Le porte dell’ascensore si aprono e lo vedi, ubriaco, con un sorriso divertito stampato sul volto. E’ disteso con le gambe sollevate e appoggiate alla parete, il viso inclinato di lato e le mani adagiate sul ventre. Il solito cazzone insomma.
‘Ma come cazzo ti sei ridotto?!’ [Bratt]