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Autore: giraffetta    18/11/2010    5 recensioni
“La vita è un palcoscenico e noi siamo attori”, così diceva Shakespeare.
Piccola riflessione sul nostro ruolo nella società!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!:)

Ho pescato questo scritto nel mio PC e ho deciso di pubblicarlo! Fatemi sapere cosa ne pensate!

Grazie a chi leggerà e a chi vorrà lasciare un commento o una critica!

Baci,Giraffetta!

 

                    Etichetta

 

Dicono che bisogna sempre scrivere quello che si conosce.

Forse è vero, perché solo quello che si conosce è davvero parte di noi.

Ci sono persone che passano il loro tempo a criticare gli altri, e persone che invece cercano di adeguarsi alla massa per non essere criticate.

“La vita è un palcoscenico e noi siamo attori”, così diceva Shakespeare.

In effetti, noi tutti abbiamo un ruolo e noi tutti portiamo una maschera. Non siamo mai davvero noi stessi, e più cerchiamo di esserlo più ci mascheriamo.

Tutti hanno un personaggio da interpretare: il bello, il brutto, lo sciocco, il secchione, il simpatico, il bullo, il vanitoso, il galletto, l’arrogante, il presuntuoso, l’asociale, il coraggioso, il timido e ancora altri.

Viviamo in un mondo dove l’etichetta è d’obbligo!

Nessuno riesce a mostrare la sua vera essenza.

Perché?

Perché non esiste solo il bullo o il timido, il bello o il simpatico. Ognuno di noi è una mescolanza di tante qualità, che ne formano il carattere e la personalità.

Ogni persona in sé è bella e brutta, simpatica e antipatica, timida e aggressiva nello stesso tempo.

Ma purtroppo tutto ciò non viene fuori a causa dell’etichetta che ci viene appiccicata addosso.

Si diventa parte della massa e non si cerca più di emergere, ci si omologa, ci si confonde e infine ci si annulla.

Il problema è che cercare di essere se stessi non è affatto facile. Bisogna combattere contro i pregiudizi, le critiche, le offese.

A volte, si preferisce cedere e non combattere, per paura, per mancanza di tempo, per stanchezza, per indifferenza.

Ma si sa: la vita è un’opera d’arte che va recitata, interpretata, declamata, raccontata o forse semplicemente vissuta!

 

  
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