Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: SHIERU    21/11/2010    2 recensioni
I pensieri di Harry quando scaglia il sectumsempra contro Malfoy.(DracoxHarry implicita)
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
drarry

Quando i miei occhi incrociarono i tuoi vidi quelle sfere grigio perlate tentennare e le pupille dilatarsi muovendosi febbrilmente.
Distogliesti subito lo sguardo e ti voltasti , sparendo tra la folla.
Immediatamente ti seguii.
La tua figura slanciata , vestita di nero , percorreva i corridoi con lunghe falcate leggere ed eleganti.
Quando giungesti al bagno del settimo piano , finalmente ti fermasti e io , nascosto dietro a una colonna ti osservai.
Ti vidi allentare il collo della cravatta con un gesto ansioso , mentre cercavi di regolarizzare il respiro ; poi ti levasti il maglione , rimanendo in camicia.
I tuoi occhi indugiarono sul tuo riflesso nello specchio.
La tua espressione solitamente indecifrabile era un miscuglio di terrore , inadeguatezza , indecisione , rimorso e sofferenza.
Non avrei mai creduto possibile vederti in questo stato.

 Le spalle tremanti si alzavano e si abbassavano in sincronia con i tuoi sospiri affannosi e le labbra severe , piene e rossastre , erano semiaperte nel tentativo di prendere aria.
Come in preda a una crisi di panico ti lavasti con foga il viso con l’acqua ghiacciata e il tuo corpo esile venne scosso dai singhiozzi.
Ti reggevi con le mani aggrappate ai lati del lavandino di marmo mentre le lacrime scorrevano sul tuo volto bianco latte mescolandosi con le gocce d’acqua che pendevano dai tuoi capelli umidi.
Deglutisti un paio di volte poi , finalmente , ti accorgesti della mia presenza.
Ti voltasti di scatto estraendo la bacchetta e io istintivamente feci lo stesso , puntandotela contro.
“So cosa le hai fatto Malfoy!” gridai.
“Una fattura non è così?”
Ovviamente non mi rispondesti , semplicemente il tuo volto angelico venne deformato da una smorfia rabbiosa mentre mi lanciavi addosso una maledizione.
Riuscii a scansarmi appena in tempo e risposi all’attacco.
Non cèra tempo per pensare , ora l’unica cosa importante era difendersi.

La polvere fluttuava nella stanza come una foschia formata da detriti e vetri rotti e ovunque rimbombava il suono di piastrelle e tubi spaccati dai nostri incantesimi.
Completamente fradici ci rincorrevamo a scatti , nascondendoci , come due belve feroci che si studiano l’un l’altra prima di sferrare l’attacco finale.
I nostri passi calpestavano grosse pozze sul pavimento schizzando sulle pareti mentre enormi zampilli di liquido trasparente fuoriuscivano violentemente dai condotti come indomabili cascate in miniatura.
All’improvviso regnò il silenzio.
Lo scroscio dell’acqua era l’unico suono che riuscivo chiaramente a percepire.
Mi misi a gattoni , nascosto dietro la fila ordinata delle porte dei gabinetti , cercando di individuare la tua sagoma.
Mi trovasti tu per primo e di nuovo , dalla tua bacchetta sprizzarono scintille luminose verso la mia direzione.
Le evitai per pura fortuna , gettandomi a peso morto verso destra , poi mi rialzai e iniziai a correre lungo il muro piastrellato.
Svoltai l’angolo e quando ti vidi , in piedi a pochi metri da me , le parole mi uscirono dalla bocca , automaticamente.
“Sectumsempra!”

 Quando il fascio di luce ti colpì , barcollasti , cercando di mantenerti in piedi.
La bacchetta ti sfuggì di mano e cadde producendo un timido tonfo sul lastricato bagnato.
Ti vidi scivolare all’indietro mentre il tuo corpo inerme venne travolto , come trafitto da una moltitudine di lame invisibili e poi scaraventato verso la parete di fondo.
Shockato da quel risvolto inaspettato , iniziai a camminare lentamente verso di te , mentre una muta paura si faceva spazio dentro il mio cuore.
“No…” sussurrai mettendo a fuoco la tua immagine.

Giacevi al centro del pavimento allagato.
Le tue membra erano scosse da tremiti.
Vedevo il tuo torace muoversi a scatti e la tua schiena inarcarsi , mentre respiri e singhiozzi strozzati uscivano rochi dalla tua gola.
Ovunque , nessun centimetro risparmiato , la tua pelle diafana era lacerata da squarci e graffi e il sangue colava copioso dalle ferite , imbrattando i vestiti
Ormai anche l’acqua intorno a te si stava tingendo di quel colore scarlatto , creando rivoli che scorrevano espandendosi sempre di più seguendo la corrente.
“Io non…”
Quasi non riconobbi la mia voce sconvolta quando la udii echeggiare flebilmente , come ovattata.
L’odore del sangue mi diede alla testa e per un attimo traballai.
Quando spostai lo sguardo sul tuo viso , le gambe mi cedettero e caddi a terra , in ginocchio , vicino al tuo corpo che tremava senza controllo.
I tuoi grandi occhio grigio azzurri erano spalancati a causa del dolore e sembravano andare via via opacizzarsi mano a mano che il tempo passava.
Ogni tuo lineamento era contratto in una smorfia sofferente e mi sembrava quasi di non poter più vedere il colore naturale della tua carnagione , sporcata com’era dal liquido cremisi e lo stesso valeva per i tuoi biondissimi capelli sparsi a terra.
“Non volevo…io…non lo sapevo” ansimai allungando la mano verso il suo petto zuppo di sangue.
Avvertii immediatamente la consistenza calda e appiccicosa del liquido che si coagulava e venni percorso da un conato di vomito mentre sentivo il mio volto impallidire.
Non sapevo cosa fare.
Cosa dovevo fare?
Come potevo salvare Malfoy?
Iniziai a farneticare , pronunciando frasi sconclusionate , giustificazioni.
Non sapevo nemmeno io quello che stavo dicendo , sapevo sole che le mie domande senza risposta e i tuoi sospiri disperarti mi stavano torturando.
Che il senso di colpa e l’impotenza mi stavano torturando.
“Non volevo” ripetei per l’ennesima volta.

