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Autore: crazy_carmen    20/11/2005    9 recensioni
Ron l'ha combinata grossa. Che cosa sara capace di fare per farsi perdonare da una Hermione estremamente arrabbiata?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo originale: Lace
Autrice: crazy_carmen
Traduttrice: misspersnickety
Disclaimer: Ron and Hermione appartengono alla J.K.Rowling
Note: Questo autore č straniero e a gestire questo account č la persona che traduce le sue storie.
Se vuoi pubblicare su questo sito una traduzione di questo autore, e hai il suo permesso, inviami almeno il primo capitolo della traduzione completa (nel caso di fanfic one-shot, tutta la one-shot tradotta). Allora ti fornirņ la password per accedere a questo account

Ci aveva provato per tutto il pomeriggio. "Determinazione, destinazione, depravazione!".

Ron mosse la bacchetta a destra e a manca, ma niente successe. "No. Non va bene." E pensare che solo un mese senza fare pratica gli aveva causato un vuoto di memoria sulle regole della Materializzazione. Si concentro di piu, e riprovo. "Destinazione, determinazione, delegazione!" Dopo aver borbottato tutta una pletora di parolacce, Ronald fisso la bacchetta, chiuse gli occhi e riprovo. "Destinazione, diffamazione, diluizione, dissertazione... Defibrillazione?? DANNAZIONE!" Ron era cosi frustrato con se stesso che continuo a bofonchiare parole senza senso mentre cominciava a raggiungere la stanza della sorella. "Avrei dovuto passare l'esame subito. Stupido... sopracciglio... ma chi cazzo se ne frega? Non mi serve un pezzo di sopracciglio bruciato! Che cazzo servono queste sopracciglia, poi?".

Busso alla porta. Aveva la musica messa ad altissimo volume. "Oi, Gin?" Non ricevette risposta. Comincio a battere la porta con il pugno della mano. "GINNY? Dove sta il manuale sulla Materializzazione, eh?" La radio sembrava voler infastidire Ron apposta, perche il volume si alzo ancora di piu. Ron si spazienti, ed entro nella stanza. "Potresti spegnere quella mer..." S'irrigidi a meta frase, fissando a bocca aperta davanti alla scena che stava di fronte a lui. Ginny Weasley si stava specchiando davanti un lungo specchio; i suoi capelli rossi erano raccolti in uno chignon elegante, ed indossava lo stesso abito da sera che si era messa a quella festa di Natale lanciata dal professor SlugMostro esclusivamente per i suoi studenti preferiti. Stava usando la sua bacchetta a mo di microfono, cantando passionatamente una canzone babbana. "Non capiro mai, ma proprio mai le donne borbotto Ron tra se a se, totalmente scioccato alla vista di sua sorella eseguire una specie di performance al proprio riflesso.

Quando Ginny lo vide, le sue guancie si trasformarono in cinque sfumature di rosso diversi, e Ron riusci a malapena evitare una scarpata a spillo. In quel momento, Ron si ricordo con terrore di sua madre alla vista di una Ginny estremamente arrabbiata: "Ronald Bilius Weasley! Vattene immediatamente da camera mia! Come OSI entrare incamera mia senza bussare?"

"Mi hai quasi bucato il cervello con quelle scarpe appuntite!" le urlo indietro. "Se potevi tenere la musica a basso volume, mi avresti sentito bussare!-.

"Ti ho sentito, brutto scemo, ti ho semplicemente ignorato!" prese il manuale con rabbia e lo lancio al fratello. "Certo che sarai di un grande aiuto a Harry e Hermione quando andrete a fare quella ricerca degli Horcrux, se non sai nemmeno materializzarti".

Ron la fisso torvo, mentre le sue orecchie cominciavano a diventare scarlatti. "E perche pensi mi sto esercitando?"chiese stringendo i denti. "E perche sei tutta messa in tiro?"

