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Autore: Caranil_    07/11/2010    5 recensioni
Snape, nel quindicesimo anniversario della morte di Lily, visita la sua tomba.
Dai cespugli emerge una figura che si muove verso di me, fluttuando. Assomiglia a un fantasma, ma è... colorata. La sua veste è bianca, e i suoi capelli sono rosso fuoco. In più, ha i lineamenti e i contorni molto sfocati, come se fosse formata di aria condensata.

La mia prima Snevans... Sono graditi pareri!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Sommario: Snape, nel quindicesimo anniversario della morte di Lily, visita la sua tomba.
Dai cespugli emerge una figura che si muove verso di me, fluttuando. Assomiglia a un fantasma, ma è... colorata. La sua veste è bianca, e i suoi capelli sono rosso fuoco. In più, ha i lineamenti e i contorni molto sfocati, come se fosse formata di aria condensata.
Personaggi: Severus Snape, Lily Evans.
Pairing: Sev/Lily. Il mio pairing het preferito in assoluto *-*
Rating: Verde
Beta: Angel666, colei che disprezzando il pericolo betò questa storia in un giorno solo. O almeno credo.
Disclaimer: I personaggi non sono miei, sono di mamma Bowling, e tutti noi le siamo grati per averci fornito materiale per fanfiction. Questa ff non è a scopo di lucro, e non vuole infrangere il copyright.
Note dell’Autrice: La prima volta in assoluto che scrivo di Severus, quindi siate clementi :)
Avrei dovuto postarla il 31 ottobre, ma ho avuto dei problemi. Comunque, sono graditi dei pareri. Avvertenza: Severus è leggermente OOC. Non l’ho messo nelle note perché mi sembrava una cosa abbastanza di poco conto, semplicemente ha sepolto da qualche parte il suo acidume.



