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Autore: _SimoErato_    11/11/2010    3 recensioni
Dall'ultimo,emozionante capitolo della Saga,ecco a voi una storia d'amore,passione,amicizia e sogni,sogni reali,sogni irrealizzabili,o semplicemente sogni....
Preparate il vosto viaggio nella fantasia,per entrate nella nuova Valle di Verdepiano....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Surprise!!!

POV PERVINCA
L’arrivo di Milla, per quanto inaspettato, fu una grande gioia per tutti noi.
Già dai primi giorni si rivelò una bambina molto simpatica, ma alquanto esigente. Chissà da chi aveva preso!
Passò una settimana,e della sua fata ancora non c’era traccia.
Zia Tomelilla ci spiegò che,dato che la nostra sorellina era nata con due settimane d’anticipo e lei non aveva mandato la sua lettera molto tempo prima,la sua tata sarebbe arrivata a giorni.
Alla nostra affermazione preoccupata u come avrebbe fatto ad orientarsi,rispose con un “Ci è abituata”. Mah!
Il 28 agosto decidemmo di dare una festa di benvenuto per la piccola, ed invitammo tutto il villaggio, ahimè Pimpernel compresi.
Papà affisse l’invito alla bacheca del municipio qualche giorno prima, e nel primo pomeriggio del giorno previsto in casa nostra sembrava essere passato un uragano.
Mamma era distrutta più di noi dato che Milla,quella notte, non aveva fatto dormire nessuno,specialmente lei,perciò dopo pranzo la obbligammo ad andare a dormire.
Mentre Babù metteva a letto la piccola, io aiutavo Zia Tomelilla a lucidare la casa,mentre papà montava il gazebo in giardino dato che faceva ancora MOLTO caldo.
Arrivate le tre e mezzo io e la mia gemella corremmo su in camera, camminando in punta di piedi quando dovemmo passare davanti alla nuova cameretta di Milla, e ci sistemammo in fretta e furia.
Avevamo venti minuti per farci una doccia e “agghinghiarci” per bene.
Non fu facile,tuttavia alle quattro, quando la famiglia Pollimon bussò alla nostra porta, io e Babù scendemmo le scale elegantissime.
Lei indossava un abitino verde smeraldo che le arrivava quasi fino alle ginocchia,con un ficco che lo stringeva sotto al seno ed un ricamo a metà gonna. Calzava delle scarpe con un piccolo tacco,verdi smeraldo anch’esse, ed aveva raccolto i capelli in uno chignon contornato da un giglio bianchissimo. Era davvero molto bella.
Io,invece,avevo optato per un abito di un marrone tendente al dorato,con una manica di tulle sulla spalla destra che scendeva verso il seno,rendendo scoperta l’altra spalla sulla quale il vestito si reggeva grazie ad una sottile bretellina. Mi arrivava fino a metà coscia ed era aderente sui fianchi. Aveva lasciato i capelli sciolti sulle spalle, ed avevo messo delle scarpe con un tacco di poco più alto di quello di mia sorella,marrone.
Quando i nostri genitori ci videro,ci fecero molti complimenti.
Nostra madre si era svegliata ed aveva dato da mangiare a Milla poi,dato che doveva andare ad accogliere gli ospiti da brava padrona di casa,lasciò a me il compito di vestirla.
Guardando nel suo cassetto vidi alcuni vestiti con frozolini e merletti che la mia nuova sorellina sarebbe stata costretta ad indossare, se al mio posto ci fosse stata Babù.
Esonerai la povera Milla da questo supplizio e le feci indossare un abitino smanicato,verde e beige con alcune farfalle disegnate sopra,con un gonnellino verde.
Lei gradì molto dato che mi guardò e mi sorrise. Era un amore!
Detti un’occhiata alla sua stanzetta,era davvero molto graziosa.
Da una vecchia serra,utilizzata quando l’originale non era ancora stata costruita, papà aveva ricavato uno spazio per la nuova arrivata.
Sotto alla grande finestra aveva posto una panca di vimini,affiancata da una scrivania ad angolo di legno di noce chiaro. Sulla parete svettava la bellissima libreria a muro.
