- Titolo: Brothers
- Titolo del capitolo: Destino
- Personaggi: Canada (Matthew Williams) [America (Alfred F. Jones)]
- Genere: introspettivo
- Rating: verde
- Avvertimenti: flashfiction
- Conteggio parole: 302
- Note: - Ambientato durante la guerra di indipendenza americana.





Avanzava velocemente sotto la pioggia, sperando di riuscire a scaricare la tensione che lo attanagliava da quando aveva impugnato le armi.
Guardava davanti a sé, con un'espressione che avrebbe dovuto sembrare decisa ma che faceva vedere chiaramente tutte le insicurezze che accompagnavano Canada da quando era nato.

La pioggia non gli permetteva di vedere bene ciò che lo circondava ma l'unica cosa a cui pensava era che trovava ironico che piovesse proprio quel giorno.

Le urla quasi isteriche di Inghilterra, che cercava di dare ordini in modo lucido, fingendo che quello che stava per combattere non era mai stato il suo fratellino, riecheggiavano per tutto il campo e Matthew abbassò per un istante lo sguardo.
Lo rialzò sentendo Arthur chiamarlo, questa volta col suo vero nome e non col nome di America.
Strinse il fucile al petto attendendo quasi con terrore il momento in cui sarebbe stato costretto a usarlo contro suo fratello.
Ma non poteva scappare e non l'avrebbe fatto. Questa volta aveva preso una decisione, una decisione indipendente da quella di Alfred, una decisione che li aveva portati ad essere nemici.
Non poteva scappare. L'aveva fatto troppe volte, in passato.
Ogni volta che si dimenticavano di lui e si limitava a sospirare, ogni volta che lo scambiavano per America e lui non ribatteva nulla. Tutte piccole fughe quotidiane per non rivaleggiare e per non essere messo a confronto con suo fratello.
Aveva troppa paura perché sapeva di non poter competere con uno come lui.

Si accorse improvvisamente di aver a pochi metri di distanza le truppe nemiche con Alfred in testa.
Aveva uno sguardo deciso e fissava Inghilterra senza degnarlo della sua attenzione, come al suo solito.

Ma Canada non poteva scappare.
E non l'avrebbe fatto.
D'altronde è impossibile fuggire dal proprio destino, quando questo ha il tuo stesso volto.