Libri > Il diario del vampiro
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Autore: Amy In Wonderland    15/11/2010    11 recensioni
Damon ha messo in chiaro i suoi sentimenti con Bonnie: non prova niente per lei.
così, dopo un anno, la strega è quasi indifferente al bel vampiro che è ancora in lotta contro il fratello per Elena.
ma, nel frattempo, arriverà in città un nuovo "cattivo ragazzo", vampiro anche lui, che si unisce al gruppo e punta le sue attenzioni su Bonnie.
Bonnie ricambierà il nuovo arrivato? ma sopratutto, Damon come reagirà?
ovviamente è una Donnie!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4. NON SONO SOLO.
 
 
 
 
Damon era nervoso, ma non di quei nervosismi che hanno un motivo ben preciso, questo aveva alla base solo una sensazione.
Un tuono risuonò nel cielo.
“Dannazione!” Ruggì nella mente il vampiro, in risposta un fulmine illuminò l’intera città.
Damon si rendeva conto di stare esagerando, ma non riusciva a liberarsi di un… qualcosa, che lo stava facendo dannare.
Il moro era appena tornato da una caccia notevole: la ragazza era bionda e si chiamava Janette, molto simile al suo Angelo.
Ricordando quella cascata d’oro dei suoi capelli, Damon si sentì bruciare dall’impazienza: perché non sceglieva?
Stavano ritornando alla stessa situazione che avevano avuto con Katherine. “Sì, ma almeno lei qualcosa per te lo prova” pensò amareggiato il vampiro, ricordando la sua vita passata. In ogni caso, Elena era diversa da Katherine, aveva un fuoco che bruciava dentro, che esplodeva: la ragazza più forte che avesse mai incontrato nella sua vita – e di vita, sia ben chiaro, ne aveva vissuta parecchia!
E non era solo questo, lo faceva sentire forte e allo stesso tempo vulnerabile, una sensazione che nessun altro gli aveva mai fatto provare: una perfetta principessa delle Tenebre, insomma!
“Eppure sei il ripiego di Stefan”, Damon ringhiò d’istinto pensando al fratello, lo stesso che in quell’istante era tra le braccia della bionda.
Lo stomaco iniziò a bruciargli e un altro tuono interruppe il silenzio del cimitero. Doveva andare da Lei, ormai era tardi… chissà come, se possibile, sarebbe stata più bella del solito, a causa del ballo in maschera che si sarebbe tenuto quella sera.
Solitamente Damon avrebbe preferito conficcarsi un paletto nel cuore, piuttosto che andare a un noioso convegno di noiosissimi cittadini di Fell’s Church; “Ma questa sera è diverso…”, pensò compiaciuto il ragazzo immaginando ciò che aveva pianificato con tanta cura, per far diventare Elena finalmente sua: l’avrebbe sedotta nei migliori dei modi e al diavolo quelle sensazioni idiote!
Il bruciore nello stomaco di Damon si attenuò in corrispondenza del placarsi del temporale. Damon si trasformò in corvo e volò sicuro verso il pensionato e verso il suo Angelo.
 
