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Autore: Dolce Kisa    18/11/2010    1 recensioni
Il bad touch trio, riunito nella bella villa di Spagna a Cartagena, si annoia e si prospettano quindi guai. Sfortunatamente per le nostre nazioni, il nostro inglese preferito (scartando Peter ed altri nazioni molto più socievoli, ovviamente) sarà solo la prima delle tante vittime.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pink boxer on a flying plat


Sospirò alzando ancora gli occhi dal suo libro per incontrare la sedia vuota difronte a lui.
Desolatamente vuota.
Ma possibile che quell'italiano non sapesse stare fermo un solo istante?!
Appoggiò nuovamente gli occhi su quella pagina di libro che aveva sotto alle mani da circa un quarto d'ora ormai, cercando forse di non dare troppa attenzione al ticchettio nervoso delle sue stesse dita sul tavolo.
E se fosse caduto lungo la strada? Magari in un fosso... - trovato chissà come.
E se fosse svenuto? E se fosse stato coperto da una marea di foglie?! - in piena estate, già.
E soprattutto, se nessuno l'avesse soccorso?
Ludwig si massaggiò le tempie togliendo i sottili occhiali da vista e rinunciando definitivamente al libro.
Feliciano era voluto uscire perché diceva che nella stanza si annoiava e bhè, era uscito. Infondo quello era il suo paese, non poteva mica perdersi...no?!
Ma, per una strana ragione, Feliciano, dopo circa due ore, non era ancora tornato...
Ripose il libro sul tavolo, dopo essersi premurato di mettere un segnalibro, ed uscì dalla stanza con tutta calma.
Non era certo preoccupato, assolutamente no.
E i passi veloci lungo la striscia rossa della moquette ne erano la prova inconfutabile. Più o meno...

-Vi odio!!- urlò Lovino strappando in mille pezzi le carte che aveva in mano e lanciandole in aria come divertenti coriandoli in pieno Carnevale.
-Fratellone...calmati...- Veneziano cercò di bloccare l'ascesso di ira del fratello alzando le mani e ricevendo botte ed insulti in risposta. E si! Romano ce l'aveva con suo fratello!  Più del solito, si intende.
-Ehi ehi...- li ammonì una voce dalla tipica inclinazione francese andando a sedersi su una delle tante sedie che circondavano il tavolo con un sospiro.
Dopo pranzo Spagna e Francia erano stati chiamati d'urgenza in ospedale, sembrava che al loro amico albino non fosse bastata la dura sconfitta che i macachi gli avevano inferto a Gibilterra, così   in quel momento si ritrovava su un lettino d'ospedale, ricoperto da punture di medusa. Se fosse stato umano sarebbe sicuramente crepato entro poche ore. Fortunatamente invece, Gibilterra era illesa e Sealand se l'era cavata con solo due punture. O almeno questo era quello che pensava Francia, mentre lanciava un'occhiata ad un Inghilterra sadicamente divertito dal comportamento di Romano: la nazione si sarebbe probabilmente trasformata in un mostro se i due si fossero seriamente fatti male. A dir il vero, la nazione credeva che le due pesti fossero ancora a giocare in spiaggia, ma quello sarebbe stato il loro piccolo segreto.
Inghilterra e Romano invece erano finiti a giocare a carte. Una coppia destinata davvero a non durare; soprattutto se Arthur sfoggiava la sua arte da baro professionista.
In un primo momento Romano si era solamente innervosito, il ciuffetto che cominciava a tremare pericolosamente non aveva nemmeno allarmato più di tanto l'inglese, ma poi...poi erano volati insulti, carte, tovagliette e persino un bicchiere che si era infranto contro la parete dietro ad Inghilterra. A salvare la situazione, fortunatamente, era stato Feliciano che, nel tentativo di uscire dall'hotel, era passato per la sala e li aveva raggiunti preoccupato per le sorti di una povera pianta sollevata a forza dal fratello.
-Francia...questi sono matti...- mormorò con fare perplesso l'inglese, mentre Romano mordeva una mano di Spagna, ed interrompendo così i pensieri del francese.
Francia inarcò un sopracciglio piuttosto ironico e sbottò un -Ma senti chi parla...- poi tornò a fissare i tre che “dimostravano tutto il loro amore” con fare disinteressato.
Alla frase “Ha vinto sempre lui!!” la nazione francese cominciò a capire il motivo di tutto quel trambusto e, con un evidente ghigno, abbassò la manica dell'inglese, troppo intento a rimbeccare qualcosa all'italiano per bloccarlo. Una colorata cascata di carte fece crollare il silenzio sulla sala.
Il ghigno sul viso di Francia si allargò maggiormente, ormai conosceva fin troppo bene il suo bruco.
Poi uno “shit...” seguito da un “Damned France” ed Inghilterra si salvò solo grazie ad una piega del tappeto – dovevano essere stati i suoi fedeli amici fatati.
Così, mentre la nazione più giovane cercava di liberarsi dal tappeto, lui riuscì ad alzarsi dalla sedia e scappare via con la dignità necessaria ad un perfetto gentil'uomo inglese.