"Sto vedendo se questo abito mi entra ancora per il matrimonio di Bill la prossima settimana. Fleur ha deciso di far indossare un abito rosa a Gabrielle." Ginny alzo il mento e batte le ciglia con enfasi, cercando di personificare l'accento francese di Fleur. "E terribile che il rosa non ti stia bone! E il coleur che sta meglio a Gabrielle! Ma puoi indossore qualunque cosa tu vuoi, Geeny. Sono sicura che sarai assolutomonte stuponda!!" Alzo gli occhi al cielo. "Per questo dovro indossare questo, ancora una volta."

Ron stava per aprire la bocca per difendere l'onore di Fleur, quando senti un rumore piuttosto forte di sotto e il sibilio arrabbiato di un gatto. "Hermione e gia qui? Pensavo che arrivasse sabato!"

Ginny lo guardo male, e disse:" E sabato, idiota che non sei altro. Vai ad aiutarla con le valigie mentre io vado a farmi una doccia."

Ron scese le scale due gradini alla volta, passandosi le dita tra i capelli rossi. Sorrise quando la vide vicino al camino, lottando per liberarsi dalla bestia fulva che si era attaccata sulla sua maglietta con le unghie. "Ma buttalo fuori e fallo rincorrere gli gnomi"disse lui, avvicinando ad Hermione, esitando un po prima di abbracciarla delicatamente.

"Lo sai che odia viaggiare tra i camini. Soffre di mal d'aria o qualcosa del genere" disse lei con aria assente, ritirandosi dal breve abbraccio di benvenuto. Mise Grattastinchi per terra e si tolse della polvere dai jeans.
"Come te la sei passata, Ron?" chiese lei casualmente, passandosi delle ciocche di capelli boccolosi dietro le orecchie.

-Tutto bene... Tu, er... te la sei spassata con i tuoi genitori?"

"Beh, si, direi di si. Ho annullato il loro abbonamento della Gazzetta del Profeta. Non voglio che sappiano sul Prof... cioe, su quel che e successo prima delle vacanze" mormoro lei, d'un tratto molto interessata alle sue dita. Prese la valigia e disse: "Vado a vedere se c'e del latte per Grattastinchi, okay?".

Ron fu piu veloce. Le strappo la valigia dalle mani, e disse:" No, no, tu vai da Ginny, ti porto io la valigia in camera". "Grazie, Ron. Ti raggiungo tra un po"sorrise grata.

Ron tiro con forza la valigia che sembrava pesare al minimo una tonnellata su per le scale, e si diresse verso la seconda scalinata, intenzionato a raggiungere la stanza di Ginny il piu velocemente possibile. Riusci ad arrampicarsi per meta scalinata, con addosso quella valigia tremendamente pesante, quando Leo, il gufetto di Ron, spunto dal nulla sulla testa del padrone, facendolo saltare e lasciar cadere la valigia di Hermione. Cadde sul pavimento di legno, aprendosi per rivelare gli oggetti personali di Hermione. "Schifoso inutile volatiile!" urlo al gufo, correndo verso la valigia per rimettere a posto la roba uscita. Butto dentro la sua copia personale di Storia di Hogwarts (non ne era sicuro, ma la copertina era cosi rovinata e scolorita.._, una maglietta giallo chiaro, delle ciabattine e... "Impossibile!" gli occhi di Ron erano spalancati al massimo, le sue guancie stavano cominciando ad arrossarsi pericolosamente mentre le sue gambe cominciavano ad allontanarsi automaticamente, come se avesse appena visto un ragno gigante. Lascio cadere l'oggetto del suo terrore temporaneo. La sua mano volo sulla sua bocca, quando realizzo che stava causando un sacco di rumore, e che le pareti della Tana non erano esattamente soundproof. Fisso l'indumento con crescente incredulita.

