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Autore: cloe cullen    10/11/2010    26 recensioni
Brandii la forchetta esasperata. “E’ normale, ok? E’ normale infuriarsi se il tuo ragazzo sorride a quelle oche, è normale piangere se sei triste ed è normale vomitare e ingozzarsi se sei incinta ok?” Le parole mi uscirono prima che potessi fermarle o anche solo provare a contenerle. Le sentii riecheggiare nella stanza. O merda… Alzai gli occhi ed incontrai quelli spalancati del mio ragazzo. Mi fissava sconvolto..più o meno inebetito Poi accadde tutto molto velocemente. Sentii due tonfi. Uno provocato dalla forchetta che mi era caduta, sbattendo sul piatto. L’altro da Rob che era…semplicemente precipitato dalla sedia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HEAVEN Sera girls!!! Finalmente siamo qui a postare !!! E postiamo la luna di miele dei nostri piccioncini  virtuali mentre quelli  reali stanno girando proprio la honeymoon di BD!! Che bella coincidenza *___* E che belle le foto e i video che sono usciti...cioè come si tenevano la mano, come lei sfiorava il petto di Rob awwwwwwww..noi siam morte e credo anche voi  ;D Altro che Edward e Bella...quelli erano Rob e Kris *___* cioè...no words.
Ok passiamo al capitolo. Che dire? Grazie per tutte le recensioni, preferiti, seguiti ecc e speriamo che questa nostra luna di miele vi soddisfi come il matrimonio.
Un beso Cloe & Fio.
P.S= Vi lascio il link del resort a cui mi sono ispirata x la descrizione. E' molto bello io ci sono stata in vacanza U__U Ahahahah eh sisi magari xD  LINK
P.P.S= Ahhhhhhhh un ultima cosa. Leggendo qualche vostra recensione ci è parso che qualcuna di voi pensi che questa storia stia per finire. Ahahah vi assicuriamo che non è assolutamente così...assolutamente no. Ci avrete tra le scatole per ancora un bel po di mesi mi sa LOL. Quindi ..relax ;D




CAPITOLO 33 (Cloe)

YOU ARE MY HEAVEN





KRIS POV
“Siamo sposati…cioè davvero davvero sposati. Quasi non ci credo” mormorai accoccolandomi meglio contro il suo petto, sdraiata sui comodi sedili della prima classe.

Probabilmente stavo ripetendo la stessa frase da almeno 10 ore, cioè da quando avevamo messo piede sull’aereo verso la nostra meta: Fiji.
Quasi non ci potevo credere: una settimana, sette interi giorni da sola con mio…marito. Marito.
Ridacchiai, pensando a Rob come a mio marito. Era ancora tutto così nuovo, così..strano. Strano in senso positivo ovviamente ma comunque mi faceva un certo effetto.
“Ehi, non ti senti più vecchio?” lo punzecchiai “Insomma, io a 21 anni sono una moglie e una madre, non l’avrei mai pensato. Mai…”
Rob non mi rispose di nuovo e alzai gli occhi per controllare. Forse si era addormentato.
E invece no che non si era addormentato.
Mentre con una mano mi accarezzava distrattamente i capelli con l’altra stava..stava mandando sms col cellulare. Su un aereo in volo e, per di più, in fase di atterraggio.
“Rob spegnilo subito!” borbottai scioccata “Che diavolo credi di fare?”
Sussultò, fissandomi come un bimbo colto con le mani nella cioccolata e cercando di nascondere ancora di più il telefono sotto il sedile.
“Non faccio niente. Dovevo mandare un sms urgente..”
“Urgente?” Alzai un sopraciglio “Urgente a chi scusa?”
“Ehm…lo sai..a ehm..”
“Chi scusa?” chiesi senza capire.
Sbuffò “A Joy ok? Voglio sapere come sta Joy”
Mi trattenni dal ridere. Lo sapevo, lo sapevo che sarebbe finita così.
“Eh..ehm” mi schiarii la gola “Pensi che ti risponderà? Ok che è una bimba intelligente ma…”
“Ovviamente lo stavo mandando a tua madre” rispose ma, prima che potesse continuare afferrai  il telefono e lo ficcai prepotentemente nella tasca dei miei jeans, riuscendo anche a spegnerlo.
“Dai kris ridammelo!”
“No” risposi “Non voglio rischiare di morire perché sei stato così stupido da tenere il cellulare acceso.”
Si protese verso di me e mi afferrò per i fianchi, cercando di infilare la mano nella mia tasca.
“Dai” rise sussurrando “Guardo che in realtà le possibilità che le onde del telefono interferiscano con il computer di bordo sono abbastanza rare. Saranno una su diecimila..”
