Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Miza    21/11/2010    17 recensioni
Che cosa accadrebbe se,durante la battaglia finale,Hermione perdesse la
vita?E se tornasse sottoforma di Fantasma,per portare a termine
qualcosa?
E se soltanto Ron potesse vederla e aiutarla,con tutti i pro e i contro
del caso?
Una storia romantica e divertente,ma allo stesso tempo profonda e
triste.
Una mia rivisitazione del 7° anno ad Hogwarts.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


L'ultimo capitolo prima dell' epilologo.
Lasciatevi strazziare,gente....Lasciatevi strazziare.  












Nei giorni seguenti Hermione non si fece vedere.
Per le prime 48 ore, Ron ne fu quasi sollevato, ma poi iniziò a preoccuparsi.
Prese l'abitudine di guardarsi intorno continuamente, scatenando non poco la curiosità di Harry.
Naturalmente, tutto ciò andò a discapito del suo profitto scolastico: Durante le lezioni era distratto, e nel pomeriggio non riusciva quasi mai a completare i compiti.
Fu in un pomeriggio ventoso che la rivide.
Se ne stava seduta sul tavolo dei Tassorosso,e lui per poco non versò tutto l'inchiostro sulla sua ricerca di Trafigurazione.
Buttando lì che doveva andare in bagno, uscì velocemente dalla Sala Grande, facendo segno a lei di seguirlo.
"Miseriaccia Hermione...si può sapere che diamine di fine hai fatto?" domandò concitato,quando si fu chiuso la porta dei bagni alle spalle.
Lei fece spallucce, e osservò con interesse i lavandini di marmo candido.
 "Mi sono presa dei giorni per rifletttere" rispose dopo un pò.
Ron si passò una mano nella zazzera rossa, senza staccarle gli occhi di dosso.
"Riflettere su cosa?" domandò incerto.
 Hermione lo trafisse con uno sguardo.
" Riflettere...Su cosa?" iniziò, scaldandosi "Ron,io non so se tu ti rendi conto del fatto che io sono morta!M O R T A! E me ne sto qua a svolazzare da mesi, e non riesco a capire che devo fare, sono stanca, non voglio..."
"Frena frena!!!" sussurò Ron sbalordito,alzando le mani. "E'...è su questo che hai riflettuto?"
Hermione strinse gli occhi riducendoli in fessure. "Certo...su cos'altro avrei dovuto riflettere?"
Ci fu qualche istante di teso silenzio. Poi Ron,che era arrossito, scosse la testa.
"No... no, nulla. Bè, sei arrivata ad una conclusione?" domandò, improvvisamente interessato alle proprie dita delle mani.
Hermione fece un piccolo sospiro.
"Non ne sono certa.Ho una teoria, ma potrebbe essere sbagliata."
Ron annuì, invitandola a proseguire, ma Hermione arrossì improvvisamente.
"No... non ora, Ron. Non è il luogo ne il momento!" disse piano.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, esasperato. "Per Merlino Hermione, prima dici che non vedi l'ora di andartene, poi la fai tanto lunga!"
Hermione gli lanciò uno sguardo ferito.
Aprì la bocca per rispondere, ma qualcuno prese a bussare insistentemente alla porta.
In un sussurro rapido, rispose all'occhiata impanicata di Ron. "Ci vediamo alle 8 sul Lago,sotto il salice! Stavolta sii puntuale!"
Svanì in una giravolta, lasciando Ron basito.
Il ragazzo scaricò tutta la propria frustrazione sul bambinetto del primo anno che stava bussando alla porta, facendolo fuggire via terrorizzato.
Difficilmente avrebbe avuto di nuovo voglia di andare in bagno.

