualsiasi barlume di verità.
Draco rimane spiazzato, ma non dice nulla.
Il mio respiro torna affannoso, e la presa di Malfoy su di me diminuisce.
Cosa cazzo dice?! Figlio di puttana, non ho mai fatto una cosa del genere! E' solo un falso!
Il diavolo in persona!
"Basta! Sono solo stronzate! Non è vero niente Draco, non starlo a sentire: vuole solo allontanarti" Fanculo, capiscimi!
Credimi! Il suo sguardo languido è perso nel vuoto.
Qualche secondo di attesa che mi sembra interminabile.
Parla, dì qualcosa, dammi un segno!
"...Un anno e mezzo fa stavi con Blaise" mi dice infine piano.
Cosa?! Oh mio dio, e per lui potrei stare con addirittura tre persone nello stesso periodo?!
Mi libero della sua ormai non più stretta e mi volto a guardarlo in volto incredula e spaventata.
Voglio piangere, sul serio; sto malissimo.
"Non ci posso credere..." balbetto "Come puoi insinuare che io tradissi Blaise?! Con ben due persone poi! Tu sai quanto l'amavo, sai cos'abbiamo passato. Credi sul serio che non valesse niente per me?! Credi che il dolore che ho provato quando tutto è finito sia stato finto?!" cerco di salvare la cosa, ma mio padre mi mette ancora i bastoni tra le ruote.
"Draco, giusto?" fa con non-chalance chiamandolo.
"Chiudi quella bocca! Riesci solo a sparare minchiate!" cerco di zittirlo, collerica.
Mi ignora e prosegue. "Non trovi strano che, se lo amava così tanto come dice, non ce l'abbia mai menzionato in questi anni, quando veniva qui?"
Il biondo, con la fronte corrugata e l'espressione crucciata, torna a guardare me.
Salazar, se mi fa male...
Il fatto è che quando si toccano Blaise o Theo dà di matto.
Ora il mio tono è quasi supplicante. "Sta mentendo, non lo capisci?! Non ti facevo così ingenuo... Il suo unico scopo è farmi rimanere sola, perchè possa restare qui a farmi fare quel cazzo che vuole lui!" strepito esausta.
La gola mi fa male, le gambe le sento cedere quasi.
I suoi occhi di ghiaccio, accusatori, mi feriscono.
"...Te lo chiederò una volta sola." il suo tono è molto basso; se non lo conoscessi direi che ha paura della risposta che darò alla sua domanda...
Annuisco seria, per fargli capire che non scherzo.
"Cos'è che non volevi dirmi, questa mattina?" è gelido; significa che sospetta che cercavo di nascondergli questa cosa? Si, è così che starà pensando.
...Se gli risponderò sinceramente mi crederà. il punto è... anche se mi crede, venire a conoscenza di quello che sto per dirgli, lo porterà solo di più ad infuriarsi con me.
Prendo un respiro, che subito viene mozzato di nuovo dal suo sguardo.
"...Era... Era un'altra faccenda.." inizio mangiandomi le parole.
"Quale." dice, e non "chiede", subito secco.
Sono fottuta, sono fottuta. Dopo questo farà finta che io non esista.
"...E' che da quando sono piccola.." non so come spiegarglielo, merda.
L'uomo alle mie spalle coglie di nuovo l'occasione per sputtanarmi. "Oh Rin!" esclama fingendosi stupito. "Non mi dirai che è proprio quello che penso io?! Come hai potuto non dirglielo!?"
...Basta adesso lo crucio.
Draco si innervosisce, ma dalle occhiate che manca di sbieco a mio padre si direbbe che non lo sopporta. Dunque nè con me nè contro di me.
E' già un punto di partenza.
"Il fatto è che io, quando ero ancora molto piccola, appena.." mi impegno seriamente in ciò che dico, ma l'altro continua a parlarmi sopra.
"Non è ciò che sembra, ha qualcosa che non va." Brutto coglione, lo strozzo con le mie mani!
Malfoy sembra irritarsi sempre di più, sia che io parli, sia che lo faccia lui.
Stringe i pugni lungo i fianchi, lo sguardo duro e contratto. Sta per perdere la pazienza.