“Con la fortuna che abbiamo di certo noi due non facciamo parte di quei novantanovemila”
Lo sentii muovere ancora un po’ le mani e bloccai i suoi polsi tra le mie.
“Guarda che se continui chiamo qualcuno e dico che mi molesti.” Lo minacciai.
Rise affondando il volto nel mio collo. “Ah sì, e io chiedo l’annullamento.”
“Non puoi..”
“Tecnicamente sì. Ancora non abbiamo consumato il nostro matrimonio..” Rispose e sentii le sue labbra aprirsi in un sorriso contro la mia pelle.
“Hai ragione. E se vuoi consumarlo prima dei tuoi ottant’anni ti consiglio di non cercare di prendere il telefono di nuovo..”
Si arrese, senza però allontanarsi da me. Mi cinse ancora più forte e posò il capo sulla mia spalla.
“Cattiva” borbottò
Gli baciai i capelli, inspirando forte il suo profumo.
“Sei peggio di Joy a volte sai” dissi “ma visto che sei il mio papino super geloso ed iperprotettivo sei perdonato.”
Le sue dita tracciarono cerchi leggeri sulla mia pancia alzando leggermente il top di cotone che indossavo.
Incredibile, fino a poche ore prima era stato lui a tranquillizzarmi e ad assicurarmi che Joy sarebbe stata bene e ora si faceva prendere l’attacco di panico.
“Vedrai con mia madre starà benone. Anzi la vizierà talmente tanto che quando torniamo secondo me non vorrà più venire via..”
“Probabilmente sì” ridacchiò.
“E poi” continuai “Li sono appena le 2 del mattino…dormono”
Mi guardò accigliato “Davvero?”
“Mi pare di sì..”
“Ma di quale giorno scusa?”
Lo fissai confusa. “Come di quale giorno?”
“Beh sì cioè è oggi o tecnicamente già domani? C’è tutta quella storia della linea del cambiamento di data”
Ci fissammo per quelli che dovevano essere parecchi secondi finchè non vidi il labbro di Rob iniziare a tremolare e, insieme, scoppiammo in una fragorosa risata che attrasse gli sguardi di alcuni altri passeggeri.
“Hahaha ti importa davvero?” chiesi tra le risa.
Scosse il capo stringendomi più forte e baciandomi la fronte. “No, so che sta bene per cui..no. Non mi importa di niente. Non mi importa del resto del mondo…”
“…del fatto che non sappiamo nemmeno bene dove sono queste Fiji o che non siamo sicuri del giorno in cui stiamo vivendo”
“Infatti” rispose “So che sto guardando il sole tramontare da questo finestrino e so che ti amo e so che sono l’uomo più fortunato del mondo visto che hai accettato di sposarmi.”
“Davvero?”
Annuì “Certo, Kris. Ti amo..più di qualunque altra cosa al mondo.” Sussurrò “però me lo fai un piacere?”
“Quale?” chiesi curiosa.
Scoppiai a ridere quando sentii la sua richiesta.
“Stasera per favore lo consumiamo questo matrimonio?”

Invece quella sera non consumammo alcun matrimonio.  Dopo ore arrivammo al nostro meraviglioso e super lussuoso resort ed ero così stanca che a malapena riuscii a sentire le parole della ragazza che ci spiegava ogni singolo confort presente  nella nostra villa. Avevamo scelto quel luogo in particolare perché era su una piccola isola dell’arcipelago, dove era garantita totale pace e tranquillità.
Che per noi significava solo una cosa veramente importante: nessuna macchina fotografica eccetto la nostra. Un sogno in pratica.
http://i56.tinypic.com/2vdic86.jpgMI gettai sul letto mentre Rob dava la mancia alla ragazza e chiusi gli occhi, constatando la morbidezza del materasso e inspirando l’aria tiepida della notte.
Pochi istanti dopo avvertii un peso al mio fianco e Rob crollò direttamente sul mio corpo avvolgendomi il fianco col braccio e affondando il viso nel mio collo.
Assaporai con le labbra la consistenza dei suoi capelli profumati e con le mani sfiorai la pelle sotto la sua maglietta.
Mmmmm..forse non ero poi così stanca…
Sentii la mano di Rob afferrarmi un fianco e io mi mossi piano contro di lui mentre le mie carezze si facevano così audaci da arrivare a togliergli la maglietta.
Si puntello sui gomiti così da guardarmi negli occhi, le nostre labbra a pochi millimetri.
