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Autore: JessL_    14/11/2010    11 recensioni
Quando si sa che si sta facendo una cosa sbagliata, è comunque giusto farla? E se si continua a farla per anni, si può dire "basta"?
È questo, quello che continua a chiedersi Bella. Perché lei, non c'entra niente con Tanya. È sempre lei che consapevole, o meno, lo tiene in pugno... Bella ha solo qualche lieve attimo di puro piacere. Niente di più.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
- Questa storia fa parte della serie 'Damn passion'
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È un po' strano ritornare in questa sezione dopo... beh un po' di tempo. Ma non torno con una vera e propria storia, bensì con una One shot come potete notare.
Questa OS, è collocabile con un'altra che ho scritto parecchio tempo fa, mi riferisco a "The passion does not always lead to something good". Gli avvenimenti di questo capitolo, sono da collocare a prima di quanto scritto nella OS che ho menzionato poco fa. Spero di essere stata chiara.

Spero vi piaccia... vi avviso che ci sono intrighi su intrighi e che mi è risultato un po' difficile scrivere in questo modo, quindi spero di non aver combinato troppi guai :) siate clementi. Ringrazio già chiunque si farà avanti a commentare... sempre se qualcuno ci sarà xD

P.S: Ocho (occhio) alle date :)


Chores Love

George Brown, College. Ore: 20.00 12 gennaio 2008

<< A mio parere è troppo bionda. >> Lui ride della sua battuta, non può negare con se stesso che per un momento lo ha pensato anche lui.
<< Per quanto i miei occhi si siano sempre focalizzati su qualche bella ragazza mora, questa volta lei mi ha davvero catturato. Non posso farci niente. >> Lui non può sapere quanto il cuore della ragazza si sia stretto in una morsa dolorosa. È sempre stato così, lui s’infatua e lei soffre sapendo di non essere nei suoi pensieri. Lei non è innamorata – almeno continua a ripetersi così – ma in qualche modo le ha sempre dato fastidio questo suo non notarla e considerarla quasi come una sorella.
<< Allora so che cosa regalarti per il compleanno: un paio di occhiali da vista. >> Lui ride e le accarezza i capelli, non pensando minimamente che lei non stesse scherzando. Ma d’altronde come poteva anche solo immaginarlo? Lei non gli ha mai fatto intendere nulla, sono cresciuti assieme, i loro genitori sono amici dai tempi del college ed è stato inevitabile che loro legassero fin da quando erano in fasce. Nessuno si è mai lamentato, si vogliono bene e hanno dimostrato più volte che l’amicizia tra un uomo e una donna esiste. Ma la “piccola” Bella non ha mai sopportato Tanya, fin dal primo giorno del loro arrivo al college che si è appiccicata a Edward, ma lui non l’aveva mai notata. Era ovvio che non volesse una relazione seria, era appena arrivato nel college dei suoi sogni, sarebbe diventato un importante avvocato e alla famiglia ci avrebbe pensato una volta laureato... voleva solo divertirsi. Era una matricola e sicuramente sono pochi quelli che già pensano a mettere su famiglia a quell’età. Infatti, lei – Bella – è sempre stata tranquilla... fino ad ora. Sono al terzo anno, Edward sta andando alla grande è ha già avuto l’onore di conoscere pezzi grossi del mestiere, lei, Bella, sta avendo qualche difficoltà con qualche professore ma i suoi voti in arte sono eccellenti. Lei vuole diventare una fotografa, ha sempre avuto una passione sfegatata per la fotografia e i suoi genitori non le hanno mai proibito nulla.
<< A che cosa stai pensando? >> Lei si volta e vede il viso del suo amico fin troppo vicino. È inutile che prova a negarlo, il suo cuore sta dando di matto, non si aspettavo di trovarselo a qualche centimetro di distanza e non può negare che non le dispiace affatto; apre la bocca ma non riesce a fiatare perché il maledetto telefono di Edward con una canzone di Eminem, prende a suonare. Lui si alza e risponde, il cuore di Bella inizia a battere un po’ troppo lentamente quando lo vede sorridere e rispondere con un “ciao tesoro!” È lei, è Tanya. Dopo tre anni di continua caccia per averlo, c’è riuscita. Da una parte l’ammira, non ha mai abbassato la guardia, non si è mai buttata giù vedendo con quante ragazze Edward si desse da fare e si sa... chi va piano va lontano. E lei ha praticamente sorpassato il traguardo della vittoria.

