Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: erydia    16/11/2010    1 recensioni
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giuro che non sapevo cosa fare. Non avevo da studiare così mi sono messa al pc e mi è venuta in mente questa shot, l'ho scritta di getto e spero che vi piaccia. ^^.

POV

A volte a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio. Sia che ciò avvenga per caso o intenzionalmente, non possiamo fare niente per evitarlo.  Era una giornata come le altre quella del 31 Luglio, il sole alto in cielo splendeva come non mai dando una leggera afosità nell’aria e in una casa al limitare della piccola cittadina di Godric’s Hollow due ragazzi stavano discutendo animatamente.
“Te lo scordi di chiamare così tuo figlia James” urlò per la quarta volta esasperata una ragazza dai lunghi capelli rossi e dai profondi occhi verdi. Era da ben nove mesi che aveva scoperto di aspettare un bambino, e questo lo si poteva notare anche dal rigonfiamento della sua pancia, dai lineamenti addolciti e anche dai suoi sbalzi d’umore che il mal capitato James Potter doveva subire. Un po’ come in quel momento.
“Ma Lily …” disse con un cipiglio d’orgoglio in quella voce stanca di quel litigio. “Perché non vuoi chiamare così tuo figlio? Insomma il nome Jack è un bel nome” annuì convinto alimentando ancora di più lo stress di sua moglie.
“James Potter …” lo richiamò portandosi le mani sui fianchi. Merlino!. Sarebbe stato pronto a crescere e prendersi la responsabilità di un figlio? “Vuoi chiamare Jack tuo figlio solo perché è il nome del miglior cercatore del mondo”. Sbuffò! Se continuava di questo passo, lo aveva giurato, lo avrebbe incantato o pietrificato per poi tornarsene a dormire beatamente nel suo morbido letto. Ma no! Non poteva farlo perché quel rimbambito di suo marito ora doveva mettersi a fare il bambino.
“Invece io credo sia un nome perfetto, così siamo sicuri che sarà un cercatore forte come suo padre”
Era fiero e orgoglioso di quel nome James. Lo sentiva dal suo tono di voce, quello che la faceva sussultare ogni volta che parlava, quello di cui era follemente innamorata, quello …
“No Lily. Non farti abbindolare da quel tono di voce! Opponi resistenza o finirai per chiamare tuo figlio come un liquore babbano”.
Già la sua coscienza aveva perfettamente ragione, si ridestò dai suoi pensieri inarcando un sopracciglio.
“Allora perché non chiamarlo Einstein!”
“Ainst che?”Ecco come sempre doveva tirare fuori nomi strambi come quello. Di certo quella ragazza era decisamente strana anche per lui che era il re delle stranezze. “Lily cara…” ghignò nel vedere la sua smorfia di disgusto a quell’affermazione. Ben le stava, così poteva avere la sua rivincita. “Che diavoleria di nome è questa?” rispose sinceramente interessato e fu lì che Lily sbuffo.
“E’ è un fisico e filosofo babbano che ovviamente tu non conosci. Ma come darti torto, nemmeno a scuola studiavi”disse ghignando. In quegli anni ormai, avevano imparato anche a ghignare allo stesso modo, una cosa che faceva confondere il povero Felpato quando parlavano al felefono ops telefono.
“Ah ah ah, divertente molto divertente”rispose James con sarcasmo.
“Ma poi chi ti dice che sarà un maschio? Potrebbe benissimo essere una femmina”
“Ed è qui che ti sbagli Evans. Mio figlio è un maschio al cento per cento, lo so.”Disse gorgogliando fiero “L’ho visto”.
E fu proprio in quel momento che accaddero troppe cose contemporaneamente.
Lily sgranò gli occhi avanzando paurosamente verso un James alquanto spaventato per non aver rivelato alla moglie di averle fatto un piccolissimo incantesimo mentre dormiva. James si ritrasse e la vide, quella pozza di acqua ai piedi di sua moglie.
“Lily ma perché non me lo hai detto che dovevi andare in bagno?”capì, dal sopracciglio inarcato di lei, che non aveva capito una pluffa e quando lui le indicò la pozza la vide sgranare gli occhi e poi urlare.
“J-J-James…”cercò di deglutire Lils “mi si sono rotte le acque”.
“Cosa?”rispose incredulo James guardando Lily piangere.
“No, non ci credo è impossibile. James è presto il piccolo, lui non..manca ancora un mese”esclamò spaventata.
Se solo una cosa fosse andata diversamente, se Lily non si fosse stressata, se James non le avesse rivelato il piccolo incantesimo o se lei non avesse fatto passi falsi nel cercare di colpirlo, a Lily non si sarebbero rotte le acqua prematuramente. Ma la vita essendo quella che è, aveva creato una serie di circostanze incrociate e incontrollabili che non evitarono l’accaduto.

