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Autore: MedusaNoir    18/11/2010    4 recensioni
Sirius Black arriva a Casa Potter pochi minuti dopo l'attacco di Voldemort. Deve salvare Harry... ma quello che vede gli riporta alla mente ricordi felici e ora dolorosi.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Ricordi

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Sirius Black entrò di corsa nella casa ormai distrutta dei Potter. Percorse velocemente le scale ed arrivò alla camera del piccolo Harry. Sperava di trovare James, Lily ed il bambino ancora vivi, ma quello che vide fu solo orrore. James era disteso a terra, davanti alla porta, privo di vita. Sirius si chinò sul suo corpo, e una lacrima gli scivolò via dal viso.

- James! - , chiamò. – James, ti prego, svegliati! James! JAMES! - . Guardando il corpo inerme dell’ amico, si ricordò del perché lui era lì. Doveva prendere Harry e portarlo al sicuro, se non voleva che qualche Mangiamorte lo prendesse. Doveva salvarlo lui, ora che i genitori del piccolo erano…

- Lily! - , si ricordò. Entrò di corsa nella stanza e rimase impietrito alla vista del corpo senza vita di Lily. Fra le braccia, la donna stringeva ancora il suo bambino. Harry piangeva. Chiamava la madre. Sirius lo prese in braccio, sfiorando dolcemente i capelli rossi dell’ amica. Una nuova lacrima gli bagnò il viso. James e Lily, i suoi migliori amici, erano morti….

 

#

 

- Prendilo, James! - . Sirius Black tirò un Boccino al suo amico, James Potter. Il moretto lo prese con molta agilità, e le ragazze che lo guardavano, sparse là intorno, emisero degli strepitii di ammirazione. James si arruffò  capelli neri e le ragazze strepitarono ancora di più. Ma James non voleva la loro attenzione, bensì quella della sua amata, Lily Evans.

La Grifondoro, in quel momento, era seduta come sempre in un angolo, sulla riva del lago. Leggeva un libro, leggere era il suo unico passatempo. Sbuffò, appena sentì le grida emozionate delle ragazze stanziate attorno alle due “star” della scuola. Non li sopportava proprio, soprattutto Potter, con quella sua aria da “grande Cercatore”. Non riusciva a capire cosa ci fosse di tanto esaltante in quel pallone gonfiato. E, cosa molto fastidiosa, a lui lei piaceva. Lily era stufa di lui e della sua corte. Ma… Oh, no! Ecco che Potter le si stava avvicinando! Si sedette accanto a lei, arruffandosi di nuovo i capelli.

- Ciao! - , la salutò.

- Ciao - , rispose lei svogliatamente. – Scusami, ma devo andare a finire i compiti –

- Con questo tempo? - , le chiese ridendo James. – Con questo sole che illumina i tuoi occhi verdi e si riflette sui tuoi capelli… -

- Sì, sono molto indietro - . Lily si alzò e si diresse verso il castello.

- Aspetta! – la fermò James. – Cerca di avvantaggiarti molto con i compiti, dato che domani esci con me –

- Non credo - , disse Lily. – Ho un altro appuntamento - .

James restò immobile mentre Lily si allontanava. Sirius gli afferrò una spalla in segno di conforto.

- Tranquillo - , disse all’ amico. – Ce ne sono molte altre, di ragazze… -

- Ma io voglio Lily Evans. Possono esserci anche centinaia di ragazze che mi vengono dietro… -

- E ce ne sono… -

- … ma Lily è un’ altra storia, lei mi piace davvero, non riesco a togliermela dalla testa… -

- Partita a Quidditch? - .

James ci pensò un po’. – Ci sto - , rispose all’ amico.

Alcune delle ragazze che prima li avevano applauditi ora li stavano guardando mentre si avvicinavano al campo da Quidditch.

- Ma che ci troverà James in quella sapientona? - , si chiedeva una di loro, una ragazza mora di nome Agatha.

- Quant’ è bello… - , constatava ancora una volta Nina, una scozzese molto carina.

- Anche Sirius è proprio carino… - , affermava la bionda Lara..

- Ma quella Lily è una smorfiosa! - , continuava Agatha. – Si crede bella solo perché piace a James! E ha anche il coraggio di rifiutarlo! Povero James… -

Intanto Lily stava salendo le scale del suo dormitorio, chiedendosi perché avesse usato con James la scusa che usciva con un altro ragazzo…

 

#

 

Sirius guardò delle foto appese alle pareti della camera di Harry: ce n’erano molte. Alcune raffiguravano James e Lily a scuola, altre i Malandrini, ma la maggior parte erano dei Potter con il loro figliolo, Harry. Vicino ad esse c’era una foto che a Sirius apparve molto familiare… Era stata scattata nel Natale del loro settimo anno di scuola e ritraeva Sirius, Remus e James e Lily abbracciati…

 

#

 

Era la Vigilia di Natale e i Malandrini, tranne Peter che era ad Hogwarts con la febbre, si erano recati ad Hosmegade con i pochi studenti rimasti nella scuola. Lily, con molta riluttanza, aveva deciso di andare con loro. Tutti i suoi amici erano tornati a casa per le vacanze, ma i suoi genitori erano dovuti andare a trovare la sorella maggiore di Lily, Petunia, e suo marito.

Inutile dire che James aveva fatto salti mortali appena saputo che Lily aveva acconsentito ad uscire con lui. Ma, il giorno della Vigilia, Ramoso non sembrava allegro come al solito. Grifondoro aveva perso una partita molto importante contro Serpeverde giorni prima, e nemmeno la presenza della sua amata riusciva a farlo tornare allegro come sempre.

