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Autore: DarkSun    10/11/2010    2 recensioni
"Non fai in tempo a sperimentare l’oblio della morte, che già ti ritrovi di nuovo dall’altra parte.
Su un palco, più giovane e persino più bello. E quel tutto assume per forza quella dimensione diversa, perché lo è.
Un secolo diverso e ti senti fuori dal mondo.
Perché il tuo cuore ha smesso di battere da un pezzo, da un’altra parte, quando si viveva in un altro modo".
Se Bill fosse realmente diverso.
Se "World Behin My Wall" avesse un altro significato.
Piccola OS, dove un segreto potrebbe essere svelato.
Spero vi piaccia, buona lettura =)
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Back From Hell

Ritorno dall’inferno.

 

Trovi la tua meta

Sei ad un passo dal raggiungerla

Buio.

Qualcosa ti squarcia la carne.

Buio.

Luce.

E il mondo non è più lo stesso.

 

Tante cose si dicono su di me. Tante cose sbagliate, insensate. Cose stupide.

Come se realmente la gente potesse sapere chi sono, dietro i miei sorrisi, i miei sguardi, i miei occhi. La gente non sa, non immagina nemmeno lontanamente.

Credono che io sia strano,diverso,fuori dal comune. Avevo scelto di esserlo, ma adesso sono diverso davvero, contro il mio volere.

Ma quando hai vissuto l’inferno e ti hanno rispedito indietro, tutto assume una dimensione diversa.

Ti strappano la vita e te la restituiscono come se niente fosse.

Non fai in tempo a sperimentare l’oblio della morte, che già ti ritrovi di nuovo dall’altra parte.

Su un palco, più giovane e persino più bello. E quel tutto assume per forza quella dimensione diversa, perché lo è.

Un secolo diverso e ti senti fuori dal mondo.

Perché il tuo cuore ha smesso di battere da un pezzo, da un’altra parte, quando si viveva in un altro modo. Quando vivevo.

L’amore per la musica lo avevo anche prima. Ma quando c’è la guerra e tu stai dalla parte sbagliata, sei morto. Quando cerchi di passare dall’altra parte del muro, perché è lì che devi stare, perché è lì che c’è la tua famiglia, ti fanno fuori. Secco sul posto. Ma qualcuno decide di salvarti. Decide di ridarti la vita, attraverso la morte. È un paradosso, ma accade.

Accade che vivi senza mangiare, dormire, respirare.

Accade che stai sveglio di notte, per restare vivo.

Accade che ti nascondi, per non essere scoperto.

Accade che ti senti solo, perché per non esserlo potresti costringere qualcun altro ad essere come te.

Accade e basta.

Ami e non puoi averla, perché le faresti del male.

Non senti il caldo o il freddo e ti chiedi se l’insensibilità si sia fermata all’esterno.

Scrivono di noi, come di creature buone o cattive, fanno sembrare la nostra esistenza persino migliore di quella umana.

Non so se uno come me si possa davvero definire buono, anche se ci prova.

Prova a fare finta che la sua realtà sia ancora umana, nei suoi dolori e nelle sue gioie. Però è tutta una finzione: un film il cui finale è stato cambiato sul più bello. E non capisci perché abbiano scelto proprio te. Forse è colpa del destino, forse del caso: forse non dovevi morire prima di poter dire qualcosa.

E così ti ritrovi ad avere  la musica e ancora degli amici, un fratello.  E per forza di cose, anche loro sono diventati come te. Non vuoi rischiare la loro vita.

Per dare un senso al tuo ritorno dall’inferno, rendi felice la gente, e cerchi di essere felice tu stesso.

Anche se sai che una felicità di questo genere non dura mai per sempre.

Neppure se sei immortale.

Eppure, grazie a quello che mi è successo, ho visto il mio mondo, quello a cui avrei dovuto appartenere da sempre.

Ho visto il mondo dietro il muro.

  
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