Per circa due ore, le “tre donne di casa”, erano completamente scomparse per prepararsi adeguatamente.
“Tre donne di casa… Tre? oh, ma certo! Mi ero dimenticato di aver escluso Mutt!”, pensò Damon iniziando a ridere e a farsi i complimenti per l’ottima battuta; “Sì, dovrei dirla ad alta voce” continuò.
Immerso nei suoi “più che intelligenti pensieri”, il vampiro non si accorse che le tre erano finalmente scese dalla stanza.
Riprendendosi, le osservò gelosamente: Elena, come sempre, era una vera delizia, un angelo in terra. Indossava un vestito dorato che risaltava l’immensa cascata bionda, una maschera bianca rendeva il suo sguardo ancora più meraviglioso.
Meredith era vestita in modo semplice: un abito viola e una maschera dello stesso colore, “Una bellezza, certo” pensò Damon, “Ma sempre inquietante resta.”
L’ultima a scendere fu Bonnie, delicata come suo solito. Ciò che sorprese il vampiro non fu il modo in cui era vestita la rossa, ma ciò che scatenò in lui.
I ricci le ricadevano, stranamente, in modo fluido ed elegante sulle spalle, quasi avessero perso la carica elettrica di cui erano usualmente provvisti. Un vestito rosso scuro, ben elaborato, le risaltava la pelle traslucida: era stretto in vita e senza spalline (infatti si reggeva tramite un corpetto) il tutto arrivava fino alle ginocchia. La maschera, rossa anch’essa con alcuni ricami d’oro, rendeva lo sguardo della ragazza magnetico, gli occhi da cerbiatto avevano un qualcosa di molto attraente quella sera. Una collana nera gli ornava il lungo collo, una delle caratteristiche preferite del vampiro riguardo alla ragazza.
“Sei stato un emerito idio…” No. Damon soffocò immediatamente quell’odiosa vocina che sentiva da quando era stato trasformato di nuovo. Soffocò tutto: la voglia di prendere la Streghetta per fargli chissà cosa, quel senso di orgoglio per una creatura tanto fragile che lei faceva nascere in lui, rafforzò quegli ampi strati di roccia sotto la quale era nascosto il suo cuore.
Aveva rischiato veramente molto con Elena. Si era accorto che stava cambiando, che stava diventando Santo Stefano bis e allora era tornato Damon.
Ma quando si accorse, appena trasformato, di ciò che Bonnie aveva osato fare, un’ira insormontabile verso quell’esile umana era nata in lui. D’altronde la rossa non aveva alcuna colpa di questo, ma lui non si poteva permettere di cambiare.
Quando era stato ritrasformato, aveva trovato quegli strati di roccia, costruiti in secoli, completamente distrutti: il vampiro aveva dato la colpa alla Strega, l’unica con cui aveva passato il suo tempo da umano. Ma lui non provava sentimenti per nessuno da quando Katherine lo aveva trasformato e, in quel momento, trovandocisi a contatto così inaspettatamente - si può ben capire - venne distrutto da sensi di colpa per ciò che aveva commesso nella sua non-vita e da altro. Così come aveva fatto con Elena e con Stefan – del quale, in fondo, sentiva una grande nostalgia, anche se non l’avrebbe mai ammesso – era tornato Damon, o almeno ci aveva provato, ricostruendo, se possibile, in modo più solido la fortificazione intorno al suo cuore morto.
Eppure la purezza della Streghetta non lo faceva riuscire nell’intento. Era stato costretto, dunque, a tornare Damon, ma un Damon spietato verso di lei e crudele. E poi aveva dimenticato tutto, tutti gli attimi passati con Bonnie assieme a tutti i suoi sentimenti. Adesso, rivederla e risentire quelle emozioni duramente represse gridare dal profondo del suo cuore, gli fece… paura?
Damon scosse energicamente la testa e tornò a guardare Elena.
Elena… anche lei era penetrata nel suo cuore, ma in un modo diverso: ugualmente profondo, ma non così letale. Elena era sì, capace di cambiarlo, ma c’era Stefan a ricordargli chi fosse e per cosa volesse la bionda.
 Ma per cos’era?
Amore?
Sì, certamente, ma non solo: era qualcosa di più… vendetta forse, orgoglio, competizione… Damon a volte non si capiva.
Era certo solo di una cosa: lui era Damon Salvatore, ciò che voleva se lo prendeva e lui desiderava Elena ad ogni costo ormai. In quanto a ciò che provava per Bonnie… doveva fingere che non contasse nulla: amava troppo sé stesso per mettersi a rischio solo a causa di un suo stupido capriccio: non si commettono mai gli stessi errori due volte di seguito. E così si era auto convinto che Bonnie non contasse nulla per nessuno – e in effetti, anche Mutt non la considerava più che un’amica – tantomeno per lui; anche se, come in quel momento, ogni tanto quella convinzione barcollava, senza mai infrangersi e, per sua fortuna, ciò accadeva raramente.
 
