Castle guarda la strada, vorace. Tiene il volante e non si è mai sentito tanto potente. «Ed ecco... Castle! Gira a sinistra, scarta Schumacher poi Barrichello. Che colpo signori!»
Sulla pista di Montecarlo, è arrivato in prima posizione: la macchina di Beckett è davvero portentosa. Gli pare di sentirla e, si rende conto, non è solo una sensazione: la detective sta bussando sul finestrino e lo sta guardando con aria di rimprovero.
«Castle, piantala di dire stupidaggini. Scendi.»
Lui vorrebbe protestare, invece ubbidisce. «Per questa volta non potrei guidare io?»
Beckett inarca un sopracciglio. «Quando andremo al Gran Premio.» promette.