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Autore: Gillywater    19/11/2005    12 recensioni
Ginny Weasley, tanto per cambiare ha litigato con suo fratello Ron... Decide così di dimenticare il suo problemino, dedicandosi al Quidditch! Andando al campo, potrebbe però incontrare qualcuno in grado di tirarle su il morale in un modo tutto speciale...
Buon compleanno Eva_elamela!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon Compleanno Love!
Ti auguro i diciotto anni più felici che si possa desiderare!
Questa cosuccia è per te, spero che la troverai di tuo gradimento,

ci ho messo tanta gioia nello scriverla

ma soprattutto tanto, tanto affetto!
Un bacione enorme

tua Ci

 

Tutto Per Una

Meravigliosa
Partita

 di Quidditch

 

 

È da poco passata l’ora di pranzo.

Il cielo ha assunto una strana tonalità di grigio: nero dove si perde alla vista, nascondendosi dietro all’orizzonte, e biancastro più su, dove è normale cada l’occhio.

È un bianco accecante però, mi è addirittura impossibile osservarlo tanto è luminoso.

Tale scena teatrale è accompagnata dalla migliore delle musiche: lo scrosciare incessante della pioggia e l’ululare furioso del vento.

L’una s’infrange rabbiosa su tutto ciò che trova, mentre l’altro pretende di dettar legge, facendo vibrare i vetri con la sua voce imperiosa.

E grazie a questo spettacolo raccapricciante il mio umore non può fare a meno di peggiorare.

Ma cosa può essere mai successo ad un ragazza solitamente solare come me?

Ron.

Una parola, un’apocalisse.

Un nome, un disastro.

Voglio dire, ho compiuto diciassette anni, e devo ancora rendere conto a lui di ciò che faccio, di dove vado, con chi, quando e perché.

Chi si crede di essere? Nemmeno i miei genitori sono tanto ossessivi.

Ma passiamo a descrivere la scena: io seduta al tavolo dei Grifondoro a chiacchierare del più e del meno con Hermione mentre faccio colazione, mio fratello che entra in Sala Grande come un tornado e che mi assale come un leone; inizia a starnazzare come un’oca, sventolando davanti ai mie occhi qualcosa, probabilmente una lettera.

Ciò che mi colpisce di più è che sta articolando un discorso utilizzando ben tre parole, quali ‘Come hai potuto ’ ‘Potuto come hai ’ e ‘Hai come potuto ’ quando solitamente parla solo per esprimere stati d’animo o bisogni, come ‘Ho fame ’ ‘Ho sonno ’ o più comunemente riferito ad Hermione ‘Fammi copiare ’.

Dunque, dopo questa tirata satira contro di lui, diciamo che finalmente si è deciso ad espormi il problema.

Quella povera lettera che sta martoriando nelle sue manine, tanto delicate quanto lo sarebbe un elefante in una cristalleria, a quanto pare è indirizzata alla sottoscritta, da parte di un certo Alan.

Non so nemmeno cosa ci sia scritto (a quanto pare qualcosa che agli occhi immacolati di Ron appare come osceno) ma non è questo il punto.

Primo, ha letto una lettera indirizzata a me e ha quindi violato la mia privacy; secondo non c’è bisogno di urlare così, forse dovrei spiegargli che siamo in un Mondo civile e che da qualche secolo le persone hanno smesso di ammazzarsi per delle futili incomprensioni come questa; e terzo, ma non meno importante…

-Io non conosco nessuno stra-maledetto Alan, Ron e se non mi vuoi credere te ne puoi andare a quel paese!-

Dopo di che, ho raccolto armi e bagagli (i libri che gli avrei volentieri tirato in testa e la borsa con cui l’avrei sempre volentieri soffocato) e me ne sono andata da quell’inferno, lasciando mio fratello e le sue orecchie di un colore molto simile allo scarlatto.

Ed ora eccomi qui, rinchiusa nella mia stanza a mangiare biscottini dietetici nella più totale disperazione.

Tutto per una stupida lettera…

Queste liti mi fanno ingrossare il fegato e prima o poi scoppierà: se dovessi morire giovane la colpa sarebbe sicuramente di Ron.

La cura migliore sarebbe fare qualcosa che mi piace.

Qualcosa che mi dia l’opportunità di sfogarmi e che mi diverta.

Qualcosa come il Quidditch.

Già…

Peccato che piova!
Ma forse… chi è altrettanto folle da andare ad allenarsi a Quidditch sotto la pioggia? A parte me s’intende…

Ho deciso, quindi.

Andrò al campo da Quidditch.

***

Ripensandoci non è stata un’idea grandiosa.

