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Autore: d r e e m    07/11/2010    9 recensioni
Non aveva labbra, lui.
La stringeva a se in una morsa soffocante e la baciava, la baciava di baci che sapevano di ferro e ruggine.
La sua lingua era vera angoscia, era una corda d’acciaio, era colla vinilica.
E l’acqua domava l’incendio, placava le fiamme, ripuliva lo stomaco.
Lavalo Sakura, lavalo via!

SasuSaku♥
Genere: Erotico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~cleanup;

 
Aveva gli occhi sporchi di mascara, lei.
Il nero colava dalle sue ciglia come inchiostro vomitato da una penna.
Le sue lacrime scrivevano di lei, i suoi occhi parlavano per lei.
Lo specchio rifletteva l’immagine vecchia e distorta di un’amante poco amata.
Muta, in silenzio, la penna piangeva.
Macchiata, putrida, cancellava dagli occhi quel nero che le aveva divorato l’anima.
Segnava cicatrici profonde nel suo viso fatto di cera.
Il buio le offuscava la vista, le attanagliava il cuore, le corrodeva l’anima.
L’ombretto verde le bruciava gli occhi, litigava col nero, le inacidiva le orbite.
Tra le pieghe dello specchio, il suo viso.
Non aveva occhi lui.
Le trapanava il cuore e le succhiava via l’anima nel buio più profondo della stanza.
Le sue iridi erano puro terrore, erano fili scarlatti, erano pece bollente.
E l’acqua sanava le ferite, affogava le lacrime, disinfettava il cuore.

Lavalo Sakura, lavalo via!

 

Aveva le labbra tinte di fuoco, lei.
Di un rosso così intenso la sua bocca ardeva.

Friggevano le urla smorzate in gola, i baci donati con cieca fiducia.
Il rossetto le macchiava la lingua rovente, i denti complici, la gola peccatrice.
Respirava a fatica, deglutiva a comando.
Le sue labbra erano di cartapesta, erano stanche d’amare, erano aride di vita.
Ricordava le scie di fuoco, i baci febbrili, il groviglio di lingue.
Il rosso le sporcava il viso, le ustionava le guance, le cuciva il marchio del peccato.
Lo specchio gridava vendetta, urlava con la sua bocca.
Non aveva labbra, lui.
La stringeva a se in una morsa soffocante e la baciava, la baciava di baci che sapevano di ferro e ruggine.
La sua lingua era vera angoscia, era una corda d’acciaio, era colla vinilica.
E l’acqua domava l’incendio, placava le fiamme, ripuliva lo stomaco.

 Lavalo Sakura, lavalo via!

 

Aveva le mani fatte di burro, lei.
Per quanto si aggrappasse, scivolava sempre via.
La sua pelle era viscida come saliva, come sapone, come saliva.
Mani che s’intrecciavano, pelle che si scorticava.
Odorava di lui fino alla punta dei capelli, sapeva di lui fin sotto le unghie.
Si aggrappava al suo collo attendendo l’orgasmo, ansimando, piangendo.
Le mani avevano ancora il suo sapore, le dita il suo veleno, i capelli il suo respiro.
L’acqua le perforava le ossa, le scioglieva la pelle, le consumava il vestito…
ma la macchia non se ne andava.

Lavati Sakura, lavati a fondo!

 
Aveva l’anima dannata, lui
Il corpo pieno di graffi, il cuore privo di lividi.
Dormiva adagiato sul letto.
Lenzuola candide fasciavano il corpo nudo di lui.
Le sue braccia erano catene fredde e dure.
I suoi capelli erano serpenti affamati, erano morbide ciocche, erano spilli assassini.
Ormai catrame oleoso scorreva dentro di lei.

Lavalo Sakura, lavalo bene!

Era solo una puttana, lei.
Era amante e amata allo stesso tempo.
Donava il suo corpo e donava il suo cuore a due persone diverse.
Le calze rotte sfregavano la pelle come carta vetrata.
Il corsetto rosso era la gabbia da cui il cuore non sarebbe potuto fuggire.
Il marito di lei ritardava e il rischio aumentava.
Ma la voglia cresceva e il tempo, il tempo era solo un ricordo.

Lavalo Sakura, lavalo presto!

 Erano solo due amanti, loro
Spinti dalla lussuria, si concedevano entrambi come bestie prive d’anima.
Si univano tra le lenzuola sudice di vergogna consapevoli del peccato che stavano commettendo.
Ma non potevano non amarsi perché questo era il loro destino sin dal principio.
Ed erano così immersi nel loro amore che non si fermavano se non per riprendere fiato.
L’adulterio era sicuramente eccitante più del sesso.

 Sporcati, Sakura, sporcati ancora!

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N/A: Lo so bene che ci sono molti di voi che stanno ancora aspettando i capitoli seguenti di Darker than Black e Happily Ever After ma era da tanto che volevo scriverla *.* Il tema dell’adulterio mi affascina e credo che sia decisamente azzeccato per Sakura. Inoltre notare anche che i frammenti si fanno sempre più piccoli man mano che ci si avvicina alla loro ricongiunzione <3 Spero che vi sia piaciuta. Le recensioni sono ben accette =)
See ya

dreem

   
 
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