Erano al ballo ormai da tre ore e dei kitsune nessuna traccia.
La festa era celebrata nel palazzo comunale di Fell’s Church, un luogo molto grosso e antico.
“Beh, bisogna dire che quando questi umani organizzano una festa ci danno dentro di brutto” ammise il vampiro “E poi gli invitati sono deliziosi” aggiunse sorridendo sadico mentre una ragazza, che aveva un odore davvero notevole, gli passò affianco. In quanto alla bella compagnia, erano tutti vicini a guardarsi intorno cercando Shinichi o Misao, tutti tranne Damon ovviamente: lui era troppo intelligente e sapeva che era impossibile trovare i due in mezzo a una folla del genere, con lo sguardo perlomeno. Così aveva amplificato al massimo i suoi poteri e se si fossero avvicinati a un raggio di trenta chilometri dal palazzo, lui li avrebbe sicuramente sentiti.
Nel frattempo portava avanti il suo piano: Conquista.
Si avvicinò senza farsi vedere da nessuno - tantomeno da Stefan - ad Elena e le sussurrò all’orecchio con la sua voce sensuale:
<< Vuole farmi l’onore di questo ballo? >>. La ragazza sussultò e si girò di scatto trovandosi a pochi centimetri da lui, gli occhi fissi nei suoi.
La bionda le sorrise e fece per rispondere quando Santo Stefano rovinò tutto.
<< Eccoli! >>. Elena distolse lo sguardo domandando simultaneamente un “Dove”.
<< Li sento. Damon? >>, Stefan. Damon si sorprese: senza accorgersene aveva abbassato i poteri.
Si mise in ascolto: in effetti sentiva un potere, ma non era convinto.
<< Non sembra quello di Shinichi o almeno non lo ricordo così >> spiegò il moro.
<< Forse ha cambiato la sua aura… >>
<< Lo può fare? >> domandò sorpresa Bonnie, Damon in risposta alzò le spalle << Possibile. >>
<< Allora dividiamoci: Io e Stefan controlliamo ai piani superiori, Meredith e Matt restate qui e Bonnie segui Damon fuori. >>. Damon vide la rossa sgranare impercettibilmente gli occhi e sentì il suo cuore aumentare i battiti per poi calmarsi immediatamente: doveva ammettere che in autocontrollo era migliorata parecchio.
La compagnia si divise e Damon andò verso il giardino seguito da una Bonnie titubante.
 
 
 
 
Fantastico. Da sola, in giardino, con Mister Gentilezza!
<< Grazie per l’appellativo, Bonnie >> rispose Damon al suo pensiero con un tono sarcastico, Bonnie ovviamente diventò tutt’uno con i suoi capelli.
“Okay, ora mi sotterro” pensò la strega, << Se vuoi ti aiuto >>, ovviamente Damon Salvatore non poteva non risparmiarsi una frecciatina odiosa.
<< Smetti di leggermi nel pensiero! >> esclamò stizzita la ragazza. Il vampiro non rispose e continuò a camminare.
Passarono circa venti minuti a girare il territorio intorno al palazzo comunale in silenzio. A Bonnie piaceva molto quel posto, si ricordava quando ci andava a giocare con il padre da piccola. Ma dopo quello che aveva passato, pensava fosse troppo vicino all’Old Wood per i suoi gusti.
Bonnie era immersa nei suoi ricordi quando Damon si bloccò di colpo.
<< Che succede? >> domandò preoccupata, il moro non rispose.
<< Damon! Damon, che succede? >>, questa volta il vampiro ringhiò socchiudendo gli occhi in uno sguardo da predatore e tendendo il naso verso l’Old Wood, come se cercasse di sentire qualcosa.
<< Questo è… Sangue? >> mormorò Damon e poi, senza degnarla di uno sguardo si trasformò, volando verso il bosco. Bonnie rimase paralizzata e sola nel retro del giardino, con il cuore che le batteva a mille. Sentiva una strana sensazione, come se fosse osservata: la cosa non le piaceva per niente e iniziava a farle paura. Senza un motivo si toccò l’anulare dove avrebbe dovuto esserci il suo anello. Poi iniziò a correre cercando Damon, presa dal panico. Correva perché aveva paura di restare sola… eppure, perché non aveva fatto la cosa più logica, ovvero andare verso Meredith e Matt, che erano più vicini d’altronde?
 
