Qualunque
cosa tu faccia,
abbi paura
dell’oscurità…
(Un...)
Freddo. Perché faceva cosi freddo ?
(Deux…)
Talmente freddo da non percepire il suo stesso
corpo.
(Trois…)
Non vi era parte di esso che non dolesse. Era
come essere picchiati da un intera squadra di ragby.
(Cinq.)
Apri gli occhi, lentamente. Si trovo a guardare
un cielo scuro, privo di stelle.
Cerco di alzarsi, ma gemette di dolore quando
finalmente riusci a mettersi seduto.
In quel momento si accorse di essere privo di
un qualsiasi indumento nella parte superiore del corpo. Portava dei jeans neri
e un paio di scarpe del medesimo colore. Si tocco all’altezza delle clavicole e
trovo’ il ciondolo del Triad .
Tremava come una foglia. Si strinse le braccia
al corpo, inerme e confuso.
Per quanto cercasse di fare appiglio alla sua
memoria, non riusciva a venirne a capo.
Si
guardo più attanetamente attorno.
Era in
mezzo ad una strada, normalmente trafficata, ma in quel momento deserta.
Se ne stava seduto sul cemento freddo e umido,
come se poco prima fosse piovuto abbondantemente.
Ai lati di questa strada illuminata dai gialli
lampioni , si aprivano negozi e boutiques ai piedi di alti palazzi. Quanche
sporadico albero abbelliva i marciapiedi vuoti, ed un semaforo poco lontano
lampeggiava come fosse rotto.
Nulla che potesse essere utile. Poteva essere
qualunque metropoli americana.
Alzandosi, decise che non poteva essere d’aiuto
rimanere seduto senza nessuna prospettiva.
Cerco di studiare il percorso davanti a sé, ma
non riusci a vedere la fine della strada o qualunque indicazione potesse
spiegarlo. Scrollo’ le spalle e si avvio verso l’ignoto, deciso a trovare una
soluzione, o se non altro una cabina telefonica. Avrebbe chiamato Shannon, o Tomo… avrebbe svegliato
addirittura il suo manager pur di tornare a capo di questo mistero ed uscirne.
Come avendo un illuminazione si fermo’ e
rovisto’ nelle tasche dei jeans, senza troppa speranza.
Come da previsione non vi era traccia né del
suo adorato blackberry e nemmeno del cellulare di emergenza. Daltronde, come
potevano esserci se nemmeno ricordava dove aveva lasciato la t-shirt…
Riprese
a camminare, sempre più arreso e disperato.
Se era uno scherzo, doveva finire subito.