“Non volevo…”

Improvvisamente la porta si spalancò e dalla soglia , entrò Severus Piton.
I miei occhi colmi di orrore e sgomento incontrarono i suoi , neri e lividi di rabbia.
Con poca grazia mi spinse via e si chinò sul serpeverde  , estraendo la bacchetta dal mantello e passandola sopra le piaghe provocate dalla maledizione.
A denti stretti iniziò a borbottare un incantesimo e con sollievo mi sembrò che il flusso di sangue iniziasse a rallentare.
Rimasi immobile a guardare i tagli che andavano piano piano a ricucirsi , ma la sensazione sgradevole del mio gesto impulsivo continuava a non volermi lasciare.
Mi sentivo come orripilato da me stesso.
Quando il professore di Pozioni ebbe praticato la contro maledizione per la terza volta , vidi il tuo corpo rilassarsi.
Almeno adesso il dolore sembrava essersi placato.
“Non sapevo gli effetti di quella magia…” pigolai incerto
Due affilate gemme di onice nero mi trafissero con furia.
L’espressione di Piton mi fece morire la parole in gola.
Ti detti un ultima occhiata piena di sgomento e rimorso e poi indietreggiai scappando via , verso il dormitorio dei Grifondoro.

Mi feci una lunga doccia , lavandomi via il tuo sangue con gesti frenetici , mentre la mia pelle si arrossava a causa dell’impeto con cui sfregavo la spugna su di essa.
Chiusi il rubinetto e feci un profondo respiro.
Fu come risvegliarsi da un brutto sogno per poi cadere nella consapevolezza che la realtà era un incubo peggiore di quello che aveva immaginato.
Iniziai a piangere convulsamente , divorato dal rimorso.
Anche se era stato per legittima difesa ti avevo colpito nel momento in cui eri più vulnerabile e per giunta con un incantesimo di cui non conoscevo nemmeno gli effetti , anche se ora , ne ero certo , doveva trattarsi senza ombra di dubbio di magia oscura.
Quello che mi faceva stare peggio però , era il rammarico di non essermi chiesto perché tu stessi piangendo.
Forse ti eri pentito delle tue azioni.
Forse avevi solo bisogno che qualcuno ti tendesse la mano e ti aiutasse.
E io , il prescelto , colui che da tutti era considerato buono , leale e corretto , non lo avevo fatto.
No.
Dovevo smetterla di pensare queste cose.
Era assolutamente impossibile che ti fossi pentito.
Ormai eri diventato un mangiamorte , come tuo padre , ne ero sicuro.
E adesso volevi uccidere Silente.
No , non meritavi nessuna compassione.

Quando mi calmai un po’ , mi gettai sul materasso dell’enorme letto a baldacchino , felice che nessuno dei suoi compagni fosse ancora ritornato in stanza.
Affondai la testa nel cuscino stringendo le estremità del guanciale.
Sentii che la superficie si inumidiva un poco e poi , un leggero gusto salato mi giunse alle labbra.
“Malfoy non merita nessuna compassione” ripetei quasi per autoconvincermene.
Le mie parole vennero soffocate dalla stoffa contro cui la mia bocca era premuta.

 

Mi dispiace…Draco.

 

I tuoi occhi pumblei mi fissarono nell’oscurità che avvolgeva il mio inconscio.
Pronunciai il tuo nome e mi addormentai.

 




*******************************************************************************************

Ciao a tutti^^
Era un sacco di tempo che volevo scrivere una Drarry (anche se questa non è propriamente una Drarry , dipende dall’interpretazione che le viene data…io la vedo così) ma per vari motivi non era mai riuscita nell’intento.
Poi ieri ho rivisto il film “Harry Potter e il principe mezzosangue” e la scena del duello nel bagno tra Draco e Harry mi ha dato l’ispirazione per questa one-shot.
E’ una scena che veramente amo con tutta me stessa.
Ho riletto il pezzo anche dal libro e proprio da questo ho voluto mantenere il titolo del capitolo in cui essa si svolge.
Quindi di getto l’ho scritta ed eccomi qui.
Anche se in pratica ho solo descritto la scena dal mio punto di vista su come Harry avrebbe potuto viverla. XD
Comunque spero che vi piaccia^^
Alla prossima! <3
Shieru.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SHIERU