CAR WASH
Titolo: •_Car Wash_•
Titolo del capitolo: •_Car Wash_•
Personaggi: Angela, Bella/Edward, Jessica, Mike
Newton
Contesto: Twilight
Generi: Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments, One-shot, OOC
Introduzione/Presentazione
< “Al consiglio studentesco hanno detto che le classi
del terzo anno non andranno in gita!” disse Angela mordendo
una mela rossa.
“Ma non è giusto! Noi abbiamo tutto il diritto di
andare in posti come Boston, Beverly Hills, Hawaii, Bahamas.”
alzai gli occhi al cielo.
“Jess ti stai dilungando troppo!Torna da noi qui a
Forks!” interloquì Mike spingendo scherzosamente
la sua spalla con la mano. (...)
“Io so cosa fare!” dissi battendo le mani una
contro
l’altra ed alzandomi in piedi spiegando a tutti la mia idea
geniale. >
Una missing moments di Twilight. Ho pensato che in tutta la saga Bella
non partecipa quasi mai alle attività scolastiche, quindi ho
voluto scrivere questa one-shot in cui la nostra protagonista partecipa
attivamente ad una questione che si è levata durante una
normale giornata di scuola:
"Come fare per andare in gita quest'anno??"
..Naturalmente non mancherà il nostro adorato vampiro ;)!!
Fic ispirata dalla canzone "Car Wash" di Christina Aguilera .
Fatemi sapere cosa ne pensate :P Kiss
Cover
By kovu
.
Storia betata da Bella_kristen
.
http://www.youtube.com/watch?v=H8Vs-KMuqjI **
Hey,
get your car washed today
Fill up and you don't have to pay
Hey, get your car washed today
Fill it up, right away. (*1)
[Car
Wash-Christina
Aguilera*]
Stupid,shiny Volvo
Owner..
Era
passato un giorno dal mio primo bacio con
Edward.
Quella mattina il mio ragazzo mi era venuto a prendere per portarmi a
scuola,
trovando la scusa che il mio pick-up si sarebbe potuto bloccare in
strada
provocando così la mia e la morte di tante altre persone.
Una giustificazione
scadente e a mio parere anche inutile, dato che avrei sempre e comunque
accettato un passaggio dal mio ragazzo- se potevo definirlo tale.
Appena giunti
a scuola pose un braccio attorno al mio fianco, provocando
così il mio
imbarazzo e lo stupore di tutti gli studenti della Forks High School. Difatti, da quanto mi era stato
riferito, Edward non era solito fare gesti simili in pubblico,
soprattutto con ragazze
non appartenenti alla sua famiglia.
Poi,
dopo avermi accompagnato in classe, mi
aveva baciato su una guancia. Trattenni il respiro al sol pensiero. Le
sue
labbra sulla mia pelle suscitavano pensieri poco sani per la mia mente
- come
se fosse così semplice allontanare le immagini di me ed
Edward l’uno a contatto
con l’altro in posizioni vietate ai minori di diciassette anni!
Così
passai tre lunghissime ore di scuola
senza di lui ed ebbi come unico pensiero i suoi magnifici occhi dorati.
In macchina mi aveva spiegato che non sarebbe venuto in mensa quel
giorno dato che
doveva parlare con i suoi famigliari di una questione importante. Non
avevo
osato intromettermi nei loro affari anche se ero molto curiosa di
sapere ciò
che aveva in mente il mio adorato
vampiro.
Così,
una volta suonata la campanella della
terza ora, mi accinsi a raggiungere i miei amici umani in mensa,
sperando che
non avrebbero avuto niente in contrario se mi fossi seduta nuovamente
accanto a
loro.
“Salve
a tutti!” salutai cercando con lo
sguardo un posto libero. Tutti mi salutarono sorridendo.
“Siediti
qui Bella!” Eric indicò la sedia al
suo fianco ammiccando nella mia direzione. Così imbarazzata
ed inorridita dai
suoi sguardi languidi e agghiaccianti, mi sedetti al suo fianco.
“Al
consiglio studentesco hanno detto che le
classi del terzo anno non andranno in gita!” disse Angela
mordendo una mela
rossa.
“Ma
non è giusto! Noi abbiamo tutto il
diritto di andare in posti come Boston, Beverly Hills, Hawaii,
Bahamas.” alzai
gli occhi al cielo.
“Jess
ti stai dilungando troppo!Torna da noi
qui a Forks!” interloquì Mike spingendo
scherzosamente la sua spalla con la
mano.
“Hanno
detto che, a causa dell’incidente avvenuto
in bagno, non abbiamo abbastanza fondi in cassa per pagare i
professori!”
continuò Angela aggiustandosi gli occhiali sul naso.