“Non così signora Pattinson…” mormorò
“Perché…”
Mi bloccò “Non voglio che la nostra prima notte da marito e moglie sia così..assolutamente no…”
Ridacchiai confusa. “pensavo mi avessi implorato di ehm..consumare solo poche ore fa”
“Forse ma..non voglio” accarezzò la punta del naso col mio “Non voglio ora. Kris quanto tempo ho aspettato per renderti mia totalmente? Anni…E non posso accettare che la prima volta fra noi sia qualcosa di veloce perché  non abbiamo chiuso occhio nelle ultime 20 ore.”
Fece scorrere le labbra lungo il mio collo e rabbrividii. Le sue mani vagarono di nuovo sulla mia pancia e slacciarono il bottone e la zip dei miei pantaloncini.
Se non voleva fare sesso quello non era certo il modo migliore per farmi stare buona…
Fece scivolare i miei pantaloncini giù per le mie gambe e riuscii a scalciarli in modo da farli cadere sul pavimento.
Riportò la bocca sul mio orecchio.
“Invece ho in programma qualcosa di speciale e farò l’amore con te per ore e ore e ore, baciandoti e accarezzandoti…che ne dici?” mormorò
“Mmmm” gemetti “per me va bene ma..Rob se continui così ti stupro in questo momento…”
Rise facendo per allontanarsi ma io lo riavvicinai a me aggrappandomi con le gambe a lui e riportandolo quasi sdraiato su di me.
“Non ti azzardare ad allontanarti di un solo centimetro da me, intesi?” ordinai “Voglio sentirti vicino…”
“Non volevo pesarti” rispose affondando di nuovo il viso sul mio collo.
“Non mi pesi” lo rassicurai “Ma voglio dormire abbracciata a te, sentire il tuo corpo..”
“Ti amo Kristen lo sai?” disse “Ti amo e domani …beh domani vedrai cosa ho in mente..”
Chiusi gli occhi nonostante lui sapesse perfettamente quanto io fossi curiosa di natura e non riuscissi mai a accettare le sorprese. Stavo quasi per iniziare la mia solita pantomima per estorcergli qualche informazione ma…all’improvviso mi fermai.
Lui era fatto così. Mi amava ed amava stupirmi. Come sulla Tour Eiffel, come con la canzone al nostro matrimonio… E ogni singola sua sorpresa era perfetta. Sempre.
“Buonanotte amore mio..”
“Buonanotte” sussurrai solamente, affondando il viso nella massa di capelli e inspirando il suo dolce profumo.
Chiusi gli occhi lasciandomi cullare da quelle sensazione e, quando li riaprii, mi sembrò che fossero passati pochi semplici minuti ma, evidentemente, non era affatto così.
Mi guardai attorno e vidi il sole entrare dalle finestre. E quello non era certo il sole del mattino o del mezzogiorno…doveva essere pomeriggio inoltrato. Confusa adocchiai  il piccolo orologio a muro. Le 17 e 16.
Wow..eravamo arrivati di notte quindi dovevamo aver dormito molto più di dodici ore.
O perlomeno, io avevo dormito.
 Rob..non c’era.
Mi alzai dal letto e iniziai a chiamarlo ma di lui non c’era traccia né in bagno, né nel salotto adiacente alla camera da letto.
Forse era andato a fare un giro ma era strano che non mi avesse detto nulla.
Mi guardai ancora attorno spaesata quando notai un foglietto attaccato alla porta finestra che dava sulla terrazza.
Sopra c’era scritto semplicemente il mio nome.
Lo aprii e non potei impedire alle mie labbra di arcuarsi in un sorriso.

Cara kris,
Te l’avevo detto che avevo in mente qualcosa di speciale, no?
Togliti tutto quello che hai addosso e raggiungimi in spiaggia.
                                            Ti amo, Rob.
P.S= ripensandoci forse è meglio che indossi qualcosa. Non vorrei che qualcuno per sbaglio vedesse quello che è solo mio. Ma un semplice vestitino è più che sufficiente.
P.P.S= Mi raccomando solo il vestitino. Niente costume o intimo…sarebbero inutili ;)

Mi precipitai verso la valigia, la aprii e tirai fuori un semplice abitino bianco in cotone che mi arrivava circa a metà coscia. Lo infilai rapidamente gettando la maglietta e gli altri indumenti sporchi a terra, senza curarmene.
Solo ora che avevo letto le sue parole mi resi veramente conto di quanto lo desiderassi. Era un bisogno bruciante, potente. Avrei abbandonato qualunque cosa per correre da lui e gettarmi tra le sue braccia.
Nient’altro aveva importanza. Per un attimo contemplai l’idea di una doccia ma la scartai subito. Ne avrei avuto bisogno dopo probabilmente…
http://i51.tinypic.com/2isxilx.jpgCon un sorrisetto uscii nella veranda e quasi rimasi incantata dalla vista di fronte a me. Una piscina tutta nostra faceva bella mostra di sé ed era solo l’inizio di uno spettacolo ancora più magnifico aldilà.