Era un reggiseno. Correzione: il reggiseno di Hermione. Mando giu un paio di volte, e s'inginocchio sui talloni, osando se stesso a raccoglierlo ancora una volta. La sua mente stava vorticando. Buttalo dentro la valigia, Weasley. Non sono affari tuoi. Gli immenzionabili di Hermione stanno proprio davanti a te. Buttalo dentro la valigia, chiudila, portala di sopra e continua con l'esercizio di Materializzazione.

Ron lo raccolse per gettarlo nella valigia, ma quando lo tocco di nuovo, il materiale fu... strano tra le sue dita.

Era pizzo. Pizzo! Chi avrebbe mai immaginato che la sua migliore amica di sette anni, Hermione Jane Granger, la secchiona extraordinaire, sarebbe stata in grado di comprare biancheria cosi... cosi risque?

Persino sexy! Perso tra i suoi pensieri, Ron era praticamente incapace di smettere di immaginare una Hermione mezza nuda entrare nel suo cervello da diciassettenne arrapato.

I suoi pensieri furono interrotti molto bruscamente; senti dei passi raggiungerlo rapidamente. Preso dal panico, si volto e ficco il reggiseno nella tasca di dietro, appena un secondo prima che il legittimo padrone dell'indumento apparse davanti a lui.


"No, non l'ho aperta!" rispose lui, un po troppo in fretta. Si gratto il collo, ma si rese conto che stava parlando direttamente al petto di Hermione, e cosi fu costretto ad alzare gli occhi blu cobalto, il rossore stile Weasley presentissimo sul viso. "Leo... stava volando... e caduto dalle scale." Si costrinse a ridere, sperando che suonasse abbastanza casuale da convincere Hermione. "Non e colpa mia. Cioe, che cos'hai la dentro, tutta la biblioteca di Hogwarts?" La sua voce era qualche ottavo piu alta del solito.

Ron sapeva che Hermione non era stupida. E lei sapeva che stava succedendo qualcosa di dubbioso, e lui sapeva che lo si leggeva dalla sua faccia. "No, soltanto un paio di libri di difesa," disse lei, lentamente. I suoi occhi castani si strinsero alla vista dei jeans di Ron. "C'e qualcosa che sta fuoriuscendo dalla tua tasca"disse lei sospettosa piu che mai.

Cazzo! Stava ancora fissando le sue tette? Spinse il reggiseno dentro la tasca con forza. "Fazzoletto"rispose lui chiaramente a disagio, prima di far finta di sbadigliare. "Penso che andro ad afferrare-uh, a fare un sonnellino prima di cena". Si giro da lei e diresse verso le scale.

Ron non riusci mai a raggiungere la sua stanza, perche da dietro di lui, senti Hermione pronunciare la formula "Accio!". Il reggiseno volo dalla tasca. Ron provo a rimpadronirselo, ma fu troppo tardi. Si giro in tempo per vedere l'indumento arrivare tra le mani della ragazza.

Ron osservo l'espressione sul viso di Hermione cambiare dallo shock, all'imbarazzo fino a pura rabbia. Quel che vide dopo, furono una dozzina di canarini gialli catapultarsi verso la sua faccia. Si lancio subito in una spiegazione. "Okay, Hermione. Calmati! Non e quel che pensi!! Leo volo verso di me, e la tua valigia si e semplicemente aperta. La tua roba e cascata fuori, e li stavo rimettendo tutti dentro, e.. e... mi sono fatto prendere dal panico e..."

"Pensavi di prenderti un souvenir?" Hermione era assolutamente livida. Chiuse la valigia con veemenza, aggiungendo un Incantesimo Serratura. Il suo viso era possibilmente piu roseo del suo. "Cos'e successo?? Per caso Lav-Lav non ti ha fatto vedere abbastanza della sua lingerie?" Le sue mani erano ridotte in due pugni ben serrati, cosi serrati che le nocche erano bianche. La sua voce tremava dal furore, e disse ancora. "O per caso e per la tua collezione personale? Per caso adesso il tuo nuovo hobby e quello di vestirti da donna, ora che non hai piu le tue puttanelle senza cervello con cui scambiarti saliva?"