Halloween



Cimitero di Godric's Hollow.
31/10/1996


Non capisco quale mio insano neurone abbia potuto partorire questa altrettanto insana idea.
Perchè infliggermi un masochistico dolore venendo qui ad ammirare la tomba di Lily?
Non so perchè l'ho fatto, ma ormai sono qui, e Lily si offenderebbe se non la salutassi nemmeno.
“Si offenderebbe più di quanto già non sia offesa, vuoi dire” mi corregge il neurone masochista.
Lo zittisco bruscamente, come se fosse Longbottom che ha appena detto un'eresia sulla composizione di una pozione.
Mi inginocchio accanto alla lapide e la accarezzo come se lei potesse, in qualche modo, sentire il mio affetto.
“Ehm ehm,” si schiarisce la voce il neurone masochista, “Affetto? Niente niente di più?”
La parte sana del mio cervello lo sommerge di impulsi elettrici finchè la sua irritante vocina non cessa.
Ripenso agli occhi di Lily, a quanto erano luminosi e dolci, solari e allegri e... “Basta, Severus!”
Non ho fatto in tempo a frenarmi. I miei, di occhi, si riempiono di lacrime, che scorrono sulle mie guance e cadono sulla pietra. Mi alzo in piedi per evocare dei gigli, come offerta da mettere sulla sua tomba. I suoi fiori preferiti.
"Lily..." sussurro al vento, "Lily, perchè sei morta? Perchè non sei rimasta con me? Perchè non mi hai mai perdonato?"
"Severus..." soffia il vento tra gli arbusti dietro di me. Mi giro di scatto. Nessuno.
"Severus..." questa volta viene dalla tomba. Mi volto di nuovo, ma non c'è nessuno, e, oh, mi gira la testa.
I sussurri si moltiplicano e si espandono, vengono da tutte le parti. Potrebbe essere solo la mia immaginazione, potrbbe essere solo un sogno.
“Oppure no.” ricomincia il neurone masochista.
"Severus.... Severus..."
Dai cespugli emerge una figura che si muove verso di me, fluttuando. Assomiglia a un fantasma, ma è... colorata. La sua veste è bianca, e i suoi capelli sono rosso fuoco. In più, ha i lineamenti e i contorni molto sfocati, come se fosse formata di aria condensata.
Si avvicina e a fatica distinguo le labbra piene e gli occhi grandi, verdi e luminosi.
Si ferma molto vicina a me, si adagia a terra e sorride.
Il mio neurone masochista sta cercando tra tutte le nozioni che possiede una definizione per questa cosa. "Severus!" esclama, con quella voce musicale che ho tanto amato...
"Lily..." sussurro incredulo. "Sei proprio tu?"
"Ehm, è un po' complicato da spiegare, soprattutto perchè tu sei ancora umano, e quindi non sai come funziona di sopra. Comunque, io sono solo l'anima di Lily."
"E' uguale. Sei... Lily! E sei qui! Merlino... quanto mi sei mancata..."
"Lo so." Il suo sorriso smagliante si spegne, ed è come se il sole si oscurasse. "Ho visto quando hai promesso a Dumbledore di proteggere Harry. Lui non ti piace, vero?"
"E' troppo simile a suo padre. E... ha i tuoi occhi, Lily. Non puoi immaginare quale tortura sia stata vedere i tuoi occhi su un bambino uguale in tutto e per tutto a Potter. Tuo figlio mi ricorda troppo che tu sei morta, e che non hai mai scelto me."
"Scelto... te? Come... cosa intendi?"
E' morta, no? E non sei nemmeno certo che tutto questo sia vero. Puoi dirglielo, mi suggerisce la voce di Dumbledore. Per un riflesso incondizionato, obbedisco.
"Lily, su, è impossibile che tu non te ne sia mai accorta!" la prendo in giro, per mascherare il mio disagio.
"Accorta di cosa?"
"Ti ho sempre amata, fin dalla prima volta che ti ho vista in quel parco."
"Oh. Oh. Oh."
Resta in silenzio, sbigottita. Non so cosa dirle. Le lascio del tempo per assimilare la notizia, e mi preparo a sentirmi dire"Mi dispiace, se le cose stanno così, devo andare."
Quello che sento, invece, è quello che mi avrebbe reso immensamente felice, quando avevo quindici anni.
"Questo cambia le cose, Sev. Se tu me lo avessi detto, probabilmente non avrei mai iniziato a uscire con James. Sai, anch'io ti amavo." conclude semplicemente.
"E' per questo" riprende, "che dopo... dopo i G.U.F.O. non ti ho più parlato. Avevo faticato tantissimo per convincermi che tu non mi amavi, non mi meritavi, disprezzavi me e quelle come me; e quando ho deciso che non ti avrei più amato, avevo paura che tu, solo con una parola, avessi fatto crollare tutto."
Sono incredulo. Quel terribile errore non mi aveva solo fatto perdere la mia migliore amica, ma anche quello che sarebbe potuto diventare
il mio grande amore. “Severus, basta. Lily ti sta rammollendo. Dov'è la tua acidità?” strilla il neurone conservatore.
Lo ignoro. "Lily, tu mi amavi? E io ho perso tutto... solo perchè sono uno stupido?! Oh, Merlino, oh, Merlino!" mi sento il più grande idiota della storia, e, Merlino!, sto rischiando di impazzire.
"Beh, si è sempre saputo. Che eri un idiota, voglio dire." sorride, divertita. E' la mia migliore amica - o forse qualcosa di più? - e sa perfettamente cosa dire per arginare le mie crisi.
Rido, istericamente. Lei si unisce a me, e torniamo ad essere i bambini che giocavano insieme al parco giochi. La sua risata è così bella, e lei è così bella, con le guance tutte arrossate, ed è da così tanto che non ridevo, e mi sento così bene qui con lei...
Non riusciamo a smettere di ridere. Ogni volta che ci fermiamo e riprendiamo fiato, ci guardiamo in faccia e riprendiamo a ridere. Poi le inizia anche il singhiozzo, e a quel punto non riusciamo più a trattenerci.
Molto, molto tempo dopo torniamo seri.
"Lily, se sei morta, come fai ad essere qui?"
"E' Halloween" dice, come se stesse spiegando a un bambino che l'Alohomora apre le porte.
"E quindi?"
"E quindi" sospira spazientita, "è la festa dei morti viventi, no?"
"Ah, capisco. Quindi sei un fantasma?"
"Non esattamente. Io ho scelto di proseguire, non di restare indietro, e per questa mia scelta coraggiosa mi è stato concesso di tornare, ogni anno, per ventiquattro ore, per vedere come sta la mia progenie, o qualcosa del genere. Non chiedermi perchè, non l'ho deciso io."
"Oh. Capisco. Quindi... a mezzanotte dovrai andare?"
"Sì, Sev. Mi dispiace."
"A me no!" mi guarda in modo strano, perciò mi affretto a precisare:" Voglio dire, certo che mi dispiace che te ne vai, ma è già abbastanza averti qui per" guardo l'orologio "otto ore, quando pensavo che non avrei potuto vederti mai più."

