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Autore: tyrrelduckard    19/11/2010    0 recensioni
Questo è il mio personaggio originale, un fratello adottivo per
Death the Kid. Ma chi sono stati i suoi genitori? Perchè ha le linee del Sanzu se non è figlio naturale di un Dio della Morte? -Spero di avervi minimamente interessato, pur ricordandovi che non so scrivere introduzioni-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9 Il prestidigitatore
 
Inserito direttamente dopo “Il treno espresso di Red Hot”.
 
Una macchina nera, i cerchioni con la maschera di shinigami, si ferma davanti a un vecchio teatro.
Ne escono Reaper the Kid e Andrey, che si scherma gli occhi dal sole di mezzogiorno con una mano.
 
<< Molto caldo oggi. >>
<< E se le informazioni sono esatte farà ancora più caldo. >>, sorride compiaciuto lo Shinigami.
<< Ne sono dubbioso, cosa può mai interessare
l’Arachnofobia in quel teatro devastato? >>
 
Il teatro solitario aveva visto decisamente momenti migliori, visto che ora sembrava lo scheletro di se’ stesso: le colonne del porticato erano rovinate, la facciata scrostata, e tutta la struttura aveva un aspetto pericolante.
Ma nei gradini consumati spirava ancora una certa aria di grandezza, un aspetto di gloria e un’ombra di popolarità.
 
Anche l’ingresso era grandioso, ma ora era buio, scarsamente illuminato dalla luce che riusciva a fatica a filtrare dalle finestre sbarrate: questo rendeva l’ambiente impolverato ancora più magico, dandogli un aspetto da fiaba … o da incubo.
 
<< Finora è andata bene. Se solo non ci fosse tanta polvere sarebbe una missione piacevole. >>
 
I due entrano nel teatro vero e proprio, immerso nell’oscurità.
 
<< Qui abbiamo bisogno di luce. >>
<< Luce? Quella non mancherà! Regia, LUCI! >>
 
Un occhio di bue si accende ed illumina i due ragazzi a metà della strada tra la porta e il palco, una voce misteriosa, leggermente fastidiosa, continua a parlare.
 
<< Ecco i due eroi che compaiono sulla scena, impavidi e pronti a scacciare il male. Ma dopotutto che storia sarebbe senza lotte, avventure ed emozioni? Servono antagonisti, serve suspense servita a magici tocchi per affascinare il pubblico. Per cui LUCI! >>
 
Un occhio di bue si accende sul palco e vaga, vaga fino a fermarsi sul centro del palco: vuoto.
Una nuvola di fumo viola si alza e ne emerge un alto signore con un cappello a cilindro, un bastone e un frac viola, con una rosa rossa all’occhiello.
Questi apre le braccia in un gesto improvviso e esclamando un abra-cadabra si leva il cilindro da cui escono alcune colombe.
 
<< Un’altra cosa importante è far vedere al pubblico chi sono i protagonisti, per far loro prospettare le meraviglie a cui assisteranno: Io sono il Prestidigitatore, il grande David Copperfield (famoso mago contemporaneo). >>
<< Cosa fai qui? Sei affiliato ad Arachnofobia? >>
<< Io sono il prestidigitatore, qui per meravigliarvi e stupirvi. >>
<< Rispondi alle mie domande! >>
<< Io sono qui per abbattere le barriere che hanno permesso alla gente di disertare il teatro.
Io abbatterò le barriere tra il teatro e la gente.
Io non permetterò più a nessuno di chiamarmi ciarlatano.
Io porterò il vero Metateatro!
(metateatro è il cosiddetto teatro nel teatro, dove i personaggi rappesentati fanno teatro essi stessi) >>

Improvvisamente si accendono tutte le luci, e queste mostrano le truppe di Arachnofobia, pronte alla battaglia.
 
<< Il teatro è vita, il teatro è morte. Ora il mio ruolo finisce, finisce il preludio e inizia il primo atto. >>
Detto questo la luce si spegne, e il prestidigitatore scompare.
 
<< Prima ci occupiamo di questi, poi inseguiamo il mago. Spada. >>
 
Le truppe di Arachnofobia si lanciano in avanti armate di lance, spade, katane, mazze, urlando il nome della loro signora.
 
Lo scontro è micidiale, una sola figura danzante circondata da lame e dai ghigni bianchi delle maschere di ragni.
Il sangue schizza, i corpi cadono, uova di kishin appaiono.

La battagli finisce.
 
Nessun soldato di Arachnofobia è sopravvissuto.
 
<< Questo è quello che si ottiene a combattere contro uno shinigami. >>
<< Ma intanto quello strano tipo è scappato. >>
<< Lo riprenderemo. Ora lascia che raccolga queste anime: Konso! >>

Tutte le uova di kishin volano verso l’anello a forma di teschio dello shinigami, venendone completamente assorbite.
 