Mi ci è voluto un quarto di ora per arrivare a questo stramaledetto campo e ora faccio più schifo di prima: sfido chiunque ad individuare la mia faccia in mezzo al fango che la ricopre.

Cavolo spero davvero di non incontrare nessuno, sai che bella figura ‘Ginny Weasley travestita da ‘Il Mostro Del Fango ’

Entro nello spogliatoio e mi accorgo della calma surreale che regna al suo interno: agli allenamenti o alle partite è sempre talmente affollato, che mi riesce difficile immaginarlo vuoto.

Vado nel mio solito angolino appartato, dietro una colonna e indosso la divisa: mi piace un sacco, senza contare che per me è un vanto sfilare con i colori scarlatti della mia squadra.

A quanto pare qualcuno non è dello stesso parere.

-Bel groviglio di stoffa, vero Weasley?-

Oh, no!
Prima il fratello, poi il demonio!

Posso capire che sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.
Destino come sei crudele!

-Già! C’è chi indossa abiti che sono un groviglio di stoffa e c’è chi possiede un cervello che è un groviglio di letame, vero Malfoy?- gli rispondo, imitando la sua stessa vocettina odiosa.

A quanto pare il piccolo di casa Malfoy c’è rimasto un po’ di sale, perché le sue gote iniziano ad arrossarsi e le sue labbra s’incurvano in un ghigno.

-Simpatica Weasley, questo è un insulto quotidiano o lo usi soltanto nelle occasioni speciali?-

Ricambio il sorrisetto.

-A dire la verità l’ho ideata apposta per te-

-Ti ringrazio-

-Non c’è di che-

-Bene!-

-Bene!-

Restiamo in silenzio per un po’ di tempo, soltanto lo scrosciare della pioggia contorna i nostri pensieri; sento il mio respiro farsi affannoso e… E…

E da quando ho pensieri così profondi?
Ad essere sinceri mi sto ancora chiedendo chi dei due ha messo a tacere l’altro poco fa; sono troppo curiosa! Ho avuto l’ultima parola, quindi credo di esserne uscita vincitrice.

Tutta gongolante, volto le spalle a questo individuo con i capelli bagnati e maledettamente biondi che mi sta di fronte e inizio ad avviarmi verso il campo di gioco.

-Ehi, ma che fai?-

-Credevo che fosse ovvio, no Malfoy? Sono venuta ad allenarmi!-

Mi guarda sorpreso.

Povero, gli ci vuole un po’ prima di arrivare a mettere in moto le rotellina del suo cervello.

-Con la pioggia?-

-Certamente! Credi che siano due gocce d’acqua a potermi fermare? Il mio nome non è mica Draco Lucius Malfoy!-

Spento! Spento, spento, spento!
Adesso voglio vedere se trova il modo di ribattere, è praticamente impossibile!
-Si beh, sospettavo che tu non ti chiamassi così, meno male che mi hai dato la conferma! Io proporrei…- inizia, mentre io basita resto ad ascoltarlo, mi è impossibile fare qualunque altra cosa -… una sfida! Solo io e te, in modo da poter dimostrare chi vale di più! Che ne dici?-

Dunque… una sfida… Quidditch… Un Boccino… Chi lo acchiappa per primo, vince!
Non mi sembra poi difficile!
Okay…

-Accetto!-

-Davvero?-

-Certo che si, non mi lascio intimorire da un tipo tutto soldi niente cervello!-

Di comune accordo quindi, prendiamo le nostre scope, e ci avviamo al campo.

Se avessimo fatto apposta a scegliere un momento in cui pioveva a dirotto, credo che non saremmo riusciti i a trovarne uno in cui scendeva acqua dal cielo in quel modo abominevole.

Restiamo un paio di minuti ad osservare la pioggia, probabilmente l’uno in attesa che l’altro intervenga dicendo ‘Ehi, che te ne pare se ce ne torniamo dentro e al diavolo il resto?’ ma siamo troppo orgogliosi, nessuno dice niente, se non ‘Andiamo’ all’unisono.

Malfoy afferra il Boccino e lo lascia libero di svolazzarsene in giro per il campo: sarà  un’impresa degna di nota recuperare quell’affarino prima del secolo.

Incrociamo le dita.

Quello che non ho capito è perché l’arbitro ha deciso di farlo Malfoy: a parte che non mi fido, ed è un dettaglio da non trascurare, ma questo significa che sarà lui a prendere le decisioni, quindi se io dovessi afferrare il Boccino e lui dicesse che c’è stata un’irregolarità… Io sarei spacciata!
Dannazione!
E tutto per una stupida sfida…

***

Mezz’ora…

Il tempo del mio intervallo, della mia colazione, del tempo che dedico alla lettura e ai compiti (ed è già tanto che li faccio) ma soprattutto…

È una dannatissima mezz’ora che volo su questo dannatissimo campo da Quidditch in cerca di un altrettanto dannatissimo Boccino, che non ha niente di meglio da fare che divertirsi a svolazzare sotto il cielo di una dannatissima giornata.