George Brown, College. Ore: 23.00 14 febbraio 2009

Avevano entrambi la mente leggera, ridevano. Riuscivano solo a fare quello. Era passato un anno da quando Edward stava con Tanya, era da un anno che Bella cercava in tutti i modi di stare il più lontano da Edward. Non riusciva a sopportare la sua fidanzata, non ci riusciva, e per il suo migliore amico non era un segreto, quindi cercava di stare lontana. Ma non era l’unica a soffrire, ne era a conoscenza. Infatti, è proprio per questo che i due si vedevano una sera al mese in cui chiacchieravano, cenando fuori e passando poi la serata in una delle loro stanze per poi dormire insieme o comunque guardare un film. Ma quella sera era diversa, Bella aveva visto qualcosa di diverso negli occhi del suo amico e lei sapeva che in lei era nato qualcosa, o che comunque si fosse resa conto di provare qualcosa. Era difficile per lei definirlo un semplice amico, in realtà era da quasi un anno che si era resa conto che vedere lui con Lei, era un dolore fisico... gelosia. Era stato difficile persino ammettere a se stessa di essere gelosa. Gelosa di cosa, poi? Che lui era Suo? Che lei lo baciava? Che faceva l’amore con lui? Che lui non la vedeva come una semplice amica? Wow, amplein! Tutte queste cose ma quella sera era diversa, perché quello era il loro primo San Valentino, il primo San Valentino come coppia, ma non lo avrebbero passato insieme.
Bella ne era estremamente felice.
Il suo amico era con lei, non con Tanya. Erano ubriachi. Non avevano mai bevuto tanto. Non si sa come, ma dopo la cenetta a lume di candela in un ristorante vicino al College, riuscirono ad arrivare nella camera di Bella. Ridevano in continuazione, anche senza un motivo. Cercavano di reggersi l’uno con l’altro riuscendo poi a cadere entrambi. Trovavano la situazione esilarante, ed effettivamente anche da fuori era così ma quando la porta della stanza singola di Bella si chiuse, sembrava che i due fossero tornati quasi lucidi.
Lucida follia, ecco come l’avevano chiamata.
Erano passati tanti anni da quando si erano uniti in un unico corpo. Precisamente nove anni.
La follia prese il sopravvento soprattutto dopo che si avvicinarono e si scambiarono un bacio tenero e lungo. Le loro labbra non avevo avuto problemi nell’adattarsi. Si erano già incontrate tanti anni prima, quando lui “avverò” un piccolo desiderio di lei, lei che per la sua fissa di dare il primo bacio al ragazzo giusto – al principe azzurro – lo ha dato al suo migliore amico. Lui che l’ha fatta diventare donna, lui che ha quasi e più volte pensato di amarla. Lei che ora è confusa, perché si stanno baciando, perché le loro mani accarezzano il corpo dell’altro con bramosia e i loro sospiri fanno solamente eccitare maggiormente l’altro. Sono indiavolati. Sono nella cerchia dei lussuriosi. Non ragionano, non pensano – non ci riescono. L’alcool è ancora in circolo, questo aiuta entrambi a non rendersi conto di quello che stanno facendo. Nemmeno quando si sentono pelle contro pelle, si rendono conto di quanto si siano nuovamente spinti oltre. La prima volta era stata intenzionale. Bella aveva chiesto a Edward che voleva donarsi a lui invece che a un pirla che voleva solo vantarsi di aver consacrato il suo sacro tempio... ma erano passati anni. Abitavano ancora a Forks e frequentavano il primo anno di liceo.
Le carezze di Edward erano delicate anche se in qualche modo possessive, frettolose. Sembrava non volersi separare da lei. Come se lei potesse mai scappare. Sapevano che fosse sbagliato, non stare insieme, non fare l’amore, ma tradire Tanya.
In qualche modo strano, Tanya, non aveva mai dubitato dell’amicizia che c’era tra Edward e Bella, non riusciva nemmeno a credere che potesse esserci qualcosa tra loro perché li ha sempre e solo voluti vedere come amici, niente di più ma ora... ora che i loro corpi erano uniti e si chiamavano gemendo, era difficile pensare a Tanya e a quello che stavano combinando.
Godevano del contatto intimo che avevano, non riuscivano a non stringersi e baciarsi, non riuscivano a non guardarsi. Sapevano che sarebbe stato complicato tornare alla normalità. Entrambi erano a conoscenza che quello che stava accadendo era sbagliato ma terribilmente giusto. I loro corpi si adattavano alla perfezione, il piacere anche solo di sfiorarsi era come stare accanto a un falò; si sentivano come delle calamite. Inevitabilmente vicini ma terribilmente lontani per più fattori.
Edward non era mai stato un ragazzo da storie serie, di conseguenza non si era mai fatto un’idea del tradimento, sapeva solo che era sbagliato... anche se non riusciva a capirne il motivo in quel momento; gli piaceva inspirare il suo odore, affondare il capo tra il seno di lei e saggiare un suo capezzolo.
Bella era contro l’adulterio, non riusciva nemmeno a concepire che lei, proprio lei che si è sempre proclamata la ragazza delle idee ferree e dell’amore eterno stava compiendo proprio un atto impuro. Una parte di lei si odiava. Si stava insultando in più lingue solo per farsi sentire peggio ma in realtà non stava funzionando. Provava troppo piacere, proprio grazie al suo migliore amico. Era lei, l’amante. Assurdo. Lei che ha sempre odiato anche solo guardare i film con questo genere di trame. Si sa, l’amante alla fine non ha mai la meglio, poco importa se ama o no.