-Non me ne frega nulla se è spaventoso! Io lo ammazzo!!-
Lovino stava ancora imprecando contro l'inglese quando il posto lasciato vuoto venne nuovamente occupato da un Germania piuttosto perplesso, come mai Feliciano si trovava in mezzo a quella marmaglia?
-Mangiapapate! Che diavolo ci fai qui?!- gli chiese furioso Lovino, finalmente libero dal crudele tappeto.
-Ti ricordo che anche la mia stanza è in questo hotel...- sospirò lanciando un'occhiata a Francia, sperava forse che almeno lui spiegasse quella situazione, visto che Feliciano sembrava troppo impegnato ad evitare i pugni del fratello.
-Ah, non guardare me, cherì. Sono appena tornato dall'ospedale. Ah! Tuo fratello mi ha chiesto di riferirti: “Non ti preoccupare West! Tornerò più awesome di prima, quindi non prenderti troppe libertà!!” O qualcosa del genere...- citò le parole del tedesco agitando le mani per imitarlo e Ludwig sospirò ancora più rumorosamente.
Ecco perché aveva potuto passare il primo pomeriggio relativamente tranquillo, non c'era!
Una scarpa lo colpì in pieno viso interrompendo la discussione fra le due nazioni e lasciando un silenzio spettrale. Francia si spostò di più di qualche centimetro con la sedia. Spagna lo imitò e con un sorriso gioviale si andò a sistemare accanto a lui. Innamorato si, ma fesso no.
-AH AH! Inutile mangiapatate!! Non sai nemmeno evitare una scarpa!!- rise – piuttosto forzatamente – Sud Italia.
Germania prese la scarpa e la fissò con tutta calma, era un 40 preciso.
Se ci rifletteva, anche Feliciano aveva un piede piuttosto grande. Si chiese se quella regolina così conosciuta valesse anche per Lovino. Mise da parte quei pensieri scuotendo la testa sconsolato, erano sicuramente più adatti ad un certo vinofilo al suo fianco.
Ah no, si era spostato.
Germania si alzò continuando a fissare la scarpa, prima una terribile settimana in compagnia dei fratelli, poi quei casinisti patentati.
-Questa me la paghi.- lo avvisò con calma e saggiando la fisionomia della scarpa, quasi a volerne
studiare l'aerodinamicità.
Che le scarpe potessero...volare? Si chiese pensando che infondo l'unico modo per saperlo era provare.
E così la scarpa volò. Peccato che le teorie di Ludwig vennero ostacolate – senza nemmeno troppo rimpianto da parte del tedesco – dal volto di Lovino.
Quello che accadde dopo fu un lancio continuo di oggetti e maledizioni, fortunatamente l'unico mago in carica era già troppo lontano per metterci il suo.

Germania canticchiava una canzoncina che non ricordava nemmeno di aver mai sentito, mentre, con ampi gesti circolari della mano, strofinava la spugna imbevuta di sapone sul suo stesso corpo. Cantare sotto alla doccia non era certo una delle sue attività preferite ma l'influenza italiana l'aveva colpito anche da quel punto di vista. Se poi sapeva che Romano sarebbe stato “misteriosamente rapito” da Spagna e sarebbe potuto restare un po' da solo con Feliciano...bhè i motivi per canticchiare diventavano molteplici.
Dopo quel “semplice scambio” di opinioni del giorno prima aveva ricevuto l'allettante proposta di vendetta da parte di Spagna e solo il cielo sapeva quanto la desiderava. Si poteva dire che, decisamente, era arrivato al punto di non ritorno.
Mentre il tedesco continuava a pensare alla giornata, spaventosamente allegro, la porta venne socchiusa ed una mano chiara si intrufolò agilmente nella piccola stanza da bagno fino a che, dopo un rapido controllo dei dintorni, trovò ciò che cercava. Le dita, quasi con fare vittorioso, si strinsero  attorno a della stoffa trascinandola via dal ripiano su cui era stata appoggiata con così tanta cura poco tempo prima.
Germania, intento nella sua attenta opera di pulizia, non si accorse di nulla ed ingenuamente pensò che quella sarebbe stata davvero una bella giornata.

