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Autore: TastemyMarsBar    18/11/2010    3 recensioni
Conoscete la canzone "la collina" di De Andrè? Bene. Tra i versi, viene nominato un figlio della guerra, morto per un amore finito male. Pochi versi, la storia finisce lì. Ma... ma chi era questo soldato, qual'è la sua storia? Adoro Fabrizio de Andrè, e ci terrei che recensiste.
PRIMA AL CONCORSO "SULLA COLLINA (DE ANDRE' CONTEST)" INDETTO DA NONNAPAPERA! SUL SITO DI EFP
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Odio et amo


Autore: Lilith de Lioncourt
Titolo: Odio et amo
Genere: Introspettivo, malinconico, romantico
Rating: giallo
Protagonista scelto: figlio della guerra (soldato, amore finito male)
Avvertimenti: one-shot

 

Danzavano.

Fluttuavano.

Tra le note di un’allegra melodia popolare, erano loro i sovrani. 

Lei, capelli di grano e sorriso di sole.

Lui, capelli di corvo e occhi di mare.

Danzavano insieme, li si vedeva volteggiare felici. Presto si sarebbero sposati, lo sapevano tutti in paese.

Era un sogno? Forse sì, un sogno da cui si era svegliato con la pioggia che scendeva fitta, con i delirii di una fragile bellezza in preda ai bollori di una febbre assassina.

Quella notte non era morta solo una bellissima donna. Quella notte era morto anche il suo cuore.

Si era alzato, allontanandosi dal letto dove la sua bella giaceva esanime. 

Sotto la pioggia, era fuggito da quel piccolo paesino che gli aveva dato felici illusioni e veri patimenti.

Ti odio, Spoon River. Ecco quello che aveva pensato.

 

Era entrato nell’esercito, e in ogni battaglia sperava di trovare la morte.  Uccideva senza pietà – cos’era mai la pietà? E c’era pietà in quel mondo che aveva ucciso tutto ciò per cui valeva la pena vivere? – e senza pietà voleva essere ucciso.

Nei suoi occhi non una traccia di follia. Lui era lucido, e tutti i cuoi commilitoni lo sapevano bene. Lucidamente pazzo.

Così ti rende l’amore – pensò quel giorno. Lucidamente pazzo, felicemente triste e tristemente felice.

La pioggia ticchettava sul legno della sua bara, che veniva lentamente calata in una delle fosse della Collina, accanto alla tomba della sua amata.

Dopo tanti anni, ora si ricongiungevano, in quel piccolo paesino pieno di vere illusioni e felici patimenti.

Finalmente, aveva capito che Spoon River non gli aveva offerto quella che ovunque è la felicità: una mera illusione.

Sotto la pioggia, era tornato in quel piccolo paesino.

E la sua anima si era legata definitivamente a quella di lei.

Ti amo, Spoon River. Ecco quello che aveva pensato. 

 



Eccomi qui *_*

Mon Dieu, questa storia francamente non mi convinceva...e invece è arrivata prima *_* Oh bhe. Venero De Andrè, altro non ho da dire xD

COMMENTATE, COMMENTATE, COMMENTATE, OVUNQUE VOI SIATE u_u

 

GRAMMATICA:10
LESSICO E SINTASSI:10
ORIGINALITA':10
GRADIMENO PERSONALE:10
TOT. 40

Nessun errore di grammatica o di sintassi.

Le flash che hai presentato risulta limpida e chiara.
L’idea di inserire molte ripetizioni all’interno del testo , l’ho trovata molto originale.
Anche se come scelta stilistica potrebbe apparire pesante, tu sei riuscita a darle un volto nuovo.
Rendi bene l’idea che a parlare sia il fantasma del soldato.
Le ripetizioni servono a dare quel senso di nebbia che ci si aspetta dai pensieri di un defunto ( e che poi è anche il punto fondante dell’antologia di Spoon River)
I ricordi si rincorrono e si accavallano, però concedendo al lettore la chiarezza della lettura.
Complimenti vivissimi una storia molto intensa seppure nella sua brevità.

   
 
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