«Stasera hai la serata libera, vero?» gli chiesi.
«Si» mi rispose, togliendomi la frangetta dagli occhi.
«Perfetto, te la occupo io» dissi ridendo.
«Ohoh, ma che bello. Cos'ha in serbo per me, signorina Sidney?» mi chiese speranzioso.
«Se pensi a quello te lo scordi, signor Cool» dissi.
«Ma io volevo inaugurare il letto» sbuffò.
«Il letto lo inauguri a casa tua, io non ci voglio rimanere incinta a diciott'anni» dissi.
«Che stupido che sei» dissi ridendo.
«Ma è vero..Io ti voglio davvero» disse lui, guardandomi.
«Scusa» dissi, abbassando lo sguardo.
«Hei» disse, alzandomi il viso. Mi fissava con i suoi occhi azzurri intensi, pieni d'amore.
Mi sedetti su di lui, poggiai la testa sul suo petto. Lui mi strinse e mi baciò la testa.
«Ti amo babe» mi sussurrò. Lo guardai sorridendo, lui mi sorrise, e gli detti l'ennesimo bacio.
Le mie labbra attaccate alle sue, le nostre lingue che si sfioravano..Tutto questo mi dava i brividi. Ero una normale ragazza innamorata.
O forse normale no. La persona che amavo era il batterista dei Green Day. Era un pazzo, un ubriacone (lo ammetto) però a me piaceva così. Ed era tutto'altro che normale, lui.

«Strano che non ti sei ancora lamentato per la fame» dissi, sfiorandogli la pancia. Lui rise.
«Ti direi di andare a fare il pranzo, ma preferisco stare qui con te a pomiciare» disse lui.
Mi lasciavo trascinare tra un bacio e l'altro. Sapeva catturarti, anche quando cercavi di scappare.
«Io ho fame, e sono convinta che ce l'hai anche tu» dissi, riuscendo a staccare per un attimo la mia bocca dalla sua.
Lui rise. Mi diede un ultimo bacio, io gli morsi leggermente il labbro. Evidentemente a lui piacè molto, dato che non mi lasciava andare.
«Dai Trè, ho fame» dissi ridendo.
«La fame viene prima di me?» chiese lui.
«Certo. La fame è fame» dissi ridendo mentre mi alzavo.
Lui rise. «Hai ragione, la fame è fame» disse alzandosi.
«Aah, la fame» sospirai.
«Già, la fame» disse lui ridendo.
«Ho capito» dissi poggiando Trè al muro e dandogli un bacio.
«Chissene infischia della fame, sto un altro po con te ok?» chiesi.
«No, ora ho fame» disse ridendo.
Lo guardai e mi allontanai da lui, facendo l'offesa.
«Hei babe, scherzavo» disse lui, ridendo. Mi prese da dietro e mi diede un bacio sul collo.
«No dai davvero, ho fame» dissi ridendo.
«Che si mangia?» chiese.
«Boh» risposi.
«Andiamo a pranzo fuori?» propose.
«Vabbe»
Trè mi fermò.
«Prendi il costume» mi disse. Gli sorrisi, mi voleva portare in spiaggia. Ricordo che una volta glielo avevo detto, che ci sarei voluta andare.
Mi infilai velocemente il costume, presi gli asciugamani per il mare e aspettai Trè che con lentezza si metteva il costume anche lui.
Finalmente uscì dal bagno e prese le chiavi.
Sallimmo in macchina. Destinazione: Spiaggia.