I hate you

 
La Morte.
Nulla di più terribile.
Nulla di più desiderabile.



Il tocco dolce delle campane spezzò la tranquillità della sera,e il suono riecheggiò fino a quel grande salice, in cima alla collinetta, dove una ragazza era seduta tra l’erbetta mossa dal vento, il volto seminascosto dai capelli.
I grandi occhi verdi, brillavano di piccole lacrime, mentre guardava quel piccolo pezzo di marmo rosato pallido che le era accanto.


La vita e la morte.
Due realtà talmente opposte, eppure così uguali.
Due mondi che non possono vivere l’uno senza l’altro, così lontani eppure così vicini.
Due parole.



I delicati colori del tramonto cominciarono a lasciare il posto a quelli più scuri e prepotenti della sera.
Rein si alzò lentamente, scrollandosi dalla gonna delle piccole foglioline marroni che le si erano appiccicate addosso. Si voltò un’ultima volta verso quella rosea tomba solitaria, quel piccolo pezzo di marmo che le regalava ogni volta un senso di tristezza e di amore.
Si inginocchiò fino a sfiorare il nome inciso in bella calligrafia nella dura pietra e mormorò “Arrivederci sorellina..”
Un’ ultimo sussultò scosse il suo fragile corpo, mentre le lacrime continuavano a rigarle il volto.
Un ‘improvviso venticello scosse le deboli foglie del salice e un brivido freddo le salì lungo la schiena.
Si alzò in fretta, con un senso ancora più vuoto e freddo dentro.
Mentre scendeva silenziosamente la collinetta un petalo rosso volò per un attimo davanti alla tomba sfiorando dolcemente la parola che un’attimo prima la ragazza aveva guardato con occhi colmi di lacrime e tristezza “Princessa Fine”




Paffuti bambini correvano allegri lungo la strada, rincorrendosi e spintonandosi. Alcuni negozianti parlottavano allegri tra loro, mentre i tendoni colorati si muovevano sinuosi al passaggio del vento.
Rein camminava veloce tra loro, con la testa affondata nel cappuccio.

E’ strano come a volte il mondo sembrava essere cambiato così in fretta. Come le strade che conosci da una vita all’improvviso sembrino più buie..più fredde. Come avere sempre l’impressione che gli occhi della gente siano incollati a te. E tutto sembra così diverso..
E allora forse non è il mondo ad essere cambiato.. sei tu ad essere cambiata.

Rein gettò un’ultima occhiata desolata alle persone e si affrettò verso la carrozza.



Secondi. Minuti. Ore.
Il tempo non passava mai.
Cercare sempre di sorridere, quando invece si ha la morte nel cuore.



Rein si rigirò tra le lenzuola fredde del letto, in preda agli incubi. I soliti, vecchi incubi che le facevano visita ogni notte, puntuali.
“AAAAHHH!!!!!!”
“Rein..” una mano ghiacciata come la neve, delicata come una piuma, le sfiorò piano un guancia.
La principessina sbarrò gli occhi incredula. Sorpresa, rancore, abbandono, amore, tristezza, ancora amore..Rabbia. Rabbia.
“Non mi toccare!!!” sibilò Rein, mettendosi a sedere.
Il ragazzo non rispose, rimanendo immobile e silenzioso nell’oscurità.
Rein lo scrutò di sottecchi.
I capelli biondi, un po’ più lunghi del solito, era tutti disordinati e scompigliati. Gli occhi erano un po’ gonfi, come se non dormisse da giorni. Ma la sue espressione era indecifrabile.
“Vattene via” gli sussurrò.
“Rein..” la voce di Bright si spezzò “Ti..ti prego, perdonami!! Io..non faccio che pensarci, ed è un tormento per me!! Non sai quanto vorrei tornare indietro e..”
“No” lo bloccò Rein, mentre un ricordo le si abbattè addosso all’improvviso, togliendole quasi il fiato.

“E’ troppo forte, non ce la facciamo!!”
“Si che ce la facciamo.. Non dobbiamo arrenderci Rein!!” la incoraggiò Fine, porgendole la mano.
Rein esitò. Erano nel momento decisivo. Il momento di usare il Prominence finale. Usarlo contro Bright, il cattivo.
Gettò un occhiata a Bright, che sorrideva beffardo dall’altra parte della stanza.
E poi guardò Fine, che stava scomparendo pian piano per mantere la promessa fatta a Grace di riportare la pace sul pianeta. Per mantere la promessa che avevano fatto a tutti.
“N..n”
“Rein..” la implorò la rossa. La scrutò per un’ultimo minuto negli occhi, per poi chinarsi improvvisamente verso di lei e prenderle la bacchetta.
Prima che Rein potesse reagire, prima che tutti potessero reagire, Fine puntò entrambe le bacchette su Bright e sparò l’utimo colpo, ..prima di essere assorbita per sempre nella luce del Sole.

“Io ti odio” come odio me stessa..
“Ti detesto..perchè hai permesso che tutto ciò accadesse!!” esplose Bright.
Rein ebbe un tuffo al cuore. “Hai ragione.. è tutta colpa mia”balbettò.
Bright le asciugò una lacrima dal viso. “Nella vita reale non potremo mai più ritornare amici.”
“Lo so”
“E non portemo mai più guardarci negli occhi”
“Lo so”
Le gettò un’occhiata da sotto i capelli “Ma la notte possiamo essere di nuovo io e te”
“La notte?”
“Si..ogni volta che ci sarà un eclissi di luna..ogni volta che neanche la luna può vederci..”
“Solo io e te..”

Odio e amore.
Vita e morte.
Hanno molte più cose in comune di quanto si creda.
Tutte hanno lo stesso potere.
Quello di distruggere.

Due mani che si intrecciano. Odio. Bocche che si muovono frenetiche ed affamate. Odio. Gambe che si sfiornano. Odio. Odio. Odio. Amore.
Io e te.
“Addio..” le sussurrò Bright, qualche ora più tardi.
“Addio”
E mentre i primi raggi del sole, entravano nella stanza, Rein sorrise speranzosa.

Adesso aveva un motivo in più di desiderare l’arrivo della notte.
 

Fine

Spolverando i vecchi documenti ho ritrovato una delle mie antiche ‘Tragedie Greche of Vale 2 la Vendetta’ O.O.. AuhauhauhauhXD    Eeee, non so neppure perché l’ho pubblicata, spero di non avervi fatto venire un’emicrania ;P