 
 
 
Damon aveva sentito quell’odore di sangue. Shinichi non era un vampiro, allora perché c’era un così forte odore di sangue? Stava dissanguando qualcuno per caso? Cos’era un nuovo rito da demone?
Le domande di Damon sarebbero state risolte da lì a poco.
Volò più veloce verso la fonte di quell’odore e ci planò contro, trasformandosi contemporaneamente.
L’entrata fu epica e Damon, sentendosi orgoglioso di sé stesso, non guardò nemmeno la scena che gli si parava davanti, prima di parlare.
<< E finalmente posso incontrare di nuovo “Chi Diavolo sei, il Diavolo Shinichi”! >> la battuta ci stava tutta, anche se non gli era uscita bene.
Sorridendo divertito andò a guardare la faccia del demone, ma non fu quello che trovò.
Lì non c’era nessun demone, quello era decisamente un vampiro… e che vampiro!
Era certamente potente o almeno di sicuro quanto lui, aveva un’aurea di chi si era appena nutrito per bene (una dimostrazione la dava la ragazza sicuramente morta, stesa accanto al vampiro).
Il vampiro lo guardava con un’espressione divertita e un sorriso strafottente che gli ricordava vagamente qualcosa. A un certo punto si mosse velocemente avvicinandosi e con un tono deciso disse ad alta voce:
<< Scusa, amico, se non te ne ho lasciato nemmeno una goccia, ma sai… avevo fame >>. Damon sbagliava o in quel “amico” c’era un qualcosa di minaccioso.
<< E chi ti ha detto che siamo amici? >> domandò, quel termine lo aveva irritato profondamente: quello lì pensava di stare parlando con un conoscente?!
<< In effetti, non lo siamo >> rispose ridendo l’altro.
“Dio!” pensò Damon, “Ma… è identico a me!”. E, in effetti, nei modi di fare gli assomigliava molto. Certo, lui aveva molto più stile e faceva tutto con molta più eleganza e poi…
<< Tu però, non hai gli occhi azzurri! Sai com’è, il nero gli fa un baffo all’azzurro>> controbatté ai suoi pensieri il vampiro.
Aspetta, ai suoi pensieri? Gli aveva letto nel pensiero? No, era impossibile.
<< Oh, non quando ti fai dare un potere del genere da qualcuno che è in grado di dartelo >> ammiccò l’altro.
“Diamine” pensò Damon. Quel vampiro aveva qualcosa che non gli piaceva per niente. D’istinto ringhiò e scattò in avanti ritrovandosi a pochi centimetri dalla faccia del biondo.
<< Chi. Sei? >> sibilò con un tono minaccioso, scandendo parola per parola quasi volesse ucciderlo con queste. Subito il cielo si annuvolò in corrispondenza dell’umore del moro.
Damon era come una bomba nucleare tanto era il potere che sprigionava. Chiunque, vampiro, demone, licantropo, in quel momento avrebbe avuto paura. Ma il biondo non ne mostrò neanche una minima parte e cosa fece?
Si mise a ridere.
Questo mandò Damon in bestia che si fiondo arrabbiato più che mai sull’altro, in un modo che lo avrebbe ucciso solo con l’impatto… se l’altro ci fosse stato, ovviamente.
Ma, come Damon si aspettava, era scomparso.
“ Almeno è scappato” pensò con poca soddisfazione.
<< E perché dovrei dirtelo? >>, l’irritante voce alle spalle lo fece voltare. Il vampiro era appoggiato con fare spavaldo al tronco di un’enorme quercia.
In mano aveva… un paletto?
Damon si impose di stare calmo. Lo avrebbe ucciso in seguito, prima doveva sapere chi diavolo era e cosa voleva, ma per precauzione si preparò a difendersi.
<< Perché questo è il mio territorio. >> rispose Damon.
Vide l’altro fare una faccia sorpresa e iniziare a girare freneticamente la testa da una parte all’altra, a camminare avanti e indietro come se fosse in cerca di qualcosa. Damon si stava davvero innervosendo.
<< Che cavolo stai facendo? >> sputò quella domanda con un ringhio.
<< Non so come ti chiami, ma qui non vedo alcun nome scritto da nessuna parte, quindi non può essere tuo il territorio. >> gli sorrise sfidandolo.
Damon non poteva crederci. Quel biondo ossigenato del cavolo, osava prenderlo anche in giro?
<< Ehi, ma sbaglio o ti ho visto alla festa? Sì, ne sono sicuro… anche se, ho notato prima quella bellezza bionda al tuo fianco…>> questo fu troppo.
Tutti i nervi di Damon cedettero e si fiondò sull’altro vampiro che questa volta non si spostò.
L’impatto fu talmente violento che il rumore derivato sembrò un tuono.
I due presero a combattere. Si muovevano veloci e letali, nessuno dei due riusciva a colpire l’altro e entrambi si tenevano testa con difficoltà: il primo che si fosse stancato sarebbe morto.
Damon pensò di aver vinto quando riuscì a conficcargli in una spalla il paletto rubato al biondo, ma neanche il tempo di esultare che quell’altro se lo sfilò conficcandoglielo nello stomaco.
Erano entrambi mal ridotti e si allontanarono momentaneamente per far guarire le ferite.
<< Sei morto >> disse con il fiatone l’altro, guardando con occhi irati prima la ferita e poi lui.
<< Ne sei sicuro? >> rispose Damon tra i denti, anche lui col fiatone.
