Tu non sei sempre stato così. Questo lo sai.
Tu ridevi. Urlavi di gioia. Sorridevi.
Non davi importanza ai tuoi gesti,alle tue parole, all’apparenza. Ti godevi la vita.
Ma fortunatamente hai capito subito cos’è, in realtà, la vita.
Nella vita, se ti comporti come vorresti comportarti, vieni escluso.
Se dici quello che pensi, vieni additato.
Se sei come sei, vieni allontanato.
E questo loro te lo hanno fatto capire. Sulla tua pelle.
 
-Piton!-urlava James Potter, nel bel mezzo del corridoio-Belle le tue scarpe…complimenti!-
Ti guardavi i piedi.
Non ci avevi mai fatto caso di quanto fossero consumate e tutt’ad un tratto te ne vergognasti.
Ma lui che ne sapeva della povertà in cui viveva a Spinner’s End.
E con un sospiro di gelosia, ammiravi le sue scarpe.
Lucide e nuove: regalo per il suo primo anno scolastico.
 
-Ehy Mocciosus-il latrato di Black riecheggiò per il parco-Devo farti i miei complimenti: non ho mai visto libri di testo più logori…questo manuale è appartenuto al tuo Serpeverde in persona?-
 
Ancora adesso, a distanza di anni torni a sentire gli spigoli di quel coraggio mancato che hanno reso per sempre il tuo sguardo più basso.
Che hanno creato una barriera di insicurezza attorno a te.
E capisti immediatamente che l’unico modo per sopravvivere alla vita era rendersi invisibile.
Soffocare un sorriso, fino a trasformarlo in broncio.
Passare ore sui libri, invece di giocare a Quidditch. Saresti diventato uno spettro…e nessuno si sarebbe accorto di te.
Almeno così, non venivi offeso.
 
E ci sei riuscito.
 
Ma quando l’unica persona che ti trattava da suo pari, ti abbandonò, quando vedesti i suoi occhi verde speranza allagarsi di lacrime, giurasti.
 
-Io mi vendicherò un giorno. Si pentiranno di tutto il male che mi hanno fatto-
 
20 Anni dopo…

-Può anche darsi che tu continui a coltivare l'illusione di aver catturato l'interesse di tutto quanto il mondo della magia-continuò Piton, così piano che nessun altro poteva sentirlo-ma a me non importa quante volte la tua foto compare sui giornali. Per me, Potter, nonsei  altro che un ragazzino odioso che si considera al di sopra delle regole-*
Guardasti il figlio di James Potter diritto negli occhi. Per un attimo, il patto con Silente vacillò. Voldemort era solo un ricordo lontano.
Ora davanti a te c’era solo Harry Potter.
E ti saresti vendicato su di lui.
 
 
SPAZIO AUTORE
*da Harry Potter e il Calice di Fuoco.
 
Salve ragazzi ^^
Allora…non so come ben definire quest’aborto letterario che mi è uscito fuori ma…avevo da molto tempo una cosa del genere in testa.
Forse perché ci sono passato anche io, ma so come ci si sente ad essere additati solo per non essere alla moda o per non essere popolari. Lo so.
E se un tempo, non curavo affatto il modo in cui mi proponevo agli altri, oggi esperienze negative del passato mi hanno indotto ad essere un’altra persona.
E credo sia successo anche a Severus Piton. James Potter e Sirius Black gli hanno rovinato l’infanzia,trasformandolo nell’uomo freddo e pungente che conosciamo.
No?