Titolo: "Madame La Guerra"
Personaggio: 53. Alastor Moody
Tematica: paura
Genere: Introspettivo; angst; guerra
Avvertimenti: Missing moment
Timeline: 7° libro
Chi ha paura non vada in guerra.
Quante volte l'hai dovuta ripete alle tue giovani reclute, questa frase? Si è così abituata a stare tra le tue labbra da non pesare più.
Non è posto per i deboli di cuore, una battaglia.
La mente deve essere lucida, sveglia e pronta. Vorresti che lo capissero, questi folli giovani.
Non è posto per i codardi, per i timorosi o gli indecisi, una guerra. Non è posto per la paura.
Ma è lì, la paura.
La senti scorrere nelle vene dei tuoi vicini. Maghi e streghe, uomini e donne che hai addestrato per vincere, per morire. Odora di morte, la loro paura.
Tutto in guerra odora di morte e paura.
Ha un così gran bell'odore, non trovi?
Respirala, respirala ancora, Alastor.
È la tua donna, è la tua sposa. La tua unica compagna in tutti questi anni.
Nemmeno questa notte ti fermerai. Non puoi perdere. Non potete perdere.
Lanci uno sguardo a Tonks, la tua ultima recluta, la tua ultima sfida.
Con il suo caschetto rosa cicca e l'anello al dito, e quell'umorismo beffardo di chi è fatto di coraggio.
Se non fossi Alastor Moody ti commuoveresti quasi nel vederla così donna. Così sicura, così impaurita.
La paura rende forti, tu non l'avevi capito.
“Buona fortuna a tutti”, le parole ti escono dalla bocca senza che tu te ne renda conto.
Nessuna paura sarà più forte di te.
“Ci vediamo tra un'ora alla Tana.”
L'angolino dell'autrice
Lui è il mio Alastor.
Potente ed insicuro, come solo i veri generali sanno essere.
Questa sorta di drabble (è più forte di me, non riesco assolutamente a scrivere qualcosa in 100 parole) si colloca qualche momento prima di quella che in fondo è l'ultima battaglia di Alastor. Odio il fatto che lui non partecipi alla vera battaglia ma si debba accontentare dell'operazione "salva-le-chiappe-a-Potter" ma Zia Row ed io non siamo d'accordo quasi su niente di quello che accade nell'ultimo libro.