Vorrei fare una premessa molto importante prima di cominciare. Questa fic è stata ideata totalmente dalla  mitica nenne96 .

Dunque , di questa fic non c’è capitolo, frase, parola o lettera che non sia dedicato a lei.

Sa scrivere d’incanto e questo capitolo in particolare, come la trama generale, è tutto farina del suo sacco. Io mi sono limitata a fare piccole e banali modifiche e a malincuore ho tagliato pezzi stupendi.

Quindi ringraziate lei per la storia e linciate me per come l’ho rovinata scrivendola.

Inoltre voglio dirle grazie perché insieme ci siamo scervellate per trovare il finale ( e vi assicuro , è stato una strage di neuroni , capirete poi il motivo).

Quindi GRAZIE di tutto nenne , ti amo! <3

Mi siedo sul pavimento freddo.

Un po’ scomodo forse, ma rilassante.

Finalmente sono arrivata nel luogo che amo di più in tutta Hogwarts, dopo la biblioteca.

Questo è il mio posto.

E’ un po’ in disordine, ma non ci si può di certo aspettare molto dalla Stanza delle Necessità, dove centinaia di studenti hanno lasciato qualche loro avere.

Scatoloni, libri, oggetti Babbani, mobili … le cose più inaspettate che si possano immaginare sono qui, nel mio enorme nascondiglio solitario e silenzioso.

Ebbene sì, io, Rose Weasley, me ne sto nella più fredda e nascosta stanza della Scuola a leggere un libro.

Il fatto è che, se stai a stretto contatto con la tua famiglia 365 giorni l’anno hai bisogno di ritagliare un angolino di tempo solo per te.

Ho scoperto questo posto due anni fa, quando avevo 13 anni, mentre vagavo per la scuola in cerca di un posto in cui stare in pace.

Da allora vengo qui almeno una volta a settimana e mi rilasso, sto tranquilla..

Apro il libro di Storia della Magia capitolo Persecuzioni dei Nati Babbani e Colui-che-non-doveva-essere-nominato sulle mie ginocchia e comincio a leggere.

Perdo la concezione del tempo e dello spazio.

SBUM!!

Sobbalzo sentendo un rumore insolito per quel posto e alzo il capo spaventata.

Un ragazzo alto, biondo e snello si trova davanti a me, a meno di tre metri di distanza.

Perfetto? Assolutamente no : è la persona più odiosa che io abbia mai incontrato sulla faccia della terra

Mi guarda come se avesse appena visto un ippogrifo ballare il chachacha sul lago.

<< Malfoy! >>

<< Weasley!>>

<< Che diavolo ci fai tu qui? >> chiedo, adirata.

<< Potrei farti la stessa domanda >> mi dice, ghignando.

Lo fulmino con un’occhiata.

Questo è il mio posto , non può entrarci quando gli pare.

<< Scappo dalla Mcgranitt. E tu … ? >>

<< Non sono affari tuoi, Malfoy. La Stanza delle Necessità si è aperta prima a me! Tu non dovresti stare qui, è la mia! >>

Okay, ora mi sento come se avessi cinque anni e lui mi avesse appena rubato la mia scopa giocattolo.

Assume un aria scettica come dire ‘’ tu sei tutta fuori ‘’ dopo di che si siede per terra, con la schiena contro il muro.

<< Forse non ci siamo capiti >> dico cercando di fare la dura

<< Weasley, dai tempo alla Mcgranitt di rassegnarsi e uscirò di qui >>

<< Beh, vedi di fare in fretta , allora >> dico irritata.

*

Sono passati circa 72 secondi, no 73, no 74, 75, 76.

Oh al diavolo! Non capisco perché non lo sbatto fuori a calci nel sedere.

Sono i secondi più interminabili di tutta la mia esistenza, sembra che il tempo me lo faccia apposta a scorrere più lentamente quando ho bisogno del contrario.

Ci fissiamo negli occhi da più di un minuto e mezzo, senza fiatare.

E poi passano altrettanti lunghissimi secondi.