<< Ora andiamo. >>
 
Raggiunto il palco i due iniziano a guardarsi intorno, rendendosi conto che dire “andiamo” è più facile che farlo. Dopo qualche minuto di ricerca riescono a trovare un scala di servizio che porta ai sotterranei del palco, ingombri di attrezzi di scena, corde, pesi, fondali di cartone, tutto ridotto a uno stato pietoso.
Tutto è oscuro e la luce proveniente dalla torcia nera, con il pulsante a forma di maschera di shinigami, riesce ad illuminare ben poco.
Le ricerche continuano, portando nei camerini degli attori. Una porta solitaria si trova in fondo al corridoi, una stella senza alcun nome.
Oltre si apre un ambiente molto esteso, molto più grande di quanto si poteva aspettare: una riproduzione del palco e delle prime file di poltroncine, tutto rimasto immacolato come se non fosse passato neppure un giorno.
 
<< Eccovi qui! Mi stavo iniziando a domandare quando avreste deciso di fare la vostra apparizione: ottima scelta di tempo per il vostro ingresso in scena. >>
<< Spada. Abbassa le armi e consegnati, se vuoi clemenza. >>
<< OOH, quello sguardo promette azione ed avventura. E chi siamo noi, poveri attori di questa grande tragedia per scontentare il nostro pubblico? Mostrami i tuoi trucchi, shinigami. >>
 
 
La battaglia comincia, Reaper scatta, si catapulta dietro al mago … ma il fendente cade a vuoto.
<< Dove è finito? >>
<< Sono un mago, ecco il Teletrasporto. >>
 
Ricomparso dietro allo shinigami l’avversario lo attacca con il bastone, bloccato dalla spada.
 
<< Violenza fisica, sempre e solo violenza fisica, ora cosa vorresti fare con la tua lama bloccata? >>
<< Soul Sword. >>
 
L’avversario scompare di nuovo, complimentandosi per il trucco divertente.
 
<< Ora è il mio turno di mostrarti un bel trucco: ti piacciono i trucchi con le carte? – domanda beffardo estraendo un mazzo di carte- Carte proiettile. >>
 
Le carte si lanciano contro lo shinigami, veloci come shuriken, per essere bloccate dal Death Shield.
 
<< Un altro bel trucco; che ne dici di venire qui a mostrarmelo? Foulard! >>
 
Dalla manica escono foulard attaccati l’uno all’altro come in un trucco di magia, che prendono una gamba dello shinigami e lo lanciano verso il nemico per la gamba.
Il bastone cala verso lo shinigami per essere ancora bloccato dal Death Shield: il contrattacco portato con la spada costringe il mago, sorpreso, a usare le carte come scudo e teletrasportarsi lontano.
 
<< Fuggi ancora. Sempre sullo stesso punto, sei monotono. >>
<< Ma qui sono al centro del palco, da qui posso mostrare alla platea i miei trucchi in modo che tutti possano divertirsi ed entusiasmarsi. >>
<< Sei cosciente vero, che siamo solo tu ed io? Non c’è nessun altro oltre a noi qua sotto. >>
<< E la colpa è solo vostra!! Voi shinigami con le vostre stupide, noiose regole, avete soffocato la possibilità di appagare gli istinti del pubblico. Che spettacolo è se qualcuno non rimane tagliato in due? Che emozione ci può essere a vedere che il duello mortale è solo finzione senza una goccia di sangue? Allora la gente ci ha disertato, ed è andata al cinema. >>
Probabilmente nessun essere umano può mettere tanto disprezzo nella parola “cinema”.
<< Questo è successo perché avete bandito le streghe, ah, loro sì che possono offrire spettacoli di teatro degni del nome. >>, lo sguardo è leggermente perso, a rievocare i tempi andati.
<< Tu stai parlando dei tempi oscuri, delle guerre tra shinigami e streghe, le guerre che hanno decimato la mia razza! >>
<< Infatti chi pensi abbia vinto quella guerra, shinigami? E ora bisogna calare il sipario sull’ordine, il vostro atto è finito! >>
<< Mi fai schifo, mostro!! >>

Lo sguardo omicida dello shinigami si scontra con il sorriso beffardo del mago.
 
<< Allora mostrami i tuoi trucchi più potenti, perché prima del gran finale io ti mostrerò i mie! >>
<< Soul Resonance! >>
<< Coniglio! >>

Un mostro bianco esce dal cappello, grossi artigli graffiano il palco di legno, zanne gialle lasciano colare bianca bava.
 
<< Quell’abominio sta a un coniglio,quanto il Kishin sta a Shinigami-sama. >>
<< Stance of Repentance! >>
 
Le zanne e gli artigli si scontrano contro il Death Shield e la lama dello shinigami, mentre la pelliccia del coniglio viene tagliata.
 
<< Ora tocca a te, mago. >>
<< Ma io non sono un mago come gli altri, che cosa sarebbe mai far uscire dal cappello un solo coniglio? >>
 
Mentre il prestigiatore scompare nuovamente in una nube di polvere, tre conigli saltano fuori dal cappello, seguiti da altri dalla nuova posizione del mago.
 
<< Adesso sono una mezza dozzina! >>
 
La lotta che segue è più dura, con le masse di pelo arruffato che piombano assassine sul nemico, gli artigli pronti a colpire e le zanne pronte a mordere; dopo poco lo shinigami è sopraffatto e semi sepolto.
 