I due si lanciarono l’uno contro l’altro nuovamente, ma non arrivarono mai allo scontro: erano esausti e caddero contemporaneamente prima.
Damon si rimise in piedi appoggiando la schiena ad un albero, per riposarsi e l’altro ebbe la stessa idea.
<< Ancora non mi hai detto chi sei. >> disse, con la voce tornata alla normalità, Damon.
<< Ancora non mi hai dato un motivo valido per farlo >> ribatté il biondo tagliente.
Aprì bocca per rispondere quando venne interrotto da una voce stridula e molto arrabbiata che, con l’entrata di una massa di capelli rossi, riconobbe come quella di Bonnie.
<< TU! >> Bonnie andava a grandi passi verso il biondo.
“Cosa sta facendo?” si chiese Damon, parandosi davanti alla rossa e bloccandola per la vita. Non si aspettava la determinatezza di quest’ultima nel raggiungere il vampiro, tanto che continuò, nonostante la sua salda presa, ad avanzare finche Damon non aumentò la forza e bloccò Bonnie che ormai gli dava le spalle: vedere il biondo così vicino gli fece venire l’impulso di riattaccarlo, ma purtroppo c’era Bonnie in mezzo.
<< Ah, Ciao ragazzina! Che ci fai qui? >>, il volto del vampiro si illuminò in un sorriso gentile che stonava con il paletto sporco di sangue che teneva puntato contro Damon.
<< Damon lasciami stare! >> squittì la rossa divincolandosi tra le braccia di questo, un tentativo inutile ovviamente.
Quando Bonnie rinunciò, puntò nuovamente lo sguardo sul biondo, che ancora rideva, e gridò in preda all’ira:
<< Rivoglio il mio anello, ORA! >>.
Damon posò lo sguardo sull’anulare di Bonnie: in effetti le mancava l’anello di opale.
Ad un certo punto Damon realizzò la situazione in cui si trovava. Incredulo lasciò Bonnie e la voltò verso di sé.
<< Tu lo conosci? >> Domandò sconcertato.
Bonnie che, ancora posseduta dall’ira, lo guardava esasperata, rispose con un “purtroppo” mormorato. Damon aspettò qualche secondo e, avvedendosi che la rossa non continuava, domandò di nuovo: << E come? >>
<< Questo non importa! L’importante è che quello lì >> indicò con un dito il vampiro, << Ha rubato il mio anello! >>, Bonnie era fuori di sé dall’ira. Damon avrebbe giurato di non averla mai vista così.
<< In effetti è stata una giornata divertente >> il ragazzo aveva risposto per lei.
<< Una giornata? >> domandò Damon che iniziava a sentire la rabbia  aumentare pian piano.
<< Oh sì, è stato divertente! Poi di notte è ancora più interessante la ragazzina! >>.
<< Di notte? >> questa volta la domanda era rivolta a Bonnie.
Questa emise un grido stridulo e si divincolò inutilmente tra le braccia di Damon. E poi il vampiro scomparve lasciandoli soli, per poi ricomparire facendo spostare Damon e si mise a pochi centimetri dalla rossa, troppo vicino per i gusti del moro caduto per terra come uno stupido.
Vide Bonnie sgranare gli occhi fissi in quelli del biondo e sentì il suo cuore battere a mille: era completamente paralizzata e presa dal vampiro, tutto ciò creava in Damon una sensazione… strana.
<< Vedi Ragazzina, è così che si ruba >>, da una tasca tirò fuori l’anello di opale e presa una mano a Bonnie, glielo mise all’anulare, come quando si fa una proposta di matrimonio. Per qualche motivo il moro pensò che con il termine “rubare” non si stava riferendo solo all’anello, ma a Bonnie stessa.
“Proposta di matrimonio?”, Damon era fuori di sé dalla rabbia.
Il biondo baciò la mano alla rossa e disparve lasciandoli soli nel bosco, questa volta per davvero.
Per cinque minuti regnò il più totale silenzio nell’Old Wood, né il vampiro né la strega osavano emettere alcun suono.
Damon era immerso nei suoi pensieri, ancora seduto per terra, e cercava di calmarsi per tornare a quello stato di indifferenza che riservava da almeno un anno alla rossa. Ma stava chiedendo troppo a sé stesso.
Bonnie, d’altro canto, era ancora immobile con gli occhi sgranati e fissi in un punto indefinito, il cuore a mille. Quando all’improvviso un grido di quest’ultima interruppe il silenzio.
Damon scattò verso la rossa che si stava accasciando a terra e l’afferrò.
<< E’… E’ morta? >> la Streghetta si stava riferendo alla cena del suo nuovo amico. Bonnie era completamente sbiancata e aveva iniziato a tremare, ingrandendo in modo smisurato i grandi occhi da cerbiatto. Quella visione lo fece sorridere e rispose semplicemente << Sì >> con un tono amabile.
La rossa sorrise e diventò seria due o tre volte, per poi mormorare una parola che, senza un udito raffinato, non avrebbe mai compreso, ma lui distinse chiaramente la parola “vampiro”.
Bonnie svenne tra le braccia di Damon lasciandolo da solo a pensare e a ribollire.
Cosa cavolo gli stava succedendo? Perché era così arrabbiato con la Streghetta?
Streghetta?! Da quanto era che non la chiamava così?
Damon appoggiò Bonnie sull’erba e inizio ad attendere: al suo risveglio la rossa avrebbe dovuto spiegargli molte cose.
 