Ron fece una smorfia. "Ma non e successo niente di grave, Hermione. E solo... solo un reggiseno! Ero un po scioccato perche era di pizzo, questo e tutto! Ho sempre pensato che indossavi quel tipo di biancheria stile mutandoni della nonna. Non mi sarei mai immaginato Hermione Granger indossare qualcosa di cosi..."

"Cosi come, esattamente?!" Le sue guancie sembravano uguali al colore del tren per Hogwarts. "Solo perche non vado in giro trescando il primo tonto che incontro, non significa che sono l'epitome dell'innocenza! Non riesco a crederci... tu ancora non mi consideri come una ragazza!"

"Cavoli, 'Mione. Un tempo pensavo fossi una ragazza." Un sorrisetto furbastro si stese sulle sue labbra. "Ma ora ti vedo piu come una donna" disse lui con una risatina, sperando per il meglio.

Hermione lo fisso ancora furiosa, per niente divertita dal commento dell'amico. Si diresse verso di lui, tenendo il reggiseno ben saldo nella mano. La sua altra mano volo sulla guancia del rosso e lo colpi in pieno. "Non osare immaginare oltre, brutto demonio del sesso pervertito!" Prese la valigia e lo sorpasso per raggiungere la stanza di Ginny, sbattendo con forza la porta.

Ron sperava che Hermione potesse vedere in che stato di ridicolo si era ridotto. Non era stata colpa sua! Leo tubo felice dalla sua gabbia sul comodino della sua stanza, e Ron sbuffo. "E tutta colpa tua" disse al gufo, che reagi all'insulto con un tubare persino piu contento.

Il matrimonio di Bill era a soli tre giorni di distanza, e Ron doveva ancora parlare ad Hermione. Ogni volta che lui entrava in una stanza, lei se ne andava. Non lo guardava mai negli occhi, e s'inventava delle scuse per mangiare i pasti nella camera di Ginny. Non sapeva che fare. Si sentiva come un'idiota madornale. Era grato alla confusione che regnava nella Tana per l'imminente evento, cosi che poteva sempre occuparsi di qualcosa per distogliere il pensiero di Hermione dalla mente.

A dir la verita, Ron era piu fissato al reggiseno di pizzo. Sapeva benissimo che non doveva assolutamente pensarci, ma dopo lo shock iniziale, Ron si ritrovo con dei pensieri terribili nella mente. Avra altri reggiseni di diversi colori? Magari con delle mutandine coordinate? Immagini di Hermione indossare indumenti seducenti entravano nella sua testa, e fu in quel momento che si rese conto che Hermione era piu imbarazzata che arrabbiata. Ecco il motivo della sua inabilita di incontrare lo sguardo di Ron.

Si senti in colpa. Cosi, decise di scriverle una lettera di scuse.

Hermione,
Non essere imbarazzata. Hai frainteso le miei parole. Sono un fan discreto del pizzo. Anzi, penso che sia un materiale brillante, e ti starebbe benissimo. Perdonami?
-Ron

> "Questo dovrebbe andare bene. Porta questo nella camera di Ginny per Hermione, e sii veloce." disse a Leo, lasciandolo uscire. Pochi minuti dopo, il gufo iperattivo torno dal padrone.

Ron,
No.
-Hermione.


"Cazzo"borbotto lui, chiedendosi cos'aveva sbagliato nella lettera. Giu d'umore, Ron si diresse verso la cucina, sperando che il cibo avrebbe potuto ispirarlo. Passo davanti la camera di Bill, e vide la luce accesa. Ron sbircio dentro la stanza, e ringrazio il cielo che suo fratello era solo sans fiancee, scrivendo qualcosa sulla sua scrivania. "Er, Bill?" Busso, aprendo la porta. "Che fai?"

