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Autore: Silver_Hex    12/11/2010    4 recensioni
Una breve Song-Fic basata sulla canzone Mimosa di Niccolò Fabi.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Mimosa

Il silenzio imbarazzato di chi sa di non tornare la lasciò senza parole.

Hermione era seduta sul suo vecchio divano, leggeva una relazione che le era stata consegnata la mattina. La sua campagna per migliorare le condizioni di tutte le creature magiche proseguiva spedita. Draco era seduto poco lontano da lei. Erano alcuni mesi che si frequentavano. Ma a quanto pareva quella sera era il silenzio a farla da padrone. Solo poche ore prima avevano avuto una delle solite discussioni.

*.*.*.*

Della porta che si chiuse non sentì neanche il rumore tanto forte era il suono del suo rancore.

Ormai era come se appartenessero a due mondi distinti. Quasi non si accorse che lui andava via. Via chi sa dove, chi sa per quanto. Non se ne preoccupò al momento. Molte ore dopo si chiese chi e cosa la legava ancora lui. La loro storia non aveva né capo, né coda. Gli amici di sempre avevano giudicato imprudente quella relazione. A quell'ora della notte non sapeva più distinguere fino a dove arrivava il suo risentimento, e dove iniziava quello dei suoi amici.

*.*.*.*

Per guardarsi nello specchio mise l'abito migliore perché fosse più elegante il suo dolore.

Aveva deciso di andare a dormire, per quella sera non lo avrebbe più rivisto. Si fermò nella sedia davanti allo specchio c'era il bellissimo vestito da sera che aveva ritirato appena uscita dal ministero. La settimana successiva sarebbe dovuta andare a cena a casa della famiglia Malfoy. L'unica cosa che poté fare fu osservarsi attentamente, vestita a festa e domandarsi se era ciò che voleva. Se era davvero quello che cercava, specie dopo la loro ultima discussione. Tutte quelle accuse non l'avevano affatto tranquillizzata.

*.*.*.*

Da quello che le ha sputato addosso, perché non ha detto, perché non ha fatto, ora si sente soffocare.

Si osservava e si sentì morire dentro per tutto quello che si era fatta dire. Le accuse di non essere la persona adatta a lui. Le critiche per le sue idee, per il suo modo di porsi. E si odiò profondamente, perché a lei non sembrava affatto così. Si chiese quali alternative ci potevano essere in una situazione come quella. Era stupido, lei ci aveva creduto in quella storia, e ora cosa restava? Valeva la pena lottare?

*.*.*.*

Quando si comincia a recriminare è il momento in cui si sta per sparire.

Draco era svanito nel nulla, da brava serpe aveva scelto la strada migliore: sparire per non affrontare le conseguenze di tutto quello che stava accadendo tra loro. Da qualche tempo era diventato tutto troppo pesante, per lui. Lei si chiese se doveva fargli trovare la porta aperta, ma si addormentò quando, dopo aver tentato di restare sveglia per attendere il suo ritorno, la stanchezza e la tristezza di quella giornata la travolsero. Solo una lacrima solitaria era rimasta a vegliare il suo sonno.

*.*.*.*

Così pensò al loro primo incontro alla magia di quell'incanto, alla sua gioia elementare.

Quella notte sognò il loro primo incontro. La mattinata al ministero era stata più fiacca del solito, davanti a sé aveva la solita catasta di fascicoli da chiudere entro il fine settimana. Stava studiando un caso di maltrattamento quando si accorse che mancavano alcuni fogli. Decise di scendere nell’archivio per recuperare le pergamene originali, e lasciò un promemoria alla sua assistente che in genere si occupava di recuperare i fascicoli. Dopo due ore, che parvero interminabili tra la polvere dell’archivio, risalì all’Atrium carica di pergamene. Era immersa nei suoi pensieri quando andò a sbattere contro qualcuno, proprio davanti agli ascensori. Quando riuscì ad emergere dalle pergamene che le si erano riversate addosso intravide i lineamenti di Malfoy. Era seccato e infastidito, e non riuscì a trattenere una risata.

In quel momento accadde qualcosa di insolito. Dopo averla aiutata a portare le pergamene in ufficio, Draco l’aveva invitata ad andare a bere qualcosa. Per la prima volta stavano facendo davvero conoscenza, loro così diversi e così lontani, avevano riso e scherzato ricordando quegli anni passati assieme a scuola. Le prese in giro, gli scherzi, le rivalità.

*.*.*.*

Alle grida di piacere soffocate dal cuscino quando un gesto primitivo si fa divino e a quella esaltazione del presente di un amore che ancora non ti ha chiesto niente niente da sacrificare.

Non passarono nemmeno poche ore, da quell'incontro al ministero, che Draco si era fatto trovare a casa sua, per invitarla ad andare a cena fuori. Entrambi non sapevano perché stavano continuando quel rapporto, ma sentivano che era la cosa migliore da fare al momento. Gli argomenti di certo non mancavano, e tra loro era palpabile l’attrazione.

Era bastato un semplice gesto involontario, una carezza, per farli avvicinare più di quanto non fosse mai stato. Non potevano sperare in una serata migliore di quella appena passata. Lei non poteva credere che tutte quelle attenzioni potessero esserle rivolte da qualcuno.

Era come una favola, e lui era perfetto. Non si stupì quando si ritrovarono nudi nel suo letto ad amarsi intensamente.

*.*.*.*

Poi del lasciarsi il solito rituale dove ogni uomo diventa così banale.

A ripensarci bene, sembrava tutto troppo bello perché potesse durare. Ma come poteva pensare che anche lui sarebbe diventato così banale, così uguale a tutti gli altri che l’avevano illusa. Che senso aveva fuggire prima di costruire qualcosa?

*.*.*.*

Mimosa bella riposa che il sogno ti dona.

✎ Info & Co.

Questa piccola Song-Fiction, senza troppe pretese, prende spunto dalla canzone di Niccolò Fabi "Mimosa", che ho riscoperto ascoltando la versione rifatta da Fiorella Mannoia

Mimosa, Fiorella Mannoia.

Mimosa, Niccolò Fabi.

Jalilah♔ . l Altro su Mimosa.

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

   
 
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