<< Allora Weasley, cosa ti ha spinto qui? >>

<< Non deve interessarti >> gli faccio notare per la seconda volta.

E poi il silenzio. Odioso silenzio.

Insomma a me piace il silenzio, ma solo quando sono da sola, Condividerlo con qualcuno è.. no, è troppo personale, il silenzio, non si può assolutamente condividere.

Sospira e si gira a osservare cosa gli sta intorno.

Io lo tengo d’occhio: temo possa combinare qualche casino.

Prende con fare annoiato un medaglione, poco distante da lui.

Silenzio. Ancora.

<< Cos’ hai preso? >>

Lo so è banale, ma è la prima cosa che mi viene in mente per difendere la mia intimità.

<< Se non lo sai tu Weasley, l'ho trovato nella TUA stanza >> dice, senza smettere di osservare il medaglione, << che a quanto ho capito è tutto quello che ti ha lasciato tuo padre come eredità. Devo dire che mi aspettavo di più da uno dei salvatori del mondo magico >>.

Fa scattare la serratura del medaglione con un leggero click.

<< E invece tuo padre cosa ti ha lasciato? Un tatuaggio sul braccio e una cella riservata ad Azkaban ? >>

Sto sputando veleno, lo so.

Ma ha cominciato lui.

<< Non ce l'ho il marchio nero >> mi dice serio, gli occhi ridotti a due fessure.

Irritazione. Ecco cosa mi fa provare. Sempre. Anche solo respirando.

<< Ti odio >>

<< Non dirlo a me! Non sai quanto desidererei essere, che ne so, dieci anni prima di adesso.Non sarei stato obbligato a vedere la tua faccia tutti i santi giorni ! >>.

Voglio rispondergli. Accidenti se voglio! Devo.

Ma non posso.

Non riesco a parlare.

Il pavimento comincia a girare.

La vista mi si appanna.

Un groppo in gola mi impedisce di proferir parola.

Ma che succede?

Al diavolo! Sarà uno dei suoi stupidi scherzi!

La testa smette di girarmi dopo parecchi secondi.

Mi giro verso di lui

<< Che hai fatto Malfoy?! >>

Spero che la mia voce sia abbastanza minacciosa

<< Io niente! Cosa hai fatto tu piuttosto! >>

<< Io? Ma se.. >>

<< Oh, basta. Me ne vado>> dice alzandosi. Il medaglione però se lo infila in tasca. Apre la porta e fa per fare un passo fuori.

<< Ehi ! >> gli urlo.

Non ricevo risposta.

Se ne sta lì imbambolato, a fissare ciò che c'è oltre la porta ormai aperta.

<< Rose >>

Ahia, ha pronunciato il mio nome solo due volte prima di questa.

La prima è stata quando mi ha buttato giù dalla scopa al secondo anno, credeva di avermi ucciso.

La seconda è quando la professoressa Mcgranitt gli aveva chiesto se poteva fare coppia con me al terzo anno, - Rose chi?- mi ricordo aveva detto.

<< C'è il professor Vitious qui fuori >> continua.

Me lo ricordo quell'insegnante, ci ha fatto Incantesimi per i primi due anni, poi..

O Merlino

<< Scorpius, Vitious è morto >>

Sì insomma, gli è venuto una specie di infarto quando era nella classe di mio cugino James, sono andata al funerale, non può non essere morto.

Con questa sicurezza sporgo la testa oltre le spalle di Malfoy e..

O Merlino, è vivo, cammina, parla con un alunno, respira.

O Merlino. O Merlino. O Merlino.

E’ impossibile !

Vitious scompare dalla nostra visuale abbastanza in fretta, lasciandoci increduli sull’uscio della porta.

Ci fissiamo negli occhi, sconvolti entrambi.

O Merlino, in che casino ci siamo cacciati?

Eccomi … dunque, questo è il primo capitolo. Avrete già capito di certo cosa è successo ma nel prossimo si farà una scelta importante.

Spero vi sia piaciuto e continuiate a seguire la storia.

Credo che una piccola recensione non ci stia male XD

Grazie mille!