Decine e decine di palme si innalzavano sulla spiaggia bianchissima, lambita dal mare più azzurro che avessi mai visto in tutta la mia vita. L’aria era satura di profumi: salsedine e uno strano aroma dolce, probabilmente un fiore locale, che si mischiavano creando una fragranza perfetta per quella calda sera.
Scesi le scalette di legno e quando affondai le dita dei piedi nella sabbia chiusi un attimo gli occhi per godermi il momento. Ma non appena mi ricordai di Rob che aspettava solo me, mi misi a camminare impaziente.
Arrivai in riva al mare e mi guardai attorno, ma non c’era nessuno.
L’acqua tiepida mi lambì le caviglie e quando stavo per girarmi avvertii un braccio stringermi la vita e farmi voltare. Non ebbi il tempo di avere paura che le labbra. Le sue labbra si avvinghiarono alle mie, in un bacio dolce quanto passionale.
“Ciao Bella addormentata..” soffiò sulle mie labbra.
Sorrisi e lui si allontanò quel tanto che bastava per appuntarmi tra i capelli un enorme fiore fucsia. Riconobbi immediatamente il  medesimo profumo che avevo avvertito in terrazza pochi minuti prima…
Afferrò la mia mano e mi trascinò con sé. Lo seguii senza concentrarmi minimamente sui passi che percorrevo: mi fidavo di lui ciecamente e poi ero troppo presa dall’osservare i suoi pantaloni di chiari che gli fasciavano le gambe e il suo petto nudo.
Non ero mai stata così felice che non avesse indossato una camicia.
Camminammo un poco e quando tornai consapevole del mondo attorno a me mi accorsi che eravamo in una piccola rientranza della costa, nascosta alla vista, e che c’erano…
http://i54.tinypic.com/2eluj5i.jpg“Rob..hai fatto tutto questo per me?” mormorai osservando i teli stesi sulla sabbia su cui erano poggiati acqua, succo, champagne e frutta fresca, nonché alcune candele accese la cui fiamma bruciava piano, ma intensamente.
Proprio come me.
“Io farei qualunque cosa per te” mi attirò a se “qualsiasi cosa..”
Affondai il volto sul suo collo baciando la sua pelle.
“Sei stanca?” domandò
Scossi il capo.
“Hai fame?”
“Non di cibo…di te si però.” Risposi.
Non persi tempo e avvicinai le labbra alle sue catturandole e Rob mi strinse per i fianchi e insieme ci ritrovammo a terra, a rotolare sulla sabbia chiara.
Lo spinsi sotto di me, sfiorando la sua pelle e i nostri sguardi si incrociarono per quel breve ma intenso istante.
L’intensità del suo amore per me era tutta scritta lì, in quelle due pozze limpide che mi fissavano con un’adorazione tale e completa a cui ero certa non mi sarei mai abituata. A cui non avrei mai voluto abituarmi..
Mi attirò ancora più contro il suo corpo e la sua bocca vagò sul mio collo mentre le sue dita sfiorarono piano le mie spalle e con accurata lentezza fecero scendere le spalline dell’abito. Si ammucchiò sui miei fianchi lasciandomi esposta ai suoi occhi.
“Sei bellissima, sai?” sussurrò roco posando un bacio dopo l’altro lungo le scapole, sopra al mio cuore, fino ad arrivare all’incavo tra i miei seni.
Ne sfiorò uno delicatamente con un dito per poi circondarlo completamente con la mano e soffiare sopra l’altro.
“Ho detto che ti avrei venerato ed è ciò che ho intenzione di fare signora Pattinson…” mormorò.
In men che non si dica mi ritrovai sdraiata sotto di lui, il suo sguardo innamorato perso su di me.
“Ti amo..” ebbi solo la forza di dire.
Circondai il suo collo con le braccia avvicinandolo a me ma lui si limitò a sfiorarmi le labbra velocemente, preferendo riprendere la scia che aveva interrotto pochi istanti prima. Baciò e venerò ogni singolo poro della mia pelle, partendo dal collo, i seni…Posò un bacio leggero su ognuna delle mie costole e mordicchio leggermente i bordi del mio ombelico.
“Rob..” gemetti.
Ancora non mi aveva toccata e già stavo bruciando.
Afferrò con le dita i lembi del mio vestito arrotolato nel mio bacino e col mio aiuto lo fece scorrere lungo le mie gambe.
Lo vidi sorridermi compiaciuto.
“Avevi detto di non mettere niente sotto..” mormorai.
Le sue dita percorsero lo stesso tragitto della sua bocca finchè non arrivarono ai miei fianchi e molto delicatamente mi fece aprire le gambe posizionandosi in mezzo.