Lily si accorse del malumore del ragazzo e pensò che avrebbe passato meglio la giornata se James fosse rimasto scontento e non ci avesse provato con lei. Ma si sbagliava, perché a Lily mancava il comportamento stupido di James, gli mancava il suo solito atteggiamento che lei considerava snervante…

Passarono la giornata a divertirsi, Sirius e Remus, si intende, Lily e James non erano dell’ umore adatto.

Ma, quando mancava poco al rientro al castello, Sirius e Remus lasciarono James e Lily soli per entrare in un negozio a prendere dei regali di Natale. Sirius non glielo disse mai, ma lui e Remus rimasero a guardare gli amici invece di fare quello che avevano detto.

Rimasta sola con James, Lily lo condusse davanti alla Stamberga Strillante. Sapeva che al ragazzo quel posto piaceva molto. Si sedettero su un masso imbiancato dalla neve. Lily guardò James, ancora imbronciato per la partita. Non riusciva a sopportare quell’ aria di tensione ed esplose.

- Vuoi fare qualcosa? - , chiese arrabbiata a James.

- Scusa, Evans, che hai detto? Non ti stavo ascoltando - .

Lily guardò innervosita James, guardò il cielo, guardò di nuovo James e lo baciò. James rimase piacevolmente sconvolto del comportamento di Lily e la tristezza scomparve dal suo viso. Lily arrossì, ma mai quanto James, che si alzò e corse velocemente verso Hosmegade, gridando al vento solo quattro parole ripetutamente: - Sto con la Evans! - .

 

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Sirius guardò sopra tutte le foto e ne vide una che ritraeva James, Lily e tutti i Malandrini il giorno delle nozze. Si ricordava ancora quando James chiese a Lily di sposarlo…

 

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La scuola stava finendo e le vacanze erano alle porte. Quello era l’ ultimo anno per i Malandrini e James era profondamente a terra.

- Che hai? - , gli chiese Sirius.

- Lily - , rispose il suo amico. – L’ unico posto dove potevo incontrarla era a scuola, ma adesso? Quando ci rivedremo? –

- Lei cosa pensa? - , chiese un altro Malandrino, Remus.

- Non lo so - , disse James. – Ma mi sembra triste anche lei – .

Sirius guardò Remus. Remus guardò il quarto Malandrino, Peter. Peter guardò Sirius e Remus perplesso.

- Pensi anche tu quello che penso io? - , chiese Sirius a Remus.

- Credo di sì - , rispose il licantropo.

- E pensavi che Codaliscia capisse? –

- Ci ho sperato –

- Mi volete spiegare? - , chiese loro Peter.

- Sono io che esigo spiegazioni! - , si intromise James. – Che cosa state architettando? - .

Sirius e Remus si avvicinarono agli orecchi di Ramoso. Peter li imitò, ma Felpato lo cacciò.

- Non ci sono abbastanza orecchi - , gli disse. E cominciò a spiegare il suo piano a James.

Ramoso fece una faccia strana, tornò serio e infine sorrise.

- Ma dai! - , esclamò Peter che si era infilato nel gruppetto.

- Credete che accetterà? - , chiese James ai suoi amici.

- Lo crediamo - , risposero Sirius e Remus.

- Io non credo - , disse Peter, ma, avvertendo lo sguardo minaccioso che Felpato gli stava lanciando, cambiò parere. – Ma potrebbe funzionare. E Lily sta arrivando - .

James andò incontro a Lily. Lei fece per abbracciarlo, ma lui respinse il suo abbraccio e le si inginocchiò davanti.

- Registra questo momento - , disse Sirius a Remus.

- James, ma cosa stai facendo? - , chiese Lily a Ramoso.

James la guardò fissa negli occhi, le prese la mano destra e parlò.

- Lily Evans, mi vuoi sposare? - .

 

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Sirius ricordò il loro matrimonio ed altre lacrime gli bagnarono il viso. Accanto alla foto del matrimoni di James e Lily, ce ne era una che rappresentava gli sposi con il loro figlioletto, Harry, in braccio…

 

#

 

- Vieni da papà, Harry! - . James chiamava il figlio nella sua casa a Godric’s Hollow.

Harry, gattonando, cercò di raggiungerlo, ma cadde dopo pochi passi.

- Se James continua con quella mania che sta cercando di trasmettergli con il Quidditch, Harry diventerà come suo padre - , aveva detto Sirius seduto al tavolo dei Potter in soggiorno.

Lily gli versò qualcosa da bere nel bicchiere. – Speriamo un po’ più intelligente di lui - , gli aveva risposto la donna. – Non mi immagino Harry a fare lo sbruffone come suo padre! - .

Risero. Dalla stanza accanto venivano i rumori delle cadute di Harry.

- Parla? - , chiese Sirius alla madre del piccolo.

- Non molto - , gli risponde lei. – Solo dei piccoli versi ed i nostri nomi –

- Hai i tuoi stessi occhi, verdi come smeraldi –

- James me lo ripete sempre. Ne è innamorato –

- Sono stati quelli ad attrarlo la prima volta, mi ricordo. Non faceva che dire quanto erano belli… -

Harry cadde ancora, ma stavolta si mise a piangere. Lily si alzò ed andò dal figlio a coccolarlo.

 

#

 

Stavolta Harry non piangeva, stretto fra le braccia di Sirius. Era il suo padrino a farlo. Piangeva per lui, piangeva per i suoi amici, piangeva per tutti i morti che aveva fatto quell’ uomo spregevole che non era altro che Voldemort…

Ma si ricordò di dover portare Harry al sicuro. Gettando un ultimo sguardo ai corpi dei suoi amici, Sirius uscì dalla stanza.

- Non vi lascerò senza vendetta - .

   
 
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