Bill alzo gli occhi con un sorriso solare che riusci a far spostare l'attenzione dalle sue cicatrici. Mise gli occhiali da vista sul tavolo, e si strofino gli occhi. "Cercando di organizzare i posti per il banchetto nuziale. Fleur ha dato la responsabilita a me, dato che la nostra famiglia e molto piu numerosa della sua. Ma la sua famiglia e molto piu tradizionale. Tutti avranno dei posti precisi, e dovranno indossare degli abiti specifici. E stancante, te lo garantisco" Sfoglio le sue carte, incoraggiando a Ron di avvicinarsi. "Ah, ecco qui. Preferiresti sederti con Fred, George, Harry, Ginny ed Hermione oppure avere accanto zio Brutus e zietta Muriel?"

La faccia di Ron impallidi. "Tutti ma non zia Muriel, per Merlino!"

Bill ridacchio e corresse la posizione di Ron sul foglio. "Okay, okay. Orrido rosseto rosa non andrebbe affatto bene con il tuo nuovo abito da sera blu, vero?"

"Senti, posso chiederti una cosa?" Ron non aspetto una risposta. "Cosa fai quando Fleur s'incazza con te per aver fatto qualcosa di stupido?"

"Io?" Bill mise giu la penna, un sorriso malizioso stampato in viso. "Sedurla e scoparmela. Pace fatta a base di tanto sesso e il rimedio migliore, non lo sai?" disse Bill con aria solenne.

Ron arrossi, schiarendosi la gola. "Er, si. Si, si certo che lo so"menti lui, non volendo sembrare troppo innocente davanti al suo fratello maggiore. "Si, ma io intendevo... uh.. cosa faresti con un'amica molto arrabbiata con te?".

Un'espressione da uno di chi la sa lunga si pose sul viso di Bill. "Cosa le hai fatto stavolta?".

"Chi?"

"Mamma" disse Bill, alzando gli occhi al cielo. "Hermione! Che e successo?"

Arrossendo di piu, Ron abbasso lo sguardo. "Oh, eh... l'ho imbarazzata un po. Ma non volevo. Era stato un incidente. E... e non andro in dettagli." aggiunse lui, notando la curiosita nell'espressione di Bill. "Ma ho gia chiesto scusa, ma non e abbastanza. E furiosa".

Bill si posiziono meglio sulla sedia, riflettendo. "Hmm." comincio. "L'hai imbarazzata, giusto? Beh, allora dovresti farle capire che sei dispiaciuto sul serio"

"E come? Le devo regalare qualcosa?"

"E secondo te Hermione ti perdonerebbe per un regalo?"

Ron sospiro. "No. Mi direbbe che sono un insensibile stupido che sta cercando di comprare i suoi sentimenti."

"Appunto, quindi sono sicuro che penserai a qualcosa. Forse... se l'hai imbarazzata, dovresti farti imbarazzare pure tu".

"Cosa?!" Ron ci riflette su, quando un'idea gli baleno in mente. Salto in piedi, dirigendosi verso la porta. "Grazie Bill, mi e venuta un'idea!"

"Nessun problema, Ronnikins" disse lui con una smorfia divertita.

Dieci minuti piu tardi, Ron busso alla porta di Ginny, una mano dietro la schiena.

Ginny gli rispose senza troppi complimenti. "Vattene, stupido cretino. Hermione non vuole parlarti".

"Che cosa sei, adesso, la sua segretaria?"La guardo male.

"Non voglio parlarti" la voce di Hermione era dura, ma Ron non riusciva a vederla, dato che Ginny aveva aperto la porta di uno spiraglio.

"Dai, Hermione!" urlo da sopra la testa di Ginny. "Non puoi evitarmi per sempre! Dobbiamo fare un sacco di cose insieme dopo il matrimonio di Bill! Cerca solo di ascoltarmi!"

Spero che Hermione avrebbe notato che fare pace era essenziale, per via della ricerca degli Horcrux insieme. Ginny apri bocca per rimproverarlo, quando Hermione apparve dietro di lei.

"Hai venti secondi" disse lei, sorpassando Ginny, per chiudere la porta per un po di privacy. Le labbra di Hermione erano serrate alla Mc Granitt, e Ron non pote fare a meno di rabbrividire.

