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Autore: TouchingFromADistance    15/11/2010    1 recensioni
Ssssalve a tutti! Questa raccolta comprenderà one-shot e capitoli, basati sul gossip e sulle "occasioni" dei Robsten! Spero vi piacciano, buona lettura!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Two

                                                         
 

                                "Lui è il mio cielo"                               


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 POV Kristen:

 

Sono in macchina, sola, sulla strada costiera di Los Angeles, sto tornando a casa mia e di Robert, quella che abbiamo affittato insieme; anche se tu non sei a casa, sei a Londra a fare visita ai tuoi genitori.
Ad un certo punto un idiota alla guida di un enorme Suv nero cerca di tagliarmi la strada, io ho solo una Mini quindi non posso tagliargli la strada a mia volta,quindi sterzo verso il gard-rail; non ho calcolato però che ha piovuto da poco e l'asfalto è tutto bagnato, le ruote scivolano e io sbando contro un albero che sta sul ciglio della strada.
Fortunatamente non mi faccio nulla, apro la portiera e esco dalla macchina, ma appena metto un piede a terra avverto un fortissimo mal di testa, forse causato dalla botta che ho preso, mi siedo a terra, la vista mi si offusca, sento i rumori ovattati come se li sentissi da molto lontano, vedo il viso dell'uomo alla guida del Suv che mi si avvicina e mi fa delle domande ma io non lo sento molto bene.
Dopo minuti che mi sembrano interminabili, vedo i paramedici arrivare, uno si avvicina a me e mi chiede: "Signorina, mi sente? Come si chiama?"..
Poi più nulla, il buio, il silenzio, intervallato a tratti dalla sirena dell'ambulanza.
La prima cosa che vedo quando riapro gli occhi è una forte luce, che quasi mi acceca, sento un bip continuo provenire dall'elettro-cardio gramma che è vicino a me.
Distolgo lo sguardo dalla camera che è piena di fiori e piccoli peluche.
Stanca, e indebolita richiudo gli occhi e riappoggio la testa sul cusino, sospirando piano.
All'improvviso mi ricordo che quando ho avuto l'incidente, tu eri a Londra, e una voglia icontrollata di averti lì e di stringermi a te, si impossessa del mio cuore.
Sempre ad occhi chiusi cerco di alzarmi, ma qualcosa di pesante me lo impedisce, che io ricordi non mi sono rotta nulla quindi non dovrebbe essere una gamba ingessata la cosa pesante.
Leggermente infastidita dall'impossibilità di sgranchirmi le gambe, apro gli occhi e guardo ai piedi del letto. Il mio cuore perde un battito dalla gioia.
Sei lì!, seduto su una sedia attaccata al letto, che mi tieni la mano, stai dormendo su un cuscino che hai appoggiato sulle mie gambe.
Hai i capelli arruffati, sei più pallido del solito, porti una maglietta bianca e un paio di jeans neri.
Cerco di sistemarmi meglio nel letto, per godermi quella dolcissima immagine, ma evidentemente mi muovo troppo bruscamente perchè alzi la testa di scatto, aprendo i tuoi occhi, il mio cielo personale! Purtroppo però oggi il mio cielo è solcato da venuzze rosse, chissà da quanto tempo non dormi amore mio...!
Rimango ad osservarti come se ti vedessi per la prima volta.
Tu ancora mezzo addormentato\incredulo ma improvvisamente torni in te e mi fai uno dei sorrisi che sono solo miei, quelli felici, a 32 denti, con gli occhi che brilliano.
Ti alzi, esci dalla stanza e ti sento dire oltre la porta :"Jules, Kristen si è sveglita!!"
Ti vedo rientrare con mia madre, mio padre, i miei fratelli, le tue sorelle e i tuoi genitori. Ci sono proprio tutti, che cosa tenera.
Tua mamma mi dice sorridendo :"Hai visto?! Siamo tutti qui!"
"Non eravate obbligati a venire"
"Non dire sciocchezze! Ci hai fatto prendere un tale spavento! Quando hai avuto l'incidente a Londra era notte fonda, Robert ci ha svegliati come se stesse andando a fuoco la casa e ci ha fatto prendere l'aereo!"
Tu nel frattempo di sei avvicinato a me mi accarezzi un braccio.
"Dai lasciamoli un pò soli tanto io, tuo padre e Cam veniamo a trovarti domani quando Robert ti riporta a casa vostra." dice mia madre.
"Okay, mamma, a domani!" dico salutandola con un sorriso.
La mamma di Robert si avvicina e mi dà un bacio sulla fronte, tuo padre mi stringe la mano e le tue sorelle mi abbracciano.
"Invece noi andiamo all'aereoporto, torniamo a Londra, ci vediamo quando venite questa estate in vacanza!"
Io annuisco e le saluto. Appena si chiude la porta, in un sussurro mi chiedi:
"Ehi, Amore.. ti sei svegliata finalmente! Hai dormito tanto..anzi troppo, per i miei gusti, un altro giorno e sarei impazzito!"
"Per quanto tempo ho dormito?!" dico appoggiando il capo sul tuo braccio.
"Sei stata una settimana in coma farmacologico, i medici volevano farti delle analisi interne, per vedere se era tutto a posto.."
"Mmh, okay." sentenzio poco interessata alla mia salute, visto che ora mi sento bene. In questo momento voglio solo stare con te.
Il contatto fisico con la tua pelle mi è mancato troppo, quindi come una bambina che, dopo essersi sbucciata un ginocchio, cerca conforto e consolazione tra le braccia della mamma, mi giro verso di te e tendo le braccia, tu sorridi accettando con un sorriso la mia muta proposta.
"Non sai quanto mi sei mancata e quanto ho avuto paura di perderti!"
"Robert, ho solo avuto una leggera commozione celebrale!"
"Sì, lo so! Ma sai bene, quanto sono paranoico io per la tua salute!"
"Neanche fossi mia madre!! Ma comunque ora sono qui, sto bene, e non vedo l'ora di tonare a casa nostra. E poi questo letto non è comodo come il nostro e non c'è nessuno a tenermi compagnia!"  
Mi sta leggermente venendo voglia di saltarti addosso sedutastante, visto che ho dormito per una settimana ho recuperato tutte le forze.
"Rimedieremo appena possibile!"
*MUAHAHAHA* I miei ormoni stanno facendo la conga.        
Mentre il mio cervello si fa un viaggetto, tu hai aperto l'armadio scorrevole accanto al letto e hai preso un altro cuscino, e lo hai appoggiato vicino alle mie gambe.
"Che fai scemo?!" dico.
"Mi preparo per dormire un pò!" mi rispondi tranquillo, come se fosse la risposta più normale del mondo, e io fossi una povera rincoglionita.
"Vorresti dormire qui?!" domando ridendo.
"Si, perchè?!"
"E' inutile che usi quel tono saccente, non è una cosa normale dormire sulle gambe della propria fidanzata Pattinson!"
Ridi divertito. Ah! La tua risata! Era così bella anche prima?!
"Ora sto bene, puoi anche andare a casa a farti una dormita come si deve!" continuo, seria questa volta.
"Tu non sei lì con me quindi non riuscirei nemmeno a dormire, e poi ho dormito qui vicino a te una settimana, un giorno in più non mi ucciderà!" dici sorridendo.
Esibisco uno dei miei migliori sorrisi da ebete (-.-") e poi mi accoccolo vicino a te.
 


 


 

  
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