Tirava un vento gelido sulle rive del lago.
Ron affondò le mani nelle tasche dei jeans, e il naso nella sciarpa.
Era già buio pesto, il sole era tramontato da quasi un paio d'ore, e lui si stava spazientendo.
Era terribilmente teso e nervoso, terrorizzato all'idea che Hermione avesse trovato il modo per andarsene, e non riusciva a calmarsi.
Tant'è che quando si sentì chiamare trasalì.
"Ah...ah,sei tu!" balbettò guardando Hermione, il collo sottile e le mani piccole fasciati di una spessa lana verde scuro.
La ragazza inarcò le sopracciglia. "Sì che sono io...aspettavi qualcun'altro?" domandò sarcastica.
Ron non rispose.
"Allora", iniziò Hermione avvicinandosi "Credo di aver capito qual'è il mio...conto in sospeso."
Ron fissò ostinatamente l'erba sotto le proprie scarpe.
"E'...è una cosa piuttosto imbarazzante.Ma credo sia quella giusta."
Ancora silenzio.
"Per l'amor del cielo, Ron, fammi almeno un cenno!"
Ron sollevò la testa di scatto,gli occhi lampeggianti.
"Tu credi che sia facile,non è vero?" sbottò acido, lasciando Hermione di stucco. "Credi che sia facile per me starmene qua a sentirti dire che hai trovato un modo per andartene per sempre?Credi che sia come parlare di Quidditch???"
Hermione lo fissò a bocca aperta per qualche istante.
Poi arrossì piano.
"Io... no, Ron, certo che no...Non... Non è facile nemmeno per me, sai? Non sei tu che devi morire, insomma!" pigolò.
"E' proprio questo il punto!" sbottò Ron furente, stringendo i pugni "A volte penso che sarebbe stato molto più facile, molto...molto meno doloroso!"
"Stai facendo un discorso egoistico, Ron." sussurrò lei titubante.
"Egoistico!Dico che avrei preferito morire io e me lo chiami discorso egoistico?Andiamo Hermione, non star sempre lì a cercare gli aspetti positivi, perchè stavolta proprio non ce ne sono!"
Si fissarono, ostili.
"E STO ANCHE MORENDO DI FREDDO!!!" sbottò lui ad un tratto, stringendosi le braccia attorno al busto.
La ragazza sbuffò spazientita, si tolse la sciarpa verde e gliela tirò, sbottando "Non sai far altro che lamentarti!"
Restarono ancora in silenzio.
Lei ferita, gli occhi puntati ostinatamente verso destra, le braccia conserte, i capelli scompigliati.
Lui teso, la sciarpa di lei stretta in una mano, il respiro affannato.
Poi Hermione si avvicinò in silenzio, chinando il capo.
Dopo qualche istante, Ron sentì qualche lacrima calda scendergli sulle mani.
Spalancò gli occhi, quando si rese conto che erano di Hermione.
"Oh, no... di nuovo!" piagnucolò lei, osservando il suo corpo non più evanescente, e asciugandosi le lacrime in una manica.
Ron stette a guardarla in silenzio, la rabbia che iniziava a sbollire, lasciando spazio alla paura e all'ansia.
Hermione sollevò lo sguardo profondo, fino ad incontrare quello cristallino e smarrito di lui.
"Ron, è...è vero che avresti preferito morire tu?"
Il ragazzo si perse per qualche istante in quei due profondi pozzi color nocciola.
Poi chinò il capo, le orecchie in fiamme, e borbottò "Bè, sì...presumo proprio di sì."
Fu un attimo.
Hermione esplose in lacrime e gli lanciò le braccia al collo, stringendolo con tanta forza da farlo barcollare.
Ron deglutì, spaventato ed emozionato, le lunghe braccia strette ai fianchi di lei,il viso frustato dai suoi capelli svolazzanti.
"Oh, oh Ron, scusami se ti ho coinvolto in tutto questo!" singhiozzò nella sua spalla
"E' tutto ok..." mormorò lui, stringendola a se.
"No" pigolò lei "Non è tutto ok!Sono stata così avventata...."
"Hermione...."
"...E non ho pensato a quanto potesse essere difficile anche per te..."
"Hermione, ascolta...."
" ...Ti ho trascinato in qualcosa che ti ha afflitto e stressato...."
"Hermione..."
"...Senza tener conto del tuo calo a livello scolastico..."
"Ti amo."
"...E per non parlare del-"
La ragazza si interruppe di botto.
Rimase immobile per qualche istante,  il viso ancora affondato nella spalla calda di Ron.
Quando sollevò il volto, gli occhi le brillavano di una luce nuova, diversa.
Si guardarono, muti, il prato attorno a loro spazzato dal vento, le rive del lago increspate e turbolente.
"Che...che cosa?"
Ron  si grattò la nuca, a disagio, abbassando lo sguardo.
"Ti...ti amo" ripetè cauto, le orecchie in fiamme.
Hermione esplose di nuovo in lacrime.
Di gioia, di dolore, di stordimento, di paura.
Quelle lacrime che nascono nel petto e poi esplodono negli occhi.
"Oh,oh Ron!!! Ron!!!"
Ormai la ragazza singhiozzava senza controllo, inzuppandogli il maglione e la sciarpa, il petto sconquassato da spasmi sempre più forti.