Mi stupii per quel momento così ..dolce. Rob era sempre amorevole e delicato ma..ma in quell’istante mi ricordò molto come era stato durante la prima volta che avevamo fatto l’amore.
E forse era in un certo senso, nuovamente una prima volta per noi. Per la prima volta facevamo l’amore come marito e moglie. Uniti, davanti a Dio, davanti al mono. Quel momento, quell’atto era il primo passo del nostro per sempre.
Affondò nuovamente il volto nel mio ventre morbido, assaporandolo quasi e scendendo sempre più verso il basso.
Inarcai la schiena affondando le dita nella sabbia tiepida.
Trattenni il respiro quando, con molta delicatezza, raggiunse la sua meta e iniziò ad assaporarmi piano, continuando quella dolcezza che aveva dimostrato da quando aveva catturato le mie labbra nel primo bacio di quella sera.
Si muoveva lieve, con soffi e baci e in quegli istanti sembrava quasi che il mare tentasse di muoversi al nostro stesso ritmo. Lento, incalzante, a ondate ritmiche colpiva i nostri corpi nell’esatto momento in cui le mie dita stringevano con più forza i capelli di mio marito. E, quando lui capì che non avrei retto ancora molto quel piacere così intenso che sfiorava il dolore per l’intensità con cui lo volevo , e le spinte e i baci si fecero più frequenti anche il mare sembrò comprendere il nostro avanzare verso l’esplosione di quella dolce e perfetta tortura.
Sbatteva con più forza contro di noi, contro le mie mani che tracciavano solchi più profondi nella sabbia finche non mi lasciai andare ed esplosi, lasciandomi travolgere da quell’emozione che a parole non sarei mai stata capace di definire.
Chiusi gli occhi e lo sentii avvolgere il mio corpo tra le sue braccia, quasi volesse dimostrarmi che mi avrebbe protetta sempre, che sarebbe stato il mio scudo contro il mondo.
Avvertivo il suo petto premere contro la mia schiena e le sue mani scorrere lungo i miei seni, il mio ventre.
Le sue labbra succhiarono piano il mio collo, ispirando forte.
“Sai di sale e fiori..” mormorò.
Sorrisi mentre aprivo le gambe e lo accoglievo dentro di me, con una sola spinta. Lo volevo di nuovo, anche se erano passati a malapena una manciata di secondi. Lo volevo sempre, per sempre.
“Facevamo sempre l’amore così quando aspettavi Joy, ricordi?”
Ebbi solo la forza di annuire.
Se ricordavo? Certo che ricordavo…ogni cosa. Il modo in cui la sua pelle premeva contro la mia schiena, come facesse scorrere le sue dita lungo il mio ventre rigonfio, le nostre gambe intrecciate. Ogni cosa era stampata nel mio cervello per l’eternità…
Chiusi gli occhi abbandonandomi alle sensazioni e alla spirale di piacere che mi avvolgeva sempre più forte ad ogni spinta, prima più lente e poi via via più veloci e incalzanti, passionali
“Rob …” gemetti il suo nome mentre lui pronunciava il mio e, capii di non essere mai stata così innamorata di quell’uomo come in quel singolo istante.
E mi lasciai andare. Lasciai che il mio corpo si espandesse. Lasciai che volasse  consapevole che, comunque, non avrebbe mai volato alto come il mio cuore.



ROB POV
“Rob vai via..non è il caso..”
Scossi il capo. Era così testarda.
“Non dire idiozie” sussurrai mentre sentivo gli spasmi di un nuovo conato scuoterla.
Mi impegnai a tenerle i capelli raccolti sulla nuca e a massaggiarle la fronte sudata di tanto in tanto.
Alla fine dopo dieci minuti buoni si accasciò stremata sulle pianelle fredde del pavimento. Senza pensarci la presi tra le braccia, nonostante sapessi perfettamente che non avrebbe gradito affatto.
E infatti…
“Rob mettimi giù” protestò “Dai posso camminare, davvero”
Certo che poteva…
Lanciai una rapida occhiata al suo viso pallido, ai suoi capelli sfatti e alle occhiaie.
Povero amore mio..
Mi si spezzava il cuore a vederla in quel modo ma, allo stesso tempo, non potevo fare a meno di sorridere pensando alla scena di ieri.

“Mmmm ma quanto ci mette il cibo ad arrivare?” protestò seduta sul letto con solo indosso una mia camicia “Sto morendo di fame!”

“Io mangerei solo te invece…”
Kris alzò gli occhi al cielo “Beh io no. Sono tre giorni Rob, tre giorni che non facciamo altro che fare sesso smettendo solo per..ehm andare in bagno e mangiucchiare le cose che ci sono in cucina ma…”
“Non ti sentivo protestare..”