“Cosa
centriamo noi con l’incidente del
bagno?” parlai per la prima volta facendo voltare Newton
dalla mia parte.
“Swan
gli artefici di questo disastro siamo
io, Tyler, Manson Carter e Jason Smith. Ma sono stati beccati solo
Carter e
Smith, sperando che ci parino il culo fino alla fine di questa
faccenda! Così
il preside ha deciso di punire tutte le classi terze, inventandosi la
balla che
non ci sono abbastanza soldi in questa scuola di merda.”
Questo era stato in
assoluto il discorso più lungo che avesse mai fatto Newton! Ne rimasi molto
impressionata, proprio come
il ragazzo brufoloso che avevo al mio fianco...pardon, Eric!
“Secondo
me dovremmo difendere i nostri
diritti! Vogliamo andare in gita? Allora troviamo i soldi per pagare
albergo e il
mezzo di trasporto ai prof!” dissi convinta delle mie parole.
“Swan,
non ti hanno ancora detto che i soldi
non cadono dal cielo?” sbuffò Jessica limando le
sue unghie da quattrocento
dollari l’una.
“Potremmo
fare una colletta, oppure vendere
qualche oggetto che non ci serve più!” continuai
nonostante le parole della Stanley.
“Un
mercatino dell’usato?” sorrise Angela
accondiscendo alla mia idea.
“Esatto!”
sorrisi guardando tutti gli altri
negli occhi.
“Io
ci sto! Ho tanti vestiti e robe varie che
vorrei buttare anche se sono in ottime condizioni.” strano ma
vero, anche Newton
era dalla mia parte. Lo vidi battere un cinque con Eric.
“Non
venderò mai qualcosa di mio per poi
ottenere solo 5 miseri dollari. Io dico che dovremmo pensare a qualcosa
di più
costoso!” propose Jessica attorcigliando attorno a un dito
una ciocca riccia di
capelli.
“Prostituisciti!”
dissi sorridendole. Non mi
era mai andata a genio la sua faccia da schiaffi.
“Mhm,
sai che non sarebbe mica una
bruttissima idea? La Swan ha ragione ancora una volta!” rise
sommessamente Mike
facendo diventare la Stanley rossa dalla rabbia.
“Non
te la prendere, stavo solo scherzando!”
le feci un occhiolino ridendo soddisfatta dentro di me.
“Perché
non vendiamo della limonata?” mi
portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio cercando di
non ridere in faccia
ad Eric. Poi a un tratto l’illuminazione…
“Io
so cosa
fare!” dissi battendo le mani una contro l’altra ed
alzandomi in piedi
spiegando a tutti
la mia idea geniale.
Qualcuno
accese lo stereo mettendo Car Wash
di Christina Aguilera. Proprio la canzone
adatta, pensai.
Così
ebbi la soddisfazione di vedere per la
prima volta la Stanley cimentata
a
ballare mentre faceva un lavoro manuale: lavare delle macchine.
Questa
esperienza me la sarei ricordata in eterno.
E
mentre Jessica finiva di asciugare in modo viscido
il parabrezza dell’auto io cominciai a contare i soldi
guadagnati fino ad ora.
Così
mi resi conto che eravamo a metà del
nostro lavoro.
“Swan,
quanti sono?” disse
Jess porgendomi i soldi dell’ultimo
autista.
“Con
questi sono 1020 dollari. Ne mancano
altri mille!” la vidi spalancare occhi e bocca allo stesso
tempo.
“Cosa?
Basta, sono stanca! Mi rifiuto di
continuare.” Starnazzò la Stanely asciugandosi un
braccio con uno strofinaccio.
“E
poi, perché tu non hai ancora lavato una
macchina dato che l’idea era tua?” io abbassai lo
sguardo in cerca di una scusa
plausibile.
“E’…è
contro i miei principi!”scusa più
stupida di quella non poteva esistere! La ragazza sorrise sadica e
chiamò
Newton vedendo che era in pausa.
“Non
vorresti vedere anche tu la Swan in top
e pantaloncini?” una scintilla maliziosa
attraversò gli occhi di Newton. Oh
cazzo! Pensai cercando una via di
fuga da questa situazione assurda.
“Mhm
si. Vorrei tanto vedere ciò che si
nasconde sotto quelle maglie larghe e quei pantaloni a zampa di
elefante che
porta sempre!” così in meno di un nano secondo si
formò una piccola folla
intorno a me e tutti, incitati da Newton, incominciarono a ripetere il
mio
cognome insistentemente.
“Non vi basta che vi ho prestato il garage di casa
mia?” nessuno rispose ma sovrastarono
tutti la mia voce continuando a gridare ancora più forte
quella tiritera .
“Swan, Swan, Swan, Swan…” Se
solo Edward
fosse qui in questo momento!
