“ Su! Muoviti, è tardissimo”, mi affrettò Emily. Uscì dal bagno di corsa , ero talmente impacciata che non mi ero accorta che davanti c’era proprio lei. Sbattei contro di lei cadendo per terra. “ai…” dissi toccandomi la gamba. Quella gamba che era malata, ma che ora era tutto finito. Ora la mia vita era tranquilla. Sorrisi al quel pensiero. “Vane muoviti! Siamo già in ritardo.” La voce di Emily mi fece sussultare, e subito mi alzai. Non potevo crederci. Quel giorno non poteva essere reale. Il mio matrimonio. Già … sembrava giusto ieri quando ho incontrato per la prima volta Andrea, il nostro primo bacio , i nostri problemi. Sembrava tutto così vicino, invece erano passati bene 4 anni. Finalmente era arrivato il mio momento. “Emily fai piano” gli dissi mentre mi sistemava i capelli. “ hey cara mia. Chi bella vuole apparire tanto deve soffrire” mi rispose con una linguaccia. La mia migliore amica, anche la conoscevo da 4 anni. Mi era sempre stata accanto, quel giorno sarebbe stata la mia testimone di nozze, la mia parrucchiera e la mia estetista. In questo era un’esperta!. “ sei perfetta” mi disse mettendosi davanti a me. “grazie” gli sorrisi. Ci guardammo per un po’. Mi alzai di scatto e l’abbracciai.”ti voglio bene” gli dissi, con la voce tremante. Mi strinse di più “oh Vane… anche io tantissimo”. Mi staccai da lei e i mie occhi cominciarono a diventare lucidi “ oh nono.. ti prego, ci ho messo 2 ore solo per fare il trucco” mi disse ridendo, contagiando anche me. “dai.. ti aiuto a mettere il vestito” mi disse andando in un'altra stanza, se no sarebbe scoppiata anche lei a piangere. “Eccolo” disse entrando di nuovo nella mia stanza. Mi aiutò a metterlo. Era bellissimo, sembrava un vestito delle favole. Avevo un corpetto senza spalline con degli strass, sotto era rigonfiato e arricciato. Mi guardai allo specchio e sorrisi. “oh tesoro ..” disse mia madre entrando dalla porta. Mi girai e gli sorrisi, aprì le braccia per abbracciarla. Lei si buttò sul mio petto piangendo. “sei bellissima. Tuo fratello sarebbe felice se ti vedesse adesso”. “mamma” sussurrai… poi ripresi a parlare. “ mamma , lui è sempre con me. Lo porto e lo porterò sempre nel mio cuore” e subito la riabbracciai.

Era arrivata l’ora. Ero arrivata in chiesa. Quando fui davanti alla porta un ansia mi pervase il corpo. Cominciai a tremare , se non ci fosse stato mio padre a sorreggermi sarei caduta per terra. La marcia nunziale partì. La prima ad entrare fu la mia sorellina , era così carina, con quel vestito bianco, sembrava una mini sposa. Arrivò all’altare, ora era il mio turno. “sei pronta?” mi domandò mio padre sorridendo. Annui con la testa, non avevo la forza di parlare, non ci riuscivo. Cominciammo a camminare sul tappeto rosso. Alzai lo sguardo verso  l’altare, ed eccolo. Incrociai il suo sguardo, e tutto attorno a me scomparve, c’eravamo solo io e lui, nient’altro e nessun’altro, solo due cuori che battevano velocemente all’unisono, due cuori che si sono incontrati e uniti in mezzo a tante altri milioni di persone. Arrivai all’altare, mio padre mi lasciò il braccio e subito la mano di Andrea mi si porse davanti. L’afferrai e salì gli scalini. Il prete cominciò a parlare , ma non sentì niente di quello che dissi, i mie occhi si erano fissati su di lui e non riuscirono a staccarsi. “Può baciare la sposa” la voce del prete. Restai immobile, lui si avvicinò a me , mi prese i fianchi e avvicinò le sue labbra alle mie. “ora è per sempre” mi sussurrò. “è quello che desideravo da sempre” risposi con affanno. Sorrise , con il suo sorriso fantastico , unico, che tanto amavo e mi baciò.  Era ora di andare al ricevimento. La giornata passò, molto faticante ma , tra poco tutto sarebbe finito. “è ora del lancio del bouque” mi disse mia madre. Tutte le ragazze erano dietro me, cercai con la sguardo Emily, “ci conto!” gli dissi ridendo. Mi voltai di spalle e cominciai a contare “1-2-3- e… eccolo” e lanciai il mazzo. Mi voltai subito , c’era talmente tanta confusione in quel groviglio che non capì chi prese il mazzo. Da quel groviglio di persone uscì Emily. Sembrava avesse fatto una battaglia, era un po’ spaesata, subito cominciai a ridere. Mi guardò e mi fece vedere il mazzo ridendo. Subito dopo cercò con lo sguardo Victor e quando lo trovò ,scosse il mazzo per farglielo vedere. “ora la giarrettiera” disse Emily andando a prendere Victor per metterlo davanti a me e Andrea. Quella ragazza era così vivace che rimetterebbe in vita anche i morti!. Prese la sedie e ci spinse verso essa. Alzai la gamba mettendola sulla sedia,e dolcemente Andrea sfilò la giarrettiera. Mi baciò e subito dopo tirò la giarrettiera. “siiiii!” si sentì Emily gridando. Tutti avevano capito chi l’aveva presa la giarrettiera e cominciammo tutti a ridere. “ora tocca a noi” disse Emily, “certo amore” rispose Victor sorridendole. Anche il ricevimento finì.  Salimmo in macchina e ci dirigevamo verso la nostra  casa, che ci avevano regalo i nostri genitori.”Siamo arrivati amore” mi sussurrò Andrea all’orecchio , dato che mi ero addormentata in macchina. Alzai la testa e restai sbalordita. Quella non era una casa , quella era una reggia!. Scesi dalla macchina , ma non riuscì a mettere piede a terra. “ non dovresti aspettare che siamo sulla soglia della porta?” gli domandai. “Lo sai, che non mi piace fare tutto alla regola. E poi dov’è scritto?” mi rispose sorridendo. “eccoci “ disse entrando nella camera da letto. Calò il silenzio. Non sapevo cosa fare. Lui si avvicinò a me sfiorando con le sue dita le mie spalle nude, a quel contatto rabbrividì. Si creò un atmosfera non più nervosa , ma tranquilla. Sentivo il suo respiro infrangersi sulla mia pelle, mettendomi i brividi, i suoi occhi incatenati ai mie mentre mi sussurrava "Sei Bellissima" e io non potevo fare altro che amarlo, amarlo sempre di più. Quella notte ringraziai ancora il cielo per avermi donato un angelo come lui. 

angolo me
scusa il ritardo ma sono stata male e poi la scuola mi impegna!! spero vi sia piaciuto! recensite!!!