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Autore: MeganZac    13/11/2010    4 recensioni
Hermione Granger da quache mese a questa parte prova un sentimento verso una persona di cui non si sarebbe mai aspettata di avere. La sua amica Ginny la aiuetrà in questa impresa...
Però il nostro sottoscritto ragazzo è turbato da altri problemi riguardanti la sua famiglia, in un primo momento cercarà di stare lontano dalla nostra bella Grifoncina, ma poi piano piano inizierà anche lui a provare qualcosa....Se vi interessa questa storia, apriteeeeeeeeeee :D
Premesse: La storia è ambientata durante il sesto anno. Non tiene conto del libro, ma qualche scena potrà sembrare uguale. Draco è diventato un mangiamorte e avrà lo stesso compito che il sesto libro gli ha affidato, però qualcuno lo aiuetrà...Ginny già è fidanzata con Harry da un anno, quindi Cho Chang viene decisamente eliminata e Ron ed Hermione restano esclusivamente amici, nè lui nè lei provano qualcosa al di fuori dell'amicizia. Infine....sopresaaaaaaaaaaaaaaaa!!! :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Prefazione







Io, Hermione Jane Granger, mi sentivo letteralmente una stupida. Stupida da quando da due mesi a questa parte avevo un unico pensiero fisso: lui. Stupida dato che nascondevo tutto ciò che provavo alle persone a cui tenevo di più, ovvero i miei amici. Stupida ogni qual volta mi batteva forte il cuore quando incontravo i suoi occhi. Stupida quando inventavo scuse per seguirlo e sapere dove andava. Ed infinitamente, enormemente e maledettamente stupida poichè lo amavo.
Non riuscivo proprio a concepirlo tutto ciò. Cercavo sempre di darmi delle risposte a domande del tipo: Ma perchè proprio lui? Ma come hai fatto a provare tale cosa per tale persona? Come ti è saltato in mente signorina Granger?
Purtroppo le mie risposte arrivavano ad un' unica conclusione: non lo so!
Avevo tanto bisogno di raccontarlo a qualcuno, sfogarmi e parlare con un'amica. Ginny? No, lei non mi avrebbe capito. Anzi, se glielo avessi detto di sicuro le sarebbe venuto un colpo e mi avrebbe dato per pazza. Già sentivo le sue urla contro me. Lei sperava in un lieto fine con Ron, ma io non provavo nulla per lui, anzi si provavo solo semplice amicizia, un rapporto di fratellanza che non aveva niente a che fare con l'amore vero. Quell'amore che ti toglie il respiro, ti fa battere il cuore all'impazzata, ti fa gioire, soffrire, piangere, sorridere...eh...chissà se mai lo avrei provato.
Beh, tutto ciò non potevo assolutamente confessarlo a Ginny e tantomeno ad Harry e a Ron. Quindi mi dovevo tenere tutto dentro e lasciare che questo sentimento morisse da solo. O almeno così speravo, dato che di sicuro non era corrisposto.
Mi alzai dal letto ed andai in bagno. Erano le undici e mezza di sera, un'altra mezz'ora e dopo sarei dovuta andare a fare la mia ronda. Adoravo questo compito, anche se purtroppo ti regalava tanta ma davvero tanta stanchezza. Avevo cercato di riposarmi e dormire ma a causa dei miei pensieri non ci ero riuscita. Sciacquai la faccia e mi guardai allo specchio. Ero una ragazza semplice, come si suol dire "acqua e sapone" non mi truccavo mai anche perchè non sapevo nemmeno farlo. Lasciavo i capelli sempre al mio riccio naturale senza far piastre o ricci con il ferro. Mi piacevo così com'ero e non mi facevo problemi come tutte le ragazze della mia età. Passai una mano fra i capelli e li portai in avanti. Con il mignolo cercai di arricciare qualche boccolo sformato e ugualmente lo portai in avanti. Feci un piccolo sorriso allo specchio e per la prima volta in tutta la mia vita ero contenta del mio aspetto angiolesco.
-Herm!- sentì chiamarmi dalla stanza.
Uscì dal bagno e vidi Ginny seduta sul mio letto con un libro tra le mani. Indossava già il pigiama e probabilmente stava andando a letto. Appena mi vide sul ciglio della porta, mi guardò negli occhi e si alzò.
-Herm, io vado a dormire...buona notte e soprattutto buona ronda!-
-Notte Ginny- sorrisi.
Uscì dalla stanza dimendicando il libro sul letto. Decisi di non fermarla dato che era molto assonnata e diventava maledettamente fastidiosa quando qualcuno la disturbava dal suo stato di sonnolenza, le avrei portato il libro il giorno seguente. Oramai Ginny la conoscevo così tanto bene da poterla considerare quasi mia sorella. Lei era la voce della mia coscienza e ogni volta che prendevo qualsiesi tipo di decisione chiedevo sempre un suo parere, come se fosse lei la più grande fra le due. Peccato che questa volta era molto diverso, dato che non potevo assolutamente confessare i miei sentimenti a Ginny.
Dopo cinque minuti anch'io abbandonai la stanza per dirigermi nella Sala Grande dove insieme agli altri tre prefetti dovevamo incontrarci con Piton. Avevo il cuore che batteva a mille dato che lì avrei incontrato colui che mi stava lacerando il cuore da ben due mesi. Nella mente avevo impressa la sua immagine e cercavo in tutti i modi di sopprimerla. Convincevo me stessa che stavo facendo lo sbaglio più grande della mia vita e visto che comunque potevo ancora salvarmi dall'inferno, meglio iniziare subito questa operazione prima che sarebbe stato troppo tardi.