E fu così che Satana diede lo sfratto a Ginny Weasley, accusandola di volerlo surclassare…

Ma dove diavolo si sarà cacciato quel coso?
Mi volto verso Malfoy e posso notare che anche lui non avvista nulla all’orizzonte: strizza gli occhi, prima in una direzione e poi nell’altra, ma non compie nessuna vertiginosa discesa…

Ne deduco quindi che ne avremo ancora per le lunghe…

Caspita fa davvero freddo, saremo sospesi a più di trecento metri dal suolo e se dovessimo precipitare…

Deglutisco a fatica al solo pensiero del mio corpo spalmato sulla soffice erba verde del campo, come marmellata su delle fette di pane tostato…

Il cielo è molto più vicino a me di quanto non lo fosse visto dalle finestre della mia camera; ha assunto davvero una strana tonalità ebano e inizio a sperare con tutto il cuore di andarmene al più presto per potermi fare una doccia calda: direi di averne bisogno.

Le nuvole appaiono come la cornice di un’immagine tetra e sono orlate da fili dorati rappresentati da pericolosi fulmini.

Succede tutto in un attimo…

Da quando i fulmini sostano nel cielo? Solitamente appaiono e scompaiono alla velocità della luce… Ma allora…

Cosa sono quei riflessi d’oro che vedo?

Il Boccino.

Mi dimentico di tutto.

Della pioggia, della scopa, di Malfoy… è incredibile! Quando volo il mio unico pensiero diventa quello di raggiungere l’obiettivo.

Punto la scopa verso l’alto e parto a tutta velocità.

Credo di non aver mai volato in modo simile in tutta la mia vita, è una sensazione magnifica: il vento mi solletica il viso, e anche se la pioggia mi impedisce una perfetta veduta, sento l’adrenalina scorrermi nelle vene, il che mi da una carica straordinaria.

Ma un momento…

E questo che vuole?
Malfoy mi è alle calcagna, anche se non riesco a comprendere il perché, visto e considerato che fino a tre secondi fa stava molto lontano da me; è un fulmine!

Accelero ulteriormente; fortuna che non c’è l’ombra di un albero qui, altrimenti finirei per schiantarmi contro.

Allungo la mano, il Boccino è a pochi centimetri da me…
Più vicino, più vicino, più vicino…
Un lampo di luce squarcia il cielo e prima ancora che io mi possa rendere conto inizio a precipitare verso il basso; svengo e tutto quello che viene dopo, fino al mio risveglio, mi è stato raccontato da una voce poco attendibile…

E tutto per uno stupido Boccino…

***

Mugugno qualcosa di incomprensibile, e riapro lentamente gli occhi.

Sono distesa sugli spalti del campo da Quidditch e a quanto pare ha smesso di piovere.

Piuttosto un sole di un rosso vivo di accinge a tramontare, regalando al cielo colori talmente intensi da lasciare senza fiato.

Ma c’è qualcuno accanto a me, qualcuno apparentemente colpito dallo spettacolo che si presta davanti ai suoi occhi.

Malfoy.

Un nome, una sfida.

Si volta verso di me e…

Mi sorride!
No, non è possibile,  è chiaro che sto ancora sognando, Draco Malfoy non si azzarderebbe mai a regalarmi un sorriso così spontaneo, così pulito e…

Bello!

Resto affascinata; i raggi del sole colpiscono i suoi capelli e solo ora mi rendo conto di quanto siano biondi, belli, setosi…. Troverei mille aggettivi per descriverli.

Come d’altronde i suoi occhi,  di un grigio così intenso da lasciare senza parole.

E il suo sorriso…

Non so proprio che dire, voglio solo che qualcuno mi regali un paio d’occhiali per poter osservare meglio ciò che circola liberamente intorno a me.

-Sai…- inizia –Credo che questa sfida sia da considerarsi nulla…-

Resto perplessa: non ha preso lui il Boccino dopo che sono caduta?
A quanto pare interpreta la mia espressione e continua.

-Dopotutto, se non fossi precipitata avresti afferrato il Boccino prima di me…-

Sono più confusa di prima.

-Malfoy… Mi stai dicendo che tu non hai preso il Boccino?-

Un breve annuire.

-E perché mai?-

Mi sorride ancora.