Damon non aveva la più pallida idea di cosa quel nuovo arrivo avesse creato in lui, ma entro una mezz’ora si sarebbe sorpreso di sé stesso… in senso negativo per Bonnie.
 
 
Spazio Autrice
 
Buonasera!!!
Ed ecco qui un nuovo capitolo. Sinceramente questa volta non mi piace per niente, lo trovo un po’ noioso, ma recupererò certamente nel prossimo ^^’’
Okay, prima che mi uccidiate tenevo a precisare che no, non si è trasformata in una Delena, ma nonostante io sia una Donnie convinta, bisogna ammettere che il sentimento di Damon nei confronti di Elena non può essere trascurato e non può scomparire semplicemente mentre di solito noi Donnie tendiamo a farlo.
Ovviamente alla fine prevarrà (forse, almeno che non decido di farla finire male  *me sadica*) il sentimento per Bonnie, ma Elena – purtroppo – non posso ignorarla -.-‘’ la fortuna delle protagoniste XD
Secondo di poi, avrete notato che il Pov è soprattutto di Damon, infatti volevo spiegare un po’ di cose tra cui il motivo per il quale è così acido con Bonnie che spero abbiate capito.
Qui abbiamo la coscienza di Damon che ci parla XD tutte noi sappiano di quanto sia complicato come personaggio e tali sono i suoi sentimenti, quindi non aspettatevi un’apertura del genere nei prossimi capitoli! Inoltre, data l’indole del personaggio, i suoi sentimenti saranno ancora più confusi per una disgrazia che porta il nome di Trevor.
Dunque, cosa ne pensate? Vi è piaciuto? (siate sincere, non mi offendo… anche perché so che fa schifo XD) siete contente che Damon si sia aperto un pochino, anche se solo con sé stesso?
In quanto all’incontro? Ve lo aspettavate diverso o vi è piaciuto?
I personaggi in questo capitolo sono un po’ statici, soprattutto nell’incontro-scontro che ho riscritto tremila volte e che, nonostante tutto, non è uscito come volevo io -.-‘’
Spero di non aver fatto un disastro e che almeno un pochino vi sia piaciuto ^^’’
Vi anticipo che nel prossimo capitolo Damon ci deluderà come non ha mai fatto prima, arrivando addirittura… vi basti l’ultima frase del capitolo XD (sì, mi diverto a essere sadica XD)
Grazie a tutti quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite / preferite etc. e che continuano a seguirmi ^^ spero di non avervi deluso con questo capitolo!!
E ora, recensioni!!
 
