L'uomo teme ciò che non conosce, quindi in teoria dovrebbe avere paura di molte cose, o persone.

Adesso, non per fare la sapientona, ma se temiamo ciò che c'è ignoto perchè amiamo soprire cose di cui non siamo a conoscenza?

Cioè, non so se mi sono spiegata bene, voglio dire...Ma perchè diamine Arthemis Pickithy invece di provare ad inventare nuovi incantesimi non se ne è stato a casa sua a bere del tè con la moglie???

Per lo meno adesso io non me ne starei qui da ben un'ora a cercare di capire come diamine può una lumaca andare più veloce di una gazzella...

***

La ragazza aveva il libro aperto alla pagina 258 del libro di incantesimi volume cinque.

La sua lumaca se ne stava lentamente andando verso il bordo del tavolino.

Teneva la bacchetta in mano e la agitava furiosamente, ripetendo l'incantesimo come se stesse dettando degli ingredienti per fare la crostata.

Ad un tratto si rese conto che stava pronunciando male la formula da un'intera ora e quasi non le venne un colpo quando si rese conto che la lumaca era scomparsa...

Con lo sguardo cominciò a cercarla, ma senza risltati...

"Eppure" pensò "E' una lumaca! Dove diamine si sarà cacciata?"

La biblioteca era semi deserta e praticamente oscura, quandi stava avendo dei grossi problemi a cercare quella bestia!

-Cerchi questa cosa?-. Si voltò di scatto e socchiuse gli occhi, una volta capito chi era a parlare fece una smorfia.

-Si Malfoy-. Disse la ragazza mentre si riprendeva la lumaca...

Draco gliela dette senza fare storie, e poi si sedette accanto alla ragazza, come se fosse la cosa più normale del mondo.

-Cosa fai Malfoy?! Ti sembra il momento di metterti a fare i tuoi discorsi da serpe?-.

-Non sono qui per questo...-. Draco sospirò e si mise una mano tra i capelli.

-E allora cosa vuoi, non vedi che sto studiando?-.

-Si, ciò fatto vagamente caso..Ma, senti un pò...Con chi vai al ballo di fine anno?-.

La ragazza lo guardò per un istante, cercando di individuare i pochi punti buoni che sarebbeo venuti fuori da quella conversazione, ma le idee sembravano non venirle...

-Non credo che andrò al ballo!-. Sbottò alla fine, con aria scocciata.

Cominciava a sentirsi a disagio, terribilmente a disagio.

Lui le accarezzo una guancia, e sentì il tremolio che proveniva dal corpo di lei.

-Che cosa ti prende? Mica sarai in imbarazzo vero?-.

Lei scansò gentilmente la sua mano e si alzò dalla sedia. Recuperò la sua roba, prese la lumaca e guardò Draco.

-Non vorrai mica andartene vero? Io volevo solo invitarti..-.

-Hai percaso scommesso con i tuoi amici su chi sarebbe riuscito a fare stare come un cane Lunatica Lovegood?-. Urlò lei.

-No, non fraintendere, non è questo...Ma diamine, aspetta, non andare! I miei amici non si immaginano minimamente che avrei invitato te...tutti si aspettano che vada con Pansy...ma non è così!-.

Luna rimase sulla soglia della porta. Lo guardò: Malfoy era uno dei ragazzi più belli in assoluto, e molte avrebbero pagato per essere lì, al posto di lei.

Ma era quasi sicura che la stesse prendendo in giro.

Draco si lazò e la raggiunse e senza neppure darle il tempo di controbarttere le prese la mano e la trascinò all'interno della sala grande.

Una volta conquistato gli sguardi di tutti prese aria nei polmoni e urlò: -IO DRACO MALFOY, RE DELLA SERPE, INVITERò LUNA LOVEGOOD AL BALLO DI FINE ANNO, CHE VOI, POVERI MORTALI SIATE DACCORDO O NO!-.

Luna lo fissò per un attimo, sorridendo alle parole del ragazzo.

-Andiamo Luna, dimmi di si...riproviamoci in sieme. So benissimo che l'ultima volta mi sono comportato da vero bastardo e mi dispiace. Tu mi piaci piccola, e ti prometto che stavolta me ne sbatterò le scatole dei giudizi della gente-.

Draco sembrava sincero, ma Luna aveva paura.

Paura di scottarsi di nuovo, per l'ennesima volta, di rimanere delusa dall'amore, di venire presa in giro ancora una volta.

Ma Draco era sincero, gielo leggeva in quegli occhi, di un azzurro glaciale, trasparente.

-Io...io...Draco io...-.

-Luna, è solo un ballo. Se poi vedi che non sono cambiato ok, mandami pure tutte le maledizioni che sai...ma dammi un'altra occasione-.

Il silenzio avvolse i due ragazzi.

Le labbra di lei tramavano.

-Ok, un'altra possibilità, ma solo una!-.

Draco sorrise e la abbracciò come se fosse un pupazzetto.

-Grazie! Ti giuro che stavolta sarà diverso...-.

Luna aveva paura, ma sapeva che sarebbe stato così.

***

Ma, in fondo è vero: l'uomo teme ciò che non conosce.

E l'amore è un sentimento ignoto a molti.

Ma è una lezione che si può imparare solo con il tempo, solo provando ed esperimentando.

E loro lo sapevano.

Solo una cosa era cierta: quella era una lezione che avrebbero studiato in sieme.