JAMES POV
Panico! Ero nel panico più assoluto.
Lily urlava, si dimenava, piangeva! Ed io non potevo fare niente. Non potevo metterla sulla mia scopa perché sarebbe stato un suicidio e non riuscivo a muoverla dal divano perché le contrazioni erano troppo forti e frequenti.
“Porca paletta James fatti venire un idea o tuo figlio nascerà su un pavimento”.
Si! Esattamente! Dovevo farmi venire un idea, ma cosa?
“Su dai Lily respira, fai come me. Inspira ed espira”
“Inspira un corno James, voglio un dottore e lo voglio ADESSO”.
Allora era vero quello che dicevano, le mogli sul punto di partorire erano più acide e sgarbate di tutti e 9 i mesi messi insieme. Cercai lo specchio magico per chiamare Sirius consapevole che con lui ci sarebbe stato Remus. Lunastorta, per fortuna che c’era lui! Qualcosa doveva pur saperla no?.
“Ok Lily ora chiamo Remus tu però cerca di stare allarmata ok? No cioè calma, volevo dire calma”
Ero in preda al terrore!
“James…”disse in un cipiglio severo “chiama chi pluffa ti pare ma muoviti. O giuro su Merlino che ti cruciooo. Ti avadakedravizzo!”.
Grazie Lily. Anche io ti amo.
Uno! Due! Tre!
Dovevo calmarmi o avrei rischiato di partorire io invece di lei. Corsi in camera da letto, frugai nel cassetto e lo trovai. Lo specchio magico.
Quattro! Cinque! Sei!
“Ehila Ramoso che faccia che hai, Lily ti ha chiesto…” ma Felpato si fermò sul colpo guardando guardando il mio volto pallido. “Ramoso..che, che è successo?”
“Sto per partorire un bambino. No cioè Lily, lei….oh al diavolo CORRETE QUI”
Non riuscii nemmeno a sentire le parole di Felpato poiché le urla di Lily avevano sovrastato ogni voce di quella casa e dei dintorni.
“JAMES”
Corsi di nuovo giù in preda alla confusione e alla disperazione. Cosa potevo fare? Non sapevo nemmeno dove mettere le mani eppure sapevo di dover fare qualcosa. Mi avvicinai a lei e le accarezzai la fronte sudata prima di sorriderle.
“Ora piccola farò una cosa ma tu dovrai aiutarmi ok? Me lo prometti?”. Il mio tono di voce era dolce e chissà perché lei si fidò senza contro battere. Sorrisi mentre le allargavo le gambe per accovacciarmi in modo da poter fare ciò che avrei dovuto fare.

LILY POV
Il dolore era fortissimo. Giuro che quello sarebbe stato il mio primo e unico figlio. Ma come facevano a sopportarlo? O probabilmente loro lo sopportavano perché avevano medicinali e io non avevo niente solo un marito scemo che ora si stava accovacciando all’altezza del … Un momento! James era scemo, ma non fino a quel punto e quindi …
“Cosa stai facendo?”ringhiai a denti stretti.
“Semplice!” rispose scrollando le spalle “Farò nascere Jack”
Se quella fosse stata un’altra circostanza, sarei scoppiata a ridere. Ma lui era serio, il suo volto contratto dal panico e le sue piccole rughe sulla fronte mi facevano capire che si stava concentrando al massimo.
“Jamie”dissi in un sussurro prima di guardarlo negli occhi. E come sempre, ancora una volta quelle iridi nocciola si fondarono con le mie verdi ed io mi fidai.
“Ahhhhhhh”. Non ce la facevo più ero sfinita e lui mi chiedeva ancora di spingere, ma non ce la facevo io non avevo più forze. “Basta, basta per favore non ce la faccio più” piagnucolai affannata.
“Dai piccola dai fallo per me, fallo per nostro figlio. Un’ultima spinta e poi ti prometto che tutto passerà”
“Non ce la faccio”scossi la testa piangendo. Non ce la facevo più, volevo che quel dolore smettesse. Era allucinante e non era come lo avevo previsto. Facile e indolore.
“Si che ce la fai. Ehi Lily guardami” mi prese il volto fra le mani e sorrise dandomi un lieve bacio a fior di labbra, probabilmente per calmarmi. “Si che ce la fai”.
Ed io spinsi, più forte che potevo. Spinsi perché dovevo farlo e spinsi ancora e ancora per dare alla luce il frutto del nostro amore.
Probabilmente passarono secondi, minuti o addirittura ore. Avevo perso la cognizione del tempo.
Un’altra spinta e un’altra ancora. E poi lo sentii. Il pianto di un bambino, il pianto di mio figlio.
“Ce l’hai fatta..”
Mi sussurrò James con le lacrime agli occhi e le mani ancora sporche di sangue, del mio sangue. Ma io non lo ascoltavo troppo intenta ad osservare quel fagottino in braccio a mio marito. Sorrisi prima di incontrare ancora una volta i suoi occhi mentre le sue mani ancora tremanti me lo posarono dolcemente fra le braccia, mio figlio. E la visione che avevo davanti ai miei occhi era angelica, l’amore che d’un tratto esplose fuori dal mio cuore era innaturale. Mai avrei potuto pensare di amare qualcuno più di James. Mai fino a quel momento.
“Il nostro piccolo …”Guardai James accarezzare i miei capelli e sorridere.
“è stupendo”
“Guarda cosa abbiamo messo al mondo!”
E quando anche il piccolino aprì i suoi occhietti scrutandoci restammo entrambi senza fiato. Oltre ai capelli corvini ereditati da suo padre aveva i miei stessi occhi.
“amore…”mi disse dolcemente James “ora dobbiamo seriamente pensare a come chiamarlo”.
  


Angolo Autrice: Spero che non faccia proprio schifo. Me lo lasciate un commentino? Anche uno piccolo piccolo *-* :). Un kissotto pagny
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: erydia