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Autore: Sanya    12/11/2010    1 recensioni
Prima dell'amorevole Esme Cullen, c'era solo una piccola bambinetta capricciosa e invidiosa degli altri.
Chi sarà capace di svelare l'amore nascosto nel suo cuore?
Leggete per scoprirlo ^^
Prima classificata al "FriendS Forever Contest" indetto da ForgottenSnow sul forum di EFP
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Esme Cullen, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
Capitoli:
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~ Insegnami ad Amare ~
Capitolo 2: Dritto nel mio cuore
DrittoD 

Rimase chiusa nella sua camera per tre giorni. Non mangiò nulla, non parlò con nessuno, non giocò con nessuno dei suoi regali. Rimase chiusa nella sua bolla di rancore come un riccio si nasconde nella sua corazza di spine. Non riusciva a capire come sua madre, la persona che adorava di più al mondo, avesse potuto deluderla in quel modo.
Passava molto del suo tempo a guardare come la vita continuasse imperterrita fuori dalla finestrella impolverata. Ogni mattina vedeva il signor Sullivan dirigersi con passo deciso verso la maleodorante stalla, osservava la signora Dupont stendere i panni alla luce cristallina del sole, guardava ondeggiare le tovaglie e le lenzuola a ritmo delle leggere brezze primaverili.
Quel giorno però, dopo aver versato le ultime lacrime sul tessuto rosato del suo cuscino preferito, decise di uscire da quella stanza che era stata il suo rifugio, di scendere le scale e di affrontare le sue delusioni a testa alta.
Quando Esme entrò in cucina salutando la madre con un tono glaciale, questa fece cadere il mestolo col quale stava preparando il pranzo.
Si parlavano molto raramente, per di più riguardo ad argomenti di poco significato come il tempo o cosa avrebbero mangiato a cena. La madre sapeva di non poter più ricucire il rapporto con la figlia: l’aveva delusa, per di più davanti a tutte le persone dalle quali voleva ricevere solo ammirazione. Una parte di lei, quella che tutte le madri hanno nei confronti dei propri figli, però sapeva che la piccola Esme avrebbe continuato ad amarla e che la delusione si sarebbe sfilacciata come un nodo malfatto.
 
Arrivò l’estate. Quell’anno l’inizio della stagione era giunto inaspettatamente: la pioggia esasperava le terre un giorno e il giorno dopo un sole incessante, indescrivibile spazzava via ogni traccia della fredda solitudine invernale e della colorata indecisione primaverile.
Era l’ora più calda del giorno, l’ora in cui gli adulti si concedono il sonnellino e l’ora in cui i bambini non osano smettere di giocare, nemmeno se il caldo diventa insopportabile. 
Esme giocava spensierata, raccoglieva i fiori che avrebbe portato a sua madre in dono. Era tranquilla, nessun pensiero particolarmente rumoroso: ragionava su come accostare i fiori per farli sembrare più luminosi, si perdeva a decifrare il colore di cui ogni petalo risplendeva.
Tutto sembrava annoiato, monotono, finché non sentì uno strano verso provenire dalla stalla. Alzò lo sguardo, cercando di capire quale animale avesse potuto produrlo.
Sì alzò e si incamminò circospetta verso la cigolante porta. La aprì, ma nulla al suo interno rivelava una situazione di pericolo o di tensione.
Ad un tratto un suono acuto e prolungato la spinse all’esterno e a quel punto capì tutto. Dietro la costruzione cadente, c’era un piccolo recinto nel quale spuntava una costruzione in legno dal tetto a punta. Si aggrappò saldamente all’intreccio fitto e regolare del ferro e si alzò sulle punte per vedere meglio.
Una massa increspata color ruggine si avviava quatta verso quella che sarebbe stata la sua preda, una piccola creatura color caffè. Riusciva a vedere gli occhi vitrei della preda, spalancati per terrore della morte imminente, incapaci di piangere le lacrime per scongiurare l’assassino a scegliere qualcun altro.
Nessuno riesce a capire bene quello che sia passato nella testa di Esme in quel momento, molti dicono che sia stata solo colpita dalla brutta fine che quell’animaletto poteva fare, ma io credo che in quel preciso istante la parte del suo cuore più amorevole sia riuscita a sciogliere le catene di ghiaccio che la tenevano intrappolata in un angolo, sovrastata dall’egoismo.
Esme corse a cercare qualsiasi cosa potesse esserle utile e raccolse dallo stanzino accanto alla rimessa la scopa con la quale la signora Cambell ripuliva l’aia ogni mattina.
Strinse la scopa forte tra le sue mani minute ed entrò spavalda nel recinto. Diede due colpetti alla povera volpe, che, accorgendosi della presenza di un’estranea nella sua caccia, sgattaiolò rapida nel boschetto.
Ed Esme rimase così, a scambiarsi sguardi col piccolo coniglietto che tanto aveva detestato. Vide i suoi occhi cambiare espressione: passarono dalla confusione alla serenità. Se avesse potuto sorriderle, lo avrebbe fatto. Se avesse potuto abbracciarla, lo avrebbe fatto. Sgambettò felice verso di lei e si accucciò tra i suoi piedi.
Esme rimase impietrita. “Come può una creatura tanto piccola e fragile riuscire ad amare una persona che non riesce a provare altro che rancore nei suoi confronti?”, si chiedeva confusa. Ma, è questo l’amore: anche se non si è ricambiati, anche se il sentimento opposto è solo rancore e odio, non si riuscirà mai a reprimerlo in fondo a una parte buia di noi stessi.
Si chinò e prese in braccio quella piccola e dolce creatura. Accarezzò indecisa il morbido pelo scuro, impaurita di stringere tra le braccia un essere così delicato.
Si sdraiò sul manto erboso, appoggiando il piccolo coniglietto sul suo petto. Si guardarono, entrarono l’uno nelle iridi dell’altra, dritti nella porta del cuore che li avrebbe contenuti per sempre.
«Mi dispiace», mormorò. «Mi dispiace per come ti ho odiato».
La lingua ruvida del coniglietto si trascinò sul palmo della mano di Esme.
«Ti voglio già bene», sussurrò. I loro cuori batterono insieme.  