Forks. Ore: 12.15 4 marzo 2009

Hanno sempre adorato riunirsi in famiglia. Stare tutti insieme, anche solo per un week end, in qualche modo li faceva sentire normali. Non solo a Edward e Bella, ma anche a Emmett e Alice che erano sempre troppo occupati tra lo studio, tra i fidanzati e soprattutto per il lavoro; tornare tutti a Forks era un sollievo... anche se vedere continuamente Tanya attaccata a Edward, era un pieno e potente pugno nello stomaco per Bella. Assurdo, la cozza voleva conoscere Carlisle ed Esme e Edward l’aveva accontentata. Non era passato nemmeno un mese da quando... beh i due avevano fatto la grande stronzata. Non si erano più visti né tanto meno sentiti. Nemmeno un messaggio, nemmeno uno squillo. Bella ce l’aveva con se stessa. Doveva fermarsi, doveva farlo almeno per Tanya. Alla fine lei, Bella, c’entrava ben poco con quello che provava, poteva avercela con Tanya quanto voleva ma sicuramente i suoi sentimenti non sarebbero svaniti solo perché ce l’aveva con la malcapitata. No, per niente.
<< Bella, tutto bene? >> Incontrare gli occhi azzurri, chiari, limpidi di Tanya, era un altro pugno. Bella era sicura che Tanya avesse notato il distacco tra il suo fidanzato e lei ma... non riusciva nemmeno a credere che avesse capito il perché.
<< Sì. Alla perfezione. >> Il sorriso gentile e solare che Tanya le rivolse, le fece quasi rigurgitare la colazione. Si sentiva in colpa, e non poteva che essere così. Era giusto che si sentissi in quel modo.
<< Io sono un po’ agitata. Edward continua a dirmi che andrà tutto bene, che i suoi genitori non mordono, ma sono comunque agitata. >> Lo stomaco di Bella si strinse, non spostava gli occhi da quelli di Tanya, poco importava che si sentiva quelli di Edward addosso. Non voleva nemmeno incontrare quei due smeraldi che l’avrebbero fatta deconcentrare ancora di più.
<< Andrà tutto bene. Non puoi non piacergli. D’altronde Edward ha già fatto la sua scelta. >> Con un finto sorriso, si allontanò per andare ad abbracciare i suoi genitori, lasciando Tanya con un sorriso ebete e Edward a pezzi, odiava vederla così lontana. Non l’aveva mai sentita così distaccata e questo non gli faceva affatto piacere. Ma sapeva che non poteva mandare a puttane la loro amicizia, proprio come non poteva lasciar perdere la relazione con Tanya, in qualche modo... amava entrambe e trovava persino strano ammetterlo a se stesso.