Diventa addirittura affascinante quando sorride, dovrebbe farlo più spesso; ho comunque la forte intenzione di fotografarlo, almeno potrei rivederlo tutte le volte che voglio…

Ma che sto pensando?

-Credo che dopo averti vista precipitare, il mio primo pensiero sia stato quello di impedire che ti sfracellassi al suolo-

Lui.

Mi.

Ha.

Salvato.

La.

Vita.

Draco Lucius Malfoy mi ha salvato la vita.

È incredibile.

Ma perché l’ha fatto? Se fossi morta sarebbe stata una Weasley in meno tra le scatole.

Sono comunque imbarazzata: immagino di doverlo ringraziare, ma non ne ho il coraggio.

Se gli dicessi ‘Grazie’ si metterebbe a ridere come una iena e comparirebbe un ghigno orribile sul suo magnifico volto da angelo.

Ma devo dirgli qualcosa, sono o non sono una Grifondoro?
Il coraggio fa parte di me…

-Beh Malfoy… Ti ringrazio-

Ecco fatto! Adesso possiamo tornare ad insultarci come sempre, i conti sono stati pareggiati.

-Immagino che ti sia costato molto dirlo…-

Resto basita.

Sono certa che la Cooman sarebbe molto fiera di lui: è un veggente.

-Voglio comunque mettere in chiaro una cosa: non l’ho fatto per bontà d’animo, ma semplicemente per non ritrovarmi Lenticchia tra i piedi ad incolparmi della morte di sua sorella…-

Primo istinto: prenderlo a sberle; tuttavia non ho ancora recuperato le forze, quindi finirei solo per fargli una carezza, non che mi dispiacerebbe, però…

Secondo istinto: mettermi a ridere, e visto e considerato che per una risata si trova sempre il tempo e la voglia… Seguo il mio istinto.

Lui mi guarda un po’ perplesso, forse non credeva che potessi reagire così, ma non sembra affatto dispiaciuto.

Bene, almeno non mi toccherà tenergli il fazzoletto a portata di mano per asciugarli le lacrime.

Quando cessano le mie risa, mi alzo in piedi, pronta a tornare al castello: sarà ormai ora di cena e non voglio arrivare tardi, ho una fame da lupi…

-Allora ti senti meglio? Nessun giramento di testa, nessun dolorino alla schiena…?-

-No, credo di stare bene!-

-Benissimo, allora io vado…- mi risponde, con aria indifferente.

Bene, adesso prende, s’incammina e…

Cosa diavolo sta facendo? Perché si sta avvicinando?

Sento il suo respiro solleticarmi il collo, le sue labbra avvicinarsi alle mie, i suoi capelli sfiorarmi la fronte…

Si avvicina piano, e so il perché: se volessi respingerlo avrei tutto il tempo.

Ma per qualche strana ragione non voglio che si fermi.

Mi va bene così…

Quando le sue labbra toccano le mie, inizio a comprendere cosa significhi l’espressione ‘Toccare il cielo con un dito ’; è una sensazione fantastica, un miscuglio tra la purezza del Paradiso, dovuta alle sue labbra candide, e l’atrocità dell’Inferno, dovuta invece alla consapevolezza che chi mi sta baciando è Draco Malfoy.

Incide una lieve pressione, ma dopo di che si separa lentamente da me.

Pensavo che mi avrebbe dato un bacio rovente, invece si è limitato a sfiorarmi le labbra…

Ma direi che mi è bastato…

Cado pesantemente a sedere sulla panca dove stavo prima sdraiata e lui si volta a guardarmi.

-Allora ti saluto Weasley; che ne dici se c’incontrassimo per un’altra sfida?-

E secondo te cosa rispondo, è ovvio che accetto no, idiota…

-Sono d’accordo-

-Bene allora… Ci si vede in giro-

E con un agile gesto mi volta le spalle, mentre col suo passo elegante si allontana.

Io invece resto un attimo imbambolata, osservando qualcosa che non vedo realmente.

Mi sfioro le labbra e le sento accaldate.

Se penso che fino ad paio d’ore fa non gli avrei concesso nemmeno di avvicinarsi e che ora lo sto guardando quasi fosse un Dio in Terra… che mi ha sorriso, e che mi ha salvato la vita… che si è preoccupato per me e che mi ha baciata…

Sono confusa.

Ed è successo tutto ciò per una sola, indiscussa causa.

Una meravigliosa partita di Quidditch.

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Fine.

 

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Quella magnifica scritta blu potrebbe offendersi se non venisse cliccata! Volete darle questo dispiacere? Spero proprio di no!

Ah e… Eva…?

Buon Compleanno!  

 

 

 

 

 

 

Un bacio forte

 

Ale69

  
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