“Non sto protestando” disse sorridendo “ma ho bisogno di riprendere le forze e quindi mangiare cibo vero..qualcosa che non siano Cracker o lattine di Coca del frigo bar..”
La afferrai e la trascinai sotto di me, solleticandole i fianchi. Non appena la sfiorai iniziò a ridere come una pazza: quella ragazza aveva una resistenza minima al solletico.
“No..no..nooooooooooo” strillò “Dai daiiiiiiiiiiii..ahhaha.basta basta..”
In quel momento si sentì un bussare alla porta e una voce con uno strano accento dire ‘Servizio ristorante’
Lascai kris che scattò in piedi lanciandomi un’occhiataccia.
“Scemo adesso penserà che stessimo facendo qualche strano gioco erotico!”
“Beh, che lo pensi” ridacchiai “Siamo in luna di miele, possiamo fare tutti i giochini che vuoi…”
Senza rispondermi corse verso la porta e dopo pochi secondi la vidi tornare con in mano una enorme coppa di vetro piena fino all’orlo di gamberetti ricoperti di una strana maionese color rosa.
Si sedette sul letto e ne afferrò uno con le dita, portandoselo alla bocca. La vidi chiudere gli occhi e prendere un lungo respiro.
“Mmmm” mugolò “Dio..siiii”
Alzai un sopraciglio, sconvolto, anche se vederla così era piuttosto eccitante.
“Scusa..ma quel gamberetto ti sta dando un’orgasmo migliore di me?” domandai.
Kris sembrò pensarci su e poi si sciolse in un sorriso.
“Vieni qui gamberetto mio..” mormorò.
Non me lo feci ripetere due volte e poggiai il capo sul suo ventre, adagiandomi sulle sue gambe.
“Scusa ma al momento ho questa voglia assurda di gamberetti e sono così buoni che…mmm, Dio ne mangerei a quintali…”
“Mmm hai detto che hai questa strana voglia?” la punzecchiai.
“Haha” confermò, prima di rendersi conto di dove volevo andare a parare.
“Non ti azzardare a ricominciare Rob. No, non sono incinta. No, non mi hai messa incinta in questi tre giorni e no non sarò incinta nei prossimi due o tre anni..ok?”
“Se lo dici tu..” buttai lì. Io volevo un altro bambino e sapevo che con kristen era tutta questione di usare la tecnica di persuasione corretta…
“Lasciami continuare il  mio orgasmo col gamberetto” disse ridendo.
“Fai pure ma guarda che se li mangi tutti starai male” la ammonii.
Anche se non la vedevo potevo scommettere che stava alzando gli occhi al cielo.
“Non portare sfiga. Vedrai che starò benissimo.”

E infatti…

Adagiai Kris sui cuscini e lei si raggomitolò su se stessa.
Mi stesi al suo fianco stringendola in modo che la sua schiena fosse contro il mio petto e portai le mani sul suo ventre, massaggiandolo delicatamente.
“Come sta il pancino?” domandai.
La sentii abbozzare una risata. “Mi sembra che tu stia parlando a Joy..”
“Beh mi prendo cura di entrambe le mie principesse”
“Lo so” strinse la mia mano “Grazie mille..e…mi spiace di..aver rovinato..tutto..”
La sentii tirare su col naso e la strinsi più forte. “Kris non dire sciocchezze, può capitare a tutti di star male in vacanza..”
“Ma questa non è una semplice vacanza!” protestò “Questa è la nostra luna di miele e se non mi fossi ingozzata…”
La sua voce fu interrotta dallo squillare del cellulare sul comodino. Kris lo afferrò e non appena rispose il suo viso si illuminò, cosa che mi fece immediatamente capire chi era.
“Ciao mamma!” esclamò “Sì, sì tutto bene. Oggi ho avuto un po’ di nausea ma solo per…No, ti prego non anche tu! Non sono incinta!Si si…mamma!”
http://i55.tinypic.com/mrtuea.jpgLa conversazione mi fece scoppiare a ridere e lei mi fissò truce ma si addolcì immediatamente quando sentì la voce di Joy. Premette il tasto del vivavoce e anche io riuscii a sentire la mia piccola.
“Amore!” urlammo entrambi e, dall’altro capo, sentimmo Joy iniziare a strillare estasiata di sentirci, come accadeva in pratica ogni giorno.
“Amore della mamma! Come stai?”
“Ma..ma mama!” rispose la piccola. Ovviamente non capiva le nostre domande ma solo sentendoci ci rispondeva, chiamandoci rispettivamente ‘mama’ e ‘dada’. Era così dolce la mia bambina…
Avvertii una stretta al cuore a saperla lontana migliaia di chilometri ma entro un paio di giorni l’avremmo rivista perciò scacciai immediatamente quella sensazione di nostalgia.