**********
Grammatica e Sintassi: 8.5/10
 
Grammatica quasi ineccepibile. Percentuale di parole scritte correttamente… diciamo un 80%. Nel primo capitolo ho trovato: un "perdi fiato" (si scrive "perdifiato", ma probabilmente è stato un errore di distrazione; un "con un tocco di principesco" (il "di" è errato), e l'espressione "piccola porticina" (si dice o "piccola porta", o semplicemente "porticina", altrimenti significherebbe "piccola porta piccola"). Stesso discorso vale per "piccola finestrella", nel secondo capito. Sempre a proposito della porta, ho notato una lieve contraddizione: prima la porta è piccola, nel rigo seguente è "pesante" [cit.], e mi è sembrato strano che una porticina potesse essere così difficile da aprire, anche per una bambina. Ancora, nel secondo capitolo hai scritto "infondo", mentre intendevi dire "in fondo", anche questo sarà stato un errore di distrazione; hai ripetuto il nome "Esme" per tre volte in tre righi, in questo punto: "Esme rimase impietrita" […] "si chiedeva confusa Esme" […] "ma, Esme" […]. Nel terzo capitolo c'è qualche errore di battitura in più, come ad esempio un "pregò" senza l'accento sulla o, un "qua e…" dove non c'è il "là" (qua e là), e "quel albero". Infine, riguardo alla punteggiatura, questa è indubbiamente presente e buona, anche se avrei inserito qualche punto e virgola in più e qualche virgola in meno.

Stile: 9.5/10
 
Ho davvero apprezzato il tuo stile: non è pomposo e formale, ma neanche semplice e "scarno". Mi ha catturata e il tuo linguaggio particolarmente elegante mi è sembrato che si addicesse molto ad Esme. Quindi, complimenti^^ Dato che sono davvero una rompi****e, due piccoli appunti: "quando riuscì ad aprire la pesante porta […] "non riuscì a credere ai suoi occhi" (i due "riuscì" a troppa poca distanza), e "tempo vuoto" ("tempo perso"). Tutto qui, per il resto è perfetto^^

Originalità: 10/10
 
E qui il punteggio pieno non te lo toglie nessuno! È una storia davvero originale, gli eventi si susseguono in modo naturale ma al contempo inaspettato, e il finale ambiguo (davvero ambiguo, dato che sono andata a ricontrollare la mail, pensando di aver dimenticato di scaricare un capitolo xD) non mi è per niente dispiaciuto, anzi. Hai centrato in pieno il tema del contest e il piccolo coniglietto ha inciso in modo decisamente sorprendente nella vita di Esme, poiché non è cambiato quello che le stava intorno, ma lei stessa. La tua storia mi ha "presa molto"; figurati che, dopo aver letto il primo capitolo, ho dovuto portare il mio cane a fare i bisogni, e per tutto il tempo ho pensato a come sarebbe andata avanti e cosa sarebbe successo. Insomma, davvero brava :)