La Push, Forks. Ore: 22.22 20 giugno 2010

<< Io. Io ci sto male. Vedere te e lei insieme è un colpo al cuore. >> Piangeva, versava lacrime su lacrime e per quanto anche lui stesse male, cercava di non darlo a vedere. Le decisioni erano state prese. Da quella famosa sera di febbraio, si erano rincontrati altre venti volte. Avevano ceduto, avevano ammesso di aver rovinato una bellissima amicizia ma ora... a distanza di mesi, erano lì. Nella villa a La Push di Emmett che festeggiavano il compleanno di Edward. Quello che Bella non sapeva, era che le sue lacrime, erano una pugnalata per Edward, perché lui aveva deciso... anche se non ne era sicuro.
<< Bella, non puoi dirmi questo. >> Lei cercava di trattenersi, sapeva che era anche solo sbagliato averlo portato in una camera al piano superiore ma non ci poteva fare nulla. Glielo doveva dire. Non poteva fare altrimenti.
<< Io ci sono sempre stata. Tu per me non sei mai stato solo un amico e l’ho capito tardi. Anche perché solo ora mi spiego il forte desiderio che avevo nel ricevere il primo bacio da te o perdere la verginità proprio con te, con te che eri il mio migliore amico. Mi ero imposta di vederti sotto quella luce ma ora non ci riesco più. Non dico che Tanya non sia una grand donna, in realtà lo è, e quello che noi abbiamo fatto è stato disdicevole ma io ti amo. Voglio te, sempre. Non riesco a... ad accattare che tu voglia lei quindi... quindi Edward, ti prego: prendi me, scegli me, ama me. >> Il cuore di Edward era fermo, per un momento pensò anche di essere morto. Quelle parole le desiderava sentire da molto tempo, era un desiderio che si avverava ma... non poteva tirarsi indietro, non poteva. Scosse il capo e cercò di non piangere, bastavano già le lacrime di Bella.
Che schifo di compleanno. Doveva rifiutare una delle donne che amava proprio perché era impossibile continuare a tenere due piedi in una scarpa. Tanya aveva notato e chiesto più volte perché si era creato un distacco molto palese tra i due amici, ma mai nessuno le aveva risposto. Di sua iniziativa, aveva anche presentato qualche ragazzo a Bella, convinta che in qualche modo gli sarebbero piaciuti... e, in effetti, uno c’era – ma lo conosceva già – e poco importava che le piaceva perché non era paragonabile con quello che provava per Edward, l’amore nei suoi confronti non era paragonabile a nulla.
<< Io, io ho chiesto a Tanya di sposarmi. Bella, Dio solo sa quello che provo per te e quanto il mio cuore stia ancora scalpitando per la tua confessione ma... ma non posso. Amo Tanya e le ho chiesto di diventare mia moglie. C’è solo un altro “ma”. Ho bisogno di te. Sei la mia migliore amica, non puoi mancare né tanto meno non farmi da testimone. Ne morirei e Tanya s’insospettirebbe troppo. Per favore. Accetta. >> Come poteva chiederle una cosa del genere? Lei si sentiva morire, gli aveva appena detto di amarlo e lui... lei singhiozzò e cercò di riportare la respirazione a un livello naturale ma non ci riuscì, soprattutto perché odiava vedere il dispiacere negli occhi di Edward, infatti, non si trattenne e gli si avventò contro picchiandolo e insultandolo. Dicendogli che l’aveva presa in giro, che in qualche modo l’avesse usata e abbindolata ma sapeva che non era così perché le cazzate si fanno in due e ubriachi o no, lo avevano fatto insieme e poi il tutto si era susseguito più volte in cui l’alcool non centrava nulla. Quindi mai scusa fu meno plausibile. La cosa assurda, è che dopo che Bella cercò di sfogarsi, si trovarono sdraiati sul letto a baciarsi. Ad amarsi... pensando che sarebbe stata l’ultima volta.