Ovviamente la stessa cosa non si poteva dire per kristen.
Non appena ebbe riattaccato il telefono scoppiò in un pianto dirotto.
“Faccio schifo in tutto! Sono una pessima madre e rovino anche la luna di miele!”
Mi passai una mano fra i capelli senza sapere che fare ma, improvvisamente, mi ricordai che di solito quando era arrabbiata si scordava la tristezza.
“Kris sei sicura di non essere davvero incinta? Gli sbalzi d’umore, la nausea, le voglie…” la provocai.
Capii che aveva funzionato.
Il suo viso ora era rosso per la rabbia e non più per le lacrime che si erano fermate.
“Rob giuro che la prossima volta che ti sento dire ancora una volta una cosa simile io ti..ti..” sbattè con forza la mano sulla mia coscia e alzai le mie in segno di arresa.
“Ok, ok ok” sussurrai “Scherzavo. Diciamo che ci servirà da lezione. La prossima volta che vorrai un orgasmo lo chiederai a tuo marito e non a un gambere…”
“Ti prego non dire quella parola o ricomincio a vomitare!”
Si accoccolò col capo contro il mio petto e io la strinsi forte ridacchiando.
Spensi la luce principale lasciando accesa solo la piccola abat-jour.
“In caso che tu ti senta male , così non inciampi..”
Mi rivolse un debole sorriso. “Grazie per prenderti cura di me..”
“Sempre amore mio” le posai un bacio sul capo e presi ad accarezzarla finche non vidi i suoi occhi chiudersi lentamente per la stanchezza accumulata.
La guardai dormire tranquilla per alcune ore e solo quando fui certo che probabilmente non si sarebbe più sentita male mi azzardai a chiudere gli occhi.
Mi svegliai quando sentii una scia di baci posarsi lungo il mio petto fino al bordo dei miei boxer.
Era un sogno o era..
Spalancai gli occhi e vidi Kris fissarmi sorridente. Si era cambiata e ora indossava una camicia da notte leggera blu e mi sorrideva. Le occhiaie erano diminuite e sembrava stare molto meglio anche se forse non era il caso che noi ancora…
“Ehi” sussurrò “Sto bene ora. Sono otto ore che non vomito..doveva essere solo una semplice indigestione come aveva detto il medico.”
Mi fissò ammiccante. “Perciò ora possiamo tornare a divertirci, no?”
“Kris, non so” risposi serio “Forse è il caso che riposi un pochino, no?”
“No, dai non rovinarmi il divertimento..” protestò con sguardo da cucciola sedendosi su di me “ti pregoooo”
Alzai gli occhi al cielo e ribaltai le posizioni portandola sotto di me.
“Voglio il tuo gamberetto..” disse ridendo.
“Prima pesciolino, poi squalo, ora gamberetto. Cos’è questa fissa di dare nomi marini al mio..beh hai capito?”
“Non lo so, mi piace..” disse baciandomi con foga.
Ricambiai, staccandomi solo quel tanto che bastava per mormorare.
“Ti giuro che di questo gamberetto non farai mai e poi mai indigestione…”

“Rob mettiti la crema”
“No dai..sto dormendo” protestai affondando il capo sull’asciugamano.
“Uffa..sei proprio un bambino”
Sorrisi quando sentii le sue piccole mani iniziare a spalmare la crema sulla mia schiena.
“Mmmm si brava piccola…continua così..” mormorai rilassandomi. Ad un tratto avvertii le sue labbra iniziare a lasciare una scia di baci sul mio collo.
“Voltati..voglio darti un bacio” soffiò.
Adoravo quando era così audace, perciò mi girai aspettandomi di sentire le sue labbra su di me, e invece…
“Kriiis che cavolo…” strillai quando una sua mano mi colpì sulla faccia piena di crema solare
“Ho detto mettiti la crema perciò tu ti metti la crema” disse ridendo.
Eliminai l’eccesso dal viso e le feci la linguaccia. Era l’ultimo giorno di vacanza e ormai la mia pelle aveva preso un po’ di colore, non era necessario continuare a mettere quell’inutile impiastro sulla faccia.
“Ahi sì? Perciò il nostro matrimonio sarà così? Tu mi dici quello che devo fare e io lo faccio?”
“Ehm…” sembrò pensarci un  attimo “Direi di sì. Sarai il mio piccolo schiavo..”
“Ah sì…” alzai un sopraciglio e la guardai con un sorrisino maligno.
Il suo si spense all’istante.