 Reden_ [Contatta] : Grazie mille per tutti i complimenti e sì, anche io li amo *_*
Spero di non deluderti con questo capitolo e che continuerai a seguirmi! Un bacione ^^
 
 
valin[Contatta] : Grazie!! Sono contenta che l’idea dell’alleanza ti piaccia e spero di non averti delusa con questo capitolo e che l’incontro ti sia piaciuto (fammi sapere poi!). in quanto a Damon… non è ancora consapevole che il signorino faccia la corte a Bonnie, ma se ne accorgerà moolto presto XD intanto nel prossimo capitolo l’irritazione gli farà fare una cosa orrenda (ti dico solo che mi ha delusa, anche se gliela faccio fare io XD) un bacione!!
 
 
 jenny cullen [Contatta] : cioccolatini ricoperti di miele… mmm, buoni!!
Comunque tornado a cose “serie”, eccoti qui il primo faccia a faccia un po’ più violento del previsto e, in effetti, privo di frecciatine (quelle non mancheranno in seguito, perché ho una sorpresa in serbo per voi ^^ ). Spero ti sia piaciuto e che non mi ucciderai per i momenti Delena (Anche se mi dovrò preoccupare più nel prossimo capitolo * muahahah *). In quanto alla foto, credimi sto cercando qualcuno che lo rispecchi ma ancora non ho trovato nulla! Un bacione!!
P.S scusa se non ti ho ringraziata prima, ma me ne sono appena accorta: grazie per avermi inserita tra gli autori preferiti ^^
 
 
 
irytvb[Contatta] : finalmente qualcuno che comprende Bonnie XDXD allora, scommetto che in questo capitolo Elena vorrai ucciderla lentamente, ma, come ho spiegato, i pensieri Delena non posso eliminarli -.-
comunque, l’incontro non mi è venuto divertente (I’m sorry ^^’’), ma sto progettando alcuni capitoli che penso me la riderò a scriverli. Fammi sapere se ti è piaciuto e se non ti ho delusa e spero che continuerai a seguirmi (Anche se con il prossimo capitolo tutte le Donnie del mondo verranno ad ammazzarmi per ciò che Damon farà XD) un bacione ^^
 
patito[Contatta] : ahah, stavo morendo dal ridere per il tuo sclero XD comunque, mi spiace ma Trevor non so di preciso quando si leverà dalle scatole, probabilmente alla fine della ff (spero che non me ne vorrai!). spero di non averti delusa e che ti piaccia almeno un pochino il nuovo capitolo ^^ un bacione!!
 
 
 
gabriellasalvatore[Contatta] : Ed eccoti qua un nuovo capitolo dove ti si chiarirà l’acidità di Damon ^^ comunque, spero che nonostante tu non abbia letto i libri ci capisca qualcosina!! Ovviamente l’Elena e la Bonnie del libro, come avrai notato, sono totalmente diverse da quelle del telefilm!!
Spero di piaccia il capitolo, un bacione!!
 
 SassyKat [Contatta] : Oh mio Dio che meravigliosa e lunga recensione! Grazie anche per le critiche costruttive e sentiti libera di farne quante ne vuoi (le adoro e sono davvero molto utili!). allora, da dove iniziare?
Spero che abbia capito almeno un pochino il motivo per cui Damon è così cattivo e non preoccuparti: il sex appeal di Damon tornerà a breve, fra qualche capitolo (prima devo fare entrare completamente in gioco Trevor). Per il prossimo capitolo, la cattiveria di Damon (o forse qualcos’altro?) raggiungerà il culmine...
Per il resto, ovviamente ci saranno momenti romantici, ma Damon non sarà mai uno Stefan due perché non riesco a immaginarmelo tale (insomma, anche nell’ultimo libro con Elena mi è sembrata veramente forzata la sua dolcezza!).
I cattivi saranno dei grandi protagonisti e Trevor sarà una scoperta sia per l”allegra compagnia” come la chiama Damon, sia per i due idioti (come chiamo io i kitsune XD).
In quanto al passato di Trevor, dovrai aspettare ancora un bel po’ (sono ancora indecisa se lasciarlo scoprire un po’ alla volta o tutto di un botto… tu come vorresti?)
Comunque, spero che il capitolo ti piaccia e che non ti abbia delusa!!
Un bacione e grazie ancora! Al prossimo capitolo (spero).
 
   
 
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