Lui la tenne stretta come fosse stata la sua salvezza, come un naufrago stringe una boa, come un bambino stretto al petto della madre.
"Grazie, grazie Ron, grazie..."mormorava lei tra le lacrime, stringendo il maglione di lui tra le mani.
Ron mandò giù il groppo che gli serrava la gola e le sollevò il viso con due dita.
Guardò quegli occhi luccicanti di lacrime, e poi la baciò.
Fu un bacio diverso da tutti gli altri che si erano dati fino a quel momento.
Fu un  bacio salato, un bacio che sapeva di lacrime, un bacio amaro che sapeva di paura e dolore, un bacio singhiozzato e tremante.
Si baciarono come due disperati, aggrappandosi l'uno all'altra, crollarono in ginocchio.
Iniziò a piovere.
Ma loro rimasero stretti lì,a succhiarsi vita a vicenda, a cercare la pace nella bocca e nell'anima dell'altro.
Fu Hermione la prima a staccarsi, i capelli zuppi incollati al viso, la pelle lucida di pioggia e lacrime.
"Ti amo" disse piano, turbando entrambi per la stranezza e la bellezza di quelle parole.
Ron sorrise e fece per avvicinarsi di nuovo, ma lei gli posò una mano sul petto.
"Ti amo e devo andare."
Il ragazzo le lanciò uno sguardo confuso, da sotto i capelli zuppi.
"Andare dove?"
Lei rise piano, un sorriso lacrimoso.
"Andare via. Sono libera adesso, Ron.Me lo sento qui." disse, indicandosi un punto tra il petto e lo stomaco.
La consapevolezza di quella frase colpì Ron come un pugno.
Scansò la mano di Hermione dal proprio petto e balzò in piedi, gli occhi spalancati.
"..No..." disse piano,stupidamente.
Hermione emise un suono a metà tra un singhiozzo e una risata, alzandosi a sua volta.
"Eri tu, Ron. Ciò che mi mancava. Eri tu."
Il ragazzo prese a respirare a fatica.
La pioggia lo inzuppava, il vento lo gelava, ma non sentiva niente, era come anestetizzato.
"No..." ripetè di nuovo, a fatica.
Lei gli si avvicinò, posando una mano piccola e fredda su una delle sue, calde e grandi.
Se la portò alle labbra, singhiozzando piano, e gli lasciò un piccolo bacio sul palmo.
"Non potrò mai ringraziarti abbastanza" mormorò tremando.
Ron fece un balzo all'indietro, fissandola terrorizzato, gli occhi blu spalancati e folli.
"Tu...tu non puoi lasciarmi solo!" esclamò, la voce rotta, il petto fremente.
"Hermione...Hermione non te ne puoi andare, non puoi, è una bugia, vero?"
Hermione, se possibile, iniziò a piangere ancora di più.
"Ron...devo farlo, abbiamo lavorato per mesi su questo, non..."
"NON MI LASCIARE DA SOLO IN QUESTA MERDA!!!!"
Ron iniziò a singhiozzare, grosse lacrime gli solcarono le guance, i capelli zuppi che gli entravano in bocca.
"Ron..." Hermione dovette deglutire diverse volte, prima di poter parlare di nuovo.
"Ron, ti prego, ti prego non fare così...i-io non ce la faccio..."
Il ragazzo si era inginocchiato per terra, la testa che quasi toccava il prato fangoso, le spalle scosse da singhiozzi incontrollabili.
Hermione gli si avvicinò, pallida e tremante, e si inginocchiò davanti a lui.
Lo strinse forte a se, gli pianse nei capelli, gli baciò la testa a lungo.
Poi si alzò in piedi.
"Adesso devo proprio andare, Ron."
Lui si sollevò a fatica, il viso pietrificato, gli occhi ancora lucidi.
"Non posso...non ce la faccio...Hermione, non mi lasciare da solo!" implorò con voce roca.
Lei sorrise, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
"Non sarai solo, Ron." mormorò. "Non lo sarai mai."
E prima che Ron potesse ribattere qualcosa, era sparita.
Il ragazzo sentì che qualcosa si staccava per sempre da lui.
Sentì un vuoto nel petto, che sapeva non si sarebbe mai più colmato.
Crollò nel fango, singhiozzando senza più contegno, stringendo tra le mani la sciarpa verde di Hermione.
La pioggia lo martellava, il fango gli entrava in bocca, i capelli gli pizzicavano negli occhi.
Ma non gliene importava niente. Non gli importava più di nulla.
Voleva solo che la terra lo inghiottisse.



--------------------------------*

Mi sono accorta l'altro giorno,che il 2 novembre questa storia ha compiuto un anno.
Scrivere un capitolo del genere dopo un anno intero non mi ha lasciata indifferente.Ammetto di aver avuto un groppo alla gola per parecchie ore.
Che dire...spero vi emozionerete,spero rimarrete soddisfatti.
Ho deciso di darmi alla tecnologia e rispondervi alle recensioni col nuovo metodo.
Perciò,non vedo l'ora di leggere i vostri pareri e rispondervi.
So che è un capitolo un pò breve,ma penso che in poco spazio il dolore sia ancora più concentrato!
Aspetto pareri  e opinioni...e vi aspetto per l'Epilogo.
Grazie di cuore a tutti,ma tutti tutti.Per tutto. <3


   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Miza