"Cazzo, devi ascoltarmi! Ma non riesco a parlare finchè.."
"Dammi ascolto ragazzo, tu e i tuoi amici siete in pericolo, finchè lei vi starà vicino." ghigna divertito l'uomo i cui occhi neri stanno brillando di sadismo.
"Finchè lui continuerà ad interrompermi!" sbotto alzando il tono di tre note.
Silenzio.
Silenzio tombale.
Si sente solo il mio respiro accelerato.
Continua a fissarmi, ma questa volta davvero non capisco in che modo.
Una sola cosa è sicura. L'ho deluso, dannazione.
Non si fiderà mai più di me, non mi considererà più, non mi dirà più niente, starà lontano da me quanto più possibile.
Lo dirà agli altri, che faranno la sua stessa cosa.
Ed io rimarrò sola. Come vuole quel cretino del mio "genitore".
Ma forse è meglio. In parte mio padre ha ragione... Non saranno più in pericolo.
Finalmente le sue labbra si muovono per parlare, ma muoio al sentire pronunciare quelle parole.
"Volevi sapere cosa succede se non riesco a capirti. Questo." con tono fermo e spaventosamente basso mi volta le spalle, cominciando a camminare a passo svelto verso la parte in cui si trova la cancellata principale, un bel po' di strada in là.
Una risata tremendamente assatanata proviene dalle mie spalle. "Buona giornata Erinn" e continua a sghignazzare, incamminandosi verso il luogo della cerimonia, per continuare i preparativi.
Il tuo posto sarebbe ad Azkaban, porco che non sei altro.
Il mio cuore è a mille. Sento il fiato mancarmi, come se non riuscissi a parlare nemmeno volendo.
I polmoni rattrappiti paiono come bloccati, incapaci di ampliarsi e prendere aria.
Mi sta crollando addosso tutto, soffocandomi; non riesco a riemergere.
Sapete, non è vero che vedi la tua vita passarti davanti come un film solo prima di morire.
Io la sto vedendo anche ora. Errori, ingiustizie, scelte sbagliate a non finire...
Ma ci sono quegli sprazzi di luce nel buio... Quelli che mi convincono che vale la pena lottare.
Perchè a vedere quella sagoma allontanarsi, sento come un lembo di carne staccarsi da me.
Sette anni e mezzo non sono una bazzecola. Non sono qualcosa che puoi buttare nel cesso così facilmente. Non sono usa e getta.
Infondo la vita è la droga peggiore...
Ti assuefà, porta alla morte e c'è sempre chi cerca di darci un taglio.
Non ho alcuna intenzione di lasciare andare Malfoy. Non senza prima aver provato a salvare la situazione.
Deve ascoltarmi. Lo farà che gli piaccia o no.
Finalmente mi decido ad andargli dietro: dista da me una ventina di metri e non gli permetterò di distaccarmi.
Ad ogni passo che faccio mi fanno male le gambe, ed è come se non sentissi il mio corpo, tranne che il cuore e la testa. Entrambi mi stanno scoppiando.
Concentro i miei occhi sul ragazzo biondo più avanti a me.
Non mi importa se evitando di guardare il terreno inciamperò e cadrò: voglio tenerlo a portata di sguardo, senza perderlo di vista un secondo... Perchè ho paura che poi non ricompaia più.
Quasi sempre si trascorre la giornata accanto agli amici, senza accorgersi di quanto tutto possa terminare in un baleno. Non si riesce a capire che il giorno dopo potrebbe finire ogni cosa.
Quando succede poi, ogni minimo sfioramento di pelle rimane come appiglio ai ricordi; e ti torturi pensando che avresti potuto sfruttare in modo migliore il tempo passato con loro.
Per questo motivo non so cosa darei per poterlo avere vicino come... hm, come alla festa della settimana scorsa.
Così, come alcuni grandi personaggi del passato sono stati riconosciuti tali solo dopo la loro morte, anche gli amici vengono ritenuti insostituibili solo quando sono prossimi all'allontanamento.