<< Oh, è già finita? Pensavo di poter almeno mostrare alla platea le mie colombe. >>
<< Perché non ti togli quello stupido cappello invece? >>
 
Lo shinigami si rialza, mentre le creature evocate dal cappello vengono scaraventate via dall’espandersi dell’anima del ragazzo, e prima che il prestigiatore possa muoversi, uno Shadow Skull Arm scatta verso la sua testa e gli taglia in due il cappello in orizzontale.
 
<< Il mio cappello! COSA hai fatto al mio cappello? >>
<< Ora la smetterai di evocare bestie immonde, perché qui basti tu! >>
 
La battagli riprende violenta , spada contro bastone, carte contro Death Shield; ma la battaglia è giunta a uno stallo, visto che ogni volta che lo shinigami riesce a superare la guardia del mago, questi si teletrasporta via.
 
<< Accidenti, questa è l’undicesima volta! >>
<< Le hai contate? >>
<< Certo, sono arrivato a un passo dal mangiare la sua anima troppe volte oramai. >>
<< Io ho notato che lui si teletrasporta sempre nei soliti due punti e ci mette sempre un paio di secondi per riapparire da un’altra parte. >>
<< Cosa confabulate voi due? Non si parla durante una rappresentazione. >>
<< Scusa molto, ma è diventato tutto così monotono, io che ti attacco, supero la tua guardia e tu scappi via. Facciamo così: io ti attacco – e la voce diviene fredda, mentre gli occhi si riducono a una fessura, lo sguardo omicida – e tu lasci che io ti mieta l’anima. >>
<< Non ti offenderai se ti dico che questo è un finale monotono: il buono combatte il cattivo, sembra che perda e poi invece vince; perché? Perché è il buono. Naaa – e scuote la testa – è troppo monotono: facciamo invece vincere il cattivo, mentre a morire sarà il buono: cannone delle carte. >>
 
Le carte si uniscono vorticanti a formare una bocca da fuoco, caricando un colpo colorato come un arcobaleno, stoppato con un Death Shield: ma il contraccolpo spedisce all’indietro lo shinigami , mentre un foulard gli strappa l’arma di mano e la lancia lontano.
 
<< ORA è il momento del gran finale. >>
 
Lo shinigami è disarmato mentre il suo avversario lo guarda con scherno, le mani appoggiate al bastone, un cannone delle carte pronto a colpire.

<< Se la tua arma prova a tornare in forma umana io le sparo. Se tu provi ad andare verso la tua arma sparo a te. Ora cosa farai Shinigami? >>, il prestigiatore è blandamente appoggiato al bastone con una mano, mentre l’altra mantiene il controllo del cannone.
<< Me lo chiedi proprio tu, Prestidigitatore? Userò un trucco di prestigio, ovviamente: Shadow Skull Arms! >>
 
Le braccia teschio escono da dietro lo shinigami, a correre ad afferrare l’elsa della spada, mentre lo shinigami corre verso l’avversario; il cannone spara con un istante di ritardo, ma lo spadaccino, la sua arma balzata in mano, salta oltre il cannone, diretto verso il nemico.
 
<< Non puoi colpirmi, non farai calare il sipario su di me. >>
 
Ancora una volta la spada taglia solo fumo.
 
<< Speriamo che abbia trovato il punto giusto. >>
 
Il mago emerge da un’altra nube di fumo, al centro del palco dove era scomparso per la prima volta; ma dopo pochi istanti vede la spada diretta verso di lui, senza alcuna speranza di evitarla.
L’urlo muore in gola. Il cuore viene trafitto nel petto.
 
Il mago rimane ancora un secondo in piedi, con il sangue che lo soffoca e gli impedisce di salutare il suo pubblico in modo appropriato: poi si dissolve in un corrotto uovo di Kishin.
 
<< Non ci sono bis per te. Mago. >>
<< Quest’anima sarà la sessantaduesima. >>
<< Ora occupiamoci dell’artefatto demoniaco; proviamo quella porta laggiù. >>

Al fondo del palcoscenico c’era una porticina, quasi mimetizzata nella parete.
Dietro a essa c’era un strano macchinario, un complicato insieme di leve e tubi.
 
<< Eccolo, vediamo ora se è anche qui come ha detto Kid. >>
<< Hai detto, scusa? >>
<< Nulla, tu stai alla porta e avvertimi se arriva qualcuno. >>

Lo shinigami si assicura che il partner sia girato, e inizia a trafficare con le apparecchiature, nel tentativo di trovare la prova di un suo grande timore: trovare la firma di Eibon, insieme a quella usata dal padre nei tempi oscuri.
Infine uno sportello inizia a girare, mentre lo shinigami prega di non trovare ciò che temeva: ma quando mai le preghiere si avverano?
Non potevano esserci dubbi, quella era l’antica firma di suo padre, affianco a quella di Eibon.
<< Eibon … >>
 

Come sempre, se vi piace commentate. Anche critiche costruttive.
  
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