Se nn vi piace la storia la posso anche interrompere.
Vorrei dedicare questo capitolo a mio zio, perchè come dice Sirius Black..
"Chi ti ama , non ti lascia mai veramente e puoi trovarlo, nel tuo cuore".
Capitolo settimo.
"Credo che sia impossibile sottolineare questo aspetto mia cara" sussurrò concitata la signora Weasley, prendendo la mano di Ginny.La tana era sommersa dall'oscurità, era notte fonda, e le due donne bevevano da tazze fumanti.
"Non cosa fare" disse Ginny sospirando.
La signora Weasley prese le sue mani e le strinse amorevolmente.
"Vai da lui"sussurrò abbracciandola.
Harry guardava la sua camera, la sua camera a Grimmuld Place..
La sua ultima notte lì.
Piano si mosse , e prese una sedia, che forse tanti anni prima, era stata la sedia del suo amato padrino..
Guardò fuori, nella notte scura..
Sentiva che tutto stava per cambaire, forse in meglio, lui ci sperava.
Ma non si affidava al destino, perchè molte volte gli aveva mostrato una via molto diversa da quella che aveva percorso.
Facile, segiure l'onda, ma l'onda doveva essere domata.
Scosse la testa, incapace di calmare il suo stomaco, Ginny era corsa via, dopo la loro lite, e non sapeva se sarebbe più tornata.
Dopotutto il loro amore aveva sopportato, così tanto.
FlashBack
"La casa è pronta, perchè non andare a vivere insieme!"disse Ginny urlando.
Harry rabbioso scosse la testa.
"Le cose le faccio giustamente, e non sarebbe minimamente rispettoso verso i tuoi Gin, e lo sai..!" disse lui.
Lei scosse la testa.
"T-ti s-sei pentito vero?"mormorò singhiozzando.
Lui si avvicinò , vedendola in quello stato.
"V-vattene..!"urlò lei .
"Gin , tesoro, ragiona"mormorò accarezzando la sua guancia devastata dalle lacrime.
Lei lo guardò e sussurrò piano :"Levicorpus!".
E corse via, lasciando Harry appesto all'ingiù.
"Mi sa che adesso ti uccideranno queste ragazze..!"diceva Ron ridendo come un matto, mentre lo faceva scendere giù.
Mentre Harry, con il cuore stretto dalla tristezza lo vedeva correre dalla sua promessa sposa..
Fine FlashBack.
Battè la mano forte sul cassetto, era nervoso.
Quando stava per correre fuori dalla stanza, per cercare Ginny, un tonfo sordo lo fece scattare.
Sussurrando :"Lumos"; si avvicinò verso la fonte di rumore e vide , la scatolina che aveva trovato nelle macerie della sua casa.
Stranamente pensò a suo padre, e mormorò . "Almeno tu, hai saputo come fare con la mamma!".
Nervoso, più di prima scaraventò e con un rumore uguale ad un ticchettio si aprì.
E pensare che aveva tentato ogni incantesimo possibile per aprirla...
Si avvicinò, e guardò il suo contenuto.
Rimase sbalordito...
Dentro c'erano due fialette, con dei..Ricordi.
C'era solamente un posto dove vederli .
"Mamma!"disse Hermione ridacchiando felice..
La signora Granger abbracciò di slancio sua fuglia e Ron, facendo asumentare il suo imbarazzo.
Il signor Granger sorridente con la sua pipa in bocca, gli strinse la mano.
"E' un piacere rivedervi signori"disse Molly Weasley , avanzando con caffè e pasticcini.
"Credo che ci siamo quasi"disse scherzoso il signor Wealsey.
"Beh, credo proprio di si!"disse Ron allegro;
"abbiamo parlato con il pastore, e ci ha suggerito verso primavera.."continuò il ragazzo titubante.
I genitori lo guardarono.
"Perfetto, tanto la casa è pronta vero?"domandò il signor weasley sorridente.
"Professoressa ..MGranitt mi dispiace disturbare.."cominciò Harry a mò di scusa, mentre entrava nel vecchio studio di Silente.
Il cuore ancora si morse di ricordi..
Quante volte era seduto dietro quella scrivania, e veniva trafitto dallo sguardo di Albus Silente, che sembrava trafiggerlo come se sapesse cosa stava pensando.
"Bene Potter, io devo andare , devo inviare le lettere per gli alunni..."disse severa, nel suo solito tono..
Lui annuì, e aspettò che lei si chiudesse la porta alle spalle.
Si avvicinò allo stipite dell'armadietto che racchiudeva il pensatoio.
Aprì la fialetta , e vide quella massa argentea muoversi confusamente e piano, si tuffò in essa.
Mentre riapriva gli occhi, si guardò intorno stranito, senza sapere dove minimamente era andato a finire.
Piano si alzò e senza esitazione prese la sua bacchetta.
Si guardò intorno e sorpreso si accorse di essere nella sala comune di Grifondoro.
Piano si avvicinò alla sagoma che vedeva seduta vicino alla poltrona.
Mentre si apprestava a vedere negli occhi al persona, essa si voltò e i lontananza , dal dormitorio femminile, si sentirono i passi di qualcuno.
Guardò fuori dalla finestra , vide che la neve vorticava fuoriosa ; era nottw buia.
"Lily"mormorò la sagoma.
Ad Harry tremavano le gambe.
Una donna sui 18 e mezzo correva avvolta nella sua veste lunga, con i capelli rossi che volteggiavano al suo passaggio.
Vide suo l'uomo prendere la mano della ragazza e inginocchiarsi..
"Mamma" mormorò Harry rauco.
Lei parve sentire qualcosa, e insospettita si voltò.
"Papà"mormorò ancora Harry con una lacrima che gli rigava il volto.
Anche lui si voltò, come se sentisse un sussurro, ma non vide niente.
Piano, James Potter prese l'anello che teneva accuratamente in tasca e moromorò piano : "Lily, mi faresti l'immenso onore di essere mia moglie?".
"Ron mi dici dov'è H - A - R -R-Y!?"urlò Ginny in piena crisi di nervi.
Suo fratello, in piena paura, si nascoste dietro Hermione che non batteva ciglio. "Semplice, ad Hogwarts" disse lei , sorridente, mentre Ginny si smaterializzava.
"Credo che sia giusto"diceva pacato Harry.
"Mah, potter..Ha ucciso il professor Silente"diceva titubante la professoressa MGranitt.
"Si fidi di me"disse lui .
Mentre Ginny lo cercava disperatamente nel parco , lui la vide. Mise la mano in tasca e sentì qualcosa .
Capì subito.
Il suo cuore era commosso all'inverosimile...
Grazie papà, mormorò mentre si avvicina a Ginny.
"Tesoro.."sussurrò lei, "Scusami tanto".
Harry abbracciò Ginny, protettivo.
Si avvicinò sorridente e mormorò inginocchiandosi, e aprendo la scatolina che aveva trovato in tasca :"
Ginny Weasley,mi faresti l'immenso onore di essere mia moglie?"
"Mi chiedo come mai ho dovuto fare come voleva Potter.."disse La preseide di Hogwarts..
Si voltò e guardò il nuovo ritratto che avevva appena inserito..
Severus Piton osservava con i suoi occhi neri la stanza.
Sotto, Harry Potter aveva inciso :" All'uomo più coraggioso".
Continua.....