"Draco!" mi sgolo per farmi sentire "Non fare lo stupido! Stai reagendo esattamente come voleva mio padre, lo capisci?!" Mi ha sicuramente sentito, ma non accenna a fermarsi.
Accelero il passo, sentendo mancarmi qualche volta. Come se dovessi svenire da un momento all'altro, ogni tanto la vista mi si offusca.
Non mi parla, nemmeno per insultarmi. E' il peggior segno che possa dare.
Ora sono lontana solo dieci metri.
"Come puoi farmi questo? Tu sei venuto perchè volevi aiutarmi. Lo stai facendo, ora?!" continua a camminare, e la mia voce si spezza ripetutamente.
"Non hai idea del dolore che mi stai infliggendo in questo momento, non hai idea di quanto mi senta sola e non hai idea di cosa darei per aver creduto subito a Blaise!" non sembra nemmeno più la mia voce talmente è deformata dalla disperazione.
... Sta rallentando. Sta rallentando grazie a Salazar. Non ci riesco a credere.
Forse una possibilità c'è ancora, e se fosse anche solo dell'1% io tenterei comunque.
"Ho bisogno di qualche minuto per poterti spiegare ogni cosa, quindi fermati... ti prego."
Sono consapevole di avere gli occhi arrossati, e anche che è la prima volta che gli chiedo "per favore".
L'orgoglio è una delle cose a cui tengo di più, perchè indica quanto io tenga alla mia personalità.
Sono gelosa del mio carattere e non lo abbandonerei mai, anche se ha parecchi lati negativi. Voglio essere me stessa, voglio avere la certezza che chi mi circonda lo fa perchè mi accetta per come sono senza nulla cambiare.
Non sono la brutta copia di qualcuno, nè mai lo sarò.
Perdendomi nei riflessi dei suoi capelli non mi sono accorta che finalmente si è arrestato.
Vorrei poterlo guardare negli occhi, così che lui veda la mia sincerità.
Ma mi sento radicata al terreno, un piede pesante più di cento tonnellate...
Inoltre sento come un'aurea di repulsione intorno a lui, che mi respinge.
Sono sempre riuscita a farmi spazio tra i limiti che traccia quando non vuole rivelare qualcosa, ed ora non poterlo fare mi riempie di un'angoscia esasperante.
"Dimmi che cosa ti ho detto prima di scendere." Gli ordino secca, con più fermezza che posso.
Tace senza nemmeno girarsi a guardarmi.
Mi fa male, molto.
Gli occhi mi bruciano come se si fossero già arresi alla loro sorte.
La sua figura immobile che mi dà le spalle è molto più tremenda da sopportare di quanto non credessi anche solo qualche mese fa.
Vorrei avvicinarmi, vorrei che lui me lo permettesse.
Ma la cosa che più desidero ora, è che mi parli, perchè il silenzio è la cosa peggiore, struggente.
Passano i secondi: quasi li vedo scorrere sbeffeggiandomi.
Voglio buttare fuori tutto, tutto.
"Ho detto" mi trema la voce mentre combatto per non lasciarmi cadere per terra sulle ginocchia "dimmi che cazzo ti ho detto prima!" urlo esasperata.
Sono esausta... davvero.
"Hai detto che hai bisogno di me e degli altri, ma come cazzo puoi credere che dopo quello che hai fatto tu abbia ancora questa possibilità?"
La sua voce. Ha parlato. Non me ne fotte se è per dirmi su. La posso sentire di nuovo.
Questo è quello che conta.
Si volta piano con lo sguardo duro e l'espressione neutra.
Seguo con le pupille ogni suo lineamento del viso, la bocca, il naso, le guance, gli occhi.
Questi ultimi, dalla forza che emanano mi potrebbero sbalzare via.
Ma la cosa strana, è che ora sento anche un'altra sensazione...
Non l'ho mai provata prima con lui.
E' così intensa...
Perchè l'irrefrenabile bisogno di sentire le sue labbra sulle mie si è impossessato di me?