Camminavo svelta, impugnando la bacchetta nella mano destra e con gli occhi scrutavo nel buio. La ronda non era nemmeno iniziata ed io già ero all'opera. Guardavo tra i lunghi corridoi alla ricerca di qualcuno o qualcosa fuori posto e pronta a lanciare un incantesimo appena lo avrei smascherato.Finalmente, arrivata nella Sala Grande raggiunsi il professore. Non c'era nessuno a parte noi due. Di sicuro ero arrivata in anticipo, non era da me fare ritardo. Mi avvicinai sempre più a Piton fino a che lui non parlò...
-Signorina Granger, dove siete stata?- disse con tono adirato.
-Ehmm, in camera...sono troppo in anticipo?-
-In anticipo? Arrivare un'ora dopo per lei è in anticipo?-
-Un'ora dopo?- chiesi confusa.
-Si, signorina Granger...ho lasciato un messaggio in bacheca in ognuno dei quattro dormitori, la ronda sarebbe iniziata un ora prima!-
Arrossì ed abbassai lo sguardo, poi chiesi scusa. Io la bacheca non la leggevo quasi mai e nemmeno oggi lo avevo fatto. Lasciai il professor Piton nella Sala Grande e mi avviai a fare la mia ronda notturna. I corridoi del terzo piano erano silenziosi, non vi era un che minimo rumore. Annoiata entrai in qualche stanza per controllare che tutto fosse al suo posto e come immaginavo l'ordine abbondava. Poi ritornai nel corridoio e continuai.Percorsi quel tragitto più volte, finchè decisi di andare ad inspezionare i sotterranei. Scelta ardua visto che non toccava a me ma bensi ad un'altra persona che da due mesi a questa parte evitavo di nominare anche nella mia testa per paura che qualcuno potesse sentirmi. Che stupida. Chi avrebbe potuto? E poi perchè tutta questa voglia di scendere nei sotterranei? Anche questa volta la mia risposta si riduceva ad un semplice: non lo so.Scesi le scale buie e mi addentrai nel mondo verde-argendo dei Serpeverde. Sembrava che Hogwarts per loro avesse riservato un posto a parte. Tutte le altre case si trovavano nel cuore del castello ed invece le Serpi occupavano i sotterranei. Mentre perlustravo la zona, di tanto in tanto si sentivano delle risatine provenienti dalla loro Sala Comune. Evidentemente qualcuno era ancora sveglio e si stava divertendo a fare determinate cose. Ed evidentemente quel qualcuno era la "deliziosa" Pansy. Girai l'angolo e percorsi il lungo corridoio. Quel luogo per me era come un labirinto. Conoscevo solo il tragitto per andare alle lezioni di Piton, ma questa volta decisi di prendere un'altra direzione, avevo una strana voglia di perlustrare tutte quelle zone di quel mondo sotterraneo che solo i Serpeverdi conoscevano l'esistenza.
-Granger...-
Mi girai di scatto e rimasi impietrita. Lui, colui che avevo nella testa incessantemente era proprio davanti a me. Stava appoggiato al muro su un fianco, indossava la camicia un po' sbottonata della divisa e la cravatta verde-argento semi sciolta che ricadeva sul petto. I capelli biondo platino spettinati e quel ghigno sexy che abitualmente era disegnato sul suo volto perfetto. -M...Malfoy...-balbettai.
-Granger, che ci fai qui?- domandò con tono freddo guardandomi negli occhi da farmi gelare il sangue.
-Ehm niente...la ronda- risposi piano.
-Granger questa zona non ti tocca, è compito mio- disse acido sottolineando con voce leggermente più alta le ultime parole della frase. -Ok, me ne vado...capito- risposi un po' accigliata, sperando che non mi avesse visto a causa dell'oscurità.
-Anche perchè sai com'è, i messosangue qui non sono ben accettati...non so se te ne sei resa conto ma siamo tutti purosangue noi Serpeverde!- disse con il solito ghigno.
Al suono di quelle parole, sentì il sangue ribbollire nelle vene. Mi aveva offesa e anche pesantemente.
-Lo so Malfoy, non c'era bisogno di ricordarmelo! Ora meglio che vada...- abbassai lo sguardo, non sopportando più i suoi occhi su di me e mi allontanai. Vietai a me stessa di girarmi a guardarlo mentre me ne stavo ritornando di sopra. Egregiamente ci riusciì e decisi di regalarmi un premio per la grande e anche difficile resistenza, avrei comprato qualcosa a Homesgade appena ci sarei andata. Percorsi i corridoi con passo veloce cercando di allontanare i pensieri che mi portavano a lui. Salì le scale e dopo poco ritornai nella mia camera dato che la ronda era terminata da ben due ore. E poi una domanda mi venne spontanea: che ci faceva Malfoy tra i corridoi a quell'ora? La cosa ancora più assurda era che non si era accorto che anche io mi trovavo lì quando la ronda era da un pezzo terminata. Non mi aveva detto niente, o forse nemmeno se ne era accorto. Entrai in camera e sprofondai nel letto. Mi accorsi che vi era ancora il libro lasciato da Ginny, così lo presi tra le mani. Poi notai che non si trattava affatto di un libro, ma bensì di un diario. Il diario di Ginny.
Una strana curiosità mi incitava a leggerlo, ma sapevo che era sbagliato. Però poi dissi a me stessa che Ginny con me non aveva segreti e dato che lo aveva lasciato, anzi dimenticato qui senza dargli alcuna importanza, presi una decisione: lo avrei letto.
Le prime pagine parlavano di lei ed Harry. Ginny era proprio innamorata di lui e ne ero certa che una volta usciti da Hogwarts si sarebbero sposati. Poi arrivai all'ultima pagina e iniziai a leggere...