Dall’altro lato della stanza,affianco ad uno specchio,una teca e all’armadio,aveva posto la piccola culletta che un tempo era appartenuta o a me,oppure a mia sorella.
Non amavo questo genere di cose,tuttavia dovevo ammettere che il mio paparino aveva fatto davvero un ottimo lavoro.
Mi riscossi dai miei pensieri,detti un’occhiata veloce allo specchio e poi uscii.
Oltrepassai il corridoio e poi affiancai Babù sulla rampa delle scale.
La nostra famiglia aveva voluto che scendessimo quella rampa tutte e tre assieme,per far vedere il grande amore fraterno che aveva sempre unito me e Babù,ed ora esteso alla piccola Milla.
Il salone,pienissimo di gente,si voltò verso di noi e tutti tacquero.
Nepeta,al nostro pianoforte,intonò una dolce melodia che ci accompagnò durante tutta la nostra solenne discesa.
Gli occhi di tutti i presenti erano fissi su di noi,e molti ci squadrarono increduli.
Fra tutti,notai lo sguardo particolarmente profondo del mio ragazzo; sapevo che anche lui,come tutti,era commosso e felice nel vederci,nel vedermi con in braccio il mio piccolo tesoro, tuttavia ero anche a conoscenza del fatto che non stesse guardando solo quello.
Una volta arrivate giù,partì un grande applauso,dopo il quale venni assalita da tutti i curiosi che volevano vedere la nostra nuova sorellina.
-Com’è,com’è?-
-Oh che tenera-
-È tale e quale alle gemelle-
-Noo,il faccino sembra più quello di Vaniglia-
-Oh certo,cara,ma..-
Stavo per mettermi ad urlare,oppure avrei risparmiato il fiato e li avrei fatti sparire all’istante non so, però non ne ebbi il tempo dato che Milla,alquanto infastidita da tutte quelle chiacchiere,lanciò un urlò che fece tremare i vetri delle finestre
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH-
Alla fine del quale erano tutti ammutoliti.
Udendo finalmente il silenzio,la festeggiata sorrise soddisfatta e tornò ad accoccolarsi lìfra le mie braccia.
A quella vista tutti scoppiarono a ridere,me compresa.
Eh si,era proprio mia sorella!
La lasciai a mamma e raggiunsi Grisam. Se ne stava da solo,poggiato alla parete del salotto,mentre tutti si recavano in giardino.
Mi avvicinai cautamente a lui e gli sfiorai le labbra in segno di saluto.
Lui,però, mi strinse ancora di più a lui per approfondire quel dolce contatto.
-È bellissima tua sorella,ma mai quanto te- si complimentò quando ci staccammo
-Fidati Grì,ho l’impressione che lo diventerà ancora di più. Ora però andiamo dagli altri-
Annuì e andammo,mano  nella mano,verso il giardino.
La festa procedette per il meglio e,verso le dieci di sera,la grande maggioranza degli invitati andò via. Restammo solo noi, i Pollimon ed i Burdock.
Gli adulti si sedettero in giardino,mentre noi ragazzi andammo in salotto.
Milla si era addormentata fra le mie braccia.
Mi sedetti distrutta sul divano e affermai
-Giuro che non mi alzo più se non per andare a dormire,stesse anche crollando il mondo-
Non finii di dire la frase che qualcuno bussò alla nostra porta. Nooo!Era una persecuzione!
Dato che Babù era “misteriosamente”sparita in camera nostra con Jim, mi alzai sotto le risate divertite degli altri,ed andai borbottando verso l’ingresso.
Quando aprii la porta,però,la mia espressione mutò da scontrosa in supersorpresa.
Davanti a me avevo una fatina familiare, molto piccola e luminosa,dall’aria stanca,che mi guardava commossa.
Ci misi poco a riconoscerla,tuttavia le mie labbra balbettarono incredule,solo dopo molto tempo,il nome di colei che ci aveva lasciato un anno e mezzo prima,e per cui avevo tanto sofferto.
-Fe..Felì-

Angolo Autrice
Ammetto che non sia granchè,ma volevo scrivere altrimenti impazzivo!
Era scontato,lo so,lo so,però a volte ciò che è risaputo è anche apprezzato,no? Spero di si.
Grazie a tutti e specialmente a te Little fairy berry, che mi stai sostenendo molto.
Non vedo l'ora di leggere il tuo nuovo chappy!!! Detto ciò,a presto!!!
  
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