Chiacchieriamo di tante cose. Di quello che ho fatto in tutti questi anni ( "Non ci credo, Sev, non hai mai avuto una fidanzata!" "Certo che no! Io amo te, non sarebbe stato giusto nei confronti di quella poveretta!" ), di suo figlio, di Dumbledore, di tutti i membri dell'Ordine della Fenice, e di tutto quello che è successo prima che lei morisse, a cui però non si è mai interessata.
"Sei diventato un Mangiamorte." mi accusa, vedendo il Marchio.
"Sì, beh, però quando Tu-sai-Chi ti ha ucciso sono passato dall'altra parte."
Ometto il minuscolo dettaglio di chi abbia origliato e poi consegnato all'Oscuro Signore la profezia. Non lo sa, e non è necessario che lo sappia.
Poi le racconto del Torneo Tremaghi, e d'improvviso mi ricordo della cerimonia di apertura.
"E' stasera, Lily! Porco Godric, devo andarci! Puoi venire con me?"
"No..." abbassa la testa, dispiaciuta.
"Allora non ci vado. Aspetta solo un attimo: vado da Dumbledore, spiego e torno."
Mezz'ora dopo sono di nuovo da lei.
"Allora? Sistemato?" mi chiede ansiosa.
"Sì, ha detto che avrebbe risolto tutto con un Imperius a Mundungus Fletcher..."
"Oh, Dung! Raccontami un po' di com'è diventato!" ordina, come una bimba curiosa.
Ricominciamo a parlare, e durante il trascorrere del tempo, il suo corpo diventa solido. Le chiedo il motivo e mi spiega che, essendo morta proprio ad Halloween, può usufruire di un corpo.
"Ma scusa, non ci dovrebbero essere tutte le anime di quelli che sono sepolti qui?"
"No, perchè gli altri non si sono palesati, e quindi possono andare dove vogliono. Io ti ho visto qui e mi sono mostrata, però devo restare entro una certa distanza dalla mia tomba."
Restiamo in silenzio per un po'. Contemplo il suo viso, ora solido e vero. Quanto mi è mancato...
"Lily?"
"Dimmi."
"Potresti dire il mio nome?"
"Severus Snape. Perchè?"
"Mi piace il modo in cui si muovono le tue labbra quando mi chiami, e adoro la tua voce che accarezza il mio nome."
Non risponde subito. Poi sbotta: "Ti odio!"
"Cosa ti ho fatto, adesso?"
"Cosa dirò a James quando tornerò di là? Porca Morgana!"
"Come sei sboccata, Lil. Ma perchè ti preoccupi tanto?"
"E' successo esattamente quello che temevo... solo parlandoti, hai mandato a monte i miei propositi di non amarti più."
"Non oso pensare a cosa succederà adesso..." bisbiglio, e mi metto a cavalcioni su di lei, senza però neanche sfiorarla. Mi guarda con aria interrogativa e si ritrae leggermente.
Mi chino su di lei, e sfioro le sue labbra con le mie.
E' un bacio velocissimo, la tocco e mi ritraggo, perchè so che, se avessi di più, non riuscirei a fermarmi a un semplice bacio.
Non ha strillato nè mi ha spinto via da lei, quindi è un buon segno. Le sue labbra sono ancora vicinissime al mio viso...
"Attento, Sev. James potrebbe essere qui a guardarci." soffia. Il suo alito sa di menta piperita. (1)
"Ah sì? E allora, che guardi questo."
Mi chino di nuovo a baciarla, e forzo le sue labbra. Si dischiudono dolcemente, aprendomi la porta del Paradiso.
E' caldissima. La sua lingua gioca con la mia ed esplora la mia bocca, mentre fa scorrere le sue mani sul mio corpo, che scivolano come seta su vetro.
E' tutto così non-smettere-mai...
Si stacca e poggia la sua fronte sulla mia. I suoi sospiri mi inebriano, e il suo leggero tremito la rende ancora più bella.
"Ti amo" sussurro.
"Ti amo anch'io."
Mi allontana dolcemente, e mi siedo accanto a lei. Ci teniamo per mano, come due fidanzatini. Vedo quello che saremmo potuti essere, se mi fossi dichiarato al quinto anno. Lei mi avrebbe tenuto lontano dal diventare un Mangiamorte, ci saremmo sposati, io non avrei origliato la profezia... e lei non sarebbe morta.
"Lily, a cosa pensi?"
"A come sarebbe bello essere viva. Avrei potuto crescere mio figlio, dargli qualche fratello... e avrei potuto amarti meglio di così." tace per qualche secondo.
"E tu a che pensi, Sev?"
"A quanto sei meravigliosa."

Parliamo ancora, per tutto il tempo che ci resta. Mi racconta di com'è lassù, o laggiù, non ne è sicura neanche lei.
Ore bellissime, in cui mi sembra che l'astio che ho verso il mondo si attenui. E' così bello stare con lei. Verso mezzanotte, lei inizia a dissolversi, e la sua voce ad essere più flebile.
"Devo andare, Sev. Mi stanno chiamando..." sussurra tristemente.
Ci alziamo in piedi.
"L'anno prossimo... posso tornare a trovarti?"
"No. L'anno prossimo devi tornare a trovarmi!”
E' sempre più sfocata.
"Lily... mi mancherai."
"Anche tu."
Mi si avvicina, fluttuando. Mi bacia sulle labbra, dandomi una sensazione simile a uno sbuffo d'aria, e scompare.
"Arrivederci, Lily.."
"Arrivederci." soffiano gli alberi.

Fisso la lapide della donna che amo.
L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte.(2)
No, io l'ho sconfitta.
Ho visto Lily, e la rivedrò.


(1) Nel Principe Mezzosangue, quando Harry prepara l’Estratto di Euforia per Slughorn, ci aggiunge un ciuffetto di menta piperita, seguendo le istruzioni del libro di Snape.
(2) Da I doni della Morte.



   
 
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