Toronto. Ore 10.00 13 agosto 2011

Era assurdo. Lei, lui e una stanza. Si stavano guardando intensamente. D’altronde quello non era un giorno semplice, per niente.
<< Dovrai giurarle fedeltà. >> La voce di Bella era chiara, bassa... sicura ma nascondeva tanto di quel dolore da poter rompere tutti i vetri della grande Chiesa in cui si trovavano. Erano passati più di due anni da quando la relazione segreta e impura dei due aveva preso il via. Non riuscivano ad allontanarsi, a distruggere un’amicizia e non ammettere almeno a se stessi l’amore che provano per l’altro. Bella non aveva più ammesso di amarlo, non lo avrebbe più fatto ma ora erano lì. In una stanza della Chiesa per finire di preparare lo sposo. Edward era tranquillo, in un certo senso era persino contento di sposarsi solo che per tutta la sera precedente, mentre stringeva il corpo nudo e ansante di Bella, sperava che fosse proprio lei la sposa. Non Tanya. Era un controsenso per natura, lo sapeva ma vedere lei, la sua piccola e indifesa migliore amica, comportarsi da dura e non solo con lui, lo trovava esaltante e giusto. Sapeva di averle chiesto tante di quelle cose assurde in due anni che si stupiva sempre di più quando ci ripensava, ma era tutto andato avanti velocemente e più proseguiva, più non riusciva a farne a meno. Di nessuna delle due. Bella si era riavvicinata a Edward, non solo in una camera dove c’era un letto, ma anche davanti a Tanya. La sposa, nemmeno immaginava quanto per i due fosse difficile fingere di essere solamente amici davanti a lei. Lei che non aveva mai sospettato nulla e che era innamorata dell’uomo che doveva sposare. Bella si sentive una merda, impura, traditrice, vigliacca... Edward, Edward non lo sapeva. Non capiva nulla. In un certo senso lui pensava di non aver commesso adulterio. Amava entrambe, faceva l’amore con entrambe.
Cercava di pulirsi la coscienza in questo modo. Modo assurdo e insensato e Bella glielo aveva detto più volte. Avevano litigato tanto, mai come in quei due anni, non si erano visti e parlati anche per tanto tempo ma alla fine sono sempre tornati "insieme". Inspiegabilmente.
<< Come sai, io non tradisco. >> Inutile dire che lei sbuffò.
<< Piantala con questa cose dell’amo entrambe. Non puoi dire una cosa simile di fronte a Dio. Hai fatto la tua scelta ma quello che noi ancora tutt’ora facciamo, è adulterio. Andremo all’inferno. >> Edward si passò una mano tra i capelli, sapeva che aveva ragione, alla fine continuava a ripetersi di non fare nulla di sbagliato solo per stare in pace con se stesso... ma la verità la sapeva.
<< Quindi? Quindi che cosa farai? Ora, qui, in questa Chiesa, mi dirai che non vuoi più vedermi? Me lo ha già detto più volte Bella, ma è impossibile separarsi e non vederci più. Ci abbiamo già provato. >> Era vero. Ci avevano tentato più volte e più di una volta proprio Tanya si è presentata da Bella per cercare di rimediare. A Tanya dispiaceva vedere il futuro marito in crisi perché la sua migliore amica non gli stava accanto... se solo avesse saputo la verità, sicuramente il suo caro maritino sarebbe stato castrato e Bella spellata viva.
<< Ti stai per sposare. E io sono qui come tua testimone di nozze e in compagnia. Per quanto io stenta ancora a crederci, sono più forte di quello che pensavo. Ho accettato che sposerai un’altra donna ma non del fatto che tu mi abbia chiesto di farti da testimone. È assurda come cosa, io non meriterei nemmeno di essere stata invitata! >> Bella si coprì il viso con le mani, Edward non sapeva cosa pensare. L’agitazione per la cerimonia e del “finché morte non vi separi” non lo temeva, non era agitato e non sapeva perché, ma vedere Bella quasi in lacrime per una decisione presa da lui – perché è sempre stato lui a volerla accanto – lo faceva in qualche modo soffrire. Era egoista. Sapeva che Matt sarebbe stato meglio, sapeva che Matt l’amava, sapeva che proprio per quello aveva subito accettato di fare da cavaliere per questa unione alla piccola Bella, perché ci teneva tanto. Lui sì che l’avrebbe resa felice ma lei non se n’era mai resa conto. Lei era innamorata dello sposo che per giunta sembrava fregarsene. Solo che in realtà lui ha sempre ricambiato. Tutto un casino d’intrecci e bugie. Una vita difficile e pesante di cui entrambi cercavano di fare qualcosa ma non di risolvere... perché non ci riuscivano.