Caro diario, tra me ed Harry va tutto alla grande. Ieri abbiamo passato una giornata stupenda, tra coccole, baci e carezze...

Lasciai tutte le sdolcinerie e proseguiì con la lettura...


Colei che mi preoccupa in questo periodo è senz'altro la mia cara amica Mione. è da un pò di tempo che la vedo sempre distratta e immersa nei suoi pensieri. Non parliamo quasi più e ogni tanto sparisce con qualche motivazione alquanto stupida. Credo che mi stia nasondendo qualcosa. Evidentemente si tratta di qualcosa davvero importante e imbarazzate per lei, da non volermelo dire. Spero che un giorno verrà da me e mi dirà tutto. Lei sa che io le voglio un bene dell'anima, quel bene che si vuole ad una sorella. Infatti lei per me è proprio quella sorella che non ho mai avuto. Vabbè....


E poi continuava con Ron e la sua famiglia...
Non ci potevo credere, perfino Ginny si era accorta che nascondevo qualcosa. Ma come potevo sorprendermi visto che ci capivamo al volo anche con un semplice sguardo? Chiusi il diario e lo appogiai sul comodino. Forse Ginny lo aveva dimenticato apposta sul mio letto. Voleva che io sapessi che lei sapesse. Che stupida che ero. Stupida, stupida, stupida Hermione Jane Granger.

  
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