Sei
stata tu a cacciarti nei guai stupida! Rimedia.
“Datemi
questi cazzo di vestiti!”
tutti fischiarono e applaudirono come in uno show televisivo. Idioti!
Sconsolata
guardai tutti quegli ebeti
e, rubando di mano a Jessica i vestiti, mi andai a cambiare in bagno.
Queste robe sono oscene, pensai
uscendo dalla toilette ed avviandomi verso la Stanely cercando di avere
lo sguardo
più indifferente possibile.
Appena
le passai davanti la vidi sbiancare e
girarsi dall’altro lato, mentre Newton ed altri ragazzi
fecero degli
imbarazzantissimi fischi di apprezzamento.
“Mi
chiedo perché tieni nascosta tutta questa
bella roba Swan…” Al commento di Newton, Jessica
si avvicinò a lui e dopo
avergli sussurrato un “Potresti venire un attimo con me
?” all’orecchio, lo
trascinò via senza dargli il tempo di rispondere. Ninfomane!
Qualche
istante dopo vidi un auto
avvicinarsi. Quello che vidi mi lasciò
spiazzata…era l’auto più sporca che
avessi mai visto!
Tutta
imbrattata di fango, mi guardava con i
suoi fari accesi e sembrava che mi dicesse: “Ti prego lavami,
ho bisogno di una
lavata sul cofano e sul parabrezza!”.
Pietà!
Pensai avvicinandomi al
finestrino oscurato di
quella mostruosa Aston Martin. Una voce all’interno della
macchina mi disse che
desiderava un lavaggio completo- non si
era capito!
Così
mi armai di secchio, acqua, prodotti,
stracci e tanta forza di volontà incominciando a lavare lo
sporco da quella
vettura.
“(*2)Yeah,
let's drop it on 'em like this. Ooh, do do do do do do, na na na ah,
ooh .Ooh,
do do do do do do, na na na ah, ooh. (*1)Hey,
get your car washed
today. Fill up and you don't have to pay. Hey, get your car washed
today. Fill
it up, right away.” Canticchiai
la canzone che ormai mi si era
impressa nella testa, dopo averla sentita per più di cinque
volte.
Vidi un tipo dai capelli biondi passarmi da dietro e come se niente
fosse mi
palpò il sedere.
“Ma
ti sei per caso rimbambito?” gli urlai
contro prendendo la pompa dell’acqua in mano.
“Ops,
non pensavo che quel fondoschiena
appartenesse a te, Swan. Scuse accettate?” il tipo mi
guardò speranzoso? Ma
come si permetteva? Noi donne non siamo
mica alla mercè di tutti! E come fa a conoscere il mio
cognome? Mi chiesi
guardandolo storto. Gli puntai la pompa addosso bagnandolo tutto.
“La
sua richiesta di scuse non è stata
accettata, la preghiamo di riprovare più tardi!”
rimase imbambolato per un
attimo e dopo essersi toccato spasmodicamente i capelli con
l’intento di
ridargli una forma ganza- come
avrebbe
detto Newton- si allontanò con lo sguardo basso e ferito
verso il punto in cui erano
scomparsi prima Mike e la Stanely.
Sospirando
ripresi il mio arduo lavoro
pensando a cosa avrebbe fatto Edward se avesse assistito a quella
scena!
Edward! Sospirai nuovamente
ripensando ai suoi occhi, al suo viso immacolato, ai suoi capelli
fulvidi e
setosi al tatto. Il mio viso s’infiammò senza
alcuna ragione valida e il mio
cuore prese a galoppare verso
l’infinito
ed oltre. Forse mi sarei dovuta preoccupare per la mia
stupidità, dato che
le mie battute nella mia mente, come nella realtà, erano
più squallide dello
squallido impersonificato. E sotto il sole cocente- rarità
qui a Forks-
continuai a strofinare lo straccio sull’auto nera.
Peccato che quel pomeriggio c’era il sole! Sarebbe stato
tutto più semplice se
ci fosse stato lui con me!
Mi
ritrovai, per la prima volta nella mia
vita, ad odiare più di me stessa quella palla infuocata che
si trovava nella
bene amata galassia!
Dopo
aver lavato per bene la macchina osservai
il mio capolavoro- modestamente parlando- con un velo di sudore che
imperlava
la mia fronte.
Vidi
il finestrino scurissimo abbassarsi un
po’ ed un dito uscire da esso facendomi segno di avvicinarmi.
Sorrisi, era
arrivato il tempo della mia paga-
anche se, effettivamente, quei soldi non sarebbero mai entrati nelle mie tasche.
Mentre afferravo le banconote che mi porgeva, però, la mano
del conducente fece
uno scatto afferrandomi per il polso e facendo entrare parte della mia
testa
nell’abitacolo. Come un’idiota chiusi gli occhi
spaventata e poi avvenne una
cosa che non mi sarei mai aspettata.