La marcia nuziale era bellissima, proprio come la sposa che con un enorme sorriso stava attraversando la navata per arrivare al suo uomo ma Edward a malapena la guardava per qualche attimo. Non riusciva a staccare gli occhi da Bella, da Bella che proprio in quel momento, aveva gli occhi su Matt. Il sospiro di Edward, catturò la sua attenzione e i loro occhi s’incontrarono. Sorrisero e tornarono a guardare Tanya.
Era così assurdo, le promesse che in quel momento Edward stava dicendo a Tanya, la sera prima le aveva scritte per Bella... le aveva lette proprio a lei ma ora, ora davanti al vescovo, agli amici e ai parenti le stava dicendo a Tanya che piangeva sorridendo. Bella si sentiva vuota, non faceva altro che ripetersi di essere una sgualdrina innamorata che non avrebbe mai avuto un futuro, quel pensiero rimbombò con più forza mentre gli sposi s’infilavano le fedi dopo il “sì, lo voglio” e mentre si scambiavano il loro primo bacio da sposati. Pianse, ma cercò di mostrare che fossero lacrime di gioia. Era a pezzi e vederli felici – perché Edward era felice, aveva chiesto lui di sposarla, aveva voluto lui una relazione segreta e continuare a stare con Tanya – la faceva sentire ancora più male. Quando Matt l’abbracciò e la portò fuori dalla chiesa, si sentì meglio. Edward e Tanya, le avevano detto più volte che Matt sarebbe stato perfetto per lei ma non riusciva a crederci, per quanto gli piacesse... lo avevo sempre visto solo come un amico ma ora voleva crederci, era stufa di stare male per un uomo che tanto non avrebbe mai potuto avere e allora lo baciò. Lo baciò con disperazione, con voglia e si stupì di quanto si sentisse protetta e amata tra quelle braccia. Matt era la sua medicina ma quello che non avrebbe mai saputo, è che Edward li vide, e che il suo cuore si spezzò. In quel momento si rese conto di aver fatto un grave errore.

Fine.

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Per quanto l'ora sia tarda, io posto lo stesso. Ci tento, spero che venga comunque notata :) come avevo detto nelle note iniziali, è piena d'intrighi e avevo già detto che probabilmente sarebbe diventata una storia ma... non ho tempo, eppure le idee ci sono, quindi, per non mettermi fretta, ho deciso che continuerò su questa via, cioè OS a gogò, ovviamente posterò quando ho tempo e sono soddisfatta :) non mi piace postare cose che non piacciano a me in primis.
Accadono tante cose, infatti... come ho già detto, ci sono appunto le date per mettere un po' di chiarezza.
Sono contro l'adulterio, lo premetto, ma questo genere di cose m'intriga e... volevo creare qualcosa. Spero di non aver offeso nessuno.
Bene, vi saluto, ma vorrei "consigliarvi" di leggere Travolgimi, poi vorrei segnare il "Gruppo" per essere aggiornate su cosa posto e l'account dove trovate spoiler e cose varie. Se volete fateci un salto e mi raccomando, leggete l'altra OS di questa "storia" per avere un quadro ancora più chiaro :) JessikinaCullen.
   
 
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