In blu.
E' all'improvviso che ti
accorgi di particolari che non avevi mai notato; eppure erano
lì da sempre, si mostravano a te cercando di farsi notare e
tu li ignoravi.
Troppo preso dall'abitudine focalizzavi la tua attenzione solo su
quello che hai sempre voluto vedere: i soliti orari, le solite lezioni,
i soliti schemi di Quidditch, il solito sorriso beffardo del tuo
professore di pozioni quando sta per toglierti qualche punto; forse
è perchè l'abitudine ci fa sentire al sicuro e
protetti, che i cambiamenti ci impauriscono così tanto. I
cambiamenti, grandi o piccoli che siano: che si presentino sotto forma
di una parola detta nel momento sbagliato, di un'azione dettata
dall'impulso della quale ti pentirai subito dopo o, come in questo
caso, da un colore.
Un colore? Un colore può apportare cambiamenti?
Una sciarpa adagiata con cura attorno al collo di qualcuno che
è entrato di prepotenza a far parte della tua
quotidianità e che adesso, la sconvolge.
Blu, un colore che ai tuoi occhi stona con la persona che lo indossa.
Il blu è un colore intenso, delicato, che ti ricorda le
profondità dell'oceano o l'abisso della mente.
Una profondità che non accosteresti mai a quel ragazzo
arrogante e spocchioso, che appena ne ha l'occasione ti provoca con
insulti ormai banali, sentiti e ripetuti.
Eppure ti stupisci perchè piano piano quel colore sta
entrando a far parte della tua vita: gli vedi addosso quella sciarpa
sempre più spesso e quando ti capita di incrociare il suo
sguardo, rimani per un attimo a guardarlo, stupito anche di te stesso,
che ti ritrovi a pensare che quel colore in fondo non gli sta
così male.
Così, ti assale il dubbio che sei tu ad essere arrogante nel
pensare che in quel ragazzo non ci sia nulla da scoprire; forse sei tu
che non hai mai pensato di andare oltre alla facciata che si ostina a
mostrare in pubblico.
E’ per questo che decidi di scoprire se ti sei sbagliato ed
è proprio durante una di quelle camminate che sei solito
fare la domenica mattina nel parco, che ti si presenta
l’occasione di parlare con lui.
E’ vicino al lago, forse guarda i giochi di luce che si
creano sulla sua superficie increspata dalle onde o forse è
perso nei suoi pensieri; porta al collo quella sciarpa ed ancora una
volta pensi che quel colore non è poi così
lontano da lui.
Ti avvicini, lo saluti e vedi lo stupore sul suo viso,
l’incertezza, l’indecisione. Alla fine ti saluta e
lo fa piano, quasi in un sussurro, come se stesse ancora valutando
quanto il suo comportamento possa essere compromettente.
Da quel giorno il vostro strano rapporto ha preso forma lentamente, con
qualche difficoltà, tra i suoi alti e bassi.
Qualche mese più tardi siete di nuovo insieme, lì
su quella sponda.
“Cosa guardi?”
“Niente. Pensavo
che questo lago deve essere profondo, eppure tutti si fermano ad
osservare la sua superficie. Quando il cielo è sereno, i
raggi del sole si riflettono sull’acqua e creano dei colori
bellissimi, da fare invidia ai migliori pittori. Però, se ci
pensi, nessuno si ferma a pensare che sotto la superficie
c’è tutto un mondo: c’è la
vita.
Poi, quando arriva l’inverno e il lago è ricoperto
di ghiaccio, smette di essere un’attrattiva perché
quei meravigliosi colori sono scomparsi, anche se tutto il resto
è ancora là sotto.
Basterebbe soffermarsi un po’ di più per capirlo e
per vedere i cristalli del ghiaccio riflettere tutti quei colori.
Basterebbe voler andare oltre le apparenze, per conoscere un mondo
nuovo.”
Harry sente che quelle parole sono rivolte anche a lui che preso dalle
sue abitudini, dai soliti particolari, non era riuscito a vedere al di
là di ciò che quella persona seduta al suo fianco
aveva deciso di mostrare.
Ora che finalmente riesce ad apprezzare anche tutto ciò che
è al di sotto della superficie, capisce che non vuole
perdere l’occasione di scoprire giorno per giorno tutto
quello che l’altro ha da offrirgli.
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Proprio perchè questa storia è stata scritta in un momento importante per me, sarei contenta se lasciaste un commento anche se piccolo e stringato ( e non per forza raggiante di amore per la storia. Le critiche sono ben accette).
Comunque, grazie di aver dedicato qualche minuto alla sua lettura!