-MA CHE CAZ...!!- urlò una voce che si espanse per tutto il corridoio dell'hotel accompagnata dallo sbattere furioso di una porta.
E Romano fu non poco sorpreso della vista che gli si presentò davanti.
-Oh Dio, no...- disse in un misto fra lo spaventato e l'allibito, bhè, almeno adesso poteva dire di aver visto tutto.
-Ma che diavolo ti sei messo mangiapatate?! I miei occhi...! I miei occhi bruciano!!- cominciò a gridare l'italiano coprendosi gli occhi anche se, nel suo sub inconscio, trovava la situazione davvero divertente, quanto avrebbe voluto avere la macchinetta di Giappone in quel momento!!
Germania invece non sembrava dello stesso avviso e diventò di un colore molto molto simile ai suoi slip rosa shocking. Sì...quel rosa tendente al fucsia, probabilmente persino fosforescente.
E pensare che aveva anche tentato di sgattaiolare fuori dalla porta silenzioso – e soprattutto invisibile – per raggiungere il prima possibile la porta di Spagna e chiedergli aiuto. Aiuto. Già, quello di cui aveva bisogno anche maggiormente adesso.
-C-Come se tu fossi messo meglio di me!- tentò di rimbeccare il tedesco indicando il ragazzo che si bloccò immediatamente.
Bhè, in effetti, nemmeno Lovino era messo molto bene.
-I-Idiota! Non me lo sono messo io!! Deve essere stato quel pedofilo di Spagna!- Si, lo sapeva. Era stato quel maniaco a riempire il suo armadio con quei...quei...vestiti!!
I due rimasero alcuni minuti a fissarsi per poi scappare nella stanza dell'italiano quando sentirono persone avvicinarsi.
Rimasero senza fiatare per alcuni istanti fino a che i rumori non si dispersero. Due sospiri sincronizzati e si ritrovarono a fissarsi, cosa fare adesso?
-Così...ti sei trovato...l'armadio pieno di quei...vestiti?- buttò lì il tedesco osservando cosa indossava l'italiano. Un lungo vestito verde, che giurava di aver già visto da qualche parte, solo di dimensioni minori, se ne stava addosso ad un Lovino piuttosto imbronciato – o forse imbarazzato.
-C.Credo che quell'idiota di Spagna abbia voluto ricordare i vecchi tempi...- mormorò evitando lo sguardo indagatore di Germania, quando si era svegliato, circa le 11.00 da buon italiano pigrone, aveva cercato dei vestiti da mettere – maledetto lui e la sua abitudine di dormire nudo, passata dallo spagnolo per di più!!- ma aveva trovato solo decine di copie di quel vestito indecente.
-Lo ucciderò!- sibilò riprendendo il solito carattere furioso. -Lo scherzo non dovevano farlo a me...-
Germania rimase qualche istante perplesso -Non a te...? Quindi...eravate tutti d'accordo sul mettere questi...questi...cosi...nella mia stanza?!- chiese al limite dell'incredulo.
Possibile? Ma cosa aveva fatto di male nella sua vita?!
-Certo! Mangiapatate del diavolo...- sbottò con ovvietà Lovino.
Germania rimase senza parole per qualche istante.
-Ma...Spagna mi aveva chiesto il permesso di fare uno scherzo a te.- spiegò il tedesco cominciando a sentire puzza di bastardata bella e buona.
O forse ne intravvide il flash che, mentre ancora sbigottiti realizzavano la situazione, li accecò.



God. Non è stato un parto...no qualcosa di più. Una tortura...? No, non ci siamo ancora. Forse...boh, non so. Ma la cosa più divertente è che non sono nemmeno troppo contenta del risultato, pensavo a qualcosa di diverso... u.u"

badluna: Tesoro sono contenta che ti abbia fatto divertire *O* Che poi...alla faccia dell'aggiornamento veloce... u-u"
erika94: Grazie davvero per il commento!! ^O^ Poi...allora...well...so... *non sa da dove cominciare*
Come si è -forse- intuito, Gibilterra è un mio OC ed è sorella "di sangue", diciamo, di Inghilterra, poi, a causa delle sue vicissitudini storiche, chiama Spagna "fratellone" semplecemente per una questione di attaccamento. Ecco. Francia invece è il "fratellone" di tutte le nazioni, quindi lui non conta. u-u *lo liquida con 3 parole*
Peter invece, è Peter Kirkland, il fratellino minore di Inghilterra che rappresenta il principato di Sealand, una piattaforma artificiale in mezzo al mar
♪ appare più volte nell'anime ed è quell'esserino che va in giro vestito da marinaretto rivendicando la sua indipendenza - ma nessuno lo bada - u.u Spero di averti aiutata x°D
Clow:Bene...quindi i commenti sono finiti...ah! No! Ci sei anche tu essere... <3 Bhè, grazie per tutto, consigliere mio. ^O^

Come al solito grazie anche a tutti quelli che l'hanno messa fra preferite/seguite anche se vorrei sapere la vostra opinione... *viene trucidata*
Bye Bye ^O^
  
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