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Autore: andromeda89    23/11/2005    8 recensioni
Questa é una piccola fic che mi é venuta in mente quando ho sentito per la prima volta la canzone "mi fido di te" di Jovanotti, forse é un po' triste, ma cosa volete? sono dell'umore adatto a questa fic, mi raccomando...aspetto tante recensioni
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mi fido di te!- mi aveva detto, appoggiandomi una mano sulla spalla.
Io ero partito senza neanche voltarmi a guardarlo, non riuscivo a credere di aver accettato di farlo. In quel momento mi sentii come se una parte di me fosse rimasta a terra con lui, lo guardai dall’alto della mia scopa, mi stava seguendo con lo sguardo lucido, vicino a lui c’era lei, piangeva senza sosta, abbracciandolo forte con le sue esili braccia femminili. Non riuscivo a credere di aver accettato di farlo. “Accettare un duello oscuro é come accettare di morire”mi aveva avvisato Silente con voce grave, qualche ora fa. Ma purtroppo io avevo gia accettato la sfida di Voldemort e non mi potevo più tirare in dietro.

Case di pane, riunioni di rane,
vecchie che ballano nelle cadilac.
Muscoli d’oro,corone dall’oro,
canzoni d’amore per bimbi col frac.
Musica seria, la luce che varia, pioggia che cade,vita che scorre,
cani randagi, cammelli, re magi, forse fa male eppure mi va…
di stare collegato, di vivere d’un fiato, distendermi sopra al burrone e di guardare giù.
La vertigine non è, paura di cadere, ma voglia di volare…
mi fido di te, mi fido di te, mi fido di te.
Mi fido di te, io mi fido di te, ehi mi fido di te, cosa sei disposto a perdere.

Il paesaggio sotto di me era sempre lo stesso, grandi campi si stendevano su tutta la vallata, scomparendo nel tramonto del sole rossastro. Non c’erano più, non sarebbero potuti corrermi in aiuto, Silente aveva proibito loro di seguirmi, per questo erano rimasti a terra, piangendo.
“mi fido di te!” la voce del mio migliore amico mi rimbombava nella testa, non aveva obbiettato alla pretesa di Silente, era rimasto immobile a fissarmi finché, quando eravamo rimasti soli, mi aveva detto “Io sarò con te con il corpo e il pensiero, mi fido di te, tornerai per finire la partita di scacchi”.
Quando arrivai nel covo di Voldemort, dei Mangiamorte incappucciati vennero verso di me e mi presero la scopa dalle mani gelate. Entrai scortato da tre tizi pallidi, che mi condussero nella stanza principale del grande castello dei Malfoy. Voldemort mi aspettava lì, con la bacchetta pronta in mano.
-Iniziamo?- chiese con voce strisciante.
-Non vedevo l’ora di farla finita- risposi con voce dura e inflessibile.

Lampi di luce, al collo una croce, la dea dell’amore si muove nei jeans,
culi e catene, assassini, per bene, la radio si accende su un pezzo fonkie,
teste fasciate, ferite curate, l’affitto del sole si paga in anticipo prego,
arcobaleno più per meno meno, forse fa male eppure mi va…
di stare collegato, di vivere d’un fiato, distendermi sopra al burrone e di guardare giù.
La vertigine non è, paura di cadere, ma voglia di volare…

mi fido di te, mi fido di te, mi fido di te, cosa sei disposto a perdere.
mi fido di te, io mi fido di te, cosa sei disposto sa perdere.

Dopo una strenua lotta, con incantesimi micidiali, io finii a terra, ferito al braccio e senza più la mia bacchetta.
-A quanto pare ho vinto io- esordì il Signore Oscuro con malignità- Hai un ultimo desiderio?-
Io rimasi zitto, non gli avrei lasciato la soddisfazione di avermi messo in ginocchio.
-Bene, salutami i tuoi genitori quando li vedi- mi disse, mi puntò la bacchetta al petto, chiusi gli occhi e lo sentii pronunciare:
-Avada Kedavra!!-

Rabbia, stupore,la parte, l’attore, dottore che sintomi ha? La felicità,
l’evoluzione, il cielo in prigione, questa non è un’esercitazione,
forza e coraggio, la fede il coraggio,la luna nell’altra metà,
lupi in agguato, il peggio è passato, forse fa male eppure mi va…
di stare collegato, di vivere d’un fiato, distendermi sopra al burrone e di guardare giù.
La vertigine non è, paura di cadere, ma voglia di volare…

mi fido di te, mi fido di te, cosa sei disposto a perdere.

mi fido di te, mi fido di te, mi fido di te, cosa sei disposto a perdere.

Un urlo di dolore pervase la sala e qualcosa di pesante mi cadde addosso. Aprii gli occhi e mi si raggelò il sangue nelle vene quando vidi quello che mi si parò davanti.
Il mio migliore era sopra di me e si contorceva tra il dolore.
Mi alzai subito a sedere e lo sostenni con un braccio.
-Ron!-urlai con le lacrime che mi appannavano la vista-Ron! Perché mi hai seguito?! Ron!- ormai stavo piangendo.
Lui mi fissò e tossì sobbalzando tutto- Uccidilo Harry! Vendicami! Uccidilo per me, per tutte le altre persone che ha ucciso e per chi ti vuole bene, come me- mi incoraggiò con poca voce in gola-Mi fido di te! So che lo farai…- chiuse gli occhi e lo sentii afflosciarsi tra le mie braccia.
-Ron! Ron!- gridai disperato, lo distesi sul freddo e ruvido pavimento e mi alzai in piedi brandendo la bacchetta che Ron teneva tra le mani. Lord Voldemort rise con forza alla scena-Commovente!-
-Me la pagherai
. Lo giuro!- dissi all’uomo davanti a me, mi asciugai le lacrime dalle guance rosse di rabbia e gli puntai contro la bacchetta.

Non riuscivo a credere di aver accettato di farlo. Mi alzai in piedi. L’erba sta diventando alta, devo informare il custode di venire a sistemarla.
Guardo nuovamente davanti a me, la foto del mio migliore amico sorride felice perché era riuscito finalmente a prendere il M.A.G.O.. Avrei voluto che non intervenisse, ma era successo.
“Mi fido di te” mi aveva detto, aveva fatto bene, dopo che aveva chiuso per sempre gli occhi azzurri, quei vivaci occhi azzurri, avevo ucciso Voldemort con un solo incantesimo, ma con la forza di quelli che volevano la sua morte e che agivano attraverso me, dandomi la loro fiducia. Come aveva fatto lui, lui aveva creduto in me e alla fine il bene aveva trionfato. Anche se lui non c’era più per condividere la gloria e la gioia con me.
Ecco Hermione. Lei non si é ancora ripresa dalla tua sparizione, ti amava tanto e ora cerca di trasferire l’amore che provava per te a me, ma non ci riesce.
-Harry! Vieni o facciamo tardi al matrimonio di Seamus- disse Hermione da lontano, mi chino, bacio la tua foto e me ne vado.
“mi fido di te”…non dimenticherò mai le sue parole.

  
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