Nome autore: Fabi_
Titolo: Esprimi un desiderio
Genere: introspettivo, generale, romantico
Avvertimenti: flashfic
Rating: giallo
Pacchetto: Mercurio (Pansy Parkinson, gelosia)
Altri personaggi: Draco Malfoy, Astoria Greengrass, Daphne Greengrass
Note: Spero di aver dato una personalità a questa Pansy. La parte centrale è una sorta di flashback.

Questa storia ha partecipato al Planet’s Contest, classificandosi penultima, sinceramente l'aver perso più di un punto a causa di 11 virgole mancanti (o errate) mi ha un po' confusa. Io in genere ne metto troppe, per una volta che provo a toglierle...

Sono comunque soddisfatta del punteggio, che ho trovato anche troppo alto, rapportato al livello di questa storia, piacevole, spero, ma breve, di scarse pretese. Avrei voluto che venisse un po' meglio.

Ringrazio la giudice e tutti i lettori.

Esprimi un desiderio

Quella notte la luna era alta e il cielo era limpido, le stelle brillavano fredde.

Mentre aspettava la sua stella, Pansy rivangava il passato. Non piangeva. Non era arrabbiata, semmai stanca. Stanca di sentirsi inadeguata, sola.

La gelosia l’aveva consumata in quelle giornate troppo lunghe, durante le quali aveva aiutato Astoria cercando senza successo di nascondere la sua gelosia.

Ma come aveva potuto farsi aiutare proprio da lei?

L’aveva fatto di proposito.

Pansy era stata innamorata di Draco, ai tempi della scuola si era rassegnata a fargli compagnia in silenzio, senza chiedere in cambio amore, certa che un giorno lui l’avrebbe ripagata della sua vicinanza e della sua pazienza.

Convinta che un giorno l’avrebbe amata.

Con la fine della guerra si erano allontanati molto, ma Pansy aveva continuato ad amarlo, semplicemente perché le sembrava l’unica cosa che lei potesse fare.

Perché non riesci a voltare pagina…

Poi era arrivata la notizia.

***

Pansy frequentava ancora Daphne, la sua vecchia compagna di Casa.

Un giorno lei le aveva detto orgogliosa: “Mia sorella e Draco si sono fidanzati.”

Pansy aveva ingoiato un boccone amaro, la testa le era improvvisamente sembrata più leggera del solito. Si era alzata con una scusa ed era corsa in bagno.

Non sapeva quale fosse il motivo del suo capogiro. I suoi pensieri vorticavano e la rendevano profondamente instabile.

Non pianse.

Pansy Parkinson non è mai stata una donna debole.

Non piangeva neanche da bambina.

Aveva acconsentito ad aiutare Astoria ma, ogni volta che la vedeva, si sentiva arrabbiata.

Non era colpa di Astoria, lei lo sapeva, ma non riusciva a comportarsi naturalmente in sua presenza. Non la odiava, ma ogni suo gesto infastidiva Pansy.

Bastava una sua frase a renderla acida e scontrosa. Sicuramente anche Astoria se n’era accorta.

“Sei bellissima con questo vestito.”
Mentiva, l'avrebbe punta con lo spillo che teneva in mano e poi le avrebbe sorriso, chiedendole scusa. Pansy immaginò come ci sarebbe stata lei, vestita di bianco di fianco all’uomo che aveva sempre amato.

Il giorno del matrimonio, quando vide lo sguardo di lui rivolgersi ad Astoria in un modo che non le aveva mai riservato, Pansy si sentì sola. Nessuno intorno a lei capiva quali fossero i suoi sentimenti, se li avessero conosciuti probabilmente avrebbero finto indifferenza. Avrebbero evitato di parlarle, non l'avrebbero invitata.
Era sempre stata brava a fingere che tutto andasse bene, a nascondersi. L'aveva imparato da bambina.

Dopo avere visto l'amore nei loro occhi, capì che lui non l’avrebbe mai più amata e, in cuor suo, si trovò ad augurare loro di non essere mai più felici.

Millicent, di fianco a lei, le prese la mano: “Tutto bene, Pansy?”

“Sì.” Solo nel sentire la sua voce scossa da tremiti, si rese conto di stare piangendo: “Sono contenta per loro.”

***

Erano bugie, lo sapeva.

In quella notte limpida, i suoi pensieri erano concentrati sulla novella coppia di sposi, sulla loro prima notte dopo la promessa.

Una notte perfetta, che forse un giorno avrebbe vissuto anche lei.

Ma in quel momento preferiva stare a guardare le stelle brillare, sola.

Forse avrebbe avuto un po’ di fortuna anche lei. Finalmente la vide, la sua stella cadente.

Allora Pansy espresse il suo desiderio.

Grammatica: 8.35/10
Stile e lessico: 8/10 - Ci sono frasi che non tornano molto bene, ed errorini di forma nel flash back, come l’uso ripetitivo del “lei”, riferito a troppe persone nella stessa frase. Potevi prestarvi un po’ più d’attenzione, così avresti evitato tali dimenticanze e la storia sarebbe risultata più scorrevole e pulita. Per quanto riguarda il modo di narrare invece, trovo che sia molto buono, con frasi non troppo lunghe e articolate, che non creano confusione.
Originalità: 14.5/15 - La storia è originale, ma non al massimo, perché il tema era abbastanza prevedibile. Però tu hai descritto un periodo della vita di Pansy in cui è gelosa di Draco, al quale non si va subito a pensare. Mi spiego meglio: normalmente si associa Pansy al periodo scolastico di Malfoy, mentre tu hai cambiato totalmente ambientazione, creando un testo particolare e molto bello.
Quindi brava, hai saputo descrivere un periodo buio della ragazza, al quale la gente non pensa quasi mai.
Attinenza: 10/10 - Niente da dire per quanto riguarda questo campo, visto che hai rispettato pienamente la caratteristica assegnatati, descrivendola sia con i pensieri, sia con i gesti, sia con i ricordi.
Gradimento personale: 4/5

Giudizio: La tua storia mi è piaciuta, anche se ho trovato diverse difficoltà nella lettura per la mancanza di virgole, utili non solo per le pause e il ritmo, ma anche per la comprensione del testo.
Peccato, perché l’idea era davvero bella e ideata anche bene.
Mi ha colpito la caratterizzazione che hai dato a questa Pansy. Così rassegnata e falsa, ma che aiuta un’altra ragazza. Hai dato un senso ai suoi gesti che la rendono una vera serpe. Infatti è vero che aiuta la ex compagna di scuola, ma sembra che lo faccia quasi per controllarla e per stare vicino a Draco. Almeno questo è ciò che mi ha trasmesso!
In conclusione direi che mi è piaciuta.


Totale: 44.85/50
[Errori di battitura]0.05 - //
[Errori maiuscole-minuscole, punteggiatura] 0.15- 1.65 - 11 virgole, tra mancanti e sbagliate
[Errori grammaticali] 0.25 - //