"Er, ecco"Ron comincio, facendole vedere una cosa arancione tra le mani. Lei lo prese, un'espressione interrogativa sul viso.

"Che cos'e?"chiese impazientemente, osservandolo meglio. Gli occhi si dilatarono alla vista di che cos'era. "Mutande?" sibilo incredula. Erano un paio di boxer con il logo dei Cannoni Chudley davanti. Le sue guancie erano scarlatte. Gli butto i boxer in faccia. "Perche mi stai prendendo in giro, Ronald Weasley?"

Non era stata la reazione che Ron aveva anticipato. Aveva pensato che si sarebbe messa a ridere con lui, e che si sarebbero imbarazzati insieme. "No! Ho solo pensato.."

"Non ti sei mai imbarazzato in vita tua?" replico con rabbia lei, mentre lacrime rischiavano di uscire dagli occhi.

"Certo che si! Non ho mai fatto vedere questi boxer a nessuno prima di te!Ho pensato che poteva metterci pari!"

"Pari? Ma non sei nemmeno imbarazzato! Semmai, sono io piu imbarazzata che mai! Oh ,siamo proprio lontano da PARI!" Dopodiche, corse dentro la stanza di Ginny e gli chiuse la porta in faccia.

Ron scivolo sul pavimento, la schiena appoggiata alla porta di Ginny. Seppelli il proprio viso tra le mani. Solo qualche secondo dopo, senti la risata isterica di sua sorella, seguita da un rumoroso, "Io mi laverei le mani se fossi in te, Hermione! Solo Merlino sa quanto saranno sporchi quei boxer!"

Furioso, Ron si diresse in camera sua. Passo davanti la camera di Bill, e gli fece un gesto delle mani, molto, ma molto maleducato.

Arrivo finalmente il fatidico sabato, e il grande cortile della Tana era magicamente trasformata in un bellissimo giardino. C'erano file di sedie bianche, allineati verso il passaggio ad arco decorato con gigli bianchi. La navata era coperta da petali di fiori, illuminata dal sole splendente. La scena era divina.

Hermione non gli aveva rivolto parola dall'incindente dei boxer. Anche quando Ron era in mezzo a Charlie e George con il resto dei paggi che indossavano identici abiti formali (regalo generoso da parte di Fred e George), i suoi occhi erano fissi ad Hermione, che sedeva dietro i suoi genitori, osservando la cerimonia.

Era bellissima. I suoi capelli erano raccolti in uno chignon, con dei boccoli che scendevano liberamente per incorniciare il viso leggermente truccato. Sembrava aver scelto un abito nuovo di zecca, che avvolgeva il suo corpo come una seconda pelle, di un colore verde pastello. Ron desidero di non aver mai combinato tutto quel casino, perche avrebbe adorato avere la possibilita di dimostrare ad Hermione che non era il deficiente che tutti pensavano.

Voleva ballare con lei. Aveva voluto questo gia dal giorno del funerale di Silente, quando aveva notato per la prima volta su quanto il corpo di Hermione si adattava perfettamente contro il suo, con le sue braccia attorno il suo collo, e la sua testa sulla sua spalla. Lavanda si era messa in quella posizione innumerevoli volte, ma non si adattava. Non quanto Hermione.

Ron sapeva di aver rovinato sua chance. Se solo non si fosse fatto prendere dal panico e non avesse messo il reggiseno in tasca... Ora l'imbarazzo che lei provava, la vietava di parlare con lui, pensa ballarci insieme.

E se fosse stato questa la sua unica chance? Sarebbero andati a caccia di Horcrux il giorno dopo con Harry. Starebbero sempre a lottare, sempre intorno alla Magia oscura. Con la guerra in tumulto, quella poteva essere la loro ultima opportunita di stare insieme in pace con la famiglia e gli amici. Hermione dovrebbe sorridere.