Quel
tizio…quel maniaco mi stava baciando!
Poggiò le sue labbra sulle mie, delicate come mille
petali di rosa. Era un bacio fresco..sapeva di buono!
Non
osai ritrarmi o meglio non ne avevo la
forza! Il mio cervello era sconnesso ed ogni mio pensiero era tutto
tranne che
coerente. Quel bacio sembrava quasi esprimere...gelosia, possesso.
Tu mi vuoi morta! Pensai quando il
ragazzo stava per approfondire il bacio. Fece passare la sua gelida
lingua
sulle mie labbra ed io aprii la bocca con un sospiro. Era
tutto così…familiare!
La
sua lingua accarezzò esitante il mio
palato, come un esploratore nella sua prima vera avventura. Quel gesto
mi fece
tenerezza. Sorrisi prendendoci quasi gusto.
A un tratto
però mi vennero in mente due
occhi dorati molto espressivi.
Ok, forse era arrivato il momento di allontanarmi! Mi scansai
leccandomi le
labbra intrappolando quel meraviglioso sapore sulla lingua e corsi via
come una
ladra riparandomi dietro ad una colonna di casa mia.
Mi era piaciuto, pensai
sull’orlo di
una crisi isterica. Avevo tradito Edward!
Il mio vampiro! Ed in
più mi era
piaciuto il bacio di quel ragazzo!!
Sono un mostro.
Appena vidi l’auto partire abbassai lo sguardo verso le
banconote che avevo in
mano e le contai cercando di portare la mia attenzione su qualcosa che
non
fossero le labbra di quello sconosciuto sulle mie!
Sobbalzai
ricontandole più e più volte.
Quelli erano ben duemilacinquecento dollari!
Mi
sentii sporca. Lo sconosciuto non solo mi
aveva baciata, ma mi aveva anche pagata per il bacio. Come
una. ..meretrice! Anzi no, peggio.
Mentre
riflettevo su ciò che era successo nel
giro di ventiquattro ore, vidi un bigliettino scivolarmi dalle mani.
Riconobbi
all’istante la grafia.
Non ti avevo
ancora dato il bacio del buon giorno.
Forse ti sarai
spaventata ma per una volta voglio essere egoista:
non
m’importa!
Ricordati che
non si va in giro a farsi baciare dagli sconosciuti.
p.s. Spero che
quei soldi bastino per permettere alla tua
classe di andare in gita!
Ci vediamo sta
sera.
• Edward_ •
Rilessi
il bigliettino per ben tre volte ed ogni volta
che lo rileggevo la rabbia montava sempre di più.
Vuoi la guerra? Che guerra sia! Pensai
mentre la mia mente generava un piano di vendetta adatto al mio sadico
vampiro.
Magari che includesse anche questi mini abiti fradici.
Aspettati
il peggio stasera Edward Cullen!
Non la passerai liscia questa volta stupido
possessore di ...Aston Martin tirata
a lucido- dalla sottoscritta!
fai il pieno e non dovrai pagare,
hey, fai lavare la tua macchina oggi,
Consegnamela, proprio adesso!
(*2) Si, suoniamola per loro così
Baci..kovu <3
Le mie storie:
*Car
Wash* < “Al consiglio studentesco hanno detto che le classi del terzo anno non andranno in gita!” disse Angela mordendo una mela rossa. “Ma non è giusto! Noi abbiamo tutto il diritto di andare in posti come Boston, Beverly Hills, Hawaii, Bahamas.” alzai gli occhi al cielo. “Jess ti stai dilungando troppo!Torna da noi qui a Forks!” interloquì Mike spingendo scherzosamente la sua spalla con la mano. (...) “Io so cosa fare!” dissi battendo le mani una contro l’altra ed alzandomi in piedi spiegando a tutti la mia idea geniale. > Una missing moments di Twilight. Ho pensato che in tutta la saga Bella non partecipa quasi mai alle attività scolastiche, quindi ho voluto scrivere questa one-shot in cui la nostra protagonista partecipa attivamente ad una questione che si è levata durante una normale giornata di scuola: "Come fare per andare in gita quest'anno??" ..Naturalmente non mancherà il nostro adorato vampiro ;)!! Fic ispirata dalla canzone "Car Wash" di Christina Aguilera . Fatemi sapere cosa ne pensate :P Kiss [ Autore: kovu ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Angela, Bella/Edward, Jessica, Mike Newton ] [ Pubblicata: 14/11/10 ] [ Aggiornata: 14/11/10 ] [ Note: Missing Moments, One-shot, OOC ] [ Completa ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Twilight ] [ Leggi le 8 recensioni ] |
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