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Autore: elys    09/11/2010    3 recensioni
questa è una storia abbastanza personale spinta da un'improvvisa ispirazione. c'è tanto di me.
mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se vi va che continui.
grazie a chiunque leggerà e un grazie speciale a chi mi darà la sua opinione in proposito alla storia.
elys
Genere: Drammatico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Mi guardo indietro e vedo tante cose.
 
Una bimba di tre anni che gioca sola mentre tutti gli altri bimbi stanno a poca distanza da lei.
 
Una bambina di dieci anni che aspetta di diventare grande solo per poter andare via dal luogo in cui si trova.
 
Un’adolescente di quattordici anni che si sente in gabbia ovunque e comunque e sceglie di andare a studiare lontano di casa.
 
Una ragazzina di sedici anni che si accorge che non sa cosa fare del suo futuro se non andare più lontano possibile da casa.
 
E ora a venti anni la ragazza è decisa a farlo.
 
La voce all’aeroporto avvisa che l’aereo sarà in ritardo di due ore, e così mi ritrovo a pensare e unire tutti i punti della mia vita.
Quando sono partita per le superiori, ho mentito dicendo che volevo assolutamente fare il lavoro che quella scuola mi avrebbe preparato, ma la verità è che mi sentivo tremendamente oppressa in quel mondo che sentivo non mi apparteneva e non mi sarebbe appartenuto mai.
Le mie amicizie erano poche, quasi nulle, ma erano sincere e all’epoca pensavo leali. Solo crescendo mi sono resa conto dell’errore solo una tra quelle persone considero ancora amica.
Entrando alle superiori ho conosciuto tante persone. Alcune come tanto tempo prima mi si erano professate come nuove amicizie. E dopo cinque anni anche in quel frangente solo una è considerabile come amica. Sempre presente per ogni problema e piagnisteo.
 
Uscita dalla scuola ho conosciuto un ragazzo unico, fin troppo. All’inizio non avevo capito quanto fosse importante, finché la lontananza per via di parecchi, o per meglio dire troppi km di distanza, mi hanno fatto capire che mi ero innamorata. Io cinica e glaciale avevo trovato qualcuno che mi accettava e amava per ciò che ero senza condizioni.
 
Oggi mi accorgo di amarlo ancora, ma una settimana fa, quando l’ho lasciato, sicura delle mie intenzioni pensavo di fare la cosa giusta. Lui mi avrebbe seguito, lo sapevo bene, ma sapevo anche che per farlo avrebbe abbandonato i suoi sogni, lo avrebbe fatto per me.
 
Guardo tutte quelle persone lì, tutte per salutare i propri cari.
Per me non c’è nessuno, li ho allontanati tutti, decisa a farli soffrire meno. Ma solo in questo momento mi rendo conto che sono io ad essere stanca di essere ferita, di soffrire!
 
Mi siedo e prendo uno dei miei tanti libri dalla borsa e inizio a leggere per smettere di pensare.
Non so quanto tempo è passato ma appena finisco l’ennesimo capitolo alzo lo sguardo con la strana sensazione di essere osservata.
 
Appena guardo oltre il libro, vedo due occhi castani che mi fissano. Sono seri, ma terribilmente dolci e spontanei.
Era Lui, fermo davanti a me, mi guardava. Il suo solito sorriso era scomparso e lasciava spazio solo a un’aria triste. La stessa che aveva in quel giardino otto giorni prima, quando gli ho detto addio.
Mi alzo, decisa a parlare.
Ma non ne ho il tempo. Mi ritrovo subito tra le sue braccia. Il libro mi cade a terra, ma non voglio allontanarmi da lui. Neanche un minuto dopo mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Non riesco e non voglio spezzare quel contatto. Ne ho tremendamente bisogno. Ho bisogno di qualcuno che mi faccia sentire amata, qualcuno che abbatta i muri che ho eretto per lasciare fuori chi mi faceva soffrire!
Un annuncio mi riporta alla realtà.
Il mio aereo è in partenza, chiedono di salire sul veicolo per partire.
L’abbraccio si scioglie e lentamente il bacio finisce. E io devo andare.
Guardo lui con rimpianto. Mi chiedo se incontrerò più persone come lui che mi hanno insegnato ad amare. Mi perdo nei suoi occhi che sanno tanto di passato.
Lentamente mi allontano da lui. Diretta verso il futuro.
Pronta ad affrontare finalmente i miei problemi, pronta ad affrontare me stessa!










  
 
 
Note dell’autrice: salve a tutti.
Vi ringrazio per aver letto questa storia. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, e se secondo voi è il caso di continuarla o lasciarla così.
Grazie ancora e tanti kiss
elys

  
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