Ecc.. *scansa scarpa lanciata da qualche lettore D: Lo so, lo so: mandare una mail con l'avviso del ritardo e le scuse non basta T_T A proposito di questo, credo proprio che a dicembre farò una donazione, così potrò scrivere i ritardi e spiegarvi meglio i motivi in modo migliore sul "forum" che diventerà la mia pagina di autrice >_< E poi non vorrei intasarvi la posta xD (Fino a che non sarà così, se vedete che ritardo, guardate comunque la tabella all'inizio delle mie NdA, che aggiorno assiduamente).
Hmm che dire.. c'era qualcos'altro ma... Ah! Ho dato un'aggiustatina ad alcuni punti della trama, molto più avanti, e devo dire che sarà un'impresa ardua scrivere tutto quell'intreccio riuscendo a farvi capire xDD Ma darò il meglio di me D:
Un grazie enoooorme a chi altro ha aggiunto alle preferite, a quelle da ricordare e alle seguite! <3 Se volete lasciare una recensione sarò felicissima **
[Il prossimo cap è l'ultimo a villa Feine (minianticipazione in fondo)] Alla prossima (speriamo non troppo tardi =_=), ciaoo! :3

Risposta alle recensioni:

A bastii: Buondììì 8D OMG dovrei scrivere le mie scuse a caratteri esorbitanti perchè sono stata davvero davvero davvero.. hm meschina Dx Ecco, ho detto che aggiornavo prima e invece nada ç_ç Beh, in compenso questo è più lungo >_< Ok, a chi la voglio dare a bere, non basta a perdonarmi la crudeltà che ho commesso t_t Uff, purtroppo non ce la faccio con questi ritmi allucinanti che mi ritrovo: come ho detto su, devo spostare l'aggiornamento ogni 3 settimane... Vabbè è un limite massimo,ecco. Ben, veniamo a noi. Un po' sclero il paparino eh? xD Come vedi avevi azzeccato in pieno il suo modo di comportarsi! "No, caro, è meglio di no, rilassati!" :°°D Esatto ahah xD Uhm, perle di saggezza dici? Mi rassicura vedertelo scrivere, a volte me ne esco con ste cose che mi vengono in mente a random mentre scrivo ahah :D Uh, la convivenza forzata in realtà fino ad ora non è andata proprio benisssssimo xD Chissà nel prossimo cap che succede ù,ù Io non so nulla *trollface 8D xD Su Rin hai ragionissima! Sicuramente,nonostante tutto, sarebbe stata peggio.
Rin: "Questo lo dite voi. ò_ò"
Kal:"Eccerto ùù"
Draco:"MUAHAHAHAH lo sapevo: anche bastii alla fine ha ceduto alla mia sconvolgente bellezza ù_u"
Kal: "Ehrrrrr, si, l'importante è crederci. xD"
Blaise:"*ingoia 5 Valda in un sol colpo* Posso parlareeHHH 8"D *gli esce una Valda dal naso"
Tutti: °___________° *indietreggiano
Ecco si, è tornato a.. a parlare... *sconvolta dalla visione. ._. xDD Yeah, tranquilla, riuscirò a scriverlo il prequel! 8D *si sente minacciata xD Infine, Helen in questo cap c'è, ma non parla granchè... Comunque ci sarà anche nel prossimo :3 Aspetto con impazienza il tuo giudizio su questo cap *_* (Alla fine non ce l'ho fatta a mettere la questione della pantera, qui, ma nel prossimo c'è òwò) Alla prossima, ciaoooo 8D ps: ovviamente ti ringrazio anche per la scorsa recensione *_* E ricordati di aggiornare anche tu la tua storia eh >8D Byee <3

A gufetta_95: Grazie! :D
Uhuh Draco aggiungerà il tuo nome alla lista delle fan XD
Draco:"Aggiungerà? Al futuro? ò_ò Io non faccio tutto in ritardo come te, l'ho già aggiunta òUò E guai a te *guarda gufetta_95 se provi a cambiare idea è_è"
Ma che cavolo.. XD Ti sembra questo il modo di mantenere i fan?! ò_o Cooomunque, già, purtroppo sono tremendamente in ritardo anche stavolta T_T Infatti ho messo l'aggiornamento ogni 3 settimane çAç Ma comunque io mi do il limite di 2, solo che così se straforo nella terza voi siete preparati. òò Grazie mille per lasciare un commentino! 8DDDD E' molto importante per me! Se tutti quelli che leggessero facessero così sarei in paradiso xD Brava che dai il buon esempio ùçù! Se vuoi dimmi anche su questo! x3 Alla prossima, ciaooo :3


A __PoMeLLa: Ghh scusami tantissimo per il casotto con le scritte la scorsa volta >_____< Dannato Nvu >8@ Ogni tanto mi fa delle sclerate D: Uh, davvero te piacciono sempre? *_* E' che ho paura di deludere Dx (........che ne pensi di questo? x°D *scappa)
"TZè... ce n'è di gente piena di se in giro xP No, dai Draco, puoi permettertelo. ( e fu così che Malfoy si gonfiò come un pallone .."
Draco: "Perchè io valgoH"
Rin: *lancia prodotto l'Orèal in testa
"Ragazzi mi dispiace ma non posso non lodarlo...E' Malfoy, non uno qualunque.. beh..fosse un Fred.. ok la smetto prima che mi uccida.."
Draco: "Momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento momento (molti "momento" dopo): Lois, questo non è il mio bicchiere di Batman D:< (Battuta dei Griffin per chi non lo sapesse xD)
Draco:"Cioè, volevo dire, io paragonato a un Weasley?! Per Salazar, rimangiatelo subito! Vergogna, e io che ti credevo una mia ->fUn<- accanita D": "
...Ok, Draco ha un po' bevuto oggi xD
Ah, i genitori di Rin come vedi, specialmente il padre, proprio bene bene bene non l'ha presa xDDD (E si, Oliver, sei inutile. Oliver:" ç_ç *corre e salta fuori dalla finestra")
"Non puoi mettere certe cose così e sperare che nessuno ci rimanga secco! ora dovrò aspettare con la doppia ansia! tu mi vuoi morta, lo so! -.- questa me la lego al dito all'anca e all'alluce!
E al naso no? D: xDDD (spiegami ora come fai a legartela all'anca ù,ù x"D) Grazie millissime per la recensione *_____* Aspetto anche su questo eh! *W* Alla prossima, Byeee <3




Nel prossimo capitolo:
I versi dei gabbiani, uniti ai raggi solari estremamente confortevoli, fanno tornare l'estate.
La sabbia soffice pressochè bianca, quasi caraibica, è rilassante da sentire sotto la pelle...
E il suono delle onde che si infrangono riesce a trasportarti con la mente a miglia di distanza.
Basta volerlo.













   
 
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