Ma non lo stava facendo, a causa sua.

Ron udi il prete proclamare Bill e Fleur mago e moglie, mentre la folla eruppe in acclami, e nel caso di sua mamma, in lacrime. Mentre attraversarono la navata, noto finalmente che Hermione si era decisa a guardarlo negli occhi.

Arrossi di nuovo, apparentemene ancora imbarazzata. Sembrava cosi infelice, che Ron senti il suo cuore stringersi. Doveva fare qualcosa per rimediare quella situazione. Non si sarebbe mai perdonato se Hermione si sarebbe ricordata del matrimonio di Bill con tristezza per colpa sua.

Mentre gli ospiti si mossero verso il retro del giardino della Tana, alla ricerca del tavolo imbanchettato, Ron sgattaiolo dentro casa.

Un'ora dopo, la festa era nel bel mezzo di un ballo. Quando Ron riapparse nella folla si sforzo a tenere la sua testa alzata in determinazione, non doveva importargli di quante teste di giravano per sghignazzargli addosso.

"Oi, Ron! Che cambiamento di stile!" urlo Fred attraverso la gente.

Ignorando gli scherni di Fred, Ron cammino verso il tavolo dove Hermione era occupata a parlare con Ginny, anche se sembrava piuttosto assente, mentre era sua sorella quella che continuava a parlare senza sosta.

"Quindi gli ho detto che io ho detto "Ma perche non vai altrove e ti ficchi la tua bacchetta nel... Ron!" esclamo Ginny, fissandolo. Scoppio in risolini. "Ma perche diamine ti sei messo... Merlino, e l'abito del Ballo del Ceppo, per caso??". Cadde quasi dalla sedia.

Ron rimase calmo, anche se arrosi un po alla vista di tanta gente che lo guardavano divertiti. Il suo abito da sera marrone chiaro era stato preso direttamente da un baule in soffitta; c'erano dei merli attorno gli orli (che arrivavano a malapena ai gomiti), e le cuciture logore. Aveva provato a mettere in pratica l'Incantesimo Stiramento sul materiale, cosi che forse gli poteva stare meglio, ma con risultati disastrosi.

Ignorando sua sorella, fisso direttamente Hermione. "Ciao" riusci a dire, cercando di non ascoltare alle risate esplicite della famiglia e il cerchio di amici Veela di Fleur.

L'espressione di Hermione erano un misto tra confusione e divertimento. "Ciao" disse lentamente, guardandolo con sguardo interrogativo. "Che fai con quell'orrendo vestito addosso, Ron?"

"Imbarazzandomi in pubblico, cos'altro?" disse lui, con una risata nervosa, passandosi una mano tra i capelli. Guardo Bill che lo stava guardando in ammirazione, un sorriso sulle labbra. Gli fece l'occhiolino. Quel gesto gli diede tutto il coraggio che aveva bisogno. "Balli?" chiese lui, tendendo la mano.

Hermione esito, un sopracciglio alzato in curiosita. "Ballare con qualcuno cosi ridicolo? Ma sarebbe imbarazzante, Ron"disse lei giocosamente, alzando gli occhi al cielo prima di mettere una mano in quella grande di lui.
Ecco, la sua mano c'entra benissimo nella mia, noto Ron. Non si era reso conto che aveva trattenuto il respiro fino ad ora. La diresse verso un angolo isolato, prendendola tra le braccia con coraggio. "Allora, siamo pari?"chiese lui speranzoso.

Hermione si guardo intorno, contando le persone che stavano indicando e ridendo di Ron. Lei annui. "Siamo pari". Alzo le dita delle mani sul colletto di Ron, e i suoi occhi s'ingrandirono all'istante. "Hai indossato del pizzo?"

Ron sorrise, annuendo lentamente.

Hermione si avvicino di piu a lui, appoggiando la testa sul suo petto, felice. "Anch'io" sussurro lei, sorridendo emozionata mentre udi e senti il battito di Ron accellerare.
  
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