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
 
L'unico personaggio è Esme, e quindi posso giudicare praticamente solo lei. Bene, lei è talmente tanto IC che… non avrei saputo renderla meglio. Non ho mai letto una storia che tratti di Esme da piccola, eppure se avessi dovuto scriverne una me la sarei immaginata proprio così, delicata e con dei tratti fiabeschi…

Uso dei prompt:
1. animale: 10/10
 
Paradossalmente, quello che ho apprezzato di più del piccolo coniglio è che… beh, non gli hai dato un nome. Non so perché, ma l'ho trovato più che adeguato al ruolo che svolge. Ci sono rimasta malissimo quando è morto, anche perché anche io ho avuto due coniglietti, e ho sofferto tremendamente quando se ne sono andati (uno dei due, tra l'altro, anche prematuramente): quando hai descritto il momento in cui Esme lo trova, mi è sembrato di rivivere quello in cui l'ho trovato io. E no, non è una cosa brutta, non preoccuparti! Significa che hai descritto il tutto alla perfezione, anche perché anche quando hai presentato il rapporto tra la bambina e il suo animaletto mi ci sono rivista completamente^^

2. personaggio: 5/5
 
Punteggio pieno, e già ho spiegato prima perché. La bimba Esme che hai ritratto è destinata a diventare la Esme dei libri della Meyer, poco ma sicuro :)

Gradimento personale: 5/5
 
C'è bisogno anche che argomenti questo punteggio? Voglio dire, è una storia davvero, davvero bella. Mi ha colpita, mi ha emozionata e… beh, basti sapere che l'ho riletta per ben tre volte! Complimenti, sei stata davvero brava!^^
 
Totale: 58/62 

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Ed eccomi qui! Già, sono un po' in ritardo, pensando che i capitoli sono già scritti >.< Ma sapete com'è: la scuola, l'adrenalina per le riprese di BD (*o* Sclero totale!!)
Comunque prometto che il terzo (e ultimo) arriverà entro domenica, giuro =)
Bhe, che dire, in questo capitolo finalmente Esme ha lasciato da parte il rancore svegliando l'amore!!
Spero che anche questo capitolo vi possa piacere ^^
Grazie mille per aver letto! E magari anche di lasciare una recensione: ne sarei molto felice!!

Risposte alle recensioni:
0o0Felicity0o0: Ciao cara! Grazie mille per aver recensito ^^
Grazie mille per i complimenti! Anche tu scrivi molto bene e la tua storia era davvero molto particolare e bizzarra (in senso buono! xD)
Già, devo dire che la mia storia è parecchio, parecchio astrusa... Diciamo che, rileggendola, faccio fatica di aver scritto così della povera piccola Esme...! Mi sta tanto a cuore come personaggio!!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!
Alla Prossima ;)

EleMasenCullen: Eleee! O meglio, Cip! xD Bhe che dire, abbiamo parlato tantissime volte della nostra amcizia, tante, incontabili. Ne abbiamo passate tante (sembro una novantenne che parla con la vicina di poltrona dal parrucchiere! xD), comunque abbastanza. Non credo che mi sarei mai ritrovata a dire una cosa del genere, visto che non sono riuscita a legare davvero con qualcuno (apparte con...Chi tu sai), ma noi siamo legate. Sono felice di questo ^^
Sono felice anche del fatto che tu pensi che la nostra amicizia è perfetta così, con lunghe chiacchierate al telefono, con commenti sulle nostre storie e sulle nostre pazzie, con discussioni su internet che farebbero rabbrividire gli schizzofrenici di un manicomio! Davvero, sono davvero fiera di averti come amica!
Sono davvero felice che le mie idee confuse e senza nè capo nè coda ti piacciano! Soprattutto, sai quanto sono legata a questo racconto, visto che come ho già detto è autobiografica...
Bhe, ora ti lascio...Dopo questo mio poema ti lascio tranquilla!! xD
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^^
Ti Voglio Bene <3 
A presto!

The Red One: Hey Ale!! Grazie mille per ogni tuo complimento...Sai anche tu che infondo non li merito ^^"
Certo che mi ricordo della Fan Fiction su Edward, la mia primissima Fan Fiction. Ho ancora i file salvati nel pc e ogni tanto mi metto a leggerli! Quanti ricordi....!!! @_@
Bhe sì, ho inserito la mamma di Esme in una situazione non poco complicata...Io personalmente mi sarei messa a piangere, pensando di aver deluso la persona a cui tengo di più al mondo, mia figlia ç.ç
Spero che in questo capitolo la piccola Esme ti sia sembrata più simile a quella che tutti conosciamo!
Ti Voglio Bene, cara <3
Alla prossima ;)

   
 
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