“Significa che mi devo vendicare ora..” mormorai.
“Rob no..” disse capendo immediatamente le mie intenzioni “Non ti azzardare oppure…”
Non la feci nemmeno finire di parlare che la caricai in spalla dirigendomi di corsa verso il mare.
“Rob no! No, dai mi sono appena messa la protezione solare Rob!!” protestò inutilmente battendo i pugni contro la mia schiena.
Quando arrivai ad un livello abbastanza profondo dell’acqua la gettai scoppiando a ridere.
La amavo disperatamente ma prenderla in giro era qualcosa che…beh, diciamo che non mi sarei mai annoiato di farlo.
Ritornò a galla e non perse un minuto per iniziare una battaglia di schizzi.
“Idiota…sei un vero idiota” si lamentò ma riuscivo a sentire le risata tra le sue parole.
Mi avvicinai e la strinsi per i fianchi posando alcuni baci sulla pelle bagnata del suo collo.
“Mmmm” mugolò “Non credere di cavartela con così poco. Se mi brucio e passo tutta la notte ad urlare tra le lenzuola io…”
“Kris” le lanciai un sorrisetto “L’unico motivo per cui urlerai stanotte sarò io, e ti assicuro che non saranno urla di dolore…”
“Scemo..” Arrossì alla mia affermazione e io la strinsi più forte trascinandoci verso un punto più profondo.
Allacciò le gambe al mio bacino.
“E’ stata una luna di miele fantastica” sussurrò “Anche se mi sarebbe piaciuto andare a vedere quella riserva dove ci sono le scimmie. C’erano anche le mamme con i cuccioli…”
Mi morsi il labbro per evitare di fare una battuta davvero spiacevole che però, era così perfetta..
Non farlo Rob, non farlo. Si arrabbierà
Kris mi mollò una sberla sul petto. “So cosa stai per dirlo e non dirlo. Non dirlo o..”
“Non ho detto niente!” esclamai scoppiando a ridere
“Tanto lo so che era una qualche frase idiota tipo ‘Ancora appassionata di scimmie?’ o una qualche sciocchezza del genere” si lamentò.
“Ok” ammisi continuando a ridere “Era qualcosa di simile.”
Le scostai una ciocca bagnata dagli occhi. “A proposito, ancora non ho capito perché non è venuto al matrimonio. Ci è costato una litigata per nulla.”
“La litigata c’è stata perché tu sei scemo” obiettò “E comunque stava girando un film e poi..”
Si morse il labbro e alla fine continuò “Beh pare che abbia una specie di nuova fidinzata…”
Scoppiai a ridere  incapace di trattenermi “Oddio e chi è una babbuina? Ahahahah o mio Dio povera ragazza, ma che gusti ha?”
Kris incrociò le braccia sul petto allontanandosi da me. “Guarda che ci sono stata anche io eh!”
La riavvicinai a me, sentendo nuovamente la sua pelle scontrarsi con la mia sott’acqua.
“Beh i tuoi gusti sono molto migliorati”
“Mmm, non lo so. Ho sposato te.” Ribattè.
“Cattiva” mormorai “Mi tratti così dopo la splendida luna di miele che ti ho organizzato..”
Le sue labbra si tesero in un sorriso prima di sfiorare le mie.
“Vorrei che Joy fosse qui” disse “Se ci fosse lei ti giuro sarebbe così perfetto che non vorrei mai tornare a casa. E invece…”
“Ehi” le carezzai la guancia “Ci torneremo con la bimba, se vuoi. Te lo prometto.
Annuì.
Io sospirai, capendo benissimo come si sentisse.
Era come se in quella settimana avessimo vissuto in un mondo a parte e pensare che da qualche parte ora c’era gente che viaggiava, che cucinava, che lavorava era…quantomeno assurdo. Eravamo riusciti a ritagliarci per una volta il nostro piccolo angolo di paradiso e lasciarlo  era davvero dura. Ma dovevamo farlo.
“Senti ho un’idea” proposi “Questa estate, non importa quanti impegni abbiamo, troveremo una settimana per fare una piccola vacanza con Joy. Forse non saranno le Fiji ma saremo tutti insieme, che ne dici?”
Kris si aprì in un enorme sorriso e fece scontrare le sue labbra salate contro le mie prima di sussurrare : “Dico che ti amo!!”
La strinsi, imprimendo nella mia mente il suo sorriso reso ancora più brillante dal sole e dall’acqua cristallina che trasformava i suoi occhi verdi in due smeraldi.
“E lo sai cosa dico io?” mormorai “Dico andiamo a goderci le nostre ultime ore di luna di miele!”
Kris mi baciò ancora spingendomi nell’acqua profonda